Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 19 febbraio 2011

Calcoli renali







CALCOLI RENALI




I reni hanno il compito di:

(1) filtrare le sostanze che provengono dal metabolismo facendo uscire dal sangue quelle inutili o tossiche e trattenendo quelle utili;

(2) mantenere l’equilibrio idroelettrolitico acido-base;

(3) mantenere l’equilibrio pressorio: a livello renale viene prodotta la RENINA che è un neurotrasmettitore-ormone che fa innalzare la pressione. Quando la pressione è bassa, il rene che “percepisce” questo dato, produce più renina.

(4) A livello renale viene prodotta l’ERITROPOIETINA, una sostanza che stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi;

(5) produce un precursore della vitamina D che regola l’assorbimento del Calcio e del Fosforo.



Ogni giorno circa 140 litri di liquido vengono filtrati dal glomerulo; il 99% viene riassorbito mentre l’1% (=1,4 l circa) viene eliminato sotto forma di urine.
Le arterie renali si dipartono dall’aorta e portano il sangue ai reni: il sangue arterioso entra nel rene ed esce sotto forma di sangue venoso. Da questa operazione di filtraggio viene prodotto 1-2 L di urina al giorno.




CALCOLI RENALI

I calcoli renali sono dovuti alla precipitazione di ossalati di Calcio, acido urico, cistina, fosfato di ammonio e magnesio poco solubili nelle urine.


Fitoterapia
colagoghi e coleretici elimineranno l’ostacolo di un fegato congestionato:
TARASSACO e ROSMARINO sono utili alla dose di 50-100 gtt/die.

Talvolta dovremo combattere una sindrome iperfollicolinica con ritenzione idrica: RUBUS IDAEUS 50 gtt/die; consigliamo di bere molto e stare in posizione distesa (decubito);

come diuretici sono consigliati SOLIDAGO 50-100 gtt/die, BERBERIS 25-50 gtt/die, UVA URSI 25-50 gtt/die, PAREIRA 50-100 gtt/die x 10-15 giorni al mese.


Ma il rimedio specifico della litiasi è RUBIA TINCTORIUM TM (robbia): questa pianta deve ai suoi glicosidi antrachinonici una azione molto decisa sul bacinetto e sull’uretere con aumento del peristaltismo; dose= 50-150 gtt/die; specialmente attiva nella litiasi fosfatica, ma va bene per tutti i tipi. Altra pianta utile per tutti i tipi di calcoli è la PARIETARIA, o PETASITES, ed infine uno dei rimedi di prima scelta è CETERACH, detta anche spaccapietra.
FABA VESCA (fava delle paludi) 50-150 gtt /die provoca un aumento del volume delle urine con diminuzione del tenesmo vescicale; calma gli attacchi di coliche nefritiche e attiva l’espulsione dei calcoli. Nella litiasi ossalica sarà utile la SENNA 20-30 gtt/die diminuisce l’ossaluria e migliora il funzionamento intestinale che nell’ossalurico è molto disturbato. Per la litiasi urica daremo PILOSELLA, LINFA DI BETULLA 50-75 gtt /die e FAGUS SILVATICA 50-75 gtt/die.
Altri rimedi= SOLIDAGO COSMOPLEX che contiene solidago, uva ursi e orthosifon, migliora le funzioni renali, favorisce l’eliminazione delle scorie, è utile negli spasmi dell’apparato urinario anche dopo asportazione chirurgica di calcoli e per prevenire la formazione di nuovi calcoli; nella seconda metà della gravidanza come stimolante del drenaggio; come coadiuvante in una terapia per l’infiammazione del bacinetto renale. Dose: nella fase acuta 10 gtt ogni 10-15 minuti per un massimo di 2 ore, ripetere dopo una pausa di 3 ore; continuare per 3-4 giorni con 10 gocce per 3 volte al dì come da posologia per i disturbi cronici.
Controindicazioni = ipersensibilità al veleno delle api (tra i suoi componenti c’è apis).

ALCUNE SPECIALITA’ OMEOPATICHE

R27 contiene: acidum nitricum, berberis, calculi renales, lycopodium, rubia, sarsaparilla; è indicato per calcoli renali, dolori acuti alle reni, formicolii, urina rossastra e vischiosa con cellule epiteliali e materiale di rifiuto amorfo, acido ossalico nelle urine e renella.

