Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

domenica 30 gennaio 2011

MEDICINA CINESE... ancora alcune idee






MEDICINA CINESE ancora alcune idee di base


Fu solo negli anni 50 che in Cina venne istituzionalizzato ciò che oggi chiamiamo Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Si tratta di un sistema coerente di teorie e pratiche mediche che provengono dalle diverse regioni della Cina e che è poi diventato materia medica fondamentale nelle università cinesi ed orientali e rappresentativa della medicina cinese nelle scuole olistiche occidentali.

In occidente, l’attenzione verso la MTC risale al 16° secolo, all’epoca delle prime missioni di gesuiti in Cina. La farmacopea cinese è molto ricca. Un tempo non era collegata al sistema dei meridiani perchè i vari metodi venivano applicati nelle diverse zone della Cina. Quando fu organizzato tutto il sistema, i rimedi vennero classificati ed adoperati secondo precise regole coerenti con la teoria delle corrispondenze ai cinque elementi, alle stagioni e molti altri parametri.
Ogni pianta è legata all’atività di un meridiano e alle sue proprietà funzionali e fisiologiche. Attualmente le case farmaceutiche si interessano alle diverse piante usate da diverse nazioni ed etnie per ricavarne farmaci di largo uso. Un interessante esempio di pianta tratta dalla MTC è l’Artemisia annua particolarmente attiva contro varie forme di malaria.

Due caratteristiche differenziano la farmacopea cinese da quella occidentale:
(a) essa non contiene prodotti di sintesi ma solo piante;
(b) la possibilità di modulare i rimedi secondo le necessità del singolo paziente.

L’Occidente è entrato in contatto con la MTC fin dall’antichità. Avicenna conosceva il Mai jng o trattato dei polsi, completato da Wang Shu He nel 3° secolo dC.


Dal punto di vista terapeutico si può intervenire sul paziente con 3 gruppi di metodiche:
tecniche esterne, interne e nè esterne nè interne.

Alle tecniche esterne appartengono quelle attuate sui meridiani con aghi, massaggio, percussione con martelletti, moxa, coppettazione, elettroagopuntura, chimioagopuntura, laseragopuntura.

Alle tecniche interne appartengono farmaci e alimenti.

Alle tecniche nè interne nè esterne appartengono quelle psico-corporee e le metodiche di automassaggio. Esse si fondano sulla teoria che attraverso specifici movimenti somatici eseguiti consensualmente e attraverso specifici movimenti respiratori, e sotto stretto controllo mentale sia possibile influenzare la produzione e distribuzione energetica dell’organismo e dunque lo stato di salute. Le ginnastiche TAI CH’I sono usate soprattutto nella prevenzione e nel trattamento di patologie croniche come ad esempio l’ipertensione, la bronchite cronica, l’artrosi, disturbi neurologici, esiti di ictus cerebrale.


Nella diagnosi della malattia, la MTC prima considera la qualità. Esempio ulcera causata dal troppo bere o causata da problemi emotivi, di rabbia repressa. Poi distingue malattia endogena, che origina dall’interno, fa parte dell’invecchiamento ed è di tipo degenerativo.
Malattia esogena, che deriva dagli elementi che penetrano dall’esterno come ad es infezioni, inquinamento, avvelenamento, alimentazione errata, disturbi emotivi ecc.
Di tutte le forme di nutrimento, i colori vanno all’intelletto, gli odori e i suoni alla emotività e gli alimenti al corpo. Attendere che la malattia compaia per poi curarla equivale a scavare un pozzo quando si ha sete.

le 5 SOSTANZE PREZIOSE...

sono:
Qi Xue= sangue vivente

Jing= semente scelta di origine genetica e alimentare

Shen= mentale, o spirito, entità psico-organiche, frutto dell’attività psicosomatica di ogni organo , correlati al...

...Jing Qi e con le attività cerebrali superiori.

Jing yé= fluidi corporei.

La dicotomia psiche-soma come è vista in occidente è considerata dalla MTC un’eresia schizofrenica. Ovviamente, pensieri, sentimenti ed emozioni, così come le energie o soffi sono considerati sostanze organiche, materia.




I punti AH- SHI, dolorosi alla pressione digitale servono a disperdere i ristagni energetici. Viene sempre consigliato l’automassaggio dei punti dolorosi e dei punti di agopuntura che spesso corrispondono.



