LA VISTA
Nei primi anni del novecento...
“il dott. W. H. Bates, oculista di New York, insoddisfatto del normale trattamento sintomatico degli occhi e desideroso di trovare un sostituto delle lenti, si mise alla ricerca di un metodo che rieducasse la visione difettosa riportandola a condizioni di normalità. Le esperienze fatte con un gran numero di pazienti lo portarono a concludere che la maggior parte dei difetti visivi aveva carattere funzionale ed era dovuto alle cattive abitudini contratte. Tali abitudini erano invariabilmente in relazione, egli trovò, con una condizione di sforzo e tensione. E com’era da prevedersi, data la natura unitaria dell’organismo umano, tale sforzo aveva conseguenze sia fisiche sia mentali(...) Quando il paziente imparava ad allentare la tensione e acquistava corrette abitudini visive, la vis medicatrix naturae veniva messa in grado di agire, col risultato che, in molti casi il miglioramento della funzionalità fu seguito da guarigione completa e dal riacquisto dell’integrità organica da parte dell’occhio malato”.
Con queste parole del grande scrittore Aldous Huxley, che, entusiasta di questi esercizi provati in prima persona, nel suo libro “L’arte di vedere” presenta il metodo Bates, voglio pure io presentare Bates a coloro che ancora non ne avessero mai sentito parlare.
A tutti coloro che hanno problemi visivi consiglio di procurarsi un manuale di esercizi di Bates oltre che di consultare i diversi siti dedicati a questo argomento. In particolare uno che ho trovato ottimo è il seguente, da cui ho riassunto per voi gli esercizi principali che costituiscono il nocciolo del metodo:
http://metodobates.altervista.org/
Ritengo questi esercizi uno strumento prezioso, anche se non per tutti diventa assolutamente risolutivo. Ma questo di solito accade, per quanto riguarda miopia e presbiopia, non per un limite intrinseco al metodo, quanto piuttosto perché difficilmente manteniamo la costanza nello svolgimento degli esercizi.
Per altri disturbi degenerativi o gravi il metodo non promette certo miracoli.
Prima di parlare degli esercizi di Bates voglio esprimere con termini terra-terra il concetto che sfata il mito che portare gli occhiali sia un’abitudine curativa.
Portare gli occhiali serve a poter vedere in modo nitido e definito un’immagine che altrimenti appare sfocata. Le lenti più comuni sono quelle per miopia e presbiopia. Una lente è stata costruita per focalizzare in modo ottimale un oggetto ad una certa distanza. Ad esempio per la miopia occorre una lente che ci permetta di vedere bene lontano (come ad esempio per guidare) e per la presbiopia una lente che ci permetta di vedere bene da vicino (come ad esempio per leggere). Poi c’è tutta la vasta gamma di lenti “correttive” di vario tipo per i vari difetti visivi.
Ma in questo modo portando costantemente gli occhiali, l’occhio perde la sua capacità di adattamento. Infatti la nostra messa a fuoco varia continuamente a seconda di cosa stiamo guardando. Un occhio normale fa milioni di spostamenti e adattamenti al giorno, mentre durante il tempo in cui porta la lente, se si concentra su una distanza diversa da quella per la quale è calibrata la lente non riesce a focalizzare l’immagine. Chi porta gli occhiali da miope ricorderà certamente che i primi giorni, come era stato avvertito dall’oculista, gli girava la testa e avvertiva un disagio generale. Ad esempio guardando la lavagna ci vedeva benissimo ma se poi il compagno di banco lo chiamava, dovendosi girare improvvisamente dalla sua parte, sentiva un senso di annebbiamento e quasi di nausea. Ovviamente durava una frazione di secondo. Poi abituandosi il disagio è sparito. Questo perché in pochi giorni l’occhio si ri-adatta alla nuova condizione.
Tuttavia si tratta di una condizione alquanto limitativa che deriva dall’adattamento posturale che l’occhio assume per poter fare un numero minore di accomodazioni, cioè quelle che riesce a tollerare affinché il soggetto non senta disagio. Quelle disagevoli semplicemente le ignora.
Infatti l’occhio è solo la terminazione nervosa dell’organo visivo, ma è il cervello che decide cosa vedere e come interpretare ciò che vede.
In sintesi, per Bates portare gli occhiali è come portare le stampelle. Si tratta di un presidio sanitario utile per supportare una funzione lesa, ma dannoso per sostituire una funzione non lesa bensì solo disturbata.
