Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 30 aprile 2011

Carotenoidi


Pumpkins and Gourds - by Iris H. Zuares -  A Digital Painting by eyewrisz



Ma cosa sono questi carotenoidi di cui si sente spesso parlare a proposito di vitamine ed integratori?  E’ un concetto che viene tanto spesso descritto quanto poco capito dai non addetti ai lavori: ecco perché cercherò di esprimerlo come al solito in parole molto povere!
I carotenoidi sono sostanze colorate e coloranti (pigmenti) molto diffusi in frutta e verdura. In genere ne sono ricchi gli alimenti di colore rosso, arancio e giallo.
I carotenoidi sono così chiamati perché trovati inizialmente nelle carote.
Essi esercitano una importante azione antiossidante. Il beta-carotene, che è il precursore della vitamina A, è capace di inibire l'ossidazione del colesterolo. L'alfa-carotene è ancora più potente e aiuta a prevenire il cancro del colon, del polmone e della pelle. Il licopene, presente in particolare nel pomodoro, ha degli ottimi effetti antiossidanti e secondo diversi studi protegge dal tumore alla prostata, al polmone, allo stomaco, al pancreas, all'esofago, al colon-retto ed anche a seno e utero.
Oggi si fa larghissimo uso di integratori a base di Luteina e zeaxantina per proteggere l'occhio da una malattia degenerativa che può portare a cecità: la maculopatia degenerativa o retinite pigmentosa.
Assumere un notevole quantitativo di questi principi attivi, che io consiglio in forma alimentare piuttosto che come integratori, migliora le difese immunitarie e rivitalizza l'intero organismo nel suo complesso.
Una curiosità importante: i soggetti ipotiroidei non riescono a convertire del tutto i carotenoidi in pro-vitamina A: ecco perché notiamo spesso un colorito giallastro sulla loro pelle: esso è dovuto ad iper-betacarotenemia. Ed ecco anche un motivo in più, oltre al fatto che l'intero metabolismo è rallentato, del colesterolo alto riscontrato in questi pazienti.
Io quindi continuo a consigliarvi di assumere molta frutta e verdura e quando si avvicina la stagione estiva in particolare molta frutta e verdura ricca in carotenoidi che offre una validissima protezione contro i danni da raggi ultravioletti

STOP

domenica 24 aprile 2011

BUONA PASQUA!




Con questa bellissima immagine dal titolo "L'attesa" di Romano Guidotti, auguro una serena Pasqua a tutti e che ciò che matura nell'uovo dei nostri progetti possa realizzarsi nel modo migliore!!!

venerdì 22 aprile 2011

Una storiella






Storiella di kafkiana memoria!

Una mattina Gregorio Assa Foetida, destandosi da sogni inquieti, decise di contattare uno psicologo comportamentista, perché vedeva che da tempo amici e parenti lo evitavano e lo deridevano, spesso si arrabbiavano con lui e poi si eclissavano misteriosamente...
Doveva esserci qualcosa in lui che non andava...
“Sono diventato antipatico” si ripeteva, “sono disturbato e non riesco a rendermene conto...” qualcuno bisbigliando ha detto di me: “a naso mi ripugna”.
Tale dubbio divenne decisamente certezza quando anche lo psicologo, a pochi metri da lui..., ebbe, come dire...un mancamento!
Ma quale non fu la sua desolazione nel sentirsi dire dallo psicologo appena ripresosi: “Non si tratta di comunicazione...il suo è semplicemente un problema di alitosi!”



ALITOSI
Un metodo empirico per testare l’alitosi in passato era la così detta prova organolettica, molto usata dai dentisti. Questa consisteva nell’odorare l’alito del paziente da un palmo di distanza, poi da un metro e per ultimo da tre metri. A seconda della distanza dalla quale veniva percepito il cattivo odore, si classificava l’alitosi in lieve, moderata o seria. Per effettuare correttamente la prova, la rilevazione andava successivamente comparata con quella di un’altra persona, che fungeva da 2° test e che poteva essere, a seconda delle circostanze, o un accompagnatore del paziente o un collaboratore dello studio medico.