§§§


Recenti ricerche mostrano che esiste una relazione specifica tra i punti di agopuntura, i meridiani e le correnti elettriche presenti nel corpo umano. Fin dagli anni ‘50 è stata dimostrata l’esistenza del sistema dei meridiani e il fatto che i punti di agopuntura presentano un livello di conduttanza elettrica superiore a quello di altri punti cutanei non specifici. Sul meccanismo d’azione dell’agopuntura sono state formulate numerose ipotesi. Per quanto riguarda il dolore , la stimolazione dei punti favorirebbe la produzione di endorfine. L’effetto antinfiammatorio sarebbe da ricondurre ,a livello generale, a un aumento del cortisone endogeno, e a livello locale, ad una capacità di diminuire la liberazione dei composti chimici alla base dell’infiammazione. Non siamo però in grado di spiegare gli altri effetti dell’agopuntura. Secondo l’OMS, in una dichiarazione del 1998, sono 104 le patologie trattabili con l’agopuntura. Tra queste l’ipertensione lieve, il diabete, l’asma, la dispepsia, l’ulcera duodenale, la colite funzionale, diarrea, stitichezza, emorroidi, impotenza, infertilità, sindrome premestruale, dismenorrea, vaginite, artrosi, artrite, borsite, sciatica, tendinite, cefalea, nevralgia del trigemino, postumi da ictus, riduzioni dell’udito, vertigini, ronzio, sinusite, faringite cronica, bronchite, raffreddore, rinite allergica, epatite, acne, eczema, herpes simplex e zoster, depressione, ansia, insonnia. Nelle malattie funzionali l’agopuntura da sola manifesterà un’azione positiva fino alla guarigione in un’alta percentuale di casi. Nelle malattie organiche, cioè degenerative, quando l’organo è ormai alterato non potrà riportare indietro il paziente, ma si potrà ottenere un miglioramento. Ad esempio su soggetti con AIDS , confrontati con uguali soggetti trattati senza agopuntura, è stata osservata una notevole differenza in senso positivo per i primi.Il tempo massimo durante il quale gli aghi rimangono piantati è circa 45 minuti. In alcuni casi gli aghi vengono anche manipolati, ad esempio ruotati ecc.

Un altro modo di stimolare il punto di agopuntura è la moxa, abbreviativo di “moxibustione”. La pelle viene riscaldata mediante un cono o un sigaro di Artemisia, che viene lasciato bruciare lentamente. Il metodo, del tutto indolore, è molto praticato, specialmente nelle patologie da raffreddamento. Diffusa è anche l’elettroagopuntura , specie nelle affezioni dolorose e nelle anestesie chirurgiche. Altri metodi sono a base di raggi laser, ultrasuoni e iniezioni sottocutanee di preparati medicinali.
STOP


L’immagine dei girasoli è di Cosimo Antonicelli, un magnifico fotografo che potete visitare sul blog La vostra arte; l’altra immagine... ormai riconoscete lo stile, è “Un mondo dove nessuno ti ropme...” di Giovanni Ambrosioni.

NOTA:
i concetti qui espressi li ho tratti dalla rivista Farmacia Naturale, vari numeri degli anni ‘90. Dato che si tratta di stralci non ho la bibliografia. Mi scuso quindi con l’autore, nel caso dovesse riconoscersi in alcune frasi, e sono pronta a citare la sua “paternità” o rimuovere il testo a sua richiesta.

sabato 22 gennaio 2011

COLON IRRITABILE parte seconda






COLON IRRITABILE
Parte seconda


Disegno schematico del colon ascendente all’altezza della valvola ileo-cecale.

la seconda figura è un’opera di Arianna Baccelli dal titolo “Irrequietezza”

Contrariamente alle apparenze, le fibre fanno bene anche ai soggetti affetti da colon irritabile quindi è consigliato mangiare molta frutta e verdura. La figura del mercato si intitola “Tastier” ed è di Tomswift che potete visitare su flickr


Si distinguono due forme che spesso si alternano:
la varietà “spastica” caratterizzata da stipsi e dolore e la varietà “diarroica” caratterizzata da diarrea post-prandiale.

Mentre la prima forma è dovuta a contrazioni spastiche del colon, la seconda è legata a una diminuzione dell’attività contrattile. Spesso sono presenti un notevole meteorismo, una flatulenza, borborigmi e dispepsia.

Spesso, infatti questo tipo di soggetto attua, essendo già stato “castigato” da sintomi acuti di gonfiore e dolore, una alimentazione estremamente povera di fibre. Ma in questo modo non fa altro che aumentare la stipsi, che a sua volta è un fattore favorente il colon irritabile.

Nella forma caratterizzata da stipsi l’apporto di fibre solubili, in particolare MUCILLAGINI, e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi, potranno risultare efficaci nel ridurre la sintomatologia dolorosa e nel normalizzare l’alvo. Inizialmente l’apporto di fibre può aggravare il meteorismo: graduare tale introduzione può evitare questo inconveniente che, comunque , si risolverà in breve tempo.

