Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

venerdì 29 agosto 2014

INQUINAMENTO ACUSTICO


 ACUSTICA
Le nostre percezioni acustiche, che si tratti di rumori o musica, sono generate da  vibrazioni che attraversano il mezzo (l’ambiente) interposto tra la fonte del suono e l’orecchio che lo riceve: queste vibrazioni sono dette onde sonore e si propagano nei mezzi elastici come aria, acqua ecc. Queste onde sono caratterizzate da:
 (1) altezza, determinata alla frequenza della vibrazione, misurata in cicli al secondo ed espressa in Herz. Più alta è la frequenza e più acuto è il suono, e viceversa. L’intervallo di frequenze in cui un suono può essere percepito dall’uomo è compreso tra 15 e 20000 Herz, variabile con l’età. 
(2) Intensità, determinata dall’ampiezza della vibrazione  misurata in decibel. Più ampia è la vibrazione e più forte è il suono, come volume. 
(3) Timbro è determinato dal numero e dall’intensità degli stimoli armonici che si sovrappongono alla frequenza fondamentale.

L’udibilità è legata a frequenza e intensità. Una comoda udibilità si colloca attorno ai 60 dB come il livello della voce di conversazione.
Un’intensità di 120 dB, come ad esempio può essere il rumore di un martello pneumatico, rappresenta l’intensità massima sopportabile, oltre la quale si ha una sensazione di sofferenza; per questo motivo tale valore viene definito soglia del dolore.

IMPEDENZA è la resistenza che il sistema timpano-ossiculare oppone al passaggio dell’onda acustica da un mezzo  aereo a bassa impedenza a un mezzo liquido ad alta impedenza.


STRESS ACUSTICO


L’inquinamento acustico è il fenomeno cui siamo ormai abituati al punto da non tenerlo quasi in considerazione. Eppure si tratta di un fenomeno piuttosto logorante.
I rumori a cui più frequentemente ci troviamo esposti sono quelli del traffico, quelli creati da attrezzature  particolari come appunto il martello pneumatico, il trapano, la motosega, il tagliaerba etc etc; e la musica ad altissimo volume (esempio in discoteca, ma anche in cuffia se il soggetto ama ascoltare i suoi brani preferiti a tutto volume) che spesso disturba in modo permanente l’udito di chi vi si espone anche se in quella fase non ne è consapevole.
Infine più o meno occasionalmente le urla di altre persone e i continui squilli di telefono.

Si distinguono due tipi di effetti:
- effetti uditivi;
- effetti extrauditivi.

Altri fattori, ritenuti accessori, ma che sembrano influenzare gli effetti del rumore sull'uomo sono:
la sensibilità e la reattività individuale, la saturazione sensoriale, il timbro del rumore, la possibilità di controllo dell'emissione sonora, l'atteggiamento motivazionale del soggetto esposto, il numero e la distribuzione spaziale delle sorgenti, l'identificabilità della natura del rumore e della localizzazione della sorgente, l'età, l'acuità uditiva e, secondo alcuni studi, anche il sesso dei soggetti esposti (Cosa et al., 1990).
In certe condizioni di stress e particolarmente in stati di intossicazione cronica oppure in condizioni di  meridiano del Rene disturbato, o semplicemente in certi soggetti predisposti (il fenomeno denota comunque  un disturbo di sottofondo, come per coloro che sono ipersensibili alla luce o agli odori), un suono o un rumore comunemente accettabile risulta già molto fastidioso e causa di irritazione. In questo caso ecco due rimedi omeopatici ottimi: Nux vomica e Veratrum viride.

Ecco come rovinarsi l'udito
Articolo di di Gary Stix
“Un solo concerto rock o un'unica partita allo stadio potrebbero bastare per provocare danni permanenti all'udito. Lo sostiene una nuova linea di studi secondo i quali una singola esposizione a rumori forti - ma non necessariamente assordanti - può provocare la morte di alcune terminazioni non isolate delle fibre nervose che connettono l'orecchio interno al cervello.
Un'unica esposizione a rumori forti ma non assordanti potrebbe essere sufficiente a provocare un danno irreparabile ai nervi del sistema uditivo. Questo è il messaggio di una nuova linea di ricerca che potrebbe spiegare perché molte persone, specialmente con il passar degli anni, fanno fatica a isolare una conversazione dalla barriera del rumore di fondo, che è una costante di qualsiasi incontro di football o pranzo in un ristorante affollato.

