Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 29 giugno 2013

STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima


Ingiustizie vere o presunte, possono fare da sfondo al disturbo comportamentale del bambino. Così come una situazione di insicurezza, di indifferenza, di angoscia, possono essere la causa di una reazione caratteropatica infantile, che coinvolgerà sia la sfera intellettiva che quella affettiva. In uno studio svolto da  Mark Flinn (Università del Missouri  nel 2003), è stata esaminata la saliva di un vasto numero di soggetti. Il livello di cortisolo era più alto del normale nei soggetti in cui era presente  uno stress a causa di disaccordi tra i genitori o in quelli in cui uno o entrambi i genitori si assentavano per lunghi periodi. E’ emerso che l’assenza della madre tra i 9 e i 16 anni ha l’effetto di innalzare il cortisolo più nelle femmine che nei maschi e viceversa l’assenza del padre. Uno dei risultati più inquietanti è che i bambini continuano a reagire con lo stesso livello di tensione a situazioni stressanti già sperimentate. Ciò che distingue i bambini dagli adulti è la difficoltà che essi hanno ad assuefarsi agli stress. Al contrario degli adulti , che tendono ad adattarsi agli stress ripetuti, i bambini reagiscono ogni volta come se fosse la prima. Queste reazioni sono abbastanza logiche dal punto di vista evolutivo: lo sviluppo in età infantile dipende dalle cure degli adulti ed è naturale che, per assicurarsi un sostegno emotivo e fisico, i piccoli devono essere sensibili al comportamento degli adulti; il che, però, li rende ricettivi alle tensioni familiari e agli abbandoni delle loro figure di riferimento. Nell’adolescente spesso la cattiva reputazione viene preferita all’indifferenza: nel primo caso , infatti, “si esiste” mentre nel secondo  “non si è nessuno”.
A livello psicologico l’adolescente è molto fragile perché sottoposto  ovviamente a stress maggiori. Se la diagnosi di disturbo comportamentale reattivo è quasi sempre agevole, l’intervento non è sempre facile: quando il comportamento del bambino è il sintomo della famiglia, è spesso un sintomo che serve a mantenere un equilibrio altrimenti impossibile, e pertanto da riguardare gelosamente, nonostante le apparenti richieste di aiuto per eliminarlo. Non si possono ignorare le turbe della sfera alimentare (anoressia, bulimia, polidipsia, aberrazioni alimentari) o i disturbi sfinterici (enuresi, encopresi) o quelli dell’evoluzione sessuale (onanismo) o i problemi legati all’acquisizione del linguaggio.
Voglio sottolineare che in generale un rimedio omeopatico, somministrato regolarmente durante l’infanzia, riesce il più delle volte a scongiurare o a ridurre notevolmente l’evoluzione verso stati nevrotici o psicotici.

PROFILI OMEOPATICI
 Il ragazzo timido percepisce tutto il mondo esterno come pericoloso e ritiene se stesso incapace di affrontarlo. Ciò si traduce nelle manifestazioni tipiche: rossori, tremori, farfugliamenti, vuoti di memoria, essere maldestri. 
Capofila dei rimedi della timidezza è PULSATILLA che viene descritta come bambina bionda, dagli occhi azzurri, che arrossisce alla minima emozione. In realtà il campo di Pulsatilla è ben più vasto; può essere il bambino dolce e obbediente, sottomesso, spesso rassegnato, che piange al minimo rimprovero, o anche solo se gli adulti alzano la voce, e che viene consolato facilmente da una parola gentile; ha paura del buio e della solitudine, difficoltà ad addormentarsi, il suo sonno è turbato da incubi e può avere terrori notturni. La caratteristica di Pulsatilla è quella di avere un carattere cangiante: passa dal pianto al riso, dalla paura alla gioia, dalla tristezza all’irritabilità, presto scoraggiata, presto sollevata. La stessa caratteristica di variabilità si ritrova nella sintomatologia somatica. Aggrava col calore, cerca l’aria aperta malgrado la sua freddolosità, e può soffrire, da adulta, di disturbi venosi, geloni e disturbi digestivi che l’accompagnano per tutta la vita; altra caratteristica è l’intolleranza per gli alimenti grassi. 
CYCLAMEN è più sensibile e scrupoloso (ma sempre simile a Pulsatilla); teme di non aver fatto il meglio possibile e, più tardi nell’adolescenza avrà scrupoli religiosi e sessuali. Spesso si tratta di soggetti anemici, predisposti alle sindromi emicraniche e ai disturbi visivi. 
COCA è il rimedio del panico in pubblico, dell’inibizione in società, della sensazione di non essere in grado di fare quello che si dovrebbe.  
KALI SULFURICUM, simile a Pulsatilla ma testardo, ostinato, manca di fiducia in sé, è apatico, molle e, a differenza di Pulsatilla, spesso non riesce davvero a compiere gli atti quotidiani. 
KALI PHOSPHORICUM , vicino a Phosphorus, soffre di un complesso di ineriorità, si stanca e si scoraggia, ma è facilmente “ricaricato” da un avvenimento piacevole o una gioia. 
Anche SILICEA presenta molti punti in comune con Pulsatilla; timido, ansioso, stanco, si scoraggia facilmente e ha bisogno di essere, più che consolato, stimolato e rassicurato; teme di non essere all’altezza di ciò che gli viene richiesto ma, incoraggiato, riesce perfettamente, perché si tratta di un soggetto di intelligenza spesso superiore alla media. Silicea è ansioso, irritabile, ipersensibile, magro ma dal grosso ventre e grossa testa; cresce lentamente, suda abbondantemente di un sudore maleodorante, della testa, del collo, dei piedi; suda particolarmente durante il sonno, popolato da incubi, agitato, a volte sonnambulico. Il soggetto ama dormire con una copertina o un pupazzo ben stretti al viso. E’ un bambino che difficilmente si ammala: ricordiamo che Silicea è un grande rimedio immunitario. Forse proprio questa consapevolezza della propria fragilità fisica rende insicuro il soggetto Silicea. 
CALCAREA CARBONICA sue caratteristiche sono la lentezza, l’equilibrio, la mancanza di energia; la sua timidezza è dovuta alla consapevolezza dell’astenia e alla paura. Piagnucoloso, i rimproveri gli provocano crisi di lacrime. Il carattere è debole, irritabile, ha paura dell’avvenire, non vuole restare solo. Sonnolento durante il giorno, le sue notti sono popolate da incubi, con la visione di facce orribili. BARYTA CARBONICA è ancora più lento; rimedio d’elezione per i ritardi psicomotori, legati spesso a una causa organica; ci basti per il momento rimarcare la reale inferiorità del soggetto, in qualche maniera, tuttavia, criticata: da qui le reazioni di isolamento, di fuga, di inibizione, di fronte alla commiserazione dell’entourage o ai dispetti dei compagni. GRAPHITES è un bambino inquieto, esitante, dal volto inespressivo, estremamente sensibile alle ingiustizie ; il fisico infelice, grasso, le dermatiti ricorrenti e spesso estese, la lentezza, ne fanno un ragazzino poco brillante, ipersensibile e impressionabile, che partecipa poco alle attività di gioco o scolastiche. 