In caso di alvo alterno o nelle forme di tipo diarroico, una volta escluse affezioni concomitanti (esempio
un’ intolleranza alimentare) occorre sopprimere i vari fattori irritativi. Anche in questi casi le fibre, se opportunamente scelte, contribuiranno a normalizzare il transito intestinale. Se è pur vero che in caso di intolleranza alimentare l’abolizione dell’alimento incriminato porta a un netto miglioramento della sintomatologia, è bene ricordare come nel caso del CI esista una notevole variabilità individuale: uno stesso alimento può peggiorare la sintomatologia di un paziente mentre può essere ben tollerato da altri. E’ bene, quindi, non attenersi a schemi rigidi ma imparare ad identificare e usare i prodotti che meglio sono tollerati. Importante sarà stabilire delle regole
igienico-alimentari: si raccomanda di consumare i pasti in tempi e modi regolari, di masticare lentamente (verificare anche lo stato della dentizione), di bere a sufficienza ecc ecc. La dieta dovrà essere individualizzata e, ovviamente, normocalorica. Questi pazienti presentano spesso un profilo psichico particolare per cui oltre ai sintomi a carico dell’apparato digerente spesso presentano astenia, eretismo cardiaco, cefalea ed altri sintomi.


Fitoterapia


(a) piante ricche di mucillagine quali PLANTAGO OVATA, PLANTAGO PSILLIUM, AMORPHOPHALLUS KONJIAC

(b) piante ad azione antispasmodica quali ALCHEMILLA, FOENICULUM VULGARE; ANETHUM GRAVEOLENS, ESCHHOLZIA CALIFORNICA, VALERIANA OFFICINALIS, PASSIFLORA INCARNATA, MELISSA OFFICINALIS

(c) piante ad effetto sulla motilità, sulla flora batterica o con effetto disinfettante come ad esempio il mirtillo.


In caso di stipsi l’impiego di piante ricche in mucillagini si affiancheranno alle norme dietetiche.


ALTHAEA OFFICINALIS ha un’azione coadiuvante nel trattamento delle forme dolorose dell’intestino irritabile.
La grande quantità di mucillagine esercita azione antinfiammatoria, lenitiva ed antispasmodica.Viene segnalato l’impiego di clisteri della decozione dela radice, o meglio della macerazione a freddo della radice contusa, in caso di infiammazione della mucosa intestinale (enterocoliti acute, colon irritabile, colite ulcerosa, proctite ecc).


Secondo Leclerc una polvere composta da due parti di radice di altea, 1 di liquerizia e 1 di lattosio costituisce un rimedio efficace contro la stipsi (1 cucchiaino in un po’ di acqua ogni mattino a digiuno). Infuso di foglie e fiori 2g per tazza d’acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere più volte al giorno.

Macerato (radice) porre un cucchiaio di radici di altea tagliuzzate, circa 15g, in acqua fredda e lasciare macerare per circa 1h e mezzo, mescolando frequentemente; filtrare e bere 1 tazza più volte al dì; deve essere preparato sempre di fresco.


ALCHEMILLA VULGARIS è dotata di azione astringente e antisettica. Come tale trova impiego nel trattamento di forme lievi di diarrea aspecifica e di coliti a impronta diarroica. In quest’ultimo caso all’azione astringente si abbina l’azione sedativa e antalgica, dovuta in parte alla presenza dei flavonoidi: ciò rende la pianta particolarmente utile nelle forme di colon irritabile. I flavonoidi sono anche responsabili delle proprietà diuretiche e depurative. Le foglie fresche possono essere utilizzate per aromatizzare le insalate, mentre allo stato secco per profumare il té.


SANTOREGGIA fa parte delle sostanze aromatiche germicide maggiori (= origano, timo, cannella, garofano e santoreggia). Trova impiego nel tattamento sintomatico delle turbe digestive, quali dispepsia, nausea, meteorismo; per la presenza di OE e tannini manifesta azione antidiarroica, per cui il suo inserimento può risultare utile nel trattamento del colon irritabile a impronta diarroica e nelle forme gastrointestinali a impronta spasmodica e, in particolare, nelle forme di gastralgia nervosa.


TILIA TOMENTOSA ha azione ansiolitica e di riequilibrio sul sistema neuovegetativo.


ESCOLZIA è tra le piante maggiormente indicate per l’azione antispasmodica. E’ anche analgesica. Gli Indiani d’America la usavano per le coliche intestinali. Per questa indicazione va assunta alla dose di 40 gtt 2 volte al di. Inoltre viene usata per l’insonnia e in particolare diminuisce il tempo di addormentamento.


VALERIANA è sedativa del SNC, ipnotica, spasmolitica negli spasmi gastrici e colici di origine nervosa. Tra le piante spasmolitiche sottolineamo finocchio, anice, santoreggia.


ANETO presenta accanto a proprietà spasmolitiche anche effetti antibatterici: e quindi è utile per combattere i processi fermentativi a carico dell’apparato digerente. Carminativo e antimeteorico, può essere usato per le dispepsie e per il colon irritabile.
Infuso= 5g di frutti in 200 ml di acqua bollente.
Infondere per 15 minuti, filtrare e bere durante la giornata; TM 40 gtt per 3 volte al dì.