Se un soggetto sano camminasse tutto il giorno con le stampelle come sarà la funzionalità delle sue gambe? Certo i muscoli non saranno rinforzati e la sua postura generale non risulterà migliorata.
LA FISSAZIONE CENTRALE
La fissazione centrale è la funzione che risulta inibita quando cominciano i primi problemi visivi.
Ma, a prescindere da questi, essa può essere ipofunzionante quando siamo stanchi o se abbiamo un disturbo passeggero, come ad esempio una semplice influenza o un’indigestione, o un certo tasso alcolico in una serata di bagordi, oppure un semplice disturbo locale come una congiuntivite.
In pratica, la fissazione centrale è quella funzione in base alla quale l'occhio normale guarda e vede benissimo anche se gli occhi sono girati a destra o a sinistra, in su o in giù. Essa rende possibile vedere meglio dove si guarda in quel momento, a prescindere dalla posizione degli occhi.
Nelle condizioni di stress, quanto maggiore è la tensione, tanto più ne soffre la fissazione centrale, che rovinandosi indurrà altra tensione e così via.
ESERCIZI
PALMING
Il palming è la tecnica principale per rilassare mente e occhi.
Il dottor Bates verificò che le persone dalla vista normale, mantenendo gli occhi chiusi, percepiscono un campo visivo perfettamente nero, senza scintillii, lampi di luce o macchie colorate, senza insomma quel vasto campionario di illusioni che invece appariranno alle persone con vista imperfetta. Tali alterazioni sono riconducibili allo sforzo per vedere che è originato da una tensione mentale, persistente anche dopo la chiusura stessa degli occhi.
L'esecuzione unisce all'esclusione della luce e al riposo dell'occhio, il ricordo del colore nero, o di qualsiasi altra cosa, purché richiamata agevolmente e in maniera perfetta. Il palming si integra alla perfezione con tutte le altre tecniche del metodo: memoria, immaginazione e movimento, quest'ultimo indispensabile al perfetto funzionamento dell'occhio. Dovrebbe essere praticato spesso, anche per periodi brevi, oppure per periodi più lunghi, ma con frequenza inferiore.
(1) Mettere il palmo delle mani a coppa, incrociando le dita sulla fronte, morbidamente.
(2) Chiudere gli occhi e posizionare i pollici in modo da escludere il più possibile la luce esterna.
(3) Appoggiare i gomiti su un tavolo o su un cuscino, cercando contemporaneamente di rilassare i muscoli della testa e del collo.
(4) Una volta raggiunto un buon equilibrio fisico, con una posizione ottimale e badando a che non filtri la luce, visualizzate un nero perfetto ed uniforme, senza sforzarvi in alcun modo.
(5) Per agevolare la spontaneità di questa visualizzazione potete ricordare oggetti neri, scelti tra quelli che ricordate meglio.
(6) Il nero è in assoluto il colore più facile da ricordare, ogni persona è però ostacolata o facilitata da ricordi differenti: qualcuno riesce a ricordare molto meglio un anello, un fiore, un viso, un colore diverso o una scena in movimento. In questi casi, seguire le proprie inclinazioni mnemoniche è preferibile e non pregiudica in alcun modo l'esecuzione e la riuscita del palming.
(7) Quando il palming raggiunge il suo scopo, cioè il rilassamento, il campo visivo del soggetto non presenta più aberrazioni, diventando al contrario di un colore uniformemente nero, come dovrebbe sempre verificarsi per effetto della totale esclusione della luce.
NB: Sforzarsi di ricordare il nero oppure altri oggetti è erroneo e deleterio, oltre che fuorviante. Fare un palming così significa agevolare l'insorgere di un esaurimento nervoso.
Il nero del campo visivo è un indice di rilassamento, non il rilassamento. Nel palming dobbiamo ottenere prima il rilassamento e poi arriverà il resto.
Per il nostro scopo è però utile semplificare al massimo l'elemento da utilizzare per il potenziamento di memoria e vista, per cui di solito si ricorre preferibilmente al colore nero, che non è modificabile da luce o da altri fattori, oltre ad essere reperibile pressoché ovunque.
OSCILLAZIONI
Per dirla con Bates, "è solo quando l'occhio è capace di spostarsi così rapidamente che occhio e mente sono a riposo, che l'efficacia di entrambi è al massimo".