Uno studio condotto negli ultimi cinque anni sugli animali  -  e alcuni nuovi dati provenienti dalla ricerca sull'uomo  -  stanno ribaltando storiche convinzioni sulla perdita dell'udito. In precedenza si credeva che l'unico effetto indesiderato dell'esposizione a rumori come quelli di una partita di calcio fosse la fastidiosa sensazione temporanea di avere le orecchie tappate, ma che in seguito le funzioni uditive tornassero quasi o del tutto normali.
L'idea era che ci volessero anni, se non decenni, di traumi alle nicchie sensibili dell'orecchio interno per uccidere le minuscole cellule ciliate nella cavità di endolinfa dove le vibrazioni delle onde sonore sono convertite in segnali elettrici per essere poi processate all'interno dell'encefalo. Solo la morte delle cellule ciliate (nella coclea) era ritenuta capace di compromettere l'abilità di udire distintamente nella confusione del chiasso diurno. (Ovviamente, anche stare pochi secondi vicino al motore di un jet senza dispositivi di protezione sarebbe sufficiente a uccidere sul colpo tutte le cellule ciliate.)
Ma la descrizione dei libri di testo di ciò che capita alzando il volume potrebbe rivelarsi inadeguata per spiegare quello che succede ai molti milioni di persone che soffrono di perdita dell'udito indotta dal rumore. M. Charles Liberman e Sharon G. Kujawa, due neuroscienziati che studiano il sistema uditivo all'Harvard Medical School e al Massachusetts Eye and Ear Infirmary, hanno scoperto che le cellule ciliate possono sopravvivere a un concerto rock o a una festa scatenata, ma che le fibre nervose connesse che incanalano i segnali elettrici all'encefalo potrebbero invece subire danni permanenti.

L’ipotesi del dr Liberman è che, in condizioni di elevata rumorosità, le cellule ciliate rilascino nello spazio sinaptico un eccesso di molecola segnale  -  il neurotrasmettitore glutammato. In un periodo che oscilla da qualche mese a qualche anno, la disconnessione delle fibre porta alla morte dell'intero neurone, di cui il nervo sinaptico non è che una lunga estensione.
Le cellule ciliate si trovano nella coclea e servono a trasformare l'impulso meccanico delle onde sonore in impulso elettrico.
Nell'uomo ci sono fino a 25 fibre nervose per ognuna delle 4000 cellule ciliate destinate alla conversione dei segnali uditivi. Quando alcune di loro muoiono, l'impatto iniziale sull'udito sarebbe minimo; se però esposizioni ripetute a suoni forti provocano una perdita continua di queste cellule, si verificherebbe un lento declino nell'acutezza dei suoni captati dalle orecchie. "Si può fare un'analogia con quello che accade quando si riducono i pixel di un'immagine: si capisce sempre che rappresenta qualcosa ma non si può più dire di cosa si tratta".
Un audiogramma tradizionale non permette di rilevare la perdita di risoluzione uditiva perché misura solo se le cellule ciliate sono in grado di captare un suono di una certa elevatezza e frequenza. La soglia di rilevamento si alza dopo l'esposizione a un suono molto alto ma col passare di qualche ora o di qualche giorno, spesso torna ai livelli normali. Anche se l'esposizione al suono comportasse la morte del 90 per cento delle cellule nervose, l'audiogramma potrebbe apparire del tutto normale. In questo caso, l'individuo riuscirebbe ancora a sentire un amico che parla dall'altro estremo della tavola durante una cena, ma non a distinguere le singole parole.
Liberman e Kujawa vogliono anche determinare se una simile perdita di fibre nervose ha un ruolo negli acufeni (fischi nelle orecchie), se provoca effetti sul sistema vestibolare uditivo e se compromette l'equilibrio.

