ALCOLISMO
La scena si svolge, nel corso dei tre atti, interamente nella camera da letto di Brick e Maggie. La famiglia Pollitt si ritrova riunita nell'immensa proprietà terriera di Big Daddy per festeggiare il compleanno del patriarca. In realtà la riunione ha un secondo fine: ammalato da tempo di cancro al colon, Big Daddy sta per festeggiare il suo ultimo compleanno inconsapevole della sua situazione di salute.
Brick e Maggie portano avanti un matrimonio bianco, senza sesso. Maggie, innamorata perdutamente del marito, ex sportivo ed attualmente infortunato ad una caviglia, è stufa della situazione e gli chiede di desiderarla, non riuscendo però a solleticare minimamente le fantasie dell'uomo: questi, da tempo alcolizzato, non la degna di considerazione, assorto completamente nelle nebbie dell'alcool. Si scherma dagli attacchi della moglie con risposte brusche, fornendo una serie di risposte evasive ad ogni domanda di lei.
Mae e Gosper sanno della mancata affinità sessuale tra i due: interessati principalmente a salvaguardare i propri interessi riguardo la futura e cospicua eredità che li attende, si mostrano premurosi nei confronti di Big Daddy il quale, da orgoglioso e sarcastico uomo tutto d'un pezzo, mal tollera il loro comportamento e la loro presenza. Mae in particolare non perde occasione per ricordare a Maggie della sua mancanza di figli, scambiando battute al vetriolo con la gatta.
Durante un acceso scontro verbale tra Maggie e Brick, la donna asserisce di sentirsi come una gatta su un tetto che scotta, decisa a non cadere giù: ha, infatti, conquistato con fatica una posizione sociale e non vuole tornare nelle sofferenze della povertà. Il suo sogno è coronare l'ideale d'amore che si è prefissata mediante la desiderata gravidanza. Brick non tollera le sue affermazioni, e Maggie incalza pedantemente accusandolo di essere un alcolista per la perdita del suo più caro amico, Skipper, un ex compagno di squadra innamorato di Brick e forse ricambiato da lui. Skipper è morto suicida per l'amore non confessato tra i due, e Maggie afferma di aver avuto con Skipper un incontro sessuale per sentirsi più vicina al marito. Sia lei che l'ex amico hanno infatti copulato nel desiderio di sentire nell'altro la presenza di Brick.
I festeggiamenti per il compleanno di Big Daddy interrompono il litigio: Brick non vuole partecipare alla festa mentre Maggie lo prega di essere più umano nei confronti del padre, destinato ad una morte certa e veloce. Big Daddy irrompe nella stanza dicendo di non voler alcuna festa e desideroso di parlare con il figlio riguardo la sua penosa situazione di uomo alla deriva. Durante l'acceso scontro verbale tra i due, Big Daddy sembra capire il motivo della sofferenza di Brick e sembra, velatamente, di capire cosa lo legasse al compagno Skipper. Nel gioco di detto e non detto, non si capisce la posizione assunta dal patriarca nei confronti di una possibile omosessualità del figlio. Una palese affermazione fa intendere che la stanza dove si svolge il dramma fosse originariamente condivisa da due uomini, comproprietari del terreno ora di proprietà dei Pollitt. Nel corso della discussione, Brick svela al padre la verità sul suo state di salute: è destinato, infatti, a soccombere.
Nel frattempo, anche a Big Mama viene detta la verità sulla salute di Big Daddy. Sconvolta, ne cerca conferma nelle parole del dottore, il quale non può che non negare: non si tratta di spasmo al colon come affermato precedentemente ma di un tumore inguaribile. Mae e Gosper tentano di presentarle un piano per la futura divisione dell'eredità, ma Big Mama risponde sdegnata di fronte alla loro rapacità: anche Maggie interviene e finisce con l'essere accusata di essere anche lei un'opportunista.
Nella scena finale, Big Daddy rientra attirato dalle urla della famiglia in preda ai litigi: qui Maggie gli fa un regalo, mentendo sul suo stato. Gli dice infatti di essere incinta di Brick, per tentare di sollevare il suo animo ma anche di coronare il suo sogno, facendo un'affermazione che pensa possa essere di sprone al marito. Tra i due, uno scambio di battute soli in scena: Maggie si offre come cura ai dolori esistenziali di Brick, il quale afferma di volersene convincere.
(Tratto da Wikipedia.)
La gatta sul tetto che scotta (Cat on a Hot Tin Roof) è il titolo di un dramma teatrale del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, composto nel 1954.