Similmente NATRUM SULFURICUM, THUYA, verso l’adolescenza, manifesteranno una simile reattività: si tratterà di adolescenti grassottelle, dalla pelle malsana, o di ragazzoni grossi, con una sindrome adiposo-genitale più o meno evidente, goffi, impacciati. Si vergognano del loro aspetto e possono essere colti da vere crisi di panico, di fronte alla ironia dei compagni o all’incomprensione degli insegnanti. 

Anche GELSEMIUM ha crisi di panico: qui si tratta del vero crac emotivo del soggetto nervoso, timido, inibito, dalla mancanza di fiducia in sé che si traduce in un complesso di inferiorità, in uno stato di “siderazione” (Barbancey), tremori, fuga di idee ed espressione ebete. La sua inibizione può portarlo alla ricerca della solitudine e all’autismo.

 IGNATIA timido, impressionabile, dall’umore cangiante, dalle reazioni paradossali. Agitato, angosciato, iperestesico, scoppia in singhiozzi alla minima emozione, ma ride con la stessa facilità con cui piange, e può andare incontro a crisi isteriche.

 LYCOPODIUM già dall’infanzia manifesta le sue caratteristiche: le grandi collere, l’irritabilità, la suscettibilità. L’isolamento nasce dall’ incapacità di fare quello che vorrebbe e saprebbe fare. E’ un bambino autoritario con i più piccoli, rancoroso, desideroso di supremazia. Si tratta spesso di bambini con difficoltà digestive, dal ventre gonfio, con una sofferenza epatica evidente nel colorito e nella pelle rugosa. Bambini intelligenti, spesso molto oltre la media. NATRUM MURIATICUM solitario, taciturno, ipersensibile, irritabile, orgoglioso, piange in silenzio, di nascosto, ripiegato su se stesso, a rimuginare le proprie pene. E’ un deluso e un frustrato, rifiuta ostentatamente la consolazione, che, però in qualche modo pretende. E’ un falso timido, piuttosto un oppositivo, e può evolvere facilmente verso l’autismo. 

Poi c’è il gruppo dei “disadattati”; sono dei veri pazienti psichiatrici e la timidezza è solo un sintomo della loro malattia mentale; li caratterizza una spiccata sospettosità, il rischio di evoluzione autistica. A volte la timidezza non appare, nascosta da atteggiamenti di ipercompenso, e si evidenzia in momenti particolari. 
A questo gruppo appartengono: PHOSPHORUS, RHUS TOX, AMBRA GRISEA, PHOSPHORICUM ACIDUM.  
Phosphorus è ipersensibile, pauroso, alternante, diventa timido al crepuscolo; 
Rhus tox diventa timido la notte; 
Ambra grisea è incapace di relazionarsi, di affrontare un mondo ostile, suscettibile, inibita dalla minima presenza estranea, disinserita dalla realtà; 
Phosphoricum acidum tende all’isolamento ed è depresso.

 L’azione di questi rimedi viene favorevolmente consolidata dalla prescrizione del nosode adatto: sarà tubercolinum nei soggetti ansiosi che presentino le caratteristiche tubercoliniche, o luesinum, nei soggetti fortemente instabili e distruttivi, o medorrhinum quando prevale l’egotrofia sicotica. 

Gruppo dei taciturni. Un bambino taciturno è sempre un bambino che ha dei problemi. Saranno essenzialmente difficoltà di comunicazione, sia che trovino la loro causa in problemi affettivi o di sviluppo psichico, che in reali disturbi psichiatrici. I disturbi comunicativi legati a deficit mentale necessitano di una trattazione separata. Parliamo qui dei casi normali. Un bambino può essere taciturno perché lento, calmo, flemmatico, poco emotivo: è il caso di Calcarea carbonica o di Sulfur grasso; laconici, sputasentenze, ma obiettivi, osservatori. 
Può invece esserlo (taciturno) perché non ha nulla da dire: è il caso del soggetto riflessivo, equilibrato, che diventa brillante nel momento in cui decide di parlare, in cui emotività e volontà si equilibrano. 
Sulfur in equilibrio parla poco, ma parla bene, lo sa, e sa come sfruttare questa capacità. Un po’ meno Lycopodium e Phosphorus, dalle cui parole traspare il carattere altezzoso e a volte arrogante del primo, e l’emotività ironica del secondo. 
Un bambino può essere taciturno perché soffocato dalla sua emotività: uno per tutti Natrum muriaticum, ricco e immaginativo, intuitivo, scontento, logico, rimuginante. Ma proprio Natrum muriaticum ci riporta al silenzio oppositivo, legato al rifiuto della comunicazione, per la sensazione netta di non essere compreso, al fiero rifiuto della consolazione. Anche Lycopodium è silenzioso e fiero, ma ha bisogno di una presenza rassicurante nella stanza accanto, salvo a lasciarsi andare a violenti scoppi di collera. Ci sono poi i taciturni indignati, sensibili alle ingiustizie: Staphisagria e Aurum metallicum, ad esempio. Oppure gli oppositivi suscettibili, sprezzanti, cattivi, sarcastici, inibiti: Sepia, al confine con la categoria dei depressi. 
I taciturni depressi si manifestano preferenzialmente al momento della pubertà. Sono situazioni psichiatriche o border line, reattive a shock emotivi (Ignatia, Cicuta virosa), o legati alle problematiche sessuali, e allora sarà il caso di Lachesis, Platina, Actaea racemosa, Lilium tigrinum, soggetti all’emotività patologica, dall’alternanza di periodi di eccitazione e altri di mutismo legati alla ciclicità mestruale. Non dimentichiamo che la depressione  può essere uno stato evolutivo, oltre che di Sepia, anche di Natrum muriaticum e Phosphorus, pazienti in cui l’affettività e l’emotività sono profondamente disturbate. Aggressività e collera. Si tratta di un meccanismo di difesa o attacco, reattivo al senso di ingiustizia, a sentimenti di insoddisfazione o a desiderio di dominare. 