La causa più frequente è una cattiva igiene orale, perché il ristagno di residui alimentari tra i denti fermenta e causa un sapore fetido in bocca: i batteri che demoliscono le proteine del cibo rimasto tra i denti producono sostanze solforate: le stesse presenti in aglio e cipolla, nonché nell’assafetida. Queste sostanze sono i metilmercaptani e vengono prodotte da particolari batteri che si annidano nelle cripte del pavimento della lingua e delle tonsille in seguito all’accumularsi di placca batterica e detriti cellulari epiteliali (desquamazione degli epiteli).
Pare che le malattie dentarie come la parodontite siano strettamente correlate all’insorgenza di alitosi cronica e viceversa l’eliminazione della patina costituita da batteri morti e vivi, cellule desquamate e detriti organici presenti sulla superficie del pavimento della lingua elimini l’alitosi e anche la parodontite. Quindi è necessaria un’adeguata pulizia della lingua e cavo orale in generale, non solo dei denti.
Ma l’alitosi può essere dovuta oltre che a patologie gengivali o parodontali, a una carie trascurata, a scarsa produzione di saliva, ad una patina batterica spessa sul dorso della lingua, a malattie più generali come epatopatie, disturbi dell’apparato digerente e/o respiratorio.


Fitoterapia
Una preparazione specifica prevede l’uso di una tisana a base di:
SALVIA 40g,
MENTA 40g,
ALTEA radice 20g e
7-8 CHIODI DI GAROFANO.

Si utilizzano circa 60 g della miscela per L. d’acqua.
Le erbe andranno versate direttamente nell’acqua, accendendo poi la fiamma e spegnendo ai primi segni di ebollizione. Si lascia in infusione per circa mezz’ora coprendo il recipiente, e se ne consuma 1 tazza al momento dei pasti. La stessa preparazione può essere usata per sciacqui dopo i pasti o in caso di necessità.
Un rimedio molto efficace e reperibile facilmente in Farmacia è l’Alipuro a base di olio essenziale di prezzemolo.
Consigliato non solo per coloro che soffrono di alitosi ma anche per tutti quando si sono assunti alimenti che generano alito cattivo come ad esempio l’aglio. Il prezzemolo è il miglior neutralizzatore dell’aglio: ecco perché li troviamo spesso insieme nelle varie ricette di cucina.
Altre piante utilissime sono:
FINOCCHIO, ANICE e congeneri.



Quando invece la causa del cattivo odore non risiede nel cavo orale, possiamo prendere in considerazione l’apparato digerente: dispepsia, gastriti, ulcera, reflusso ed ernia iatale contribuiscono spesso all’insorgenza di alitosi.
Il rallentato svuotamento gastrico per disturbi digestivi, provoca fermentazioni dei cibi nello stomaco, che, sviluppando gas, possono risalire al cavo orale e alle vie respiratorie.

Oltre queste due principali cause, ci possono essere alla base del problema diverse malattie croniche o condizioni gravi come ad esempio: il diabete mellito, le epatopatie acute e
l’ insufficienza renale cronica (in questi casi l’alitosi non è né il primo né il più grave dei sintomi che il malato avverte), l’alcolismo o il tabagismo estremi, malattie delle vie respiratorie comprese sinusiti e tonsilliti ecc ecc.
in questi casi va prima curata la malattia di fondo.

ECCO UN ELENCO DEI PIU’ COMUNI ALIMENTI E SOSTANZE CHE GENERANO ALITO CATTIVO

aglio, cipolla, particolari spezie aromatiche, peperoni, carni affumicate, alcuni pesci, alcuni formaggi, caffè, birra, vino e alcolici; tabacco (sigarette, pipa, sigari, tabacco da fiuto e da masticare); farmaci antistaminici, antidepressivi, diuretici e ansiolitici;


PERIODI DI DIGIUNO, che comportano una minore produzione di saliva, meccanismo primario per la detersione orale.


COSA FARE:

(1) spazzolamento in profondità del dorso della lingua, che può essere eseguito anche con lo stesso spazzolino che si usa per lavarsi i denti, ma ancora meglio con uno specifico puliscilingua che riesce in modo più efficace a ripulire il terzo posteriore della lingua: la parte verso la gola;

(2) per quanto riguarda l’uso quotidiano del colluttorio, non sono d’accordo: impoverisce la flora locale, cioè distrugge anche i batteri “amici”.