CONSIDERAZIONI
Da migliaia di anni l’uomo conosce l’alcool. Le bevande alcoliche vengono preparate a partire da diverse materie prime di partenza; al primo posto l’uva per il vino, poi l’orzo e il luppolo per la birra, le mele per il sidro, l’agave, ed una lunga serie di frutti e piante, dato che si tratta di un prodotto spontaneo della fermentazione degli zuccheri.
Il primo e più classico effetto è quello noto come ebrezza. Con questo termine si intende uno stato di euforia in cui ci si sente maggiormente socievoli e si ha una sensazione di disinibizione...come se ci fosse tutto permesso. Oltre una certa soglia, che cambia anche parecchio, da persona a persona, subentrano i sintomi dell’ubriachezza. A questo punto la maggior socievolezza diventa invadenza e poi aggressività. Ad uno stadio successivo prostrazione (il soggetto sfinito e in stato confusionale si abbandona al sonno) e spesso il giorno seguente hangover (cioè emicrania e malessere generale).
Per alcolismo o etilismo, invece si intende l’abuso cronico e la dipendenza da alcool.Come gli oppiacei, l’alcool provoca l’instaurarsi rapido del fenomeno della tolleranza o assuefazione e della dipendenza. Assuefazione vuol dire che, occorrono dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto iniziale. Il soggetto per provare lo stesso livello di ebrezza deve necessariamente aumentare un poco la dose; questo aumento, ripetuto nel tempo, porta il soggetto a tollerare dosi di alcool che in un soggetto normale provocherebbero ubriachezza e tossicità acuta. Spesso questa consapevolezza lo fa sentire forte, mentre si tratta di una beffa che lo trascina sempre di più nella sua dipendenza. Dall’assuefazione si passa alla dipendenza ed ecco la più classica descrizione di questo fenomeno: man mano che il soggetto si abitua ad assumere le dosi sempre maggiori, un bel giorno raggiunge una soglia in cui gli effetti inebrianti si sono stabilizzati, mentre gli effetti collaterali dell’astinenza si sono instaurati. In pratica se prima aveva dei picchi di euforia, ora l’uso della sostanza gli occorre per non sentirsi male. L’organismo è venuto ad un compromesso secondo il quale preferisce subire i danni della sostanza che quelli della mancanza della sostanza stessa. Tuttavia questo compromesso dura per un certo periodo di tempo. I sintomi diventano persistenti e si instaurano danni funzionali a tutti gli organi ed infine anche danni degenerativi difficilmente reversibili, anche dopo la cessazione del vizio, ed il paziente si dovrà sottoporre a diverse terapie di sostegno, per arginare i danni ormai gravi.
In rete si trova un gran numero di link sull’argomento. Tanto per cominciare vi consiglio questo, che spiega in modo chiaro e conciso gli effetti individuali e sociali dell’abuso di alcool:
http://www.laleva.cc/almanacco/alcolismo.html
ecco cosa dice rispetto alla vita di relazione dell’etilista:
“L’alcolista beve anche se non vuole farlo e poi si sente in colpa per non aver saputo resistere. Quando l’alcool crea problemi di amicizie e relazioni, ostacola le abitudini o le responsabilità quotidiane, causa problemi di salute, occupa un posto centrale nella mente e tutto gira intorno a lui, l’alcolismo diventa una minaccia reale e come tale dovrebbe essere affrontata. (...) E’ stato scoperto che le persone che diventano rosse quando bevono hanno un gene particolare che permette l’accumulo di acetaldeide nel corpo.
La reazione esterna del corpo all’alcool fa pensare che agisca come stimolante determinando un comportamento sociale aggressivo che si manifesta sotto forma di aumentato senso di audacia. In realtà l’alcool è un depressivo che diminuisce la velocità di base di tutte le funzioni dell’organismo, comprese le contrazioni muscolari, la velocità di reazione, la digestione e i processi mentali.”
Il soggetto astemio in genere è tale perché già piccole dosi di alcool gli provocano gli effetti negativi; in particolare si hanno disturbi all’apparato gastrointestinale e disturbi al sistema nervoso centrale e vegetativo (capogiri e/o svenimento), per cui dopo le prime esperienze, il soggetto tende a rifiutare le bevande alcoliche.