Chamomilla, irritabile, sospettoso, capriccioso, sempre in movimento, è un soggetto insopportabile: pretende ogni cosa che vede, con collere violente in caso di rifiuto. Urla se gli si parla o lo si tocca, non vuole nessuno attorno; la violenza delle sue collere mette la famiglia in ginocchio: il piccolo si strappa i capelli, sbatte la testa sul muro, perché sa benissimo che questo paralizza sua madre, e urla ancora di più perché è ipersensibile al dolore. La sua collera culmina nello spasmo respiratorio, o nella convulsione, e ciò fa sì che Chamomilla sia un ragazzino viziato, cui si lascia fare quel che vuole, per timore di queste crisi. Si calma solo se preso in braccio e cullato, fatto saltare sulle ginocchia o trasportato in auto: allora si addormenta profondamente; ma guai a fermarsi, gli urli riprendono accompagnati da calci e pugni. La sua agitazione è più grave la sera. Chamomilla è il rimedio d’elezione nelle turbe della dentizione, sia somatiche che psichiche; ottiene risultati brillanti nelle febbri, nelle otiti o nelle diarree, così come nell’irritabilità e nell’insonnia che accompagnano la dentizione penosa di alcuni bambini. 
Atteggiamenti simili sono nel rimedio CINA, ma con modalità diverse. Il bambino Cina tocca tutto, non vuole essere nemmeno guardato, nè tanto meno toccato, per iperestesia; getta via con violenza gli oggetti che un momento prima aveva preteso; ha tic del viso, si mette le dita nel naso o se lo gratta, per un prurito insopportabile; in braccio non si calma ma si dibatte, urla e picchia. Rispetto a Chamomilla è più testardo, suscettibile, e non tollera che ci si occupi di lui. 
Chamomilla ha dei disturbi digestivi caratterizzati essenzialmente da diarrea verdastra, Cina ha delle coliche periombelicali, prevalentemente notturne, che migliorano se coricato sul ventre e, tratto peculiare, Cina soffre di prurito anale, spesso legato a ossiuriasi. Inoltre Cina presenta turbe importanti del sonno: ruota la testa a destra e sinistra sul cuscino ed è spesso enuretico. 
STOP

(continua nelle prossime settimane)

sabato 22 giugno 2013

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

  Il tema dell’inquinamento di tipo fisico, dovuto cioè a campi elettrici e magnetici, a radiazioni ionizzanti e ad altri fattori è molto attuale e controverso.


A questo proposito voglio  condividere alcuni interessanti spunti che ho sintetizzato da tre articoli pubblicati sulla rivista La medicina biologica (v. nota alla fine del post)

“Oggi siamo  circondati da campi elettrici e magnetici provenienti da apparecchiature elettriche, cavi conduttori, prese di corrente e da sorgenti esterne agli edifici come i tralicci dell’alta tensione, forni a microonde, telefoni cellulari ecc. 
Per ciò che riguarda l’esposizione alle basse frequenze è stata dimostrata la loro influenza sul bilancio ormonale dell’uomo, e in particolare la produzione di melatonina dall’epifisi. Questa produzione, in prossimità di campi elettrici e soprattutto magnetici, non si incrementa durante il sonno, come dovrebbe. Ne possono derivare importanti conseguenze come disturbi del bioritmo, disturbi del sonno, cefalea, astenia, depressione, ridotta efficienza del sistema immunitario. 
Per ciò che riguarda i danni causati da esposizione alle alte frequenze sembra che si esplichino soprattutto tramite un effetto di innalzamento termico e conseguente danno cellulare in prevalenza a livello di occhio, testicoli, sistema nervoso, sistema immunitario. 

Tutte queste alterazioni biologiche sono state evidenziate anche in presenza di intensità di campo che possono riscontrarsi in ambiente domestico e non solo lavorativo. Il concetto di elettrosensibilità significa semplicemente che la capacità di difesa nei confronti dell’azione nociva di campi elettrici e magnetici varia da individuo a individuo. Tale variabilità dipende da un gran numero di fattori età biologica, grado di intossicazione, infezioni di tipo virale, microbico, micotico, stato psichico ecc... tutto dipende dal grado di funzonalità dei vari circuiti di regolazione. La variabilità della risposta dipende dalla capacità che ogni struttura ha di autoregolarsi.  Per elettrosensibilità si può intendere una reazione allergica, nel senso più ampio del termine, la quale mostra un sinergismo con sensibilità chimiche ed alimentari. I sintomi acuti compaiono soprattutto in soggetti che sono esposti anche ad altre solecitazioni ambientali e che hanno un importante sovraccarico dovuto alla presenza di metalli nel cavo orale. 
A questo punto emerge il concetto di sinergismo. Tutte le condizioni morbose, e in particolar modo quelle croniche, sono sostenute da più cause che agendo sinergicamente determinano la sintomatologia. Vi è sempre una pluricausalità che sostiene i vari quadri morbosi. 

Valori soglia
 questi sono i valori limite che riguardano l’emissione o l’immissione di radiazioni, rumore e soprattutto sostanze tossiche. Tali valori dovrebbero proteggere la popolazione e l’ambiente da danni alla salute. Essi però non tracciano un confine netto tra ciò che non comporta pericolo e il rischio sulla salute, ma sono piuttosto un compromesso tra un supposto rischio sulla salute e gli interessi del mercato. 
Le commissioni stesse che devono definire tali limiti hanno troppo spesso una composizione quanto meno sospetta. 
Ad esempio in Europa esistono limiti di tolleranza che variano da paese a paese per ciò che riguarda la concentrazione di sostanze chimiche e l’esposizione a campi elettrici e magnetici. Negli ultimi decenni numerosi valori limite che per motivi commerciali erano stati fissati troppo in alto sono stati abbassati a più riprese in modo drastico. Il concetto di valore limite o di tolleranza viene così ad assumere l’unica dimensione possibile: quella cioè dell’essere relativo alla situazione di ogni singolo individuo in quel determinato momento. Del resto com’è logico pensare che il lavoro del fabbro possa essere sopportato meglio da un individuo forte e robusto, non ci si deve meravigliare che l’esposizione ad un campo  elettromagnetico possa non arrecare danni visibili a un soggetto con circuiti di relazione indenni, mentre può determinare sintomi anche gravi in soggetti nei quali i sistemi di regolazione fossero stati già precedentemente compromessi da altre noxae.

