CHAKRAS
Sicuramente tutti conoscete il sistema dei Chakras di cui si parla tanto nello Yoga.
Lo Yoga non è che una disciplina ayurvedica. Poi, nel tempo, è stato adattato anche all’uso dell’uomo occidentale.
Per coloro di voi che non conoscono i chakras, loro funzioni e significati, ecco un paio di link utili:
www.disinformazione.it/chakras.htm
www.etanali.it/chakras.htm
PUNTI di medicina cinese DA TRATTARE PER L’EQUILIBRIO DEI CHAKRAS
volendo attribuire ai chakras i meridiani della MTC e i 5 elementi, e volendo vedere quali punti vanno trattati per ogni chakra, possiamo seguire le indicazioni delle figure.
PRIMA DI COMINCIARE
prima di decidere quali punti auto-massaggiare, è importante riconoscere tutti i riferimenti che riporto qui di seguito, in modo da poter trattare ad esempio un disturbo emotivo solo dopo avergli attribuito la “competenza” di un determinato chakra.
Chakra vuol dire “ruota” e in questo caso il termine si riferisce a vortici ruotanti di energia nel corpo umano.
I Chakras sono molti. In questa sede ci occupiamo dei classici 7 chakras principali disposti lungo l’asse mediano del corpo.
Questi centri energetici corrispondono, nella medicina ufficiale occidentale, ad esempio a tutte le sedi delle ghiandole endocrine, anche se esse non occupano l’asse centrale del corpo. Tuttavia sia come livello in verticale che come funzioni, non si può negare che vi sono molte corrispondenze. Poi vengono anche trattati gli organi che si trovano sotto l’irradiazione di ogni chakra.
Ad esempio possiamo esaminare le seguenti corrispondenze in cui aggiungo anche le corrispondenze con i simboli della gerarchia delle fasi ( come descritte nella numerologia) e dell’Albero della vita Kabalistico:
GERARCHIA DELLE FASI=
Ogni sfera comprende solo quelle sottostanti e non quelle superiori, in questo senso i chakra occupano una gerarchia di priorità, almeno per quanto riguarda la direzione della circolazione dell’energia.
La gerarchia della fasi è invece una mia definizione che prende spunto dalla numerologia. In numerologia, infatti, vengono distinti dei cicli nella vita di una persona, che, a seconda del sistema teorico adottato (ci sono numerologie di molti paesi, e, ad esempio, quella indiana contempla cicli diversi da quella europea che ha radici nella Kabala).
In questa classificazione che io faccio, i cicli sono quelli cabalistici e cioè il primo variabile da persona a persona può durare da uno a otto anni, mentre gli altri durano nove anni. Durante ogni ciclo il soggetto costruisce un particolare aspetto della sua vita. Non è garantito che ci riesca, tuttavia il ciclo viene definito con quella caratteristica che esprime l’attitudine a raggiungere quel dato obiettivo. Nel ciclo successivo c’è un nuovo obiettivo, ma non cessa di esistere il precedente. Ecco perché si tratta di una gerarchia, perché quelli successivi comprendono i precedenti, ma non accade altrettanto in senso inverso.Ecco le attitudini di ogni ciclo in rapporto al tempo:
formazione
relazione
espressione
sistemazione
comunicazione-espansione
equilibrio e armonia
riflessione e bilancio
potere-
gloria
di nuovo formazione ma ad un livello nuovo.
Questa gerarchia va vista come una spirale indefinita . Inoltre, la si può vedere sia in scala macrocosmica (come piccola componente di una spirale maggiore) , che microcosmica cioè con sotto-spirali. Come nella nostra vita ci sono questi cicli della durata di circa 7-9 anni, in scala minore questi cicli possono ripetersi nell’arco di mesi, o di ore, oppure riferiti ad un singolo aspetto esempio l’ascesa, il plateau e la discesa di un iter lavorativo o di una associazione.
Ad esempio il bambino nella primissima infanzia, ancora non gestisce la relazione e crede di essere al centro del suo mondo dove tutti quelli che non vede sono scomparsi dalla scena: non pensa che gli altri stanno continuando a svolgere la loro vita lontano dalla sua scena. Nella seconda infanzia circa dai 2 anni in poi ( e per alcuni anche dai 6 anni in poi!) comincia la fase della relazione. Ecco: questa fase non esclude la precedente, ma non comprende la seguente. Questo è il senso della gerarchia. La seconda fase è compito del secondo chakra. Se non si ha energia per sopravvivere, meno che meno per relazionarsi o anche se lo si farà, questa relazione non sarà autentica ma viziata dal deficit primario della precedente.
