






MANTRA
Il mantra è una forma melodica cantata ripetutamente.
Si tratta di una emissione di suono che a mio parere inizialmente, in tempi antichissimi, deve essere nata per istinto, e successivamente strutturata come disciplina. Il termine “mantra” è indiano, ma dato che descriverlo nella nostra lingua richiede un lungo giro di parole, si è consolidato l’uso di definire questo canto con il termine originale che meglio di tutti lo descrive.
Si tratta di una parola di una o molte sillabe che vanno intonate, a seconda delle vocali e delle consonanti, in un certo modo.
Intonare un determinato mantra è utile a riequilibrare ed energizzare il/i corrispondenti chakras. Inoltre, a seconda del suono prodotto, è molto utile per portare rilassamento, fiducia in se stessi, sfogare emozioni inespresse o allentare tensioni in determinate zone del corpo: in questo caso l’allentamento della tensione si percepisce già durante il canto.
Si possono intonare mantra che hanno un significato ben preciso, in quanto fanno parte di una disciplina orientale , o mantra composti da una sillaba sensa un senso ma utile comunque per la qualità degli effetti che produce.
Nel corso della storia a questi suoni speciali sono stati spesso attribuiti poteri particolari e la cosa non deve sorprendere, se consideriamo che:
(1) diversi sciamani ne facevano e ne fanno attualmente un uso terapeutico
(2) in diverse cerimonie religiose orientali vengono cantati in gruppo e singolarmente
(3) basta pensare semplicemente all’effetto di suggestione ipnotica o di trance che possono produrre sia nel soggetto stesso che li recita sia nell’uditorio (quando a recitarli è un esperto).
Ecco quindi che vi propongo due elenchi di mantra :
il primo è costituito da mantra monosillabici e può esservi utile per cominciare ad esercitarvi e a notare gli effetti che producono mentre li recitate.
Il secondo è un elenco di mantra appartenenti alle più diffuse religioni e correnti di pensiero mistico-filosofico: nel leggerli li riconoscerete subito perchè sono fin troppo noti.
MANTRA MONOSILLABICI
Questa serie l’ho messa a punto in occasione di una meditazione e provata molte volte da sola e in gruppo,quindi ve la propongo in una chiave assolutamente “istintiva”.
Ecco il mio sistema:
I mantra si intonano con tonalità diverse. Le vibrazioni sono basse a partire dal primo chakra e vanno a salire al massimo fino al settimo.
Servono a gettare fuori tensioni ed emozioni accumulate a seconda del chakra “disturbato”,quindi vado a elencare le sensazioni negative, cioè quelle che ci fanno stare male, quando il chakra non funziona a dovere, è indebolito o disturbato.
primo chakra = fuga-attacco, paura-aggressività
------> AHK
pronunciarlo con un tono basso come se il suono provenisse dall’osso sacro
la nota è un do molto basso
secondo chakra= rabbia
------> sheeee
pronunciarlo come se il suono provenisse dal basso addome
la nota è un re molto basso
terzo chakra= sensazione di debolezza, fragilità, frustrazione
-------> oh
pronunciarlo come se il suono provenisse da un centro situato a metà strada tra l’ombelico e il confine inferiore dello sterno
la nota è un mi medio
quarto chakra= dolore, sentirsi feriti
------->oh,
pronunciarlo come se provenisse dal cuore
ma con una tonalità più alta rispetto al precedente “oh”;
la nota parte da un sol ed è suono che va a salire
quinto chakra= sentirsi negato il permesso di esprimersi
--------> Lam
questo va pronunciato come se fosse uno scodellar liquido denso e dorato...come se partisse dall’intero cavo orale: quando si pronuncia in modo corretto si deve sentire una vibrazione che si espande “come un sole” il cui centro è il cavo orale e i cui raggi terminano in basso fino alle clavicole e in alto fino agli occhi.
La nota è un la medio
sesto chakra= paure di eventi o forme surreali
-------->ayy
va pronunciato come un normale canto che inizia alto e finisce in falsetto e immaginando come un fascio di luce verticale che si espande verso l’esterno dal “terzo occhio” e verso l’interno in basso;
la nota è un la di una scala successiva
settimo chakra= assenza di percezione cosmica quindi sensazione di vuoto. E’ il problema di coloro che negano in modo assoluto l’esistenza di tutto ciò che non è “dimostrato scientificamente” o che “non conoscono, non si spiegano” .L’eccessivo razionalismo-materialismo è indice di un indebolimento di questo chakra
(nel sistema semplificato a soli sette chakra, ci riferiamo a quello della corona).L’emozione che provoca disagio è quella che io definisco fase dell’ “...e con ciò?”; si tratta di una forma di apatia-depressione in cui il soggetto apparentemente non ha motivi per stare male, ma si sente come vuoto, e, anche quando consegue un suo obiettivo, tutto gli sembra inutile e squallido.
------>omm
questa silaba si intona finalmente come un canto normale, senza concentrarsi su un punto di partenza. Mentre si canta si visualizza la vibrazione come indaco chiarissimo-bianco-giallo chiarissimo che si espande intorno al corpo come se questa volta il centro del sole immaginario è tutta la persona e i raggi si espandono indefinitamente per qualche metro di raggio.
La nota parte bassa e si continua ad espirare arrivando al più acuto suono che si riesce a produrre, ma abbassando il volume man mano che diventa acuto
MANTRA RELIGIOSI
in ogni religione ci sono molti mantra, ma qui ne metto uno per tipo di quelli arci-noti!!!
buddista=
---Om Mani Padme Hum che vuol dire ave al gioiello del loto
Sikh=
Eck Ong Kar Sat Nam Siri Wha Guru
che vuol dire L’essere supremo è uno, i suoi nomi sono molti
Indù=
Tat Tuam Asi
che vuol dire tu sei quello
Islamico=
Insha Allah
che vuol dire sia fatto il volere di Dio
Ebraico=Eli Eli Elu
che vuol dire mio signore ripetuto tre volte, l’ultima con vocale diversa
Cristiano=
Kyrie Eleison, Christe Eleison
che vuol dire Signore pietà, Cristo pietà
STOP
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