STRESS ELETTROMAGNETICO  DOMESTICO 





Le emissioni originate principalmente dai sistemi di radiotelecomunicazione, sembrano produrre effetti cancerogeni (melanoma), come nel caso della radiazione UV derivata da lunghe esposizioni solari e dall’uso improprio di lampade abbronzanti. Ancora poco conosciuti sono gli 
effetti sulla salute derivati dai campi a bassa frequenza (50 Hz) generati dalle linee ad alta tensione, unitamente agli strumenti elettrici presenti in ambiente lavorativo e domestico. Secondo numerose indagini epidemiologiche, l’esposizione cronica a campi elettromagnetici (come avviene ad esempio in prossimità di elettrodotti) è stata messa in relazione con un incremento di incidenza di leucemie infantili anche con campi magnetici molto deboli, inferiori a 0,2 micro-Tesla. Anche l’istituto superiore di sanità nei rapporti “rischio cancerogeno associato a campi elettromagnetici a 50-60 Hz” sottolinea che la letteratura scientifica segnala rapporti e parallelismi tra esposizione cronica a campi di 50-60 Hz e leucemia infantile, sebbene nel mondo scientifico non esista univoca concordanza sul possibile meccanismo biologico di azione dei campi elettromagnetici. 
La crescente attenzione verso i problemi sanitari e l’aumento della popolazione esposta ha portato anche alcune ASL  a promuovere indagini ambientali per la rilevazione dell’entità dell’esposizione. I valori rilevati risultano spesso superiori a quelli indicati da alcune indagini epidemiologiche per esposizioni croniche, in cui il livello ambientale di campo magnetico superiore a 0,2 mcrT viene ritenuto un potenziale fattore di rischio per la salute.
Il livello ambientale di campo magnetico dipende dall’intensità di corrente e dalla distanza esistente tra i conduttori e il punto di misurazione: sorgenti di piccola entità (prossimi al punto di rilevamento) possono produrre aumenti apprezzabili di campo magnetico. 
Si ritiene che rappresenti un potenziale rischio abitare edifici:
(1) prossimi ad aree di media tensione (MT)
1 CONTENENTI CABINE DI TRASFORMAZIONE DA MEDIA A BASSA TENSIONE   (MT/BT). 
In questi casi, infatti, abbiamo potuto constatare che la differenza di potenziale elettrico (ddp) misurata sul soggetto in camera da letto e in prossimità delle pareti era di circa 3volt, in corrente alternata e, comunque, di gran lunga superiore ai valori rilevati in abitazioni con una messa a terra ottimale e con umidità controllata.

La disregolazione del sistema immunitario nella maggioranza dei soggetti esaminati sembra evidenziare la stretta correlazione tra campi elettromagnetici e la ghiandola pineale che viene, per la sua attività notturna, fortemente influenzata. Le misurazioni effettuate confermano, infatti, il coinvolgimento del sistema immunitario e della sfera sessuale, che tendono a migliorare nettamente dopo un’operazione di bonifica, come riferito dagli stessi soggetti. Ulteriori miglioramenti si evidenziano sulle qualità del sonno e del livello energetico globale. Nell’abitazione tipica (media dei casi considerati) il campo elettromagnetico misurato ha evidenziato valori superiori rispetto a quelli stabiliti dalla norma ed in generale provocati da impianti di trasformazione elettrica posti nelle vicinanze dell’appartamento. Anche per quanto riguarda le analisi sulla radioattività è stato messo in evidenza che i valori rilevati in tutti i casi correlabili a patologie ambientali sono superiori (almeno del doppio) ai valori normalmente attribuiti alle abitazioni ottimali.



Un capitolo a parte merita la bio-architettura che tenta di riscoprire e recuperare sistemi di costruzione semplici e naturali che rendono lo spazio abitativo più rassicurante e in grado di proteggere gli abitanti.

 L’abitazione viene paragonata a un organismo vivente: i muri respirano, per trattenere il calore d’inverno e disperderlo in estate; i materiali devono essere il più possibile naturali e forma, colore, disposizione degli ambienti producono benessere. 
Ai fini della nostra indagine va notato che i campi a bassa frequenza sono presenti anche nella nostra abitazione e che ogni motore elettrico o trasformatore in funzione, asciugacapelli, trapano a corrente alternata, e altri dispositivi elettrici che vengono tenuti in vicinanza del corpo, espongono l’utilizzatore a EMF maggiori di quelli prodotti da una stazione radio-amatoriale. Piccole anomalie o picchi notevoli nelle misurazioni, pur non comportando lunghe esposizioni contribuiscono all’accumulo totale di energia dispersa nell’ambiente. In tal caso un’impianto di messa a terra potrebbe contribuire a ridurre il carico.

La seconda parte delle operazioni ha riguardato lo studio del campo bio-energetico con particolare riferimento alle zone geopatiche o a quelle associate ad un aumento della radioattività naturale del suolo. Si sottolinea che alcune zone dell’abitazione, anche in piani alti, hanno mostrato una presenza notevole di radiazione beta e gamma eccedente di circa il 20% la media ambientale posta a circa 2 m SV/gamma. 
Sebbene tutti gli esseri viventi e i minerali emanino radiazioni naturali, l’aggiunta di quelle artificiali provoca spesso un’interazione negativa sulla qualità della vita. Coadiuvanti dell’inquinamento interno sono anche le esalazioni dei materiali da costruzione. In primis va segnalato il radon, gas radioattivo che deriva dal decadimento dell’uranio: inodore, incolore e invisibile, si raccoglie soprattutto nei luoghi chiusi dove la concentrazione può risultare 8 volte superiore rispetto all’ambiente esterno. Il radon non è  intrinsecamente pericoloso, poichè quando viene inspirato non aderisce alle mucose alveolari polmonari ed è eliminato velocemente. Le sostanze radioattive generate dal suo decadimento, come il polonio (Po),  possono invece considerarsi pericolose. Il Po si deposita  nelle particelle di polvere e, una volta inalato, si fissa nei polmoni irraggiandoli. Il rischio di contrarre una neoplasia è pari a quello di un fumatore di più di 20 sigarette al giorno. Abbiamo trovato delle aree “a rischio” dove sono presenti anomalie geomagnetiche. Sembra che queste agiscano negativamente in particolare sugli organi dell’apparato gastrointestinale e sull’epifisi.

