

Lupus eritematoso sistemico
(LES)
Generalmente con il semplice termine di Lupus ci si riferisce al Lupus eritematoso sistemico, nonostante esistano altre patologie indicate con lo stesso nome.
Fa parte delle malattie autoimmuni e reumatiche.
La malattia non e' ereditaria. Ma esiste quella che i medici chiamano "familiarità": vale a dire una predisposizione dei geni dell'organismo a sviluppare questa malattia.
L'esordio avviene più comunemente in età fertile (da 15 a 45 anni) e più frequentemente nella popolazione femminile (in questo gruppo d'età 9 casi su 10 sono donne).
Fino ad un passato recente , circa 20 anni fa, questa era considerata una patologia rara; attualmente invece, e per la precisione dal 2006, il Lupus è stato riclassificato come malattia cronica invalidante di media diffusione.
Il fatto che in questo arco di tempo i casi siano cresciuti in maniera esponenziale ci porta almeno a due riflessioni:
(1) Data l’elevatissima frequenza di accertamenti diagnostici che il cittadino medio oggi richiede, e data la maggior precisione di diversi strumenti diagnostici, è normale che molti disturbi un tempo classificati “da causa ignota” oggi vengono individuati come indici di LES. In pratica possiamo considerare che una certa quantità di casi era presente anche in passato ma non era stata esplicitamente diagnosticata.
(2) Vale il discorso che ho fatto fin troppo spesso sui seguenti fattori responsabili di una larga fetta delle patologie attualmente in aumento:
(a) Alimentazione.
-- errata o per la scelta degli alimenti o per l’adulterazione intrinseca che gli alimenti subiscono prima di arrivare alla nostra tavola;
-- intolleranze alimentari: un argomento che si intreccia con tutto il sistema PNEI e non da considerare secondo l’aspetto esclusivamente fisico.
(b) Inquinamento
(c) condizioni psichiche
-- la nostra società, così com’è strutturata ci impone uno stile di vita generatore di stress (pochi possono permettersi di sottrarsi a questo stile di vita che ad esempio ci ruba letteralmente i due terzi del nostro tempo per lavorare a produrre cose o servizi inutili e a loro volta generatori di inquinamento. Se si facessero solo lavori realmente utili un decimo della popolazione lavorerebbe o tutta la popolazione lavorerebbe per un decimo del tempo... ma così tutti i mercati ed i profitti crollerebbero)
-- disturbi psicologici ed esistenziali
Ovviamente, secondo la medicina allopatica le cause, pur non del tutto note, vengono attribuite a:
--predisposizione genetica
--fattori ambientali, tra cui molto probabilmente i raggi ultravioletti artificiali: tramite lampade abbronzanti; (ee questo lo trovo molto plausibile),esposizione al sole;
-- infezioni da virus o batteri
-- alcuni medicinali
Tutte queste possono benissimo essere cause , ma non tanto a monte, quanto piuttosto il gradino precedente lo scatenarsi della patologia.
Come detto all’inizio, un momento cruciale può essere età in cui sono in atto modifiche ormonali come ad esempio la pubertà, la gravidanza o la menopausa.
Tutte queste possono benissimo essere cause , ma non tanto a monte, quanto piuttosto il gradino precedente lo scatenarsi della patologia.
La malattia può manifestarsi con dolori alle articolazioni, affaticamento anomalo, febbre, vomiti, manifestazioni cutanee, perdita di capelli, ulcere alle mani, anemia, tendiniti, pleuriti, nefriti, pericarditi, endocarditi, ma il fattore più indicativo è la sistemicità di questi sintomi, cioè il fatto che colpiscono diversi organi contemporaneamente.