Dobbiamo tenere conto del fatto che per vedere in modo nitido un'immagine, occorre procedere per piccole parti per volta. In questa continua ricostruzione la memoria gioca un ruolo fondamentale ma ancora sottovalutato.
Bates, nel suo capitolo sul dondolio, suggerisce diversi modi per produrre la sensazione del dondolio delle lettere, cosa questa che è utile per percepirle al meglio. Tra l'altro, questo movimento stimola la fissazione centrale, perché dà vero riposo alla mente e al sistema visivo. In pratica si tratta di accorgersi del movimento fine che si attua quando percepiamo le lettere e che tale movimento è sempre contrario alla direzione verso cui guardiamo. Cosi, se spostiamo la nostra attenzione alla parte destra della lettera, noteremo uno spostamento della lettera in senso opposto, cioè verso sinistra e viceversa. Lo stesso succede per le direzioni alto-basso.
Anche se è relativamente semplice verificare che è proprio così, il miope non riesce a concepire questo movimento, perché tende a bloccare sempre il suo sguardo. Accorgersi perciò di questo movimento è molto importante ed è lo scopo principale degli esercizi di spostamento sotto descritti.
OSCILLAZIONE SINISTRA-DESTRA
Come detto in premessa, poiché quanto più si prova a guardare bene tanto meno si riesce, sappiamo per induzione cosa NON fare, continuare cioè a cercare di vedere bene. Ecco perché "guardare al centro, centralizzare" è dannoso, perché perpetua proprio quel che si deve evitare. Se si guarda male, sforzarsi servirà solo ad amplificare l'errore, questo è il primo punto da evitare.
Ipotizzando che si stia guardando la parola "corsa" e si voglia vedere bene la lettera "s", è inutile cercare di indurre lo sguardo sulla "s" prestando attenzione al modo in cui è percepita, in tal caso si compirà uno sforzo; meglio, molto meglio, guardare la "s" con calma e cercare di vedere peggio le "a" accanto: in pratica è come se noi guardassimo la “s” e con la coda dell’occhio guardassimo in modo sfocato la presenza della “a”. In tal modo, dopo un certo periodo di allenamento, la lettera "s" si staglierà così nitidamente da sembrare quasi sollevarsi dal resto del foglio. Subito dopo facciamo lo stesso guardando la “s” ma con la coda dell’occhio la “r”. In questo modo otteniamo un esercizio di oscillazione.
Percepire il dondolio della lettera porta sempre al suo miglioramento, ecco perché è importante notarlo. Fate attenzione che questo dondolio è qualcosa di lento e dolce, rilassante.
Dato che l’ammiccamento è un fenomeno molto importante ai fini del mantenimento di una buona funzione visiva, possiamo vedere come con questo esercizio di oscillazione noi chiudiamo le palpebre per una frazione di secondi più volte ogni volta che ci spostiamo dal guardar male la “a” a guardar male la “r”. Quindi non solo abbiamo reso nitida la nostra “s” senza sforzo e grazie al movimento, ma abbiamo lubrificato l’occhio.
È stato dimostrato che nel soggetto miope il numero di ammiccamenti è minore di quello normale.
L’amiccamento lo facciamo, oltre che a sguardo fisso, soprattutto ogni volta che spostiamo il nostro sguardo da un oggetto ad un altro.
OSCILLAZIONE ALTO-BASSO
Guardate una lettera per 1 o 2 secondi, notate il colore nero e chiudete gli occhi. Tenendo in mente il nero, spostatevi da una parte all'altra di questo nero e cercate di vedere; di conseguenza, il punto guardato in precedenza meno nero di quello che state guardando che, in quell'attimo, sarà percepito come più nero.
Se non riuscite, immaginatevi di spostarvi con lo sguardo da un'area nera ad un'altra, ancora più nera.
Questo spostamento comporterà uno slittamento dell'immagine della lettera, cercate di rendervene conto. Se guardate verso il basso, la lettera sembrerà spostarsi verso l'alto e viceversa. Questa è un'illusione benefica, il dondolìo corto della lettera. Questo movimento è breve, lento e molto rilassante.
Provate a mantenere nella vostra mente il più possibile questa lettera e il suo colore nero, senza esercitare sforzo alcuno. Fate caso che, se fermate il dondolio sopra descritto, la lettera e il colore spariranno dalla vostra mente e dovrete ripetere tutto il procedimento.