Alcuni soggetti sono particolarmente sensibili agli stressori di natura elettromagnetica (elettroensibilità) domestica.
 La medicina biologica attribuisce al fenomeno dell’atopia due condizioni distinte e talvolta coesistenti: da un lato una disreattività del sistema immunitario e dall’altro una possibile mesenchimopatia di natura tossico-dismetabolica con progressiva alterazione delle funzioni emuntoriali: lo stress elettromagnetico potrebbe essere considerato un allergene in grado di scatenare e aggravare entrambe le reazioni. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che l’epifisi, che svolge un ruolo cardine nella regolazione del sistema immunitario, è attiva soprattutto nelle ore notturne, quando maggiormente si producono i danni da stress elettromagnetico (durante il sonno). 
Una geopatia deve essere (oltre che evidenziata dal test EAV o kinesiologico) sospettata tutte le volte che il quadro clinico sia dominato da insonnia, disfunzioni del tratto gastrointestinale, sindromi atopiche, asma bronchiale, stati ansioso-depressivi e astenia cronica. I farmaci di risonanza psiconeuroendocrina efficaci nella terapia dei soggetti con geopatia sono quelli che regolano l’immunità, sottesa da una condizione di cronico ipersimpaticotono e da problematiche disreattive complesse a livello affettivo: SILICEA, JODUM, IGNATIA, CHAMOMILLA, NATRUM MUR, AURUM MET, LUESINUM e CALCIUM FLUORATUM. In questi pazienti la disregolazine dell’epifisi interferisce sia con la sfera gonadico-sessuale che con quella immunitaria dell’apparato respiratorio e digerente (BALT-GALT). Per tali motivi THALAMUS COMPOSITUM, CORPUS PINEALIS SUIS, MELATONINA omeopatica e immunomodulanti omeopatici della serie suis rappresentano insieme ai nosodi specifici dello stress elettromagnetico, i farmaci di base della regolazione delle problematiche cliniche legate alla geopatia.  Ovviamente andrà fatta la bonifica dell’ambiente abitativo  (o la ricerca di un’altra casa). 

Riassumendo, le misurazioni  dei fattori naturali connessi con le geopatie riguardano la presenza di corsi d’acqua sotterranei, le faglie geologiche, i vettori energetici delle reti magnetiche naturali che, sebbene possiedono una potenza debolissima, possono essere rilevati su frequenze dell’ordine dei 2,5 G-Hz; queste possono essere bilanciate  attraverso particolari antenne, capaci di scaricare a massa la polarizzazione levogira del vettore. Poi c’è la misurazione della radioattività che si genera in seguito alla trasformazione di sostanze instabili, con emissione di radiazioni alfa, beta e gamma , di cui le prime due sono particelle di materia mentre le gamma sono onde elettromagnetiche di origine naturale (ad es dalle rocce), oppure di origine cosmica o di produzione artificiale come nelle centrali nucleari, armi atomiche ecc. Le radiazioni differenti per raggio di azione e potere di penetrazione, possono ionizzare gli atomi, cioè liberare elettroni (radiazioni ionizzanti), rompere legami chimici molecolari e cellulari e provocare conseguentemente danni biologici. Nella materia vivente, possono influenzare il metabolismo cellulare, modificare il DNA o provocare la morte della cellula stessa. A seconda della quantità di radiazioni al di sopra dei 500/gamma/anno si riscontrano patologie acute, quali alterazioni del quadro ematologico e dell’apparato gastrointestinale. Nel caso di piccole dosi, possono verificarsi, nel tempo, danni ereditari o tumori. Tali effetti tuttavia non sono documentabili per i livelli naturali mediamente presenti nel nostro territorio. In tutti i casi analizzati tutti i valori sono risultati eccedenti i valori medi nominali, soprattutto nelle camere da letto, dove l’organismo passivo è maggiormente ricettivo nei confronti delle influenze esterne.

In conclusione:
(1) La geopatia può essere classificata come un’intossicazione elettromagnetica. Essa si manifesta attraverso una perdita di forza muscolare.
(2) Il carico elettromagnetico causato dalla risonanza magnetica (quella fatta abitualmente come strumento diagnostico) dipende sia dalla durata dell’esame che dalle variazioni individuali. E’ stata rilevata un’intossicazione elettromagnetica di 3 giorni, come conseguenza di un’esposizione di 30’.  Successivamente non è stata più rilevata alcuna intossicazione elettromagnetica al test kinesiologico; ciò a dimostrazione dell’innocuità della RMN.
1 Il ridotto margine di errore conferisce alla kinesiologia un’alta affidabilità nella valutazione degli influssi elettromagnetci sull’uomo. 

NOTA
Autori: 
V Minaudo, M . Corgna su la med biol gen-marzo 2000; A. Pasciuto su la med biol luglio-sett 97. Hans jorgen Schramm su la med biol apr-giu 2001.

Immagini:
La prima è Angoscia di Giovanni Ambrosioni, autore che potete visitare su Flickr; 
la seconda è Le diabolo di Jacques Resch che ho tratto da facebook dalla pagina Musica pittura e dintorni.
La terza è un mio scatto di qualche anno fa :-) 

sabato 15 giugno 2013

REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda




Didascalia delle immagini: 


Nella prima in modo schematico descrivo uno sfintere normalmente chiuso; nella seconda uno sfintere dilatato, in cui la muscolatura è atonica e che quindi lascia passare l’acido gastrico in esofago;
Nella terza uno stomaco eccessivamente pieno con distensione della parete: notare che non c’è più la curva rientrante tra fondo dello stomaco (cioè la cupola dello stomaco) ed inizio dell’esofago. Il collo esofageo è allargato come un imbuto e, di conseguenza, la muscolatura dello sfintere rimane in apertura lasciando refluire l’acido gastrico.
La quarta è una figura schematica, disponibile in rete, che mostra come si apre lo sfintere in caso di ernia iatale.

La malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) oppure “GERD” volendo usare l’acronimo americano,  è dovuta alla presenza di acido nel posto sbagliato, l’esofago, per un problema di natura meccanica.
I difetti dello sfintere esofageo inferiore possono dipendere da un rilassamento transitorio dello sfintere, da un aumento della pressione addominale o da uno sfintere atonico. Lo sfintere sbarra meccanicamente la strada al reflusso dei contenuti gastrici. La dislocazione della giunzione gastroesofagea (ad esempio ernia iatale), il rallentamento della clearance dell’acido all’esofago, la diminuzione o alterazione della secrezione mucosa per la protezione dell’esofago e il rallentamento dello svuotamento gastrico predispongono all’insorgenza della GERD. L’acido, la pepsina e la bile sono i componenti del materiale refluito che causano danni all’esofago. 