FICUS CARICA è specifico per le somatizzazioni a livello gastrointestinale delle situazioni ansiogene.


Altro rimedio interessante per le sue proprietà antispasmodiche a livello gastrico è la TM di CHAMOMILLA VULGARIS (Matricaria CHamomilla).



PATATA CRUDA sotto forma di succo fresco del tubero crudo. La patata cruda ha infatti un’azione atropinosimile, grazie alle solanine che contiene


MALVA E
LICHENE ISLANDICO che hanno effetto protettivo sulla mucosa del tubo digerente e riescono a ridurre leggermente lo stato infiammatorio.

Molto usate sono le piante che contengono enzimi digestivi quali PAPAYA e ANANAS

nonchè quelle piante che stimolano la secrezione endogena di enzimi biliari come CURCUMA, ASSENZIO e RAFANO, e gli enzimi pancreatici come ad esempio la HARONGA MADAGASCARIENSIS.



In uno studio di L. Langmead e coll. riportato su Farmacia news maggio 2004, viene indicata nientemeno che ALOE VERA.Ciò può sembrare strano dati i noti effetti lassativi della pianta. Tuttavia da questo studio è emerso che l’azione antinfiammatoria riscontrata fornisce un valido supporto nel calmare la sintomatologia.


VACCINIUM VITIS IDAEA MG è un rimedio che io considero tra quelli di prima scelta. E’ il gemmoderivato ottenuto dai getti di mirtillo rosso. Ha azione regolarizzante sulla funzionalità intestinale. La sua azione è di tipo bifasico sulla motilità del colon: in caso di inerzia esplica azione stimolante e tonica, mentre in caso di spasmo ed ipertonia, si rivela sedativo , antispasmodico.

Nelle forme ad impronta diarroica possono essere impiegati i frutti di VACCINUM MYRTILLUS, usati in terapia come antidiarroici e antimicrobici, nel trattamento della dispepsia cronica fermentativa. Polvere di estratto secco cps d 100-200 mg assumere 3-6 cps al dì;
TM assumere 40 gtt per 3 volte al dì.


OLIGOELEMENTI

utile associare a fitoterapici come l’aneto, il complesso MANGANESE-COBALTO, indicato in tutte le colonpatie funzionali 1 dose 3 volte a settimana per cicli di 3 mesi. E’ il complesso indicato nelle manifestazioni neurovegetative caratterizzate da reazioni spasmodiche gastrointestinali. Con con MANGANESE-COBALTO , otteniamo un significativo riequilibrio di un terreno dove regna il disordine. Poichè però nella colite spastica, il sintomo più doloroso è dovuto alle contrazioni spasmodiche, uniremo anche il FOSFORO, elemento complementare che interviene come regolatore dell’eccitabilità neuromuscolare e come efficacissimo antispasmodico. Infine assoceremo a questo il MAGNESIO, sinergico antidistonico e anch’esso regolatore dell’eccitabilità neuromuscolare.


COBALTO è il regolatore del sistema neurovegetativo soprattutto nelle forme gi associate a spasmo della muscolatura liscia

MAGNESIO agisce come regolatore della peristalsi intestinale e antispasmodico 1 dose al dì o a giorni alterni.E’ particolarmente indicato nelle forme intensamente dolorose.

LITIO quando i disturbi sono aggravati da un forte stress.


Il trattamento oligoterapico necessita di tempi
medio-lunghi e quindi conviene associare la fitoterapia sintomatica: ideali ficus carica o chamomilla


Omeopatia


L’ingrossamento visibile dell’addome rappresenta un problema frequente e il dolore è più sovente localizzato a destra. Tra gli altri sintomi osservati si possono includere letargia, mal di schiena, sintomi a carico dell’apparato urinario (vescica irritabile), dolori pelvici, emicrania.

Da uno studio eseguito su 53 pazienti è risultato che LYCOPODIUM ha avuto un’elevata percentuale di successo sia quando è stato prescritto sulla base della totalità sia soltanto su base patologica.
Esso rappresenta quindi uno dei rimedi di prima scelta, da indicare quando è perturbata la funzione epatica e se si ha un peggioramento dei sintomi al pomeriggio.

Ecco le caratteristiche di Lycopodium riscontrate in questo studio e che non collimano esattamente con quelle riportate dai testi classici:
Tutti manifestano desiderio di dolci, anche se non tutti affermano di star male dopo averli ingeriti.
Nessuno è stato male in seguito ad ingestione di cipolle.
La sete è variabile e non tutti preferiscono le bevande calde. Non si è evidenziata un’emilateralità destra.
La temperatura corporea è variabile, ma nessuno ama il calore.
Il periodo di aggravamento tra le 16 e le 20 non è emerso con grande chiarezza.
Tutti soffrono di gas intestinali dolorosi e una minoranza lamenta gonfiore addominale.
Tutti presentano disturbi del sonno.
Per quanto riguarda la sfera mentale sono tutti ansiosi, molti di essi vogliono riuscire nella vita e hanno una paura da anticipazione. Mancano di autofiducia e sono ordinati e bene organizzati. Sul piano emotivo, la sensazione predominante è la paura. In breve, nel complesso resta valida la descrizione del Repertorio di Kent.