IN SINTESI DESTRA SINISTRA; ALTO BASSO E DIREZIONI OBLIQUE. non importa... l’esercizio oscillatorio si può fare in tutte le direzioni.
Riepilogando ecco lo schema da seguire per curare la propria vista. Io consiglio di dedicare a questa pratica mezz’ora al giorno, preferibilmente al mattino.
(1) PALMING 5 minuti
(2)OSCILLAZIONI
si può procedere in questo modo:
1. Guardare una lettera sulla tabella di prova;
2. Spostarsi su una lettera della stessa riga, vedendo peggio la lettera precedente.
3. Ritornare sulla lettera precedente, vedendola meglio e vedendo peggio la lettera precedente.
4. Continuare alternando, scivolando da una parte all'altra della scheda di Snellen.
Le lettere dovrebbero, dopo un certo periodo, migliorare entrambe. Se l'esercizio non riesce immediatamente, fermarsi e riposare gli occhi, chiudendoli eseguendo il palming
Se non si riesce a percepire il movimento relativo della lettera, provare così:
1. Guarda una lettera alla distanza in cui viene vista meglio. Nella miopia ciò sara' all'incirca a 30 centimetri dal viso. Spostati dalla sommità alla base fino a quando vedi la base o la sommità peggio, mentre tutta la lettera sembrerà più nera di prima e si percepirà il dondolio, lento e dolce.
2. Chiudi gli occhi e spostati mentalmente dalla sommità alla base della lettera, cercando di ricreare il dondolio in memoria
3. Osserva un muro vuoto ad occhi aperti e fai lo stesso. Confronta i due modi di spostamento
4. Osserva adesso la lettera in lontananza, sempre spostandoti dalla sommità alla base. Se riesce, la lettera migliorerà e si percepirà
un'illusione di dondolio.
A volte le lettere grandi sulla tabella impediscono di vedere nere le lettere più piccole. Per ovviare a ciò, procedere così:
1. Guarda una lettera grande sulla tabella di prova
2. Guardane una piccola e molto distante da essa. La lettera grande viene vista peggio.
3. Guarda di nuovo la prima e vedila meglio.
4. Ripeti per una mezza dozzina di volte.
Vi sono altri esercizi da fare con le lettere, ma io qui ho riportato i principali. E' importante capire che questo movimento di cui si parla non è qualcosa che deve realizzarsi sforzando in qualche modo gli occhi, ma solo in conseguenza ad un movimento calmo e rilassato degli occhi e alla tranquillità della mente.
(3) Oltre i vari palming brevi fatti durante le oscillazioni se occorreva, concludere con un palming di 10 minuti.
La memoria si rafforza se non c'è interferenza della mente cosciente.
Ed ora un cenno ai famosi...
OCCHIALI A GRIGLIA
si tratta di occhiali a fori stenopeici: al posto delle lenti hanno schermi neri su cui sono stati applicati dei piccoli fori, secondo uno schema preciso. Sono indicati per miopi, astigmatici, ipermetropi e presbiti.
I fori rotondi di questi schermi, con la loro particolare distribuzione a nido d’ape, fanno sì che l’immagine dell’oggetto osservato cada automaticamente sul punto più sensibile della retina, senza che sia necessario mettere a fuoco. In questo modo anche chi ha problemi di vista può, attraverso questi schermi, vederci meglio che a occhio nudo. È possibile fare una prova togliendo le lenti correttive, osservando un oggetto che non si vede bene, e successivamente riguardarlo indossando i bio-occhiali. I fori di questi occhiali inducono l’occhio a cercare la luce attraverso di essi, favorendo dei micromovimenti oculari continui che costituiscono un’ottima ginnastica passiva ai fini della riabilitazione e del rilassamento della muscolatura che circonda l’occhio, mentre le lenti da vista tendono a irrigidire questi muscoli con conseguenze negative sull’efficienza visiva. Con l’uso di questi occhiali l’oscillazione saccadica è stimolata e riabilitata, come raccomandato da Bates. In pratica portandoli per 15 minuti al giorno si ottiene l’esecuzione di una ginnastica passiva degli esercizi di Bates. Ovviamente non si possono portare quando si guida!
