OLIO DI GERME DI GRANO
domenica 2 giugno 2013
OLIO DI GERME DI GRANO
OLIO DI GERME DI GRANO
L’olio di germe di grano è un validissimo integratore che si trova sia in forma liquida che, più frequentemente, in perle.
I principi attivi particolarmente apprezzati dell’olio di germe di grano sono i policosanoli.
INDICAZIONI
(1) Ipercolesterolemia primaria tipo II, sia IIa ( cioè Colesterolo totale e LDL alti), che IIb ( cioè Colesterolo totale , LDL e trigliceridi alti).
Non è ancora stato investigato l’impiego in altri tipi di iperlipoproteinemie.
(2) Stanchezza e dolore muscolare. Quando si è sottoposti a intenso allenamento o sforzo muscolare: i PPG migliorano l’efficienza muscolare. Per i suoi effetti neuromuscolari il PPG è stato impiegato anche nella distrofia muscolare, nel Parkinson e nella sclerosi multipla.
(3) Debolezza e stress: possono essere assunti da soli o insieme ad altri adattogeni.
(4) Astenia sessuale
(5) Obesità e/o difficoltà a sopportare un regime ipocalorico. Infatti, i PPG sono capaci di far utilizzare al meglio dall’organismo le risorse disponibili.
(6) Artrite con miglioramento evidente e duraturo.
Dosi
5-10 mg 1-2 volte al dì ai pasti: infatti è questo il momento in cui aumenta la sintesi endogena di colesterolo. Il dosaggio comunque è soggettivo e va adattato al singolo paziente. Occorrono circa 4 settimane per apprezzare i primi effetti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E’ preferibile evitarne la somministrazione in gravidanza in quanto proprio per il loro meccanismo d’azione potrebbero sequestrare colesterolo e prodotti associati necessari per un adeguato sviluppo fetale. Considerando però una donna che li assume di routine prima di arrivare alla gravidanza, possiamo dire per sua tranquillità che una sospensione di 9 mesi non comporta un rischio cardiovascolare aggiuntivo. Poiché non si sa ancora se i componenti o i loro metaboliti possano passare nel latte materno, si sconsiglia pure l’uso durante l’allattamento: quindi la donna in questione potrà ricominciare dopo il periodo di allattamento.
APPROFONDIMENTO SUI PRINCIPI ATTIVI
Con il termine policosanoli o PPG viene indicato un prodotto naturale costituito da una complessa miscela di alcoli grassi i cui componenti più significativi sono i seguenti:
octacosanolo a 28 atomi ci carbonio
tetracosanolo a 24 atomi di carbonio
esacosanolo a 26 atomi di carbonio
eptacosanolo a 27 atomi di carbonio
nonacosanolo a 29 atomi di carbonio
triacontanolo a 30 atomi di carbonio
dotriacontanolo a 32 atomi di carbonio
tetra-triocontanolo a 34 atomi di carbonio
la prima sperimentazione clinica di una miscela di policosanoli (per estrazione dal germe di grano) fu eseguita nel 1949 dal Dr Cureton dell’Università dell’Illinois. I risultati mostrarono un sensibile aumento della resistenza fisica, collegato con una maggior biodisponibilità di glicogeno muscolare, un abbassamento della colesterolemia, una miglior prontezza di riflessi, un’azione antistress.
Allo stesso Cureton è dovuta la dimostrazione che gli effetti benefici riscontrati con l’uso di estratti oleosi di germe di grano non sono dovuti unicamente alle vitamine E ed F ma, principalmente, se non quasi completamente, alla presenza di policosanoli.
AZIONE FARMACOLOGICA
I PPG riducono i livelli ematici di colesterolo a bassa densità (LDL) sia nei soggetti normo-colesterolemici che nei soggetti affetti da ipercolesterolemia endogena (tipo II). E’ stata dimostrata una riduzione del colesterolo nei tessuti adiposo, epatico e cardiaco. Gli studi preclinici hanno mostrato che tale abbassamento è dovuto ad un aumento del catabolismo del colesterolo a bassa densità (LDL).
I PPG sono pure capaci di ridurre i livelli ematici di trigliceridi e VLDL-colesterolo con un contemporaneo aumento del valore HDL, anche se quest’ultima variazione non è sempre risultata significativa.
Ipotesi sul meccanismo d’azione:
innanzitutto funzionano da carriers ( cioè trasportatori) intracellulari del colesterolo e della vitamina F. Questo spiegherebbe l’azione ipocolesterolemizzante (il colesterolo viene utilizzato per produrre energia) e un migliorato trofismo cellulare, particolarmente rilevante sul tessuto nervoso, grazie alla maggiore biodisponibilità di acido arachidonico (costituente della vitamina F). Una volta entrati nella cellula i PPG , scindendosi, diventerebbero inoltre cessori di ioni H+ alla catena respiratoria. Dopo somministrazione orale, l’assorbimento dei PPG è rapido: il picco ematico si raggiunge entro 30 minuti e circa l’11% della dose somministrata viene resa biodisponibile. L’eliminazione avviene quasi esclusivamente attraverso le feci mentre l’1-2% viene eliminato con le urine.
NOTE
-- Questo brano l’ho estratto (e tradotto in termini più facili) da un interessante articolo di Franco Bettiol su Farmacia naturale di novembre 1999.
--La figura delll’olio l’ho presa in rete e mi scuso se non cito l’autore, ma ce l’ho nel mio archivio da molto tempo :-)
La figura schematica l’ho presa da qui:http://masseriatinelli.blogspot.it/2010/09/olio-di-germe-di-grano-proprieta-e.html
ottimo blogger che ringrazio!
La terza, intitolata Toscana, (l’avete forse riconosciuta dallo stile) è di Giovanni Ambrosioni che potete visitare su flickr
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Complimenti per questo tuo post. Sempre ottimi i tuoi articoli. Grazie
RispondiEliminagrazie a te per la stima :-)
RispondiElimina