CARBO VEGETABILIS, se vi sono ristagni venosi nel cavo addominale e se il soggetto ha fame d’aria.


CHINA se prevale la diarrea e se i disturbi si presentano con una determinata periodicità;

ASA FOETIDA se vi è prevalenza di dispepsia putrefattiva;

GRAPHITES se le feci sono commiste a muco e se il paziente ha avversione per la carne;

NUX MOSCHATA se vi è sonnolenza e stitichezza.


Altri rimedi prescritti spesso con successo sono:

ALOE SOCOTRINA,
ARGENTUM NITRICUM,
ARSENICUM ALBUM,
CARCINOSINUM,
COLOCYNTHIS,
MAGNESIUM PHOSPHORICUM,
MEDORRHINUM,
NATRUM MURIATICUM,
NUX VOMICA,
PHOSPHORUS,
PHOSPHORICUM ACIDUM,
SEPIA,
SULPHUR,
SYPHILINUM,
THUJA





MTC
I punti più frequentemente trattati sono 21 e 25 S,
13 e 15 VC.

Se i dolori si irradiano alle zone laterali dell’addome si trattano di solito anche 13F e 39VB. Infine 4GI e 3IT


Idroterapia
Viene iniziata con applicazioni caldo-umide (impacchi, fanghi, alghe) e con bagni a temperatura crescente, non solo sull’addome, ma anche, alternativamente, sul dorso e sugli arti inferiori. Dopo circa due settimane di queste misure prevalentemente rilassanti, si passa alle applicazioni più stimolanti, quali le docciature alternate calde-fredde sulle gambe e poi sul tronco, i lavaggi freddi sull’addome e poi su tutto il corpo, ed infine i bagi alternati caldi-freddi nei vari tipi proposti da Kneipp.



Ed infine ecco uno stralcio di un articolo di

Umberto Cornelli su La medicina biologica luglio-settembre 2004 sul:


“COLOSTRO BOVINO
è noto per la sua attività protettiva del tratto gastrointestinale umano e per il contenuto di sostanze che stimolano la crescita di massa muscolare. Inoltre, esso ha un’azione protettiva nei confronti di disturbi a componente reattiva-infiammatoria. Tuttavia non tutti i tipi di colostro bovino sembrano possedere attività simile in quanto derivano da animali lallevati in modo diverso. A questo scopo abbiamo svolto questo studio su due prodotti standardizzati uno USA e uno tedesco. I risultati di questo studio indicano una buona azione terapeutica del colostro, comunque dipendente dalla sua composizione. Le differenze sostanziali tra i due tipi di colostro riguardano la quota lipidica. Si è sempre ritenuto che i lipidi fossero una componente aggravante le ICS. In realtà si sta rivedendo questa impostazione in quanto si è osservato che, tra i lipidi, i cosiddetti coniugati di acido linoleico (CLA) presentano notevole attività antireattiva ed addirittura protettiva verso certe forme di tumore sperimentale. E’ noto che il CLA è contenuto in quantità significative solo nel latte e nel colostro dei ruminanti e che la sua produzione deriva dal tipo di alimentazione dell’animale. Si è tentato di supplementare gli animali con olio di pesce per poter ottenere derivati del latte più ricchi in CLA, innalzando la sua proporzione oltre lo 0,5% dei lipidi totali rinvenibili nei derivati del latte e del colostro. Si può notare che se si fosse fatto un semplice confronto tra prima e dopo con il solo placebo, si sarebero ottenuti dati significativi, sia per la riduzione degli episodi di diarrea che per il sintomo dolore”. In pratica con il placebo i dati sono stati altrettanto buoni, anche se lievemente inferiori. Tutto ciò dimostra il valore della componente emozionale nella SCI”.

STOP

sabato 15 gennaio 2011

COLON IRRITABILE parte prima






COLON IRRITABILE
parte prima


La medicina  definisce il colon irritabile, detto anche colite spstica, una sindrome caratterizzata da dolori addominali ricorrenti per lo più ipocondriaci ed epigastrici, irregolarità dell’alvo, meteorismo, e frequenti sintomi psichici associati, quali ansia e depressione.



La medicina naturale,  propone molte soluzioni.