SINTOMI e FATTORI DIAGNOSTICI
1. Eritema a farfalla: eritema simmetrico del viso, comprende le guance e il dorso del naso.
2. CDLE- lesioni tipiche del Lupus eritematoso discoide.
3. Fotosensibilitá
4. Erosioni della mucosa orale
5. Artrite (artrite non erosiva ad almeno due articolazioni, gonfiore, versamento)
6. Sierosite (pleurite, pericardite)
7. Interessamento renale
8. Interessamento del sistema nervoso: attacchi epilettici, psicosi.
9. Anemia emolitica, leucopenia o trombocitopenia
10. Anticorpi antinucleo (ANA), con eccellente sensibilità ma specificità solo del 70%.
11. Riscontri immunologici: LE-cellule o anticorpi anti-DNA o anti-Sm o anti-fosfolipidi, altamente specifici, al contrario degli ANA.
TERAPIA
Secondo i canoni di medicina ufficiale allopatica,
non esiste ancora una cura definitiva, ma è possibile trattare la malattia, soprattutto per cercare di portarla in uno stato di remissione, cioè farla regredire ad uno stato simile alla guarigione; a oggi non si guarisce dal LES, la malattia resta sempre presente anche nei periodi di remissione, e va tenuta costantemente sotto controllo con una vasta gamma di farmaci.
Ma per attenerci all’ambito olistico ecco quali strategie si possono affiancare .
ALIMENTAZIONE
Questo è il primo ed assoluto ambito su cui far leva sia per purgarsi dalle tossine sia per “voltare pagina” in modo definitivo. Per questa patologia, con la dovuta gradualità, consiglio come prima scelta la Dieta senza muco di Erhet (potete visitare l’apposito sito :
http://www.arnoldehret.it/).
Questa dieta mi sento di consigliarla ai soggetti in cui la patologia si sia presentata dopo i 20 anni. Infatti in periodo immediatamente post-pubertà la crescita continua ancora per un tempo a variabilità individuale e ritengo che il loro fabbisogno proteico non si debba scompensare. Per questi soggetti va attuata una dieta personalizzata.
Dopo circa 2 anni di “erethismo” a mio parere il soggetto può gradualmente introdurre alimenti come uova e modestissime quantità di carne ( da allevamenti biologici e/o biodinamici, si intende), mentre deve comunque bandire assolutamente latte e derivati e tutta la categoria che ho già definito al capitolo 13 come “cibo-spazzatura”.
OMEOPATIA
La legge di Hering dice: la guarigione procede dall’alto in basso, nel senso fisico del termine e dall’interno all’esterno, dagli organi più importanti a quelli meno importanti e comunque nell’ordine inverso di apparizione dei sintomi.
Questa patologia, secondo l’inquadramento omotossicologico, fa parte della fase di impregnazione e cioè la fase in cui il soggetto è “impregnato” di diverse tossine che deve in qualche modo espellere. Si tratta di una fase ancora in qualche misura reversibile.
IMPREGNAZIONE= a partire da questa fase le tossine sono localizzabili non più a livello del mesenchima ma del parenchima; cioè nei tessuti degli organi.
In pratica esse vengono canalizzate a livello organico verso un "locus minoris resistentiae".
Una volta che si sono alloggiate a livello cellulare, queste tossine iniziano a destrutturare la cellula attaccando per primi i suoi meccanismi enzimatici.
(1) Bisognerà prima di tutto attuare un drenaggio dei tessuti con rimedi tipo Sulfur, Nux vomica, Rhus Tox. e tanti altri a seconda della tipologia sintomatica che di volta in volta emerge. Si può attuare anche un drenaggio omotossicologico ad esempio con Lymphomiosot.
(2) Se l’omeopata lo ritiene opportuno, si può usare come nosode Lupos erytematosus ( esiste in commercio della OTI e probabilmente anche di diverse altre grandi “marche”)
(3) Quando si sia raggiunto un discreto livello di disintossicazione si può passare al rimedio di fondo personalizzato.