R18 contiene: berberis, cantharis, equisetum, eupatorium, solanum dulcamara; è indicato per infiammazioni renali, calcoli renali, dolori pungenti ai reni, dolore alla regione sacrale, peritonite , uretrite, dolori penetranti durante la minzione, urina gialla torbida.

Succhi freschi di equiseto e betulla 2 cucchiai in un bicchiere d’acqua a giorni alterni o insieme.

Attacco acuto di renella. Come prima misura si deve consigliare un bagno molto caldo, che a volte basta da solo. Poi va stimolata la diuresi, ma solo dopo il superamento dello stato acuto del dolore, ciò per favorire il più possibile l’espulsione del calcolo.

Una misura di sostegno è bere una tisana calda di CAMOMILLA, lentamente, a piccoli sorsi, soprattutto per l’effetto spasmolitico. La terapia idrica inizierà solo a colica ampiamente terminata e consisterà nella somministrazione di primo mattino di uno di questi rimedi:
1,5 L di té verde (camelia sinensis) da bere nell’arco di 15 minuti;
tisana di tarassaco 1-2 cucchiai in 1/2 L di acqua calda, infondere 20 minuti, filtrare e portare a 1,5L aggiungendo acqua calda; bere nell’arco di 10 minuti; ripetere quotidianamente fino a che il calcolo non sarà uscito.

Per accertarsene, le quantità di urina emessa dovranno essere raccolte in un recipiente in modo da poter osservare il calcolo sul fondo del recipiente. Finita la terapia, per prevenire le recidive Valnet suggerisce:
MAIS stigmi 20,
FINOCCHIO frutti 10,
1 L di acqua, bollire per 5 minuti,
lasciare in infusione per 10minuti, far raffreddare, filtrare e bere nel corso della giornata. Proseguire il trattamento per alcune settimane e poi ripetere per 10 giorni al mese.

Secondo Van Hellemont gli stigmi di mais possono triplicare il volume dell’urina emessa; l’uso prolungato non è pericoloso.

Roger consiglia l’uso di alburno (corteccia) di TIGLIO 100g per 20 minuti in 1L di acqua da bere nel corso della giornata; fare una cura di 15 giorni a partire dalla cessazione dei dolori.

Weiss consiglia RUBIA TINCTORIA compresse 1x3 volte al dì; l’effetto della rubia è attribuito alla alizarina e alla galiosina che colorano l’urina in rosso;
inoltre propone la seguente tisana:
rubia,
echinacea,
verga d’oro,
equiseto,
arnica,
convallaria
fosfato di Mg.

Ricaldone propone:
ONONIDE SPINOSA radice g 30,
parietaria sommità g20,
verga d’oro sommità g20,
SPACCAPIETRA ( ceterac) fronde g30

2 cucchiai della miscela in 350 ml di acqua far bollire 7 minuti, filtrare e bere al mattino a digiuno.


Poiché nella calcolosi è sempre latente il pericolo di infezioni consigliamo OE di ORIGANO DI SPAGNA 5-10 gtt per 3 volte al dì in una capsula di gelatina o adsorbite in miele.

VISIONE ALLOPATICA
L’ipercalciuria da assorbimento alterato è la variante più comune di ipercalciuria idiopatica e sta ad indicare un aumento dell’assorbimento del Calcio a livello intestinale.

Un aumento transitorio del Ca sierico accresce il carico renale di Ca filtrato e sopprime la funzione paratiroidea;
ciò determina un’inibizione del riassorbimento tubulare di Ca, esacerbando l’ipercalciuria. L’ipercalciuria su base renale, osservata in una minoranza di soggetti, viene attribuita ad una anomalia del riassorbimento tubulare (“perdita renale”) del Ca.

L’iperparatiroidismo secondario concorrerà con un aumento compensatorio dell’assorbimento intestinale di Ca (mediato dalla stimolazione sulla sintesi renale di vitamina D).

Il termine ipercalciuria da riassorbimento si riferisce al riassorbimento di Ca da parte del tessuto osseo come l’evento iniziale nella formazione del calcolo.

Questa situazione coincide pertanto con l’ipercalciuria dell’iperparatiroidismo primario.

Di conseguenza, anche l’assorbimento intestinale di Ca sarà aumentato.

Un’ipercalcemia senza causa apparente è l’iniziale indizio laboratoristico.