(1) Alimentazione

Secondo Calbom e Keine (nel noto manuale “curarsi con i succhi freschi di verdura e frutta”) ecco i consigli da seguire.
(1) Bere molti liquidi per prevenire squilibri tra fluidi ed elettroliti. Diluire con la stessa quantità di acqua o succo di ALOE vera.
(2) Si consiglia una dieta ricca di fibre. La crusca di AVENA, i cereali integrali, compreso il risone, i legumi e frutta e verdure fresche devono costituire una parte rilevante della dieta, a meno che non si osservi che qualche cibo particolare abbia effetti irritanti. Alcuni ortaggi, se non sono ben tollerati crudi, possono essere cotti a vapore. I succhi vegetali sono in genere ben tollerati e hanno proprietà curative per l’intestino. In questo caso, però, noi consigliamo di mangiare frutta e verdura alla fine dei pasti e non a stomaco vuoto. Evitare i latticini, la carne rossa, i cibi lavorati e raffinati come la farina bianca, i fritti,il caffè, i dolci e le spezie. Assicurare l’apporto di calcio con succhi verdi e yogurt magro solitamente ben tollerato da molte persone che hanno invece una intolleranza per il lattosio. (3) L’assunzione di lactobacillus acidophilus è utile sia per la colite spastica che ulcerosa. A livello sintomatico i benefici si osservano non prima di 3-4 settimane o 2-3 mesi a seconda delle condizioni del soggetto.
(4) tra i vegetali benefici vi sono la patata americana, la camomilla, l’idraste, il trifoglio e l’achillea o millefoglio. Hanno effetti benefici anche il Té di Pau d’Arco, l’aglio e la PAPAIA.
Nutrienti utili= batacarotene, acido folico, vitC, vitE. Per la riparazione dei tessuti le vitamine e l’acido folico perchè durante la malattia ne è ridotto l’assorbimento. Vit K perchè c’è carenza; Calcio perchè aiuta a prevenire il cancro del colon; Mg perchè favorisce il rilassamento dei muscoli delle pareti del colon; Zn favorisce la cicatrizzazione delle ferite.

Succhi= carote, cavolo a foglia, prezzemolo e spinaci per il betacarotene; spinaci, cavolo a foglia e coste per l’acido folico; cavolo a foglia, prezzemolo, peperoni verdi e broccoli per la vitC; prezzemolo, cavolo cappuccio, peperoni dolci e broccoli per i bioflavonoidi; spinaci, asparagi e carote per la vitE; broccoli, lattuga cavolo cappuccio e spinaci per la vitK; cavolo a foglia, prezzemolo, coste e broccoli per il Ca; coste, spinaci, prezzemolo e aglio per il Mg; zenzero, prezzemolo aglio e carote per lo Zn.

Alfredo Torti su Natura aprile 2001: “ io consiglio la seguente miscela simbiotica: PROPIONIBACTERIUM SCHERMANI, STREPTOCOCCUS THERMOPHILUS, BIFIDOBACTERIUM BIFIDUM, LACTOBACILLUS BULGARICUS, L SPOROGENES, L CASEI, L PLANTARUM, L ACIDOPHILUS, LACTOCOCCUS LACTIS, LACTOBACILLUS HELVETICUS + PREBIOTICI a base di MALTO, INULINA E FRUTTOOLIGOSACCARIDI. Un trattamento integrato costituito da oligoelementi come base terapeutica, fitoterapici come rimedi sintomatici e miscela simbiotica appena citata, rappresenta un intervento globale in grado di risolvere le cause diatesiche di questo disturbo”.



(2) OMOTOSSICOLOGIA
Riporto in modo riassunto un articolo pubblicato pochi anni fa su “La medicina biologica”, rivista che ritengo un caposaldo per l’omeopatia e l’omotossicologia. Mi scuso in anticipo se ora non ricordo gli autori, in quanto si tratta di un riassunto che avevo scritto manualmente e frettolosamente, ma sono certa che chi è particolarmente interessato all’argomento può trovare in rete l’intero articolo cercando “guna”, oppure “la medicina biologica”.

“Nei pazienti affetti da ICS è doveroso un attento iter diagnostico per escludere eventuali altre, e più gravi, patologie. L’accurata anamnesi permette di individuare le cause più profonde o meno apparenti del disturbo. E’ difficile programmare uno schema terapeutico generale, perchè , in questa patologia così ricca di implicazioni, l’individualizzazione è più che mai fondamentale per il successo terapeutico.