 La gravidanza, l’obesità, il chinarsi o il sollevare pesi, l’aumento del volume gastrico per eccesso di cibo, l’ascite, gli abiti stretti,  favoriscono il reflusso aumentando la pressione intra-addominale; inoltre, sono responsabili della diminuzione del tono dello sfintere esofageo: 
-- ormoni come progesterone, somatostatina, colecistochinina; 
-- alcuni cibi come cioccolato, cibi contenenti grassi saturi e colesterolo ( in quanto rallentano lo svuotamento gastrico), etanolo, menta piperita, cipolla, cibi piccanti, caffè; 
-- alcuni farmaci come teofillina, diazepam, nitrati, calcio-antagonisti (alcuni farmaci usati per curare l’ipertensione), l’alendronato e i fans (i più comuni antidolorifici) che irritano tutta la mucosa dello stomaco e pure dell’esofago; 
-- nicotina, ecc.
Sintomi caratteristico sono: bruciore di stomaco localizzato nella regione epigastrica, retrosternale, talvolta associato a rigurgito acido, disfagia (difficoltà a deglutire), ipersalivazione.
 I sintomi sono spesso  frequenti anche durante la notte, quando il soggetto è coricato, e sono alleviati dalla posizione seduta o eretta. In alcuni casi di grave MRGE, si possono verificare manifestazioni extra-esofagee quali: 
--dolore toracico,
-- tosse, 
-- polmoniti ricorrenti, 
-- soffocamenti notturni, 
-- asma 
-- raucedine cronica; 
l’interessamento a livello respiratorio è dovuto alla microaspirazione di acido proveniente dall’esofago e passato nella trachea. 


Norme dietetiche ed igieniche: 

-- Tenere a tavola una posizione eretta;
-- non ingerire grandi quantità di acqua durante i pasti, evitare cioccolato, alcol, menta, caffè, cibi grassi;
-- evitare pasti abbondanti: soprattutto il pasto serale deve essere leggero; utile è assumere gli alimenti in modo dissociato (ad esempio un pasto di soli carboidrati  tipo un piatto di pasta condita come si vuole ed un pasto a base di cibi proteici esempio una fetta di carne o uova. L’insalata va bene per accompagnare ogni pasto mentre la frutta va assunta a parte a metà mattina o metà pomeriggio)
-- importante è la buona masticazione fino alla liquefazione del cibo;
-- coricarsi non prima di 3h dopo il pasto;
-- evitare di bere acqua gasata e bevande frizzanti;
-- consumare la frutta lontano pasti;
-- ridurre il peso corporeo; 
-- alzare la testata del letto di circa 15 cm;
-- eliminare quei fattori che aumentano la pressione addominale come ad esempio abiti e cinture strette, piegamenti del corpo ed iper-estensioni delle braccia verso l’alto: se dovete prendere un oggetto posto in alto usate una scaletta o uno sgabello;
-- abolire o ridurre di molto il fumo;
-- fare attenzione a quei farmaci che riducono il tono dello sfintere esofageo ed esacerbano il reflusso (esempio teofillina, nitrati e benzodiazepine: le benzodiazepine sono la maggior parte dei sedativi e sonniferi in commercio come ad esempio Tavor, En, Minias, Xanax, Halcion ecc ecc)
Inoltre sono altamente controindicati, qualora un soggetto dovesse assumerli per altre patologie concomitanti:  i sali di ferro, specie i solfati (ferrograd), il cloruro di potassio (KCl) e le tetracicline, specie la doxiciclina (bassado).



POSSIBILI SVILUPPI DEL DISTURBO

Se non viene trattata, la Gerd può dare esito ad ulteriori complicanze. Il reflusso persistente danneggia la mucosa dell’esofago, con la possibile insorgenza di ulcere esofagee, emorragie, esofago di Barret e stenosi. L’esofago di Barret è una modificazione pre-neoplastica del tessuto esofageo in cui il rivestimento squamoso viene sostituito da un epitelio colonnare, che può trasformarsi in un adenocarcinoma esofageo. I soggetti che presentano queste complicanze a volte manifestano sintomi allarmanti che richiedono l’intervento urgente del medico. Nella GERD la sintomatologia non è direttamente correlata alla gravità della malattia. I soggetti con sintomi di allarme devono rivolgersi al medico o allo specialista per una valutazione più approfondita, indipendentemente dalla frequenza e gravità della sintomatologia.

RIMEDI.

INTEGRATORI
Come integratore si sono dimostrati particolarmente utili specialmente nel prevenire la degenerazione del disturbo in malattia di Barret o tumore, l’olio di pesce e gli omega-3 in generale. Naturalmente ho detto prima che i grassi sono controindicati, ma  sottolineo che si tratta dei grassi saturi (provenienti da cibo di origine animale: carne e latticini) mentre l’olio di oliva e i grassi polinsaturi (frutta secca oli di semi a crudo , integratori a base di oli sia di pesce che di lino o altri   con lo stesso tipo di principi attivi) sono appunto indicati e consigliati.

OMEOPATIA

 Aggiungo ora una serie di rimedi omeopatici utili da scegliere se riconoscete la stessa modalità nei vostri sintomi o se (dove non è descritto il sintomo) fate parte del “tipo omeopatico”.

1 Pressione e spasmi alla bocca dello stomaco: aranin
2 Sensazione di avere un qualcosa conficcato nell’esofago. Spasmi dell'esofago con sensazione di corpo estraneo che provoca il bisogno di tossire. Dopo aver mangiato del cibo non tollerato, si ha una sensazione di dolore come se ci fosse qualcosa nel torace (soprattutto nel lato dx dello sterno), qualcosa da espellere tossendo, ma il paziente non espelle niente. Ernia iatale. Mega-esofago: abies nigra ( Particolarmente indicato per la dispepsia da abuso di tabacco)
3 Rigurgito= digitalis
4 Rigurgiti acidi=  argentum nitricum , calcarea carbonica, calcarea phosphorica, leptandra
5 Rigurgiti acidi dopo ogni pasto=  spigelia
6 Rigurgito acido e amaro dopo i pasti= alumina
7 Frequente rigurgito, acido e caldo= lobelia inflata
8 Rigurgiti gassosi dopo pranzo= phosphorus
9 Reflusso gastro-esofageo= capsicum, medorrhinum
10 Spasmi esofagei= cocculus
11 Spasmi esofagei con sete tormentosa= agaricus muscarium
12 Contrazione spasmodica dell’esofago, gli alimenti sembrano non potere andare giù= phosphorus
13 Esofago in fiamme!= digitalis
14 Deglutizione bruciante con eruttazioni, nausea e dolore di stomaco =thuya
15 Costrizione nell'esofago, che peggiora con la deglutizione. Difficoltà a deglutire, con sensazione di un corpo estraneo. Anoressia. Frequente rigurgito, acido e caldo, con senso di costrizione nella regione epigastrica= lobelia inflata
16 Sensazione di avere qualcosa di vivo che sale dallo stomaco alla gola= veratrum album
17 Affezioni infiammatorie dell’esofago, spasmi dell’esofago= sabadilla
18 Violenti e costanti spasmi dell'esofago; sensazione di palla in movimento nell'esofago= veratrum viride
19 Sensazione di restringimento della gola con continuo stimolo a deglutire= myrica cerifera
20 Disturbi dell’esofago= belladonna 