Ricerche svolte in Svezia, Danimarca e USA dimostrano che i figli di alcolisti presentano una probabilità di diventare tali 3-4 volte più elevata rispetto ai figli di non etilisti, e quel che è curioso è che la vulnerabilità rispetto all’alcool non solo ha una componente genetica, ma viene trasmessa indipendentemente da altre patologie dell’adulto. Non sempre però l’alcolismo è familiare, come non sempre ha una base genetica. Per quanto riguarda il rischio di diventare alcolisti, esso è più elevato nel sesso maschile, pari a 3-5 volte di più. Il consumo giornaliero di circa 100g di etanolo, che è il valore minimo per la maggior parte degli alcolisti, comporta l’introduzione di circa 900 kcal. L’alcolista, se non sviluppa
contemporaneamente una qualche forma di rifiuto per il cibo, per motivi psicologici, per anoressia dovuta all’ubriachezza, per gastrite alcolica, è portato a guadagnare peso.
Ogni obesità inappropriata per l’apporto calorico e la situazione sociale, deve far sospettare una surrettizia introduzione alcoolica, da accertarsi con mezzi obiettivi. In secondo luogo vanno considerate le modificazioni brusche, improvvise, frequenti e non giustificate dell’umore. Assimilabili a queste sono l’instabilità affettiva, con frequenti litigi in ambito familiare, crisi di gelosia, separazione dal coniuge per motivi confusi e apparentemente futili e lo stato di ansia cronica che l’alcol allevia.
Atti di violenza, di libidine, percosse, litigi sono frequentemente dovuti all’alcool.
Il sospetto é spesso legittimo anche negli anziani, nei quali i sintomi vengono spesso confusi con la malattia di Alzheimer, tanto che il medico si sente autorizzato a non far più nulla.
Vediamo ora i markers di laboratorio:
gamma-GT risulta elevata in rapporto alla quantità di alcool ingerito e lo è precocemente, quando ancora non è rilevabile un danno epatico. Può essere però elevata anche per altre cause; è un buon test anche per monitorizzare l’astensione dall’alcool.
SGOT ha un significato diagnostico assai limitato, ma il suo valore è strettamente legato al danno epatico.
Fosfatasi alcalina ha una specificità bassa e un’ancor più bassa sensibilità.
MCV= volume corpuscolare medio è elevato per abuso di alcol e si riduce sospendendo l’introduzione; insieme alla gamma-GT rappresenta un dato di grande significato, perché non è in rapporto a disturbi nutrizionali, ma all’ingestione cronica di alcool.
Molti altri valori plasmatici sono modificati dall’abuso di alcool: l’acido urico, i trigliceridi e l’HDL sono elevati. Sono test, però, che dicono poco perchè la loro sensibilità e specificità sono assai basse.
La valutazione dei livelli di alcool nel sangue e nel respiro è notoriamente di grande valore nelle ore seguenti all’ingestione di alcool, ma risulta di scarsa utilità nell’abuso cronico.
Sintomi iniziali dell’alcolismo segni fisici e obiettivi= acne rosacea; ecchimosi; ematomi; traumi, ferite, fratture; agitazione psicomotoria; tremori, sudorazione, irritabilità, instabilità; obesità; deperimento.
Sintomi generali più frequenti in caso di alcolismo abituale (non in fase iniziale) :
(1) ESOFAGO pirosi, dolore alla deglutizione, esofagite.
(2)ADDOME epatosplenomegalia, ascite epatopatia cronica. FEGATO ittero, dolore epigastrico-ipocondriaco, nausea, vomito, encefalopatia, ipertensione portale epatite acuta, steatosi epatica, epatite cronica, cirrosi epatica; STOMACO pirosi, nausea, vomito, inappetenza gastrite; ematemesi sindrome di Mallory Weiss, melena gastrite erosiva; INTESTINO diarrea malnutrizione enterite. PANCREAS dolore epigastrico a sbarra, diarrea pancreatite; calcificazioni pancreatiche, pancreatite cronica.
(3) SNC: tremore, sudorazione, convulsioni sindrome da astinenza, ipoglicemia; insonnia , cefalea, fobie depressione, psicosi; confusione, agitazione psicomotoria, deterioramento mentale, coma encefalopatia;
SNP (sistema nervoso periferico) parestesie, acroparestesie, bruciori a guanto e a calza, paresi periferiche neurite;
(4)CUORE palpitazioni, dispnea, scompenso cardiopatia dilatativa; tachicardia, congestione venosa, toni attenuati cardiomiopatia; ipertensione alcolica-sindrome da astinenza;
(5)SCHELETRO traumi ripetuti, fratture, astenia cadute, incidenti, miopatia;
ARTICOLAZIONI gotta, Dupuytren iperuricemia, artrite;
MUSCOLI astenia, riflessi assenti simmetricamente, atrofia, dolore, sensibilità alterata, atassia neuromiopatia;
(6) METABOLISMO obesità o anoressia
(7)APPARATO GENITALE libido ridotta, infertilità alterazioni gonadiche ed encefalo-ipofisarie; aborti ripetuti, feto nato morto, lesioni congenite, ridotto peso alla nascita sindrome alcolico-fetale; testicoli atrofici impotenza; vaginite, cistite;
(8) CUTE ecchimosi, ematomi diminuita funzione piastrinica, traumi; escoriazioni prurito da neurite pediculosi, ulcere, intertrigini cattiva igiene; eritema palmare, spider nevi, riduzione peli ascellari epatopatia cronica
(9) OCCHI motilità estrinseca alterata, nistagmo, riduzione del visus Wernicke Korsakoff neurite;
(10) CAPO fratture nasali, acne rosacea, retrazioni gengivali, carie, lingua arrossata con atrofia papillare traumi, igiene ridotta disvitaminosi .