Paul Fuchs, professore di neuroscienze e ingegneria biomedica al John Hopkins University dice: "La perdita di udito per sinaptopatia è un'importante elemento nuovo che migliora la nostra comprensione del sistema uditivo e della sordità, soprattutto perché i nuovi dati  mostrano che tali danni possono essere dovuti a esposizioni a rumori che in precedenza si credevano innocui."
Se queste prove continuano ad aumentare, le politiche di sanità pubblica dovranno cominciare a tenerne conto. Liberman pensa che le ripetute esposizioni a rumori si possano paragonare ai tanti piccoli traumi subiti dai giocatori di football durante tutta la  carriera, molto prima che venga loro diagnosticata una forma di demenza detta encefalopatia traumatica cronica (CTE).
"Ci sono molte somiglianze con la CTE," dichiara. "Rimani stordito da un trauma, ti senti meglio e credi di aver schivato la pallottola, per cui torni in campo e ricominci. Trent'anni dopo, il tuo cervello è diventato di pastafrolla e soffri di molti tipi di problemi."
L'udito funziona in modo simile, dice. "Piccoli, impercettibili danni corporei col tempo si fanno sentire." E qualsiasi esposizione continuata a suoni sopra i 100 decibel potrebbe causare uno di quei piccoli, impercettibili danni, secondo Liberman".



Danni extra-uditivi

Apparato cardiocircolatorio: ipertensione, ischemia miocardica. Trascorrere molte ore in un ambiente rumoroso aumenta drasticamente le probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari gravi come l’infarto e l’angina pectoris. Lo dimostra un’indagine canadese della University of British Columbia, i cui risultati sono stati pubblicati sull’Occupational and Environmental Medicine: un inserto del British Medical Journal. con l’esposizione continua al frastuono “si attiva il sistema nervoso centrale e si ha la liberazione di catecolamine e il sistema neuro-vegetativo con una classica reazione “di allarme” …il tutto porta ad un restringimento del diametro delle arterie, un’accelerazione del battito cardiaco, un aumento della pressione del sangue e del consumo di ossigeno da parte del cuore. Questo dato non ci sorprende. Infatti come dice il Dr Alberto Lomuscio (specialista cardiologo) su Eco news gennaio 2010:  “secondo la medicina cinese, l’organo tramite il quale vengono convogliati all’interno dell’organismo gli stimoli esterni è il cuore, che in questo processo si avvale dell’attività funzionale di tutti gli organi e apparati di senso, dal tatto all’udito. Attraverso questi organi sensori l’uomo riceve gli stimoli e li conduce al cervello, secondo il detto “le funzioni cerebrali sono controllate dal cuore”.
Apparato digerente: ipercloridria gastrica, azione spastica sulla muscolatura liscia
Apparato endocrino: aumento della quota di ormoni di tipo corticosteroideo
Apparato neuropsichico: quadri ansiosi con somatizzazioni, insonnia
Affaticamento: diminuzione della vigilanza e della risposta psicomotoria
“Ma se la differenza tra suono e rumore è soggettiva e un impianto hi-fi a tutto volume può essere melodia per qualcuno e rumore assordante per un altro, leggi e strumenti di misurazione definiscono i livelli di rischio legati a un’eccessiva esposizione al rumore. 
Le indagini condotte dall’Inail pubblicate nel luglio 2012 hanno evidenziato che l’ipoacusia da rumore è la seconda causa di malattia professionale.
Dei circa 6 mila casi emersi nel 2010 il 16% riguardavano lavoratori che operano nel settore dell’industria e dei servizi, con un picco del 25% al Nord-Ovest e al Sud, e l’8% soggetti che sono impiegati nel settore agricolo".
Secondo i dati Ocse l'inquinamento acustico ambientale è attribuibile per il 63% al traffico stradale, per il 20% agli impianti industriali, per il 14% al traffico aereo e per il 6% a quello ferroviario.
 "Il suono - prosegue Frigerio - può danneggiare l’apparato uditivo quando il livello supera gli 80 dB(A); con l'esposizione ripetuta e prolungata a questo livello sonoro, per le 8 ore di lavoro, devono essere presi dei provvedimenti per evitare il rischio di ipoacusia.
Inoltre, l’esposizione a rumore superiore a 140 decibel di picco possono portare un danno irreversibile al timpano (il rumore di urti e esplosioni). Per questo nell’ambiente di lavoro è necessario limitare i rumori impulsivi e proteggersi se si praticano attività a rischio come la caccia e il tiro a segno".