NOTA 
(1)La parte prima è al capitolo 40
Se,clickando sull’indice il sistema non vi porta alla pagina, dovete andare ai post vecchi e selezionare ottobre 2009.
1 I rimedi omeopatici scelti fanno parte del mio DIZIONARIO DEI SINTOMI che vi consiglio, in modo del tutto disinteressato ;-)  ,  di tenere in considerazione come prossimo acquisto di carattere sanitario che possa esservi utile! 



venerdì 7 giugno 2013

Orticaria


ORTICARIA 
Per  “Orticaria” etimologicamente si intende l’aspetto a chiazze rosse che assume la pelle in seguito al contatto con l’ortica. La pelle  può presentare chiazze rosse di varie misure o un rossore generalizzato;  in corrispondenza di queste chiazze si noterà una grana della pelle leggermente sporgente o gonfia e un caratteristico sintomo di prurito-bruciore. In pratica  con questa generica etichetta non si descrive la causa del problema bensì il sintomo.
Un’orticaria può avere dunque numerose cause:

--fisiche  come ad esempio il caldo e il freddo o i raggi UV
--chimiche, come ad esempio il contatto con sostanze irritanti perchè acide o alcaline o semplicemente tossiche appunto “chimicamente”
-- allergiche, come ad esempio in certe allergie da contatto
 -- semplicemente come primo contatto della stagione primaverile con l’erba di un campo: fenomeno cui vanno incontro molti soggetti senza che per questo si riscontri una reazione allergica nelle analisi (come ad esempio eosinofili alti o IGE alte). Infatti se ci si sdraia sull’erba o si gioca al pallone capita di ritrovarsi con un’orticaria, non necessariamente su tutto il corpo , ma più spesso su una determinata zona, proprio perchè tra le varie erbe spontanee molte producono resine o principi attivi che facilmente irritano la pelle, specialmente dopo una lunga stagione in cui questa è stata tenuta ben coperta e al riparo dagli agenti esterni. Inoltre innumerevoli sono gli insetti che possono fortuitamente pungere il soggetto  che è piombato su di essi come un uragano senza minimamente vederli!
-- da punture di insetti; a prescindere dal fatto che ci sono punture che possono causare conseguenze diverse inquadrabili in patologie più o meno gravi, molte punture causano invece di un solo ponfo, una reazione orticarioide.
-- cause endogene  e /o psicologiche.

Ed ecco allora una carrellata di rimedi omeopatici e fitoterapici che vi saranno utili. 

OMEOPATIA
Per l’orticaria in generale
ANTIMONIUM CRUDUM, ARGENTUM NITRICUM, ARSENICUM ALBUM, CALCAREA CARBONICA, NATRUM MURIATICUM, NUX VOMICA, PLATINA, PSORINUM, CARBO VEGETABILIS, HEPAR SULFUR, KALIUM CARBONICUM, LYCOPODIUM, PULSATILLA, SEPIA, SULFUR. 
Orticaria con presenza di lesioni papulose 
APIS, BOVISTA; DULCAMARA (Solanum Dulcamara) indicata nell’orticaria da freddo e nell’eczema secondario a freddo-umido e nelle situazioni in cui il prurito è sempre peggiorato dal freddo; PODOPHYLLUM PELTATUM, RHUS TOX, RHUS VENERATA, URTICA URENS. 
Per il tipo costituzionale 
SULFUR, THUYA, PSORINUM, MEDORRHINUM, TUBERCOLINUM, CALCAREA CARBONICA, CALCAREA SULFURICA, CALCAREA PHOSPHORICA, CALCAREA FLUORICA, LUESINUM. 
Come oligoelementi 
ZOLFO 1 dose 3 volte a settimana per 3 mesi, FOSFORO 1 dose al dì nelle forme intense o nelle crisi di orticaria generalizzata. 
Sali di Shussler
KALIUM PHOSPHORICUM D6 inizialmente 1 cp ogni 10’, in seguito 1 cp 3 volte al dì alternato a NATRUM CHLORATUM D6. 
Per uso esterno KALIUM PHOSPHICUM D6 pomata.

Altro
L’OVOMUCOIDE DI QUAGLIA GIAPPONESE, ceppo B-mina è un potente antinfiammatorio in grado di inibire la degranulazione mastocitaria specifica e di attenuare la maggior parte dei sintomi dell’infiammazione allergica.

 In un recente studio riportato su La medicina biologica (mi scuso per non avere il preciso riferimento al numero ed agli autori) sono stati curati 108 soggetti affetti da orticaria cronica ed è stato controllato il fallow up ad 1 anno per verificare come la chiave di volta per il trattamento della malattia debba essere ricercata nella riprogrammazione dei campi energetici a livello cellulare. L’orticaria è una risposta vascolare della cute e delle mucose a stimoli diversi per intervento dei mediatori chimici. L’aumento di permeabilità vasale che ne deriva si traduce clinicamente in lesioni che vanno da semplici pomfi fino al quadro di edema muco-cutaneo accentuato (=angioedema). I rigonfiamenti superficiali del derma (pomfi) sono solitamente pruriginosi; spesso appaiono pallidi al centro per l’intenso edema locale, per poi evolvere in placche rosacee superficiali che si risolvono nell’arco di alcune ore, a meno che la cute non venga danneggiata con lesioni da grattamento. L’eritema circostante è dovuto a un riflesso assonico (cioè di conduzione nervosa). Gli edemi più profondi del derma, del sottocute e dei tessuti sottomucosi (angioedemi) possono essere più dolorosi che pruriginosi e richiedono un periodo più lungo di risoluzione. 
I pomfi e l’angioedema spesso coesistono nel quadro dell’orticaria. Oppure possono insorgere e svilupparsi indipendentemente. La terapia allopatica che attenua la reazione alle tossine senza rimuoverle e spostandola in altri distretti anatomici è controproducente (Bianchi 1993). 
“Abbiamo formulato 2 ipotesi: 
  1. la psiche è sotto tensione e, per evitare di ammalarsi, “scarica” sui sistemi che è in grado di controllare.
  2. L’organismo vivente, “sistema di flusso” elimina parzialmente i residui di sostanze tossiche di varia natura attraverso l’emuntorio tegumentario con intasamento della cute, stimolando il SN e il Sistema Immunitario. 