IN GENERALE
se non si è gravemente “cecati”, io consiglio di non portare mai gli occhiali. Per chi già li porta da anni non dico nulla, ma per chi deve iniziare, consiglio di non iniziare affatto e di usarli solo nei pochi momenti della giornata in cui occorre vedere distintamente qualcosa. In pratica più che agli occhiali da naso io sarei favorevole a ripristinare gli occhialini in uso nell’ottocento come si vede nella figura del capitolo precedente.
Ovviamente pur non iniziando a portarli costantemente, bisognerà averli con sé per usarli quando è indispensabile, come ad esempio per guidare. E questo è ciò che ho fatto io che per fortuna mi sono scoperta miope quando già conoscevo il metodo Bates ed ho potuto salvarmi dalle “stampelle per occhi”.
Quindi per coloro che fanno come me e anche per coloro che portano gli occhiali:
se vi accorgete di aver fatto progressi, ri-testate la vista e passate di volta in volta a lenti più leggere!
Per chi è interessato a questi occhiali ecco un indirizzo utile cui rivolgersi:
0039/3393127165
email= caterina.polini@libero.it
www.bio-occhiali.vpsite.it
STOP
tornoooo a leggere con interesse..e con calma.
RispondiEliminaLa vista per me è un cruccio. Ogni tanto sogno di non vederci più.ciaooo Mari e buona domenica
Buona domenica anche a te!!!! anch'io non vedo l'ora di leggere tutti i miei contatti perchè oggi è un giorno supercaotico!!!! ma presto avrò modo di recuperare!!!
RispondiEliminaSto leggendo con attenzione questo articolo e ho iniziato a provare il primo degli esercizi.
RispondiEliminaNon ho capito però per quanto tempo è opportuno restare nella posizione.
Per cominciare io consiglio 5 minuti al giorno, aumentando di 5 minuti a settimana (anche facendo 5 minuti mattina e 5 pomeriggio) fino ad arrivare ad un'ora al giorno (anhe frazionata in tre parti). Bates consigliava tempi anche molto più lunghi, a seconda del soggetto; per esempio alcuni suoi pazienti erano arrivati a dedicarci parecchie ore al giorno per un certo periodo. Io però non consiglio più di un'ora, perchè è probabile che dopo l'autodisciplina che uno riesce a darsi in un primo periodo poi si stufi ben presto. Si può avere la sensazione di star perdendo tempo, con la vita veloce che siamo costretti a fare quasi tutti ai giorni nostri. Come le diete troppo drastiche non hanno successo così anche gli esercizi troppo lunghi! L'ideale è prendersi tre pause di 20 minuti o 4 di 15 al giorno e poi ogni 2 mesi ricontrollarsi la vista a casa, acquistando uno di quei cartelli con le lettere. Io un cartello così l'avevo trovato incluso nel manuale di Bates, ma credo che oggi sia facile trovarlo da un ottico. Se non lo trovi dimmi qualcosa che lo preparo io e lo pubblico perchè ognuno se lo possa stampare.
RispondiEliminaa presto!
Ciao, ti ho scoperto ora passando dal blog di Krilù e ho pensato di scriverti sia per farti i complimenti, il tuo blog è molto interessante, ma anche per dirti che anch'io sto preparando proprio in questi giorni un post sulla vista. Spero davvero che non ti dispiaccia, le coincidenze capitano ed il mio post non è sicuramente esauriente quanto il tuo, diciamo che è solo un piccolo "assaggio" del metodo Bates!
RispondiEliminaCErto che non mi dispiace cara Ninfa!!! Piuttosto mi dici il tuo link? così ti vengo a trovare!
RispondiEliminaSalve dove posso trovare il VERO MANUALE DI BATES?
RispondiEliminagrazie
Pasquale
Salve Pasquale: in genere si trova nelle librerie ben fornite. Io l'ho acquistato circa 20 anni fa e vedo ora che è ancora in commercio della stessa casa editrice con identica copertina. All'interno c'è pure il tabellone per provarsi la vista. Si può acquistare anche in rete. Ad esempio qui:
Eliminahttp://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__metodo-bates-per-vedere-bene-senza-occhiali.php?gclid=CLDd4PPIwL8CFQsEwwodnGgAew
Hi just wanted to give you a brief heafs up and let you
RispondiEliminaknow a few of the images aren't loading correctly. I'm not sure
why bbut I think its a linking issue. I've tried it
in two different browsers and both show the same results.
Thank you
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