(3) strofinare la lingua su un polso ben pulito e non profumato, aspettare alcuni secondi e poi odorare;
far uscire la lingua fuori dalla bocca il più possibile e strofinarne la superficie due o tre volte su una garza sterile. Attendere 40 secondi e odorare la garza.

(4) passare un filo interdentale (non aromatizzato, non cerato e di colore bianco) tra i molari posteriori superiori e inferiori. Se il filo dopo 40 secondi assume un colore marroncino, odorarlo.



(5) recentemente è stato introdotto sul mercato uno strumento diagnostico in grado di rilevare con certezza l’alitosi e di determinare esattamente da quale parte del nostro corpo si origina il problema, se dalla bocca, dal naso o dai polmoni: si tratta dell’HALIMETER.

lunedì 11 aprile 2011

Dolori muscolari





DOLORI MUSCOLARI
Recentemente ho accennato il concetto di “fascia”.
Tutti i muscoli sono rivestiti da una propria fascia detta mio-fascia dove il prefisso “mio-” sta per muscolo.
La rivista La medicina biologica riporta spesso articoli su questo argomento e da questa fonte riporto in modo
super-riassunto uno stralcio.

“SINDROME ALGICA DA TRIGGER MIOFASCIALI 
Con questa definizione ci riferiamo a un gruppo di patologie definite diversamente dalla medicina ufficiale e precisamente:
(a) fibromialgia;
(b) sindrome da dolore cronico benigno;
(c) sindrome algia miofasciale.

La (a) è una forma di reumatismo non articolare caratterizzata da dolore muscolare generalizzato associato a molte aree tender; è frequentemente associata ad astenia, rigidità mattutina e sonno poco ristoratore. I test reumatici e flogistici sono costantemente negativi. Colpisce più spesso le donne; i pazienti accusano ansia, cefalea, dismenorrea , sindrome da colon irritabile e parestesie.
Spesso è associata a depressione.

La (b) è caratterizzata, oltre che dalle algie muscolo-fasciali diffuse con punti iperalgici circoscritti, da ansia, depressione e ipocondria. I sintomi sono dolori muscolari diffusi, migranti, depressione e disturbi del sonno.

La (c ) è caratterizzata da algie muscolari localizzate associate a irrigidimento e debolezza generalizzata.
Le algie muscolari sono la sede di aree trigger ben definite; può interessare un solo muscolo o essere multiregionale o generalizzata. Si associa a depressione, paura nell’affrontare l’attività motoria ed ansia, oltre a disturbi del sonno.

Nelle forme generalizzate si possono associare ipotiroidismo (anche trait ipotiroideo), deficit vitaminico, disfunzioni endocrine, anomalie posturali ed algie poliarticolari. La correzione di questi quadri associati, prima dell’intervento terapeutico specifico sulle aree trigger, è la condicio sine qua non per l’ottenimento di un risultato stabile soddisfacente.

L’età media in cui insorge questa sindrome è 44 anni; la durata media sei sintomi 5 anni; c’è un diminuito livello di attività sociale e un disuso muscolo-scheletrico per diminuzione dell’attività fisica, ed in alcuni casi disturbi gastrointestinali.

I tre quadri descritti erano stati definiti come “fibrosite” già nel 1939 da Abel, e tuttora in alcuni testi si trovano sotto questa definizione.

Molte aree trigger miofasciali corrispondono alla localizzazione di zonidi di agopuntura;

la ragione di questa sovrapposizione va ricercata in una comune localizzazione anatomica: la giunzione muscolo-tendinea, area di aumentata densità recettoriale con polimorfismo strutturale.

