




MORBO DI CROHN
Su questa patologia potete trovare articoli molto interessanti in numerosi siti e riviste di terapia olistica.
Dato che ci troviamo di fronte ad un disturbo cronico, il soggetto si trova nella fase di impregnazione o in quella subito successiva di deposito secondo l’inquadramento omotossicologico.
In parole ultra-povere, vuol dire che la regressione della patologia è difficile e in alcuni casi impensabile.
Decidere di rinunciare alla terapia allopatica in questo caso, anche se dal mio punto di vista si tratta della scelta più opportuna, comporta una grande responsabilità sia da parte del malato che da parte del medico.
Chi attua questa scelta, quindi dovrebbe farsi seguire da un medico olistico ad intervalli molto ravvicinati.
Si tratta di una patologia autoimmune ed eccoci dunque arrivati ad un terreno dove olistica ed allopatia prendono strade diametralmente opposte.
Dal punto di vista olistico le malattie autoimmuni sono guaribili, mentre da quello allopatico destinate a rimanere croniche ed a peggiorare nell’arco della vita.
A questo proposito vi consiglio di visitare questo sito:
http://www.kousmine.it/index.php
Tornando al nostro discorso, ora il paziente deve fare una scelta drastica:
se opta per una terapia olistica non può continuare ad alimentare la sua impregnazione con le tossine derivanti dai farmaci che vengono usati;
se deciderà per una terapia olistica non può essere sopraffatto continuamente dalla paura che il suo male progredisca con o senza sintomi per portarlo ad uno stato di deterioramento irreparabile: non mi sembra un atteggiamento psicologico costruttivo. Già il suo sistema neuroendocrino produrrebbe messaggeri neurologici che attuerebbero proprio il danno che paventa.
In parole ultra-povere, di nuovo, se un paziente vuole lasciare i farmaci ne deve essere fermamente convinto...se non lo è, meglio accettare le cure allopatiche e qualche altro rimedio naturale solo come sostegno.
Dal mio punto di vista l’approccio equivale a quello indicato al capitolo COLON IRRITABILE parte prima e seconda.
A differenza di quella diagnosi, però, in questa consiglio di farsi seguire dal medico costantemente.
In questo articolo allora vi propongo una semplice
MEDITAZIONE
che serve ad autosuggestionarvi positivamente.
Non ha nessuna pretesa terapeutica, ma se provate ad eseguirla tutti i giorni per un mese e date un voto a come percepite in senso lato il vostro stato di salute, vi accorgerete di un sollievo significativo sul piano psicologico.
Si tratta semplicemente di guardare le figure delle lesioni dell’intestino che si risanano gradualmente nella sequenza qui riportata.
Inoltre, mentre le guardate, ad ogni figura vanno ripetute delle semplici frasi che servono a non distrarre il pensiero che diversamente andrebbe per altre vie;-)
Quindi io propongo la frase:
“Ogni giorno le mie lesioni si risanano ed anche le conseguenze in tutti gli altri tessuti ed organi vanno di pari passo a diminuire”.
Pronunciare questa frase guardando ogni figura : l’esercizio è tutto qui, non resta che provare!
STOP
ciaoo Mari..io però non ho capito bene che cosa è --e soprattutto quali disturbi provoca?
RispondiEliminaciaoo Mari
conosco una ragazza che è affetta da questo problema,ma non così a fondo da sapere quale è il suo agire,so solamente che pur givanissima ha una vita abbastanza tribolataGrazie Marina per i tuoi sempre interessanti post,un abbraccio
RispondiEliminaCiao care amiche!!! per dirla in breve riporto la definizione di wikipedia:
RispondiEliminaLa malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica dell'apparato digerente o MICI (malattia infiammatoria cronica intestinale). Al processo patologico possono essere interessati anche lo stomaco, il duodeno, il digiuno, l'appendice vermiforme, il cieco, il colon ascendente e la vescica. L’infiammazione coinvolge tutta la parete del tratto interessato e spesso si estende al vicino mesentere e ai linfonodi. Più frequentemente interessa il tratto terminale dell'ileo e il colon. Spesso si associa a disturbi auto-immunitari a livello sistemico, come ulcere orali e artriti reumatiche.
Anch'io ho una collega che ce l'ha, è già finita diverse volte in ospedale. Allopatico che significa? Ciao, Arianna
RispondiEliminaCiao Arianna! Allopatico nasce come termine opposto ad omeopatico. Mentre l'omeopatia cura con rimedi estremamente diluiti che imitano la patologia, l'allopatia , che è la farmacologia chimica e parte di altre cure incluse nella medicina ufficiale-moderna-occidentale, cura opponendosi radicalmente ai sintomi. Esempio se il malato ha la febbre il rimedio allopatico punta a farla scendere, mentre quello omeopatico punta a rafforzare le difese del paziente e ritiene che la febbre sia una di queste difese quindi raramente va abbassata. In senso lato poi si contrappone il metodo olistico a quello allopatico perchè mentre il primo guarda a tutto il paziente, il secondo guarda una sola parte: l'organo in quel momento interessato dal disturbo
RispondiEliminaMari...ti ho fatto cercare in Wikipedia...scusami...mi potevo dar da fare io.dolce notte ciaooo
RispondiEliminaAhAHAh...Carla, nessun disturbo! Ho preso da lì la definizione perchè mi sembra ben riassunta...buona settimana!
RispondiEliminaHo letto con grande attenzione questo articolo che è per me di particolare interesse.
RispondiEliminaGrazie Marina.
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