Ed ecco le CORRISPONDENZE DEI CHAKRA.
Per semplificare la comprensione dei simboli numerici, non citerò le Sephyra cabalistiche ma le divinità del pantheon greco che tutti conosciamo!
1= sopravvivenza, Sistema Nervoso, grosso intestino, ghiandole surrenali (io colloco le surrenali in questo chakra, ma secondo molti autori fanno parte del terzo), numero 10 dell’Albero.
Il numero 10 dell’albero ci indica la fine di una forma nel mondo della manifestazione e l’inizio di un’altra, infatti come si vede nello schema dell’Albero della vita, il 10 è l’ultimo numero dell’albero , ma anche il primo dell’albero seguente dove torna a rappresentare l’uno
( infatti l’11 è al posto del 2, il 12 al posto del 3 ecc ecc. Ecco perché in numerologia le principali qualità numeriche sono da 1 a 9, perché sommando le cifre di qualsiasi numero si possono ridurre ad una sola cifra dall’1 al 9). Il bambino appena nato rappresenta il 10 perché ha appena finito la vita intrauterina e contemporaneamente sta iniziando la vita in questo mondo.
Il 10 rappresenta la manifestazione materiale, la terra... e quindi il primo chakra.
FORMAZIONE in questa sfera si svolge la formazione e rapportata ai cicli della vita rappresenta il tempo della propria formazione , cioè la prima infanzia. Una volta “appresa” questa funzione si automantiene come modalità; colore ci sono teorie diverse sul colore di questo chakra. La grande maggioranza dei testi lo indica “rosso”. Secondo il mio personalissimo punto di vista è nero.
2= sessualità, piacere come nutrimento, creatività, procreazione, magnetismo, ghiandole della riproduzione o gonadi sia maschili che femminili, n 9 dell’albero . Fase della RELAZIONE. Colore, secondo la maggioranza dei testi arancione, secondo altri tutta la gamma dal giallo all’arancione e persino al rosso.
3= l’espressione, l’agire, l’assimilare ed il trasformare : anche qui c’è una forma di creatività; la forza, il potere , come ghiandola in senso stretto il pancreas; Come organi il sistema milza-pancreas, il fegato, il ganglio celiaco, detto anche plesso solare, il tubo digerente fino all’intestino tenue.
N -8-7 ESPRESSIONE. Il numero 8 simboleggia anche Mercurio, quindi la comunicazione, la scienza, l’artigianato ecc Il 7 rappresenta Venere e quindi l’attitudine a costruire una propria estetica . Colore giallo in tutta la sua gamma.
4=Amare, dare, prendersi cura di qualcuno per il gusto di farlo, autostima che equivale anche a stima degli altri, fiducia, affidamento, onore, orgoglio, bellezza. Come ghiandola il timo. Se ci pensiamo, è la ghiandola che riassume il potenziale immunitario, anche se in realtà il sistema immunitario è un sistema funzionale ubiquitario e non confinato in una ghiandola. Possiamo riflettere sul significato della funzione immunitaria come rapporto tra noi e gli altri, capacità di distinguere l’amico dal nemico, rapporti oggi dimostrati con il sistema nervoso ed endocrino sotto il nome di PNEI... insomma in un certo senso è il centro attorno a cui gravita tutto ed infatti questo è il chakra del cuore. Come organi: il cuore e tutto l’apparato circolatorio e l’apparato respiratorio.Colore verde in tutta la sua gamma. Numero il 6. la fase è EQUILIBRIO serenità armonia. il colore il rosa in tutta la sua gamma, oltre al verde già citato. Secondo alcuni autori questo chakra cambia colore con il tempo passando dal verde al rosa ed infine all’ambra dorata. Secondo me il chakra può avere uno di questi tre colori a seconda del soggetto e del momento: non ci vedo una sequenza nel tempo.