Ecco il nostro protocollo terapeutico: 
-- rimedi composti= farmaci della patologia acuta con azione di 
modulazione-drenaggio; homaccord e compositum 
-- caratterizzazione organica e funzionale. 
-- Catalizzatori del ciclo di Krebs : stimolazione delle funzioni intermedie della catena respiratoria. 
-- Allopatici omeopatizzati: per i danni da farmaci. 
-- Nosodi= per indurre depurazione tossinica a livello mesenchimale; 
-- organoterapici suis:  per la reattività tissutale; 
-- probiotici intestinali per intervenire sulla disbiosi intestinale; 
-- fiori di Bach individuati secondo hic et nunc.
-- Rimedi di fondo  selezionati in base alla costituzione. In particolare abbiamo usato: GRAPHITES HOMACCORD, APIS HOMACCORD, SCHWEF HEEL, SULFUR HEEL, GALIUM HEEL, PSORINOHEEL, LYMPHOMIOSOT. Tutti questi per il drenaggio connettivale e per stimolare l’attività secretoria. COENZYME  COMP, NATRUM PYRUVICUM, CHINHYDRON, HIDROCHINON per lo sblocco e lo stimolo dell’attività metabolico-cellulare. SYMBIOFLOR, PROSYMBIOFLOR, SYMBIOLACT, EUBIOFLOR 1 E 2, MICOX gtt come probiotici. THUYA COMP E LYCOPODIUM COMP  come farmaci di sblocco metabolici. I nosodi usati, in base al test EAV, sono  PSORIASIS, VACCININUM, VARICELLEN, RUBEOLAE, PSORINUM, MONILIA ALBICANS, MUCOR MUCEDO. Criteri di scelta dei nosodi: (1) sec il simillium (2) somiglianza anamnestica eziologica riferentesi a malattia pregressa apparentemente guarita (3) somiglianza eziologica del momento. 
Abbiamo raccolto i seguenti dati di relazione tra gruppo sanguigno e costituzione : gruppo O + e - = SULFUR 
gruppo A+  = TUBERCOLINUM
 gruppo A- = PHOSPHORUS 
gruppo B + e - = CALCAREA CARBONICA  
gruppo AB+ = calcarea fluorica e sulfur 
gruppo AB- = tutte le costituzioni a pari grado. 

I risultati sono stati eccellenti. La terapia che prevedeva solo astensione dagli alimenti non tollerati e drenaggio tossinico non ha funzionato su quei pazienti per i quali si è dimostrata vera l’ipotesi (1) e che hanno beneficiato dei fiori di Bach e del rimedio costituzionale ad alta diluizione. Nel 74% dei pazienti è stata utile la terapia completa e solo il 7% di essi ha abbandonato lo studio in fase iniziale”. 

FITOTERAPIA

ERITEMA  SOLARE, DA CALORE, eritemi e arrossamenti vari


  CAMOMILLA può essere o Matricaria recutita, detta camomilla tedesca, o Anthemis nobilis, detta camomilla romana. Le loro azioni terapeutiche sono molto simili.
 Nel caso di alterazioni del derma si sfrutta l’azione antinfiammatoria dovuta all’apigenina e alla luteolina.
Va ricordato che gli estratti acquosi di camomilla svolgono una maggiore attività spasmolitica rispetto agli estratti alcolici, dotati di maggiore attività antiflogistica. 

MALVA ha un alto contenuto di mucillagini, che le conferisce azione emolliente e antinfiammatoria, ideale per lenire irritazioni da agenti atmosferici e chimici.


Per sfruttare le proprietà di queste due piante in modo semplice e valido, basta aggiungerle all’acqua del bagno, ponendo un sacchetto di garza contenente la droga direttamente sotto il getto di acqua calda; in alternativa è possibile applicare compresse di garza imbevute sulle zone irritate per 15 minuti  o una pomata al 10%. 

CALENDULA La quantità di TM da includere in una pomata non molto grassa è del 10-20%; l’olio di calendula è dotato delle stesse proprietà. 

AMAMELIDE per gli effetti sul microcircolo, per le sue azioni astringente , antiflogistica ed emostatica. 

ALOE   gel  utile in tutti i tipi di orticaria.

AMIDO in particolare proveniente da avena o riso: sciogliere 2 cucchiai in poca acqua; la soluzione così ottenuta va aggiunta all’acqua del bagno oppure può essere usata per spugnature.



PRURITO

 Un rimedio generale è:
 RIBES NIGRUM TM 
 PLANTAGO MAJOR TM ana g  qb a 125 ml; 

si assumono 100 gtt in 1/2 bicchiere d’acqua fredda ai 3 pasti.

 Per dare sollievo a un insopportabile prurito localizzato, di natura specifica, come quello causato da zoster, psoriasi ecc, viene indicata spesso la CAPSAICINA. Essa induce il rilascio dei vari neuropeptidi (tachichinine) contenuti nelle terminazioni nervose libere che originano dalle fibre cutanee A, delta e C, localizzate al di sotto dell’epidermide e del derma, sia attorno ai vasi che alle appendici cutanee, responsabili del riflesso assonico delle fibre nervose cutanee, innalzandone la soglia di stimolo e riducendone gli impulsi dolorifici che non vengono così trasmessi al SNC.

NOTA
La seconda immagine, di Carla Colombo, che potete trovare sul blog Arte Carla e sul sito Carla Colombo, è intitolata C’è sempre una speranza. Per i toni di colore che contiene la potete usare sia per una meditazione antidepressiva, sia per una meditazione sull’orticaria quando questa è di origine psichica e per chi arrossisce facilmente quando si sente in imbarazzo: ragionando sulla capacità e la possibilità di “interiorizzare” il rossore per farne una forza segreta invece che una debolezza esplicita.
Un grazie a Carla per la grande disponibilità :-)


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Marina Salomone
Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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