NOTA
ho tratto il pezzo virgolettato dal seguente link, che potete visitare per approfondimento:
che, a sua volta, cita:  “Articolo originale su: www.scientificamerican.com
Tratto da: lescienze.it

sabato 16 agosto 2014

TAURINA


La Taurina è un aminoacido prodotto dall’organismo, presente nelle proteine animali ma non in quelle vegetali. Nell’organismo, la sintesi della taurina avviene a partire dagli aminoacidi metionina e cisteina. Chi segue una dieta vegana, o comunque una dieta dal contenuto proteico poco equilibrato, e carente di metionina e cisteina, può avere problemi nella sintesi della taurina. Problemi cardiaci, quali infarto miocardico, o danni allo scheletro, stress fisico o emotivo e diverse malattie del sangue sono tutte potenziali cause dell’aumento della quantità di taurina nelle urine, che in questo caso ci indica una perdita delle riserve di questa molecola da parte dell’organismo (sempre che non si tratti, invece, di un riscontro elevato nelle urine dovuto ad una esagerata assunzione da parte del soggetto: come avviene per il classico frequentatore di palestra che assume overdose di proteine ed aminoacidi oppure del soggetto che adotta diete sbilanciate fortemente iperproteiche). Anche l’elevato consumo di alcool e l’utilizzo di salicilati (compresa l’aspirina) possono contribuire, così come la carenza di zinco, che compromette l’integrità delle membrane cellulari, alla perdita di questa preziosa sostanza. La presenza di elevati livelli di taurina nelle urine può essere accompagnata da dolori gastro-intestinali, colecistiti acute e aritmie cardiache. Ma ecco ora alcuni dati interessanti diversi aspetti e funzioni di questo aminoacido: — Già di norma la necessità di assumere taurina con gli alimenti è maggiore per le donne, poiché l’estradiolo (quello prodotto dall’organismo) riduce la formazione di taurina nel fegato; questa sintesi di taurina nel fegato viene ulteriormente inibita in caso di somministrazione terapeutica di estradiolo…quindi è utile che vi pongano particolare attenzione le donne che assumono la pillola contraccettiva o comunque dei farmaci a base di estradiolo. — Da studi condotti su animali è risultato che l’assunzione di forti dosi di taurina per via orale stimola la produzione dell’ormone della crescita. Quindi potremo notare anche un effetto anabolizzante. — La taurina ha un importante ruolo come neurotrasmettitore, insieme a glicina e acido gamma-aminobutirrico, entrambi trasmettitori neuroinibitori. — Serve a garantire l’esatta composizione della bile e la solubilità del colesterolo. Diversi studi hanno dimostrato che, nella bile, gli acidi biliari vengono secreti in forma coniugata con glicina e taurina. Quelli coniugati con la taurina sono definiti “detergenti biologici superiori”. Aumentando la disponibilità di taurina attraverso l’alimentazione, probabilmente si sortisce un effetto preventivo nei confronti delle colecistopatie. — Emicrania: i mutamenti nella funzione delle piastrine sono considerati una delle possibili cause di questo disturbo e sembra che la taurina sia concentrata proprio nelle piastrine. Si è stabilita una connessione con l’emicrania misurando i livelli di taurina durante e dopo gli attacchi di mal di testa: la presenza di taurina nelle piastrine era molto più elevata durante gli attacchi. Gli autori dell’esperimento ritengono che nell’emicrania il difetto metabolico delle piastrine coinvolga la taurina oltre che la serotonina. — Nel cervello ancora in fase di sviluppo, la concentrazione di taurina è pari anche a quattro volte quella di un cervello adulto. Poiché la taurina agisce come inibitore dell’attività neuronica nel cervello non ancora sviluppato, nella fase in cui gli altri sistemi di regolazione non sono ancora completamente funzionanti, si pensa che una carenza di taurina in questo stadio possa favorire l’epilessia o, comunque, predisporre l’individuo a questo disturbo. Alcuni esperimenti condotti su volontari hanno dimostrato che la taurina ha un effetto anticonvulsivante. — L’esposizione alla luce solare favorisce l’aumento dei livelli della taurina concentrata nell’epifisi e nell’ipofisi. L’esposizione continuata alla luce artificiale, carente di ultravioletti, può capovolgere completamente questi livelli di concentrazione e pregiudicare la funzione svolta dalla taurina in queste due ghiandole. — La taurina agisce sinergicamente allo zinco sulle funzioni oculari: si è dimostrato che la carenza di taurina provoca indebolimento della vista e, successivamente, lo sviluppo di alterazioni strutturali. — Agisce sul controllo delle perdite di potassio nel muscolo cardiaco. Essa infatti regola il controllo osmotico del calcio e del potassio nel miocardio. Questa funzione si è rivelata importante in regimi di dieta dimagrante. Nel corso di una dieta rigida, l’integrazione con aminoacidi solforici, quali metionina e cisteina, garantisce una presenza adeguata di taurina e quindi un’efficace protezione del miocardio da una perdita eccessiva di calcio e potassio. — La taurina esercita un’influenza analoga a quella dell’insulina sul livello degli zuccheri nel sangue. — Bland rileva i possibili effetti positivi della taurina in casi di distrofia muscolare, grazie alla sua interrelazione con le vitamine A ed E — In casi di bambini colpiti da sindrome di Down, si sono ottenuti miglioramenti nel quoziente di intelligenza con la somministrazione di taurina (con mix di vitamine del gruppo B, vitamina C ed E). — Da tempo sono state osservate anche le sue ottime capacità come antiossidante 