L’intervento chirurgico sulle paratiroidi è la misura che viene adottata al fine di arrestare il progredire del danno scheletrico e renale. L’iperuricosuria è l’unica alterazione biochimica in alcuni soggetti che formano calcoli di ossalato di Ca. Nella maggior parte di tali soggetti, l’elevata escrezione di acido urico è dovuta alla dieta, in particolare ad un’elevata assunzione di purine, presenti nella carne, nel pesce e nel pollame. L’elevata escrezione (in presenza di un pH normale) fa sì che le urine siano sovrassature di urato monosodico. A sua volta, l’urato monosodico nella forma cristallina o colloidale induce la cristallizzazione dell’ossalato di Ca attraverso un processo di nucleazione eterogenea.

Potrebbe anche essere in gioco la riduzione di sostanze in grado di inibire il legame dell’ossalato di Ca ai sali di acido urico (come ad esempio glucosaminoglicani e glicopeptidi).




Un’iperossaluria di modesta entità può essere più importante nella formazione di calcoli di ossalato di Ca, rispetto ad un paragonabile incremento dell’escrezione di Ca. Questo perché l’ossalato urinario è libero mentre il Ca urinario è in parte chelato dall’acido citrico. Il meccanismo più importante dell’iperossaluria secondaria è l’aumento dell’assorbimento intestinale di ossalati, nel contesto di una patologia flogistica dell’intestino. Una condizione di malassorbimento lipidico espone la mucosa del colon a tensioattivi nella forma di sali biliari e ac grassi: questo aumenta la permeabilità della mucosa a molecole tra cui gli zuccheri, aminoacidi e appunto ossalato, promuovendo non solo la formazione di calcoli, ma anche quadri di alterazioni tubulo-interstiziali e calcificazioni intrarenali. Attraverso lo stesso meccanismo, un’iperossaluria su base enterica può associarsi a resezioni ileali o bypass digiuno-ileali come quelli eseguiti nel trattamento dell’obesità grave. I grassi non assorbiti possono anche legare il Ca all’interno del lume intestinale, cosicché l’ossalato resta libero di essere assorbito. L’iperossaluria può anche derivare dall’eccessiva introduzione di cibi ricchi di ossalato come le verdure a foglia verde, il cioccolato, il té, alcune noci. In alcuni casi una dieta povera di Ca può peggiorare il problema, riducendo la quantità di Ca disponibile a complessare l’ossalato nel tratto intestinale.


L’ipocitraturia rappresenta un importante fattore nella genesi dei calcoli renali poiché la perdita dell’attività chelante dell’acido citrico nelle urine ne innesca la sovrassaturazione di ioni Ca; l’acidosi riduce il citrato urinario aumentandone il riassorbimento nel tubulo renale e la captazione nel tessuto peritubulare. Pertanto l’ipocitraturia può costituire l’indizio della presenza di un’acidosi tubulare renale (tipo1) ed associarsi ad una lieve ipocloremia. Anche la dieta del paziente potrebbe svolgere un ruolo; per esempio un’elevata assunzione di Na può causare una lieve acidosi metabolica riducendo l’escrezione dell’acido citrico. Similmente, l’introduzione di una quota elevata di proteine animali può aggiungere un carico acido, inibendo l’escrezione di citrato.


Calcoli di Struvite A differenza dell’ossalato di Ca, esiste un’unica condizione in cui si assiste ad una sovrassaturazione di struvite nelle urine: l’infezione da microrganismi che scindono l’urea. Il proteus, lo pseudomonas, la klebsiella e certi gram+, tra cui lo streptococcus fecalis, hanno in comune la capacità di produrre ureasi. Si avrà l’idrolisi dell’urea in sali d’ammonio determinando l’alcalinizzazione delle urine.
Affinché che si formino calcoli di struvite non solo l’urina deve essere alcalina, ma anche sovrassatura di NH4OH. I calcoli di struvite sono più frequenti nella donna. Essi possono crescere fino a dimensioni cospicue, occupando l’intera pelvi renale come tipici calcoli a stampo. Si tratta di calcoli che assai raramente, se non eccezionalmente, vengono passati spontaneamente. Qualora non trattati, esitano nella perdita del rene colpito nel 50% dei casi.
Quindi i calcoli di struvite richiedono un intervento urgente: sono trattabili mediante litotripsia, con nefrolitotomia percutanea per l’estrazione delle particelle litiasiche; occasionalmente per laparotomia.