Inoltre, sia le aree trigger che gli agozonoidi si caratterizzano per una brusca caduta della resistenza elettrica (pozzi elettrici); tra l’altro il termine riportato negli antichi testi cinesi per indicare il punto di agopuntura è hi-shueh, che vuol dire fondo del pozzo.
Secondo la dott.ssa Travel (medico di Kennedy e poi di Johnson, che ha scritto un testo autorevole sull’argomento), ogni singola area trigger muscolare produce, a riposo o in movimento, un dolore proiettato in un’area specifica extrametamerica per ciascun muscolo. Il soggetto avverte dolore in aree non corrispondenti a quelle che ospitano il/i trigger che ha /hanno provocato il dolore; ciascun muscolo può essere sede di più trigger e, conseguentemente, proiettare a distanza più dolori, con notevole complicazione per la diagnosi topografica, poiché molte algie proiettate si giustappongono o sovrappongono. Personalmente ritengo (Milani) che si formino aree trigger là dove erano presenti nell’embrione zone mioblastico-connettivali di saldatura dei miomeri metamerici. Secondo la Travel e coll. la proiezione algica presenta caratteristiche topografiche costanti e distinte per ciascun muscolo: essi sviluppano i concetti di tutto il loro manuale secondo questo dogma, in qualche modo riproponendo il concetto relativo alle algie viscero-cutanee, ma mentre le algie viscerali proiettate anteriormente e posteriormente hanno sempre carattere metamerico, in continuità con l’interpretazione razionale neurofisiologica ed embriologica, le algie muscolari proiettate di Travel e Simons sono molto frequentemente extrametameriche.
Ma passiamo ora ad alcune importanti considerazioni:
(1) i trigger miofasciali si formano in ogni porzione del tessuto muscolare e non in aree predefinite: conseguentemente non possono essere indicati “a priori” e, quindi, non possono venir specificati su tavole anatomiche: sono variabili e come tali vanno considerati, di volta in volta, di caso in caso.
(2) Nel 90% dei casi, i trigger non proiettano dolori a distanza, né sullo stesso metamero in senso orizzontale, né su metameri distanti in senso cranio-caudale:
((a)) il soggetto avverte ed indica il dolore dove è presente l’area algogena trigger o, al massimo, nelle zone vicine; ((b)) il soggetto avverte dolore proiettato al massimo a 1-2 metameri contigui soprastanti o sottostanti, rispetto a quello sede dell’area trigger, in asse con la teoria delle 3 radici di Sherrington.

(3) La tecnica dello stretch-and-spray, sporadicamente efficace a breve termine, è pressoché inefficace a lungo termine. E’ praticamente impossibile stirare i muscoli paravertebrali. Il loro controllo è automatico (tono); il loro rilassamento volontario è impossibile (sono involontari), soprattutto se ospitano aree trigger. La formazione di un trigger ed il suo mantenimento sono mediati da riflessi spinali e reticolari. Inoltre lo stiramento di un muscolo che ospita un’area trigger è molto doloroso. Il cloruro di etile (((che è consigliato nel manuale oggetto di questa critica))) con cui “si potrebbe” inattivare un’area trigger è molto infiammabile e, se applicato a distanza inferiore a 20-30 cm per qualche secondo, può causare in soggetti anziani con cute atro-distrofica, necrosi tissutali di difficile e lenta risoluzione.

(4) Gli studi termografici (Milani 2003) ben evidenziano come ogni trigger non sia un punto bensì un’area ischemica “fredda” circondata da una zona cutanea “calda” coinvolgente ampie porzioni somatiche. L’insorgenza del dolore muscolare è legata a stimolazioni di aree relativamente vaste, dando origine ad iperalgie diffuse.

Può accadere che lungo il decorso di un nervo sensitivo o misto si organizzino due o più aree trigger muscolari: per vasocostrizione riflessa può indursi sofferenza ischemica del nervo (n); in questo caso il dolore sarà irradiato (non proiettato) lungo il decorso del n avalle del trigger: questo fenomeno di fatto si osserva frequentemente, ma si tratta di una neuropatia secondaria (esempio sindrome del nervo grande occipitale di Arnold da trigger dei muscoli retti del capo omolaterali oppure sindrome del nervo addomino-genitale da trigger del muscolo psoas omolaterale): in questi casi il dolore irradiato di tipo nevritico è circoscritto, acuto, urente e non diffuso, sordo, stringente come nel dolore miofasciale.

(...)

La terapia dei trigger è semplice: il paziente indica l’area dolente e l’operatore, dopo aver rilevato la presenza di un trigger, lo inattiva.

TERAPIA
(1) farsi indicare dal paziente le zone algiche con calma e precisione iniziando dalla muscolatura cervicale, poi dorsale e lombare; prima la muscolatura paravertebrale involontaria (staturale) e poi quella volontaria (cinetica); l’inattivazione dei trigger paravertebrali risolve almeno il 70-80% di tutta la patologia algica lamentata: ecco perché la stazione eretta e la muscolatura involontaria paravertebrale sono state trattate in dettaglio nella prima parte di questo articolo.