5=comunicare, esprimersi ad un livello più mentale che fattuale (quello appartiene al terzo chakra). Parlare ed ascoltare ed equilibrio tra queste due attività, ghiandola tiroide, organi della fonazione e dell’udito, ma anche dell’equilibrio nello spazio, della coordinazione ecc.Secondo alcuni autori il timo fa parte di questo chakra, io concordo con coloro che invece lo attribuiscono al quarto. Colore azzurro, fase ESPANSIONE E SISTEMAZIONE. numeri 5-4 che devono essere in equilibrio come parlare ed ascoltare troviamo anche equilibrio tra anabolismo e catabolismo ecco come ci riagganciamo alla funzione della tiroide.Nell’albero della vita il 4 è paragonato a Giove, ad un re in tempo di pace che gode i frutti delle sue fatiche, mentre il 4 è paragonato a Marte, ad un re in tempo di guerra, pressato dalla necessità di fare nuove conquiste. Questa coppia rappresenta l’equilibrio tra lavoro e riposo.
6= il sesto chakra è chiamato anche terzo occhio; è l’occhio che ci serve per guardarci dentro, ecco perché ci fornisce anche, oltre alla consapevolezza, l’accesso all’inconscio e a tutte le dimensioni “altre” che la vista normale ci impedisce di vedere. Del resto è giusto che sia così: se vedessimo tutto contemporaneamente, sarebbe come non vedere nulla. Una luce troppo abbagliante acceca e non permette di discernere. L’occhio, come tutto il cervello, infatti, funziona usando più meccanismi inibitori che stimolatori, per selezionare ciò che è importante vedere in un dato momento. Il terzo occhio lo usiamo quando occorre, sotto forma di “intuito”, per il resto del tempo funziona autonomamente senza che noi ce ne rendiamo conto: infatti esso corrisponde al sistema ipotalamo-ipofisi che è anche un’importante centralina in rapporto con il sistema nervoso autonomo o vegetativo: quello che ci fa battere il cuore e respirare senza che noi dobbiamo deciderlo!
Alcuni chiamano questa funzione chiaroveggenza: secondo me non occorrono parole sensazionali: è un chakra che tutti abbiamo. Poi secondo il tipo di equilibrio usiamo più o meno consapevolmente l’energia dei nostri chakras. Come numeri corrisponde alla coppia 2-3 che sono il lato maschile-femminile e questo ci conferma il paragone con il sistema ipotalamo-ipofisi dove ci sono, tra l’altro, tutti gli ormoni a monte della cascata che porta allo sviluppo e funzionamento degli ormoni sessuali. Come colore il violetto o indaco; secondo altri autori il violetto-porpora. Come fase la RIFLESSIONE , la dimensione spirituale, la comprensione del “senso” o di ciò che è più importante nel nostro discorso interiore.Il concetto della cosa importante che dobbiamo realizzare nella nostra vita.
7= E’ la corona localizzata al di sopra della testa . Come corrispondenza troviamo l’epifisi, la ghiandola che produce melatonina. I rapporti tra luce e buio e la nostra vita. Infatti il chakra viene descritto come una luce verticale che si espande nella ventaglio nella zona della corona, non come gli altri chakra che hanno una direzione di vortici proiettati in avanti; infine possiamo anche paragonarla all’aureola dei santi. Come numero è l’1 come colore il bianco e/o l’arcobaleno. Come fase la gloria e il potere cui però diamo un senso metaforico: non nel senso di diventare ricchi e famosi (quella è un’istanza del terzo chakra) ma nel senso che si è ottenuto un raggiungimento, un conseguimento dell’obiettivo spirituale principale per cui si può solo o morire per aver completato la “missione” o ricominciare su un nuovo livello.
Quello che ho esposto qui,purtroppo, non proviene dalla fonte diretta (i Veda) che non ho mai letto, nè saprei tradurre!!!
Si tratta di una sintesi di 20 anni di letture “new age” (a mio avviso di alta qualità, ma di cui al momento non ho riferimenti bibliografici).
Su tutto questo argomento, ho voluto darvi una sintesi del mio punto di vista e uno spunto di riflessione... più avanti ci sarà modo di approfondire i singoli aspetti che già da questo si ramificano in modo molto veloce!
STOP
Cara Marina, come sempre sei stata esauriente e al tempo stesso concisa... grande come sempre!
RispondiEliminagrazie, Maria Chiara