A proposito di Casi di Lupus risolti con l’omepatia , vi consiglio di leggere l’articolo del Dr. Giovanni Simeone pubblicato qui:
http://amicidilupus.forumfree.it/?t=43328589
dal titolo:
“ LUPUS Il rimedio omeopatico e la legge di guarigione. IL RIMEDIO OMEOPATICO E LA LEGGE DI GUARIGIONE ”
FITOTERAPIA
In alternativa si può attuare un drenaggio di tutti gli emuntori cambiando ciclicamente il rimedio fitoterapico. Questo argomento è molto vasto, ma posso limitarmi in questo caso a citare Castanea vesca - Linfa di Betulla-Equiseto da usare a rotazione per circa un mese prima di passare alla ricerca del rimedio omeopatico costituzionale.
STOP
ciaoo MARI
RispondiEliminaMA dici che il mio dipinto possa essere da sollievo a questi problemi?
E' ancora più bello qui da te!!!
ciaooo bacione
Grazie Marina. Ho letto con grande interesse questo articolo e certo mi ci vorrà un po' di tempo per ben assimilarne i concetti ed approfondire anche i riferimenti da te citati.
RispondiEliminaPoi, probabilmente, ti contatterò in privato.
ciao belle ragazze!!!
RispondiEliminaEsatto Carla, per i colori e il tema scelto mi sembra una buona contemplazione da fare a esempio durante il training autogeno!
Krilù allora a presto!
Interessanti notizie, buona giornata Marina!
RispondiEliminagrazie e buona giornata!
RispondiEliminaIl Lupus è una patologia grave che purtroppo in alcuni casi può condurre alla morte, nonostante sia tenuta sotto controllo dai farmaci. Nel tuo interessante post, ci illustri quelle che potrebbero essere le strategie da affiancare a quelle tradizionali. Credo che provarle, avendo fiducia e pazienza non sia mai un male...una curiosità: l'omeopatia non ha effetti collaterali o controindicazioni come i farmaci? Ciao, Marina!
RispondiEliminaNinfa, le diluizioni omeopatiche dalla 12CH in poi non contengono più nemmeno una molecola del principio attivo; questo è uno dei principali motivi per cui la medicina ufficiale non vi riconosce validità. Secondo questa logica i rimedi non possono avere effetti collaterali perchè non hanno effetti di nessun tipo. Ma le cose non stanno affatto così. Se il rimedio che viene assunto non è quello appropriato, in genere non accade nulla. Se invece è molto appropriato, a seconda della dose e sella reattività del soggetto, si può assistere ad effetti sgraditi. Però non si tratta di effetti collaterali nel senso di "imprevedibili e/o dannosi" bensì del fatto che l'organismo per guarire ripete il percorso inverso a quello fatto nell'instaurare il disturbo. Sui manuali è definito come "aggravamento terapeutico". Inoltre questa possibile reazione si argina cambiando la dose e/o aggiungendo o facendo precedere il rimedio specifico da altri che attenuano questo inconveniente.Questa risposta è troppo sintetica e per forza di cose non proprio circostanziata. Ma la tua è una bellissima domanda, mia cara: credo sia utile per coloro che si accostano all'omeopatia!
RispondiEliminaBuon Natale, Marina!
RispondiEliminaGrazie cara Ninfa e un particolare buon Natale anche da parte mia!
RispondiEliminaAbito a Lecce. Vorrei sapere a chi rivolgermi dato che ho il lupus.
RispondiEliminaLa mia e mail è mimma65m@libero.it
Ti ho scritto in privato. Un abbraccio!
EliminaSilvia, la mia mail non ti è arrivata. Forse indirizzo errato? Comunque dicevo che purtroppo non conosco nessuno nella tua zona, ma che se ti va posso seguirti io con il percorso consulenza on line. Se sei interessata vai al sito www.guruditamara.com e al tasto consulenze puoi contattarmi in privato. Un abbraccio
EliminaAbito a Lecce. Ho il lupus vorrei sapere a chi rivolgermi in zona o fuori?
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