EFFETTI PROTETTIVI DELLA TAURINA 

L’effetto protettivo della taurina è stato valutato su stomaci di topi trattati con 20 mg/Kg di alendronato (gruppo di controllo) e con contemporanea somministrazione di taurina (50 mg/Kg). Ai successivi esami della mucosa gastrica, sono stati accertati i livelli di ulcerazione tissutale e i valori degli indici ossidativi: perossidazione lipidica, livello di glutatione e attività delle mieloperossidasi. Sono stati riscontrati livelli aumentati di tutti questi indici nei topi non supplementati con taurina, mentre nel gruppo trattato vi è stato un significativo miglioramento, dovuto probabilmente sia all’azione antiossidante sia di stabilizzazione della membrana da parte della taurina. 

ALTRI DANNI DA FARMACI TAMPONATI CON LA SOMMINISTRAZIONE DI TAURINA SONO: 
— gentamicina ( in particolare contro i danni renali);
 — ciclosporina, metotrexate e cisplatino (danni dovuti allo stress ossidativo); 
— danni da radicali liberi in presenza di diabete; 
— danni da fumo di tabacco e da alcool 

QUANTO ASSUMERNE? 
Il dosaggio massimo consigliato è di 1 grammo al giorno, per un paio di settimane, seguito da dosi giornaliere non superiori a 500 mg, successivamente ridotte a 50 e 100 mg al giorno. L’assunzione di dosi elevate non è efficace quanto la somministrazione ripetuta di dosi più basse, poiché la taurina si accumula rapidamente e viene metabolizzata lentamente. 

NOTA Questi appunti sono tratti dal testo “Gli amminoacidi” di Leon Chaitow (1991 edizione Tecniche nuove), e da un articolo di Luca Pennisi su farmacia news ottobre 2005

venerdì 8 agosto 2014

stipsi










STIPSI







Per quanto riguarda l’argomento stipsi o stitichezza che dir si voglia, esso è già stato diffusamente esposto al capitolo 23

che trovate qui:

http://olisticaedintorni.blogspot.it/2009/05/stipsi.html



voglio comunque estrarre da quel capitolo un paio di note salienti per alleggerirvi, data l’eccessiva lunghezza del post, la fatica di andarle a ripescare:

Un semplice rimedio naturale è il decotto di segale, preparato con 30g di semi x 1000 ml di acqua. Far bollire a lungo. Consumare a bicchieri durante la giornata per il suo effetto nutriente, lassativo e fluidificante del sangue. 