Calcoli di acido urico
Sono frequentemente associati a gotta; il pH urinario è di solito inferiore a 5,5 e ciò fa sì che l’acido urico si renda disponibile a promuovere la formazione di cristalli e calcoli; i tubuli collettori del rene possono giungere a stiparsi di cristalli causando un’insufficienza renale acuta.
La terapia è innalzare il pH urinario e ridurre l’escrezione di acido urico al di sotto di 1g/die. Il tipo di alcale somministrato ha la sua importanza: il citrato di K riduce il rischio che i sali di Ca cristallizzino quando il pH urinario si alza, mentre il citrato di Na o il bicarbonato di Na possono aumentarne il rischio.
In caso di iperuricosuria o iperuricemia l’ALLOPURINOLO (200-300 mg/die) può essere associato alla terapia con alcali al fine di ridurre direttamente l’escrezione urinaria di acido urico; in genere l’allopurinolo è ben tollerato, a volte causa gravi effetti collaterali come dermatiti e necrosi epatica.

Calcoli di cistina
La cistinuria deriva da un errore congenito del metabolismo caratterizzato da un’alterazione del trasporto degli aminoacidi dibasici a livello del tubulo prossimale e del digiuno. Non solo quindi della cistina ma anche della lisina, arginina e ornitina. Ne consegue un’eccessiva escrezione di tutte queste sostanze. Il problema alla fine è creato dalla scarsa solubilità urinaria della cistina. I pazienti tendono a sviluppare calcoli a stampo ostruttivi bilaterali, con associata insufficienza renale. Sfortunatamente la cistinuria promuove la cristallizzazione dell’ossalato di Ca e del fosfato di Ca. Per prevenire la formazione di nuovi calcoli di cistina, si deve ridurre la concentrazione urinaria di cistina al di sotto della soglia di solubilità (200-300 ml/dl); l’assunzione di liquidi, tra cui succhi di frutta ricchi di citrato deve superare i 3-4 litri /die!
Deve essere adottata la terapia con alcali al fine di innalzare il pH, sino a 6,5-7 .
Il citrato di K è preferibile al citrato di Na, come visto nel caso precedente.
Se il carico di liquidi e la terapia con alcali non sono sufficienti, si può arricchire lo schema di trattamento ricorrendo alla D-penicillamina. Tuttavia gli effetti collaterali sono frequenti e seri come ad esempio sindrome nefrosica e pancitopenia. Il paziente spesso lamenta disgeusia dovuta a deplezione di Zn.
La mercaptopropionilglicina condivide le azioni della penicillamina ma mostra una minor tossicità, il che la rende preferibile.
Un’altra possibilità è l’uso del captopril, che contiene gruppi sulfidrilici il cui legame alla cistina può essere sfruttato per ridurne l’escrezione urinaria.

I calcoli possono essere unici, multipli, mono- o bilaterali e formarsi nel rene, nella pelvi renale, nell’uretere e nella vescica. Possono non dare disturbi anche per molto tempo o provocarne lievi (come un senso di fastidio nella regione lombare).
Quando il calcolo scende e non riesce a passare dalla pelvi renale all’uretere si manifesta un dolore lancinante al fianco (colica), irradiato ai genitali e alla parte anteriore della coscia a seconda della posizione del calcolo; sintomi che si accompagnano a sudorazione, ipotensione arteriosa, urina ridotta ,a volte sangue nelle urine e, a volte, si complicano con l’infezione o l’ostruzione delle vie urinarie.

Il dolore può durare diverse ore e si esaurisce quando il calcolo arriva nella vescica lasciando però per alcuni giorni un’indolenzimento della parte e un dolore sordo.
Si ha sensazione di vescica piena con dolore al passaggio dell’urina e nausea.

A individuare la posizione dei calcoli aiutano gli esami del sangue e delle urine, l’ecografia, gli accertamenti radiologici e l’urografia. La calcolosi non curata può provocare anche gravi complicazioni come ad esempio infezioni, dilatazione delle vie urinarie, fino a danneggiare la funzione renale. Trascorsa la fase acuta la cura è basata sull’uso di diuretici e altri farmaci secondo la composizione dei calcoli e sull’ingestione di almeno 3 litri di acqua /die per diluire le urine e aumentare la diuresi.