Le cause della ICS si suddividono principalmente in due gruppi:
(a) Causa mentale= legata alle emozioni , al temperamento, alle nevrosi, allo stress, a shock e paure più o meno pregresse. In questo caso, la strategia terapeutica prevede principalmente l’impiego di
(1)rimedi omotossicologici come NUX VOMICA HOMACCORD,IGNATIA HOMACCORD, ACIDUM PHOSPHORICUM HOMACCORD,YPSILOHEEL.
(2) Alte diluizioni di rimedi omeopatici unitari come GELSEMIUM, ARGENTUM NIRICUM, IGNATIA, ACIDUM PHOSPHORICUM, CHINA ecc
(3 ) Fiori di Bach
(4) fitoterapici, tra cui adattogeni come WITHANIA SOMNIFERA, GINSENG, ELEUTEROCOCCO; rilassanti , antispastici come MELISSA, MENTA, VALERIANA, LAVANDA, ACHILLEA, PASSIFLORA, LUPPOLO ecc
(5) integratori per sostenere il sistema nervoso come ad es COMPLESSO POLIVITAMINICO B e MAGNESIO (6)Correzione degli errori alimentari. Si tratta spesso di errori legati alla modalità e al ritmo alimentare: scarsa e frettolosa masticazione, pasti veloci, intervalli troppo lunghi tra un pasto e l’altro ecc
(7) Psicoterapia, tecniche di rilassamento e di visualizzazione.




(b) Causa metabolica= è legata agli abusi alimentari, alla scarsa capacità digestiva, influenzata anche dalla sedentarietà, alla disbiosi , alle allergie ed intolleranze alimentari. La terapia prevede l’impiego di:
(1) farmaci omotossicologici con azione di stimolo sugli organi metabolici come ad esempio LYCOPODIUM COMP, LEPTANDRA COMP, COENZYME COMP, HEPEEL.
(2) Fitoterapici come colagoghi-coleretici BOLDO, CARCIOFO, CARDO, ROSMARINO, TARASSACO; Carminativi come FINOCCHIO, MENTA, CARVI, CUMINO, ASSENZIO MAGGIORE; Antinfiammatori e antispastici come CAMOMILLA, MALVA, ALOE; Amaro-digestivi come GENZIANA, CENTAUREA MINORE, ARANCIO AMARO, CALAMO AROMATICO, ASSENZIO MAGGIORE.
(3 ) Correzione degli errori alimentari. Di tratta frequentemente di errori legati alla quantità, qualità ed associazioni dei cibi. Diversi studi hanno evidenziato un’ipersensitività a certi alimenti e che i sintomi della ICS diminuiscono quando questi alimenti vengono evitati. Purtroppo, i test ematici abitualmente in uso (RAST, CAST-ELISA) non sono sufficienti per evidenziare queste intolleranze, perchè non si tratta di vere allergie. L’unico metodo pratico per valutare l’alimento incriminato è quello di adottare una dieta di esclusione, sulla base di un’accurata anamnesi e del buonsenso e, successivamente, di reintrodurre lentamente i cibi. In altri studi si è visto che pazienti sofferenti di ICS presentano problemi nell’assorbimento del lattosio, fruttosio e sorbitolo.
(4) Aumento dell’attività fisica.


In entrambi i casi, io consiglio sempre di iniziare a sgomberare il campo modificando il fattore alimentare, che è il più semplice su cui intervenire e che, se preponderante, produce in breve lasso di tempo sorprendenti risultati. Spesso si verifica che nei soggetti in cui prevalgono le cause mentali, la sola correzione delle abitudini alimentari porta a brillanti risultati perchè rende l’intestino meno reattivo agli impulsi nervosi.
Oltre a quanto detto, i pazienti possono trovre giovamento anche dall’integrazione di fibre vegetali. La crusca del grano è la meno indicata per via della larvata intolleranza al frumento che hanno molti soggetti. Buone fonti di fibre sono il RISO INTEGRALE , la SEGALE, la farina d’AVENA, l’ORZO, gli ORTAGGI, e le fibre di PSYLLIUM (Plantago ovata).
Le pazienti che peggiorano con le mestruazioni hanno avuto miglioramenti con l’assunzione di olio di OENOTHERA BIENNIS.


La flora intestinale può essere profondamente alterata, così come riscontrato a livello del MALT (sistema linfatico associato alle mucose). I lattobacilli e i bifidobatteri sono estremamente utili nel regolarizzare le evacuazioni e ridurre la flatulenza. Prescrivo allora 1 bustina al giorno di SYMBIOLACT COMP per almeno 3-4 mesi. Altri probiotici come il PROSYMBIOFLR e il SYMBIOFLOR 2 i sono dimostrati molto efficaci nel controllo dei sintomi dell’ICS: un possibile iter potrebbe essere basato sull’iniziale impiego del primo complemento per due mesi, a cui segue il secondo per altri 3-4 mesi”.




(3) Dalla maggior parte di autori attuali trovo sempre controindicato l’uso del latte e suoi derivati.
Come dieta io consiglio di applicare quella di Erhet (che ho più volte indicato in altri articoli) con la dovuta gradualità. Ciò vale a maggior ragione per quei soggetti che lamentano eccessiva fermentazione e gonfiore addominale.
Ho voluto fare questa precisazione perchè nell’ultimo punto riporto “per dovere di completezza” i concetti su cui si basa la cura Mayr, che però dal mio punto di vista non costituisce “prima scelta”.


(4) Metodo Mayr

Il noto medico austriaco Franz Xaver Mayr dedicò tutta la sua vita allo studio di questo problema.
Secondo lui la malattia si sviluppa sulla base di una ipotonia non del colon, ma dell’intestino tenue, che provoca una dilatazione progressiva delle anse intestinali e un ristagno in esse di grosse quantità di materiale fecale in stato di putrefazione o di fermentazione. Sarebbero le tossine prodotte nei processi putrefattivi e fermentativi a provocare un’infiammazione cronica sia dell’intestino tenue che del colon, dando luogo a sintomi che definiscono il colon irritabile. Secondo Mayr si tratterebbe quindi di una malattia che colpisce l’intero intestino, e ciò risulta in perfetto accordo con quanto sostenuto da molti autori angloamericani dei nostri giorni, i quali hanno proposto di cambiare il nome della malattia in “sindrome dell’intestino irritabile” (SCI). Queste idee di Mayr non erano del tutto nuove, poichè già i grandi medici dell’antichità avevano messo in luce l’importanza del terreno intestinale come fonte di malattia. Originale di Mayr è invece il suo metodo diagnostico, che consente di accertare il grado di avanzamento della malattia mediante misurazioni anatomiche e valutazioni del tono della cute e di altri segni umorali.
Già Ippocrate e i medici cinesi delle prime dinastie imperiali applicavano il digiuno quale terapia principe per curare l’intestino irritabile. Anche Mayr usò il digiuno assoluto, ma vi aggiunse qualcosa di assolutamente nuovo: il digiuno attenuato a base di dieta lattea insalivata. E’ questo un metodo terapeutico particolarmente adatto per soggetti debilitati e molto intossicati, che non sarebbero in grado di sopportare un digiuno totale, il che accade a più del 50% dei soggetti di oggi. Mayr partì dal presupposto che un malato di intestino irritabile mangia troppo, ma assimila circa 1/3 di quanto mangia, mentre gli altri 2/3 del cibo vengono trasformati in tossine dai batteri intestinali. Esso è troppo defedato, troppo iponutrito per sopportare un digiuno totale, ma ha più che mai bisogno di far riposare l’intestino, iperaffaticato da un’alimentazione eccessiva durata molti anni. La dieta lattea insalivata, la risposta a questo dilemma, è praticamente una flebo fatta per bocca con la pappa più facilmente digeribile che sia stata finora escogitata da un dietologo: il latte insalivato. Il paziente mastica un minuscolo pezzetto di pane bianco raffermo fino a renderlo completamente liquido, raccogliendo così in bocca una certa quantità di saliva, quindi introduce in bocca un solo cucchiaino di latte, lo mescola accuratamente con la saliva, e deglutisce la pappa da lui stesso preparata in modo veramente biologico. In effetti quale alimento è più digeribile, per un soggetto adulto, del latte fresco insalivato dalle sue stesse ghiandole salivari? Tengo a sottolineare che, invece, i digiuni attenuati a base di succhi freschi centrifugati di frutta e verdura, proposti da altri autori, hanno dato cattivi risultati e prodotto eccessive fermentazioni. Solo in caso di intolleranza o allergia al latte si possono somministrare pappe di cereali (soprattutto di avena), o tentare di diluire il latte con caffè d’orzo, rendendolo così più facilmente flocculabile nello stomaco. Per pazienti estremamente defedati è bene inoltre integrare la dieta con opportune aggiunte, quali uova alla coque, formaggi freschi, pesce, punte di asparagi, mele cotte ecc. Alcuni medici Mayr alternano in taluni casi la dieta lattea rigorosa con la dieta integrata: ad esempio 1 settimana al mese di dieta lattea e 3 di dieta integrata per 3-6 mesi. Quando il paziente tollera bene la dieta lattea, questa deve essere somministrata per almeno 3 settimane, meglio se consecutive. Oggi però la SCI è spesso così inveterata, che per molti pazienti sono necessarie fino a 8-12 settimane di cura per ottenere una guarigione completa. Dato che, per motivi pratici, quasi sempre si interpongono dei periodi di dieta integrata, la cura radicale di un intestino irritabile viene così a durare molti mesi. Va tenuto però presente che il soggetto subisce un netto miglioramento già dopo la prima settimana di cura, e che questo miglioramento lo sprona a continuare la via intrapresa. La cura Mayr si può ritenere oggi ( l’articolo da cui ho tratto questo protocollo è del lontano 1989) un passaggio obbligato per chi vuole guarire da un colon irritabile, poichè nessuno degli altri metodi può da solo risolvere radicalmente il quadro. In proposito aggiungiamo che il massaggio addominale e la somministrazione per bocca di acque solfatiche diluite, sono stati introdotti dallo stesso Mayr quali parti integranti della sua cura.
STOP
Le due immagini che seguono la mia sono di Giovanni Ambrosioni e si intitolano "Allo stupore...la rabbia" e "Caciucco alla livornese in Canada"

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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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