Semi di lino: La posologia consigliata è 2-3 volte al giorno, 1-2 cucchiai da minestra di semi interi posti direttamente in bocca e ingoiati senza masticarli, o anche stemperati in poca acqua, e inghiottiti assumendo abbondante liquido (almeno 150 ml x cucchiaio di semi); l’ingestione deve avvenire rigorosamente lontano dai pasti. L’effetto lassativo dei semi di lino interi si basa su due meccanismi. Da una parte, il rigonfiamento che si produce a contatto dei liquidi acquosi provoca un utile aumento della massa intestinale, in quanto l’acqua incorporata viene trattenuta per tutto il passaggio intestinale del bolo; d’altra parte la rapida idratazione del seme determina sulle pareti intestinali una stimolazione nervosa in grado di segnalare al SNC la presenza di un consistente volume intestinale, inducendo in tal modo il riflesso peristaltico. Del tutto inutile ai fini lassativi è far idratare i semi nel liquido e berne poi la mucillagine. Cause di insuccessi sono:

a= insufficiente quantità di semi o di liquidi,

b= semi ingeriti ai pasti,

c= semi ingeriti non interi cioè masticati o come farina,

d= insufficiente quantità farmaceutica dei semi cioè ad esempio basso indice di rigonfiamento.

Essi costituiscono un rimedio particolarmente utile per “uscire dalla dipendenza” in coloro che sono assuefatti ai lassativi più forti: certamente il passaggio dall’uso di un lassativo stimolante a uno di massa impone costanza e collaborazione da parte del paziente. Infatti, sarà opportuno ridurre gradualmente il dosaggio dell’antrachinonico o passare da un antrachinonico potente (senna) a uno meno potente (frangola) iniziando contemporaneamente la corretta assunzione dei semi. Gradualmente, così, si riuscirà ad eliminare il lassativo abituale e nel giro di 3-4 settimane e il paziente potrà essere del tutto disabituato a una terapia lassativa nociva, e non priva di rischi, seguita magari per anni.



Ed ecco alcune note nuove

(1) Da consigliare in gravidanza: 
--assunzione di una mucillagine ottenuta facendo macerare in acqua un cucchiaio di semi di lino. 
--Assumere 1 cucchiaio di olio d’oliva prima dei pasti. 
--In casi estremi mucillagine di semi di psillio o lattulosio. 
--Sono controindicati in assoluto i purganti salini perché iperemizzano la mucosa e muscolatura uterina  con pericolo di aborto. Controindicati anche in allattamento perché arrestano la secrezione lattea e durante il ciclo mestruale per il pericolo di emorragie. Gli antrachinoni (tipo pursennid, dieci erbe, sollievo ecc ecc) sono controindicati perché possono causare aborto e nell’allattamento perché passano nel latte materno mantenendo l’effetto farmacologico.

(2) Nel neonato la stipsi è piuttosto rara; nei bambini allattati al seno le evacuazioni normali sono dopo ogni poppata, ogni 3-4h. Nel neonato le cause di stipsi possono essere: allattamento artificiale; cibi solidi dati precocemente; quantitativi eccessivi di latte vaccino non diluito. Il problema si può risolvere con l’introduzione nella dieta di piccole quantità di maltodestrine sciolte in latte scremato al 10-15% : somministrare 25-50 ml di questa soluzione nell’arco della giornata. Altro sistema è aggiungere un paio di gocce di olio d’oliva in ogni biberon, o usando brodo di verdure per sciogliere il latte in polvere. Si consiglia di non usare lassativi, neanche mannite, che per tradizione è stata considerata adatta all’infanzia. Se la stitichezza è ostinata ricorrere al medico e trovare le cause, che possono essere patologiche. Nell’età scolare aggiungere fibre alla dieta, aumentare l’assunzione di liquidi, abituare il bambino a sedere sul water anche 15-20’ al giorno da solo, dando ai piedi una buona base di appoggio (circa 30 cm). E’ assolutamente sbagliato purgare i bambini periodicamente.