Le donne metabolizzano la stessa quantità di alcool più lentamente dell’uomo, il che comporta un più alto livello di etanolo nel sangue. Altro importante elemento di distinzione è costituito dalla presenza nelle donne di una maggiore quantità di grasso e minor quantità di acqua rispetto agli uomini di uguale peso. Poiché l’alcool si distribuisce nell’acqua corporea, avendone assunto una stessa quantità, le donne presentano una concentrazione di etanolo nel sangue maggiore rispetto ad un uomo di ugual peso. La donna regge di meno l’alcool rispetto all’uomo e, quindi, si ubriaca più facilmente; ancora: consumando abitualmente alcolici anche in quantità moderate, la stessa tende a sviluppare più rapidamente dell’uomo le complicanze epatiche e psichiatriche correlate all’alcool. Il consumo di alcool può ridurre la risposta immunitaria in misura maggiore nella donna che nell’uomo. Nelle donne l’assunzione cronica di alcool causa inizialmente un aumento degli estrogeni ed in seguito una marcata riduzione. Si crede che sia proprio questa fluttuazione dei livelli di estrogeni ad alterare la risposta immunitaria, per aumento o diminuzione della produzione di citochine. Un grande interesse è rivolto oggi al tema dell’alcool come fattore di rischio per l’insorgenza di tumore al seno.
FITOTERAPIA
SALVIA la varietà Miltiorrhiza, una specie di origine cinese, è risultata efficace nel ridurre il consumo volontario di alcool nei ratti “bevitori”. Questi roditori, un ceppo selezionato per la sua propensione all’alcool, sono stati trattati con salvia e dopo 7 giorni di astinenza è stato loro consentito di bere nuovamente. Gli estratti di salvia ritardavano l’acquisizione del comportamento consumatorio nei ratti e lo sopprimevano del tutto se il periodo di privazione era stato più lungo.
RAPHANUS NIGER è efficacissimo nel far dissolvere i sintomi dell’hangover, grazie ai suoi numerosi effetti disintossicanti sul fegato. Va assunto alla dose di 25 gocce 3 volte al giorno per 3-4 giorni, ma il sollievo si avverte già alla prima dose.
OMEOPATIA
Ecco alcuni rimedi da assumere in alta diluizione. Se non siete certi che si tratti del vostro “simillium”, è meglio farvi consigliare da un esperto. I profili dei vari rimedi li ho più volte citati nella descrizione dei sintomi nei capitoli precedenti. In questo caso però partiremo dalla 200CH in su, da assumere a dosi settimanali.
ARSENICUM ALBUM= carattere aggressivo e “maligno” nel senso che tende a formulare giudizi temerari. Utile per l’etilismo. Il paziente è molto debole, vuole essere trasportato da un posto all’altro, secondo lui tutto è inutile. La paura lo fa alzare di notte dal letto.Paura della solitudine: qui col termine paura della solitudine non ci riferiamo a paura di restare solo, cioè senza un partner, e quindi essere infelice, bensì a paura di restare da solo, perché in quei momenti si manifestano una sorta di attacchi di panico o paranoie o fantasie mostruose, o allucinazioni di vario genere, visive, uditive, cenestesiche.
CALCAREA CARBONICA = accentua la propria dipendenza per attirare l’interesse pietoso dei familiari. Carattere scontroso, avaro ed egoista.Rimedio utile per l’etilismo.Paura della solitudine. paura di impazzire o pensieri di suicidio, prima delle mestruazioni.Incubi.
CAUSTICUM= accentua la propria dipendenza per attirare l’interesse pietoso dei familiari come il precedente; carattere scontroso, manca di dolcezza verso il partner, ha costumi sessuali “pervertiti”. Sfiducia. Il soggetto può arrivare , secondo la sua educazione, ad essere violento.