I calcoli che non si è riusciti a eliminare in modo naturale possono essere frantumati in piccole parti con onde d’urto del “litotritore” (litotrissia) oppure con l’uso di laser se il calcolo è nell’uretere. Ma in certi casi devono essere asportati con un intervento per via endoscopica che non lascia cicatrici o con la nefrolitotomia che prevede un’incisione lungo il rene.





Il CITRATO DI K può correggere l’acidosi metabolica nei pazienti con acidosi tubulare renale distale; esso svolge perciò un ruolo protettivo: con il citrato di K la formazione di nuovi calcoli è ridotta dell’89%. Tale terapia è indicata nei pazienti con ipercalciuria, iperuricosuria (da elevata introduzione di purine) o con sola ridotta escrezione di citrato.


Grande importanza ha l’ ALIMENTAZIONE La restrizione sodica viene raccomandata, poiché un’elevata assunzione di Na aumenta la concentrazione urinaria di Ca, riduce il citrato urinario e promuove la cristallizzazione dell’ossalato di Ca mediante nucleazione eterogenea a partire dall’urato monosodico. Non sono consigliate diete povere di Ca; esse infatti possono aumentare l’assorbimento di ossalato ed inoltre l’instaurarsi di un iperparatiroidismo secondario potrebbe determinare una perdita del minerale a livello osseo (iperPTHismo).
L’abolizione dei cibi più ricchi di ossalato è indicata nella maggior parte dei soggetti ed è essenziale nei casi di aumentato assorbimento intestinale secondario a iperossaluria enterica.

Non aumentare di peso;

evitare le eccessive sudorazioni (sport, saune ecc) e quando ciò accade integrare i liquidi.

Evitare l’uso di lassativi;

cibi consigliati sono PATATE, VERDURA E FRUTTA FRESCA, BIRRA, SUCCHI DI FRUTTA, Té ALLA FRUTTA (*), ACQUA ALCALINIZZANTE.

Sconsigliati= acciughe, sardine, crostacei, spinaci, agrumi, frutta secca, funghi, pane integrale, cavoli, carne di maiale, fegato, rognoni, selvaggina, carne pesce e pollame.

Per prevenire la formazione di calcoli è consigliata una buona attività fisica ed un costante apporto di liquidi. Chi soffre di calcoli deve osservare ogni giorno il colore delle sue urine e quando nota che sono più scure deve bere di più. In particolare, nella diatesi urica alimenti ammessi sono i farinacei, formaggi freschi come stracchino, mozzarella, ricotta e robiola, insalata e tutta la verdura fresca, frutta fresca;

alimenti da ridurre e possibilmente eliminare sono carne, salumi e formaggi stagionati o fermentati, frutta secca e tutti i condimenti di origine animale (strutto, burro, lardo ecc); alimenti da evitare assolutamente sono cervello, fegato rognone, interiora in genere e tutti quelli ricchi di purine;

diatesi fosfaturica e calciurica alimenti ammessi sono pane sia bianco che integrale,carni tutte, carote, insalata, fagiolini, patate, zucchine ecc. olio di oliva;

vietati sono latticini, uova, cavoli, carciofi, cavolfiore, spinaci.

Diatesi ossalurica vietati sono verdure in generale e specialmente spinaci, carciofi e pomodori, la frutta con parsimonia e non deve essere poco matura ; fare una dieta acidificante, costituita da carne, uova e pesce; abolire gli alimenti ricchi di Ca e di ossalati; cuocere le verdure (le poche consentite) con poca acqua e ridurre gli alimenti ricchi di vitamina C.

L’acqua da bere deve essere oligominerale con un contenuto di Na minore o  uguale a 20 mg /litro.

I centri di cure termali consigliati sono: Fiuggi, Comano, S. Elena di Chianciano, Pejo, Acquaforte di Bagnore.




STOP

6 commenti:

  1. Un post molto esauriente che interesserà sicuramente chi soffre di questo disturbo. Per fortuna io i calcoli non li ho mai avuti, mi hanno raccontato che sono dolorosissimi! Ciao Marina, buona settimana!

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  2. Io invece li ho avuto e per evitare il riformarsi, ho fatto installare in casa un depuratore su consiglio del medico. A distanza di 5 anni posso dire che ha avuto ragione lui...

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    1. Ben fatto! Non ho conoscenza specifica in merito, ma credo che decalcificare e depurare sia utile per ottenere acqua oligominerale...un abbraccio

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