L’intolleranza al latte vaccino
può essere una causa comune di stitichezza cronica nei bambini. I test immunologici hanno rivelato un’ipersensibilità nella maggior parte dei bambini controllati in un recente studio (1999) comparso sul New England Journal of Medicine. I ricercatori suggeriscono di eliminare sempre il latte vaccino nei bambini con stipsi cronica.



(3) JUGLANS REGIA  MG

 viene preparato a partire dalle gemme di noce. Manifesta attività antinfiammatoria ed antibatterica. Accelera la ricostituzione della flora intestinale, ad esempio dopo terapia antibiotica. Il MG va assunto alla dose di 50 gocce in acqua prima di pranzo.



(4) MALVA SYLVESTRIS TM lubrifica il bolo fecale e facilita l’espulsione delle feci 50 gocce  la sera oppure una tazza di tisana 3 volte al giorno.

I fiori di Malva sono emollienti, pettorali, usati contro l'irritazione dei polmoni, espettoranti. Rinfrescanti, leggermente lassativi, depurativi  e calmanti.

Preparazione dell’Infuso: 3 grammi in 100 di acqua; bere a piccole tazze più volte al giorno.

Nei dolori addominali e nella stitichezza la malva può essere usata anche in forma di clistere.

Particolarmente indicata in caso di colon irritabile.




(5) DATTERI: il decotto di datteri è utile anche per alleggerire i sintomi infiammatori a carico dell'intestino.Il succo, detto anche miele di dattero, può sostituire lo zucchero in cucina: si ottiene frullando i datteri fino a ottenere una crema (aggiungendo poca acqua) da conservare in frigorifero. La polvere dei noccioli è utile contro la stipsi: si consiglia di mangiare i datteri alla sera e di accompagnarli con un po’ di acqua per avere la resa ottimale del loro effetto.







STOP



venerdì 1 agosto 2014

LE PAROLE DIFFICILI Palliativo

Questa settimana torno a proporre la riflessione su una parola e le accezioni in cui viene usata:
Questa settimana torno a proporre la riflessione su una parola e le accezioni in cui viene usata:
PALLIATIVO

Si intende per effetto palliativo quello che NASCONDE e quindi SOPPRIME il sintomo senza per questo curare la causa della patologia; viene considerato indicato un simile effetto quando si conosce già la causa e si pensa di non poter fare nulla per rimuoverla, sia che si tratti di una causa passeggera o cronica (come certi disturbi psichiatrici o certi dolori dei quali in seguito a tutte le indagini non si trova la causa) che di una malattia in fase terminale.

Su un dizionario medico troviamo:


Definizione: Farmaco o metodo diverso dalle tecniche dimostrate valide scientificamente, che mette un velo (da pallium, mantello) su una condizione che non possiamo cambiare efficacemente. Il palliativo è però un metodo utile ed efficace in psichiatria e nella ricerca scientifica. Nel primo caso perché riduce crisi o disagio psichico individuale o familiare in corso. Nel secondo perché rappresenta lo zero della ricerca (Dr. Manlio Converti)

Su Wikipedia troviamo poi più estesamente:



“Le cure palliative, secondo la definizione dell'Organizzazione mondiale della sanità, si occupano in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e la cui diretta evoluzione è la morte.
In Italiano il termine palliativo è spesso usato come sinonimo di qualcosa di inutile, di fittizio, o anche di "effetto placebo". Al contrario bisogna rendersi conto che "palliativo" vuol dire che non agisce sulla causa della malattia (terapia eziologica). Per esempio quando il dolore è dovuto ad un cancro, la cura eziologica è la rimozione del cancro, ma quando questo non è possibile si può comunque eliminare il dolore senza eliminarne la causa, si realizza quindi una terapia palliativa.


Stop






Informazioni personali

Le mie foto
Marina Salomone
Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Visualizza il mio profilo completo

Lettori 5995

Archivio blog