(2) segnare con matita dermica tutte le aree algiche indicate dal paziente;

(3) attendere qualche minuto e ripetere iniziando dalla muscolatura lombare, poi dorsale e cervicale e ricontrollare se tutte le aree siano state reindicate. In questa fase può succedere che non tutte le aree vengano confermate oppure se ne possono aggiungere altre;

(4) segnare con matita le eventuali aree aggiunte;

(5) palpare col polpastrello del primo dito o con un piccolo cilindro di plastica o gomma dura (no metallo) del diametro di 2 cm ciascuna area segnata facendo scorrere il polpastrello sulla cute e sui piani di clivaggio sottostanti. La palpazione deve essere non molto profonda, precisa e sicura;

(6) segnare con matita le aree trigger più dolorose (per le prime sedute andranno trattate solo queste; nelle successive verranno prese in considerazione anche le altre);

(7) la zona algica indicata dal paziente corrisponde a un vero trigger se:
(a) ispettivamente il muscolo in toto che ospita il trigger è più contratto dell’omonimo controlaterale ed appare più accorciato e gonfio;

(b) palpatoriamente si presenta come: una bandeletta di consistenza teso-elastica, circoscritta, di non più di 2 cm di diametro, che scatta alla palpazione, oppure come un lieve affossamento del tessuto (un trigger funzionale determina una ipofunzionalità muscolare in toto con subtrofia fibrale e sostituzione del miotessuto con connettivo fibrillare lasso o adiposo subfasciale).

(c) elicitazione di un dolore circoscritto, sordo, profondo (è veicolato dalle fibre amieliniche di piccolo calibro c) provocato dalla stimolazione meccanica di una flogosi “fredda”.


La diagnosi differenziale tra trigger miofasciali e dolore riferito viscerale deve essere sempre fatta in quanto eventuali patologie viscerali possono “accendere” un trigger o slatentizzarne uno già presente, non ancora clinicamente attivo.

NB i cardini della flogosi calda sono rubor-tumor-calor, quelli della flogosi fredda sono dolor e functio laesa.”

L’articolo continua indicando i rimedi omotossicologici da iniettare localmente a livello ambulatoriale e quelli che il soggetto deve prendere come terapia domiciliare.



“FIBROMIALGIE sono manifestazioni dolorose muscolari caratterizzate da contrattura dolorosa; in particolare interessano i muscoli paravertebrali cervicali o lombari. Si manifestano soprattutto dopo esposizione ad aggressioni atmosferiche, movimento brusco, mantenimento prolungato di alcune posture o in condizioni di stress.

Noi consigliamo una terapia a base di oligoelementi e precisamente un trattamento di fondo con Mn-Co 1 dose al dì o 3 volte a settimana; è il complesso indicato nelle distonie neurovegetative e in numerose condizioni conseguenti allo stile di vita. Trattamento complementare con Mg 1 dose a gg alterni, è l’elemento specifico dei dolori muscolari; FOSFORO 1 dose a giorni alterni, perché manifesta attività complementare a quella del Mg e Li 1 dose al dì indicato nei dolori accompagnati da ansia e depressione.”

STOP
L’estratto riportato qui proviene da uno stralcio di appunti per cui non sono sicura di citare la fonte esatta, ma mi pare si tratti di un articolo del Dr. L.

Milani dal titolo "OMEOSINIATRIA E TRIGGER MIOFASCIALI: UN'ACCOPPIATA VINCENTE" su La Medicina Biologica, GUNA EDITORE aprile-giugno 2003.

venerdì 8 aprile 2011

Oggi il lavoro è quasi sempre VESSATORIO!

L'appello di Lucia
Accolgo con spirito solidale l'appello di Lucia (Lu per gli amici blogger), una giovane donna affetta da alcune gravi patologie che per ben due volte si è vista rifiutare dall'Azienda Ospedaliera presso cui lavora, la richiesta di poter trasformare il suo rapporto di lavoro in un part-time.
Una richiesta non certo motivata da momentaneo capriccio, ma dalla impellente necessità di curarsi e di non aggravare ulteriormente le serie e documentate patologie di cui soffre.