CONIUM MACULATUM= il soggetto non si interessa ai suoi congiunti e a tutto ciò che si svolge intorno a lui.
GELSEMIUM =paura di arrossire.Spavento con diarrea.Insonnia e aggressività degli alcolizzati.
HEPAR SULFUR =soggetto che si lamenta continuamente
LACHESIS=tende a far “montare” la sua irritabilità ed ha accentuato
desiderio di dominare gli altri. Gelosia accompagnata da scatti d’ira, che fanno svegliare di soprassalto la notte: in tal caso è utile la 200 CH.
Alcuni casi non reagiscono bene a questo rimedio e allora si dovrà intercalare con Saccharinum Lacticum. Lachesis è rimedio tipico per l’etilista che si ubriaca in pubblico.
MAGNESIA CARBONICA= come calcarea carbonica ma con scosse e crampi muscolari
MERCURIUS= agisce sull’ansia di avere commesso qualche torto contro qualcuno. Il soggetto manca di iniziativa sul lavoro, ha carattere poco equilibrato ed è chiuso in se stesso. I sudori abbondanti di notte, in seguito alla sua assunzione, indicano che il rimedio è stato scelto correttamente. Mercurius vivus è utile per l’etilismo.Pavor notturno e ansia.
PETROLEUM= come tutti i rimedi della serie carbonica.
PULSATILLA =Umore depresso e piagnucoloso. Spavento con diarrea.
STAPHISAGRIA= insonnia, mancanza di appetito. Malumore per sensi di colpa o per qualcosa che ha subìto, ansia per il futuro. Segno tipico di stahysagria è il bruciore nell’uretra anche senza minzione, che passa durante la minzione. Utile per le patologie della prostata. Di prima scelta per le ferite da taglio. Cura lo stomaco, specie se si ha sensazione di prolasso. Utile per la distonia vegetativa.
STRAMONIUM= vede fantasmi dopo lo spavento. Utile anche nelle tossicodipendenze. Paura della solitudine. Il delirio è estremo, ad esempio come quello dell’alcolizzato. Il soggetto continua a parlare, prega, ingiuria, bestemmia. Inoltre si dibatte in tutte le direzioni, cambiando ogni volta atteggiamento.
SULFUR = tende a far “montare” la sua irritabilità ed ha accentuato desiderio di dominare gli altri. Utile per l’etilista che beve di nascosto
ALCUNE SPECIALITA’
Per l’alcolismo: Cralonin gtt e fl. Hepeel cp e fl. Nux vomica heel cp e nux vomica-homaccord gtt e fl.
Per la CIRROSI EPATICA: carduus, lycopodium, quassia, chelidonium, mercurius sol, phosphorus
ALIMENTAZIONE
Trovo utili le indicazioni del sito che ho citato all’inizio:
SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELL’ALCOLISMO:
Cervello: Vitamina A 25.000 UI al dì
Sistema nervoso: Complesso B dosi elevate tra i 500 e i 1500 mg tre volte al dì
Vitamina B1
Vitamina B2
Vitamina B6 100 mg - 1 g al dì
Vitamina B12 In più
Colina
Acido pantotenico 100 mg 3 volte al dì
Acido folico 5 mg
Niacina o acido nicotinico Da 200 a 1000 mg per un periodo non superiore a 6 mesi
Vitamina C con bioflavonoidi Sino a 3-10 g al dì
Vitamina D 400 UI al dì
Vitamina E Sino a 1200 UI al dì
Vitamina K
Lecitina Una capsula prima dei pasti
Cromo
Calcio 2 g al dì
Selenio 200 mcg al dì
Ferro
Magnesio Sino a 1000 mg al dì
Manganese 50 mg al dì
Zinco 15 mg al dì
Acidi grassi insaturi 2 capsule di olio di enotera ad dì
GLA
Proteine (Aminoacidi in forma libera)
L-glutammina (non acido glutammico) 1 g al dì
L-cisteina 1 g al dì
L- metionina
Enzimi digestivi Ai pasti
Enzimi proteolitici 2 capsule tra i pasti
Fegato GLA 4 capsule di enotera al giorno
Umore
Glutammina 2-4 g tra i pasti 3 volte al dì
Litio (oligo-elemento) Secondo le dosi prescritte
Fosfatidilcolina
Aminoacidi ramificati
Colina
Cardo mariano In forma di integratore secondo le dosi prescritte
Disintossicazione Fosfatidilcolina
AL 721
Niacinamide
Vitamina C
Desiderio intenso L-glutammina 2-4 g al dì
L-carnitina 1 g al dì
Triptofano
STOP
Ottimo articolo
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