In data 6 aprile 2011, così scrive Lucia sul suo blog Lufantasygioie



Ho bisogno del VOSTRO AIUTO!
Ecco la mia montagna da scalare.

Vi chiedo di diffondere questa lettera ,utilizzando uno dei mezzi più potenti che ci siano :il web.

Mi piacerebbe che questa mia lettera,che domani mattina verrà spedita con raccomandata A/R,possa raggiungere quante più città italiane e straniere possibili.

Vi chiedo di dar voce al mio appello,alla mia domanda,alla mia lettera.

Il mio è solo un favore personale,non uno schieramento politico o un cambio di partito.

Credo che sia giusto che ogni lavoratore venga rispettato nella sua totalità di essere vivente che può ammalarsi o prendersi cura di un suo caro,senza dover combattere contro i mulini a vento.

Capirò chi non vorrà divulgare il mio appello e ringrazierò chi farà da ripetitore,chi saprà e vorrà tradurre questa mia lettera in tutte le lingue straniere.

Non posso far altro che aspettare l'evolversi degli eventi,credo che umanamente io non possa fare di più.

Vi ringrazio anticipatamente di voler divulgare la mia voce attraverso i vostri blog, FB e le altre piattaforme esistenti in internet.

Lucia

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Al Ministro per la Funzione Pubblica

e l'innovazione nella Pubblica Amministrazione

Prof. Renato Brunetta

Corso Vittorio Emanuele II,116 00186-Roma



Cervignano D'Adda,(Lo),06/04/2011

Oggetto:Art 73 del D.L. 112 del 2008

Egregio Signor Ministro, sono un'Infermiera professionale di 41 anni,lavoro per l'Azienda Ospedaliera di Melegnano,Milano.

Le ruberò solo 10 minuti del suo tempo perché ci tengo a ringraziarla per le modifiche che ha apportato alla legge 23 dicembre 1996,n 662.

Infatti è grazie alle nuove disposizioni che adesso le Aziende Ospedaliere ,hanno il coltello dalla parte del manico.

Mi creda,ci ho pensato un po prima di scriverle,perché sono consapevole che non leggerà mai questa mia lettera. Ma non importa,io tento ugualmente.

Ho fatto richiesta di part-time per ben 2 volte,17/05/2010 e il 10/11/2010 scrivendo chiaramente che lo richiedevo per problemi di salute.

Evidentemente la salute del cittadino/lavoratore non è così importante come invece si vuol far credere agli elettori in periodo elettorale.

Nel gennaio 2008 ho avuto un primo episodio di Trombosi Venosa Profonda alla gamba sinistra. Dopo la cura ed aver effettuato uno screening trombofiliaco per capire le cause,visto che stavo per compiere 38 anni,a marzo del 2009 sono stata colta dalla seconda trombosi venosa profonda ,sempre alla gamba sinistra.

Da allora,dopo aver avuto una recidiva di trombosi ed aver scoperto di essere affetta da una mutazione genetica del sangue e precisamente del V fattore della coagulazione,sono costretta a prendere ogni giorno e per tutta la vita il Coumadin.

Sono seguita sia da un Chirurgo Vascolare che da un'ematologo del San Raffaele Come lei saprà il Coumadin e tutti gli antiaggreganti piastrinici sono farmaci SALVAVITA....si danno ai portatori di Fibrillazione atriale,ai pazienti che hanno avuto un' ictus ,un 'infarto cardiaco,a chi è portatore di valvole cardiache...e a chi ha la mia stessa patologia.

Il Coumadin è un farmaco importante ma pericoloso,perché il suo dosaggio nel sangue deve restare tra un range preciso,al di sotto si corre il rischio di nuove trombosi e al di sopra di tale range si può incorrere in emorragie. Infatti ogni 20-25 giorni devo effettuare un prelievo di sangue e come lei saprà ,noi lavoratori abbiamo 18 ore di cui possiamo fruire per espletare esami ,indagini,ecc.

Comprenderà che nel mio caso non sono affatto sufficienti,e lavorando dalle 7,30 alle 15,12 non posso far altro che prendere un giorno di ferie o una malattia per poter effettuare tale esame...... Io lavoravo in Pronto Soccorso,ho sempre lavorato in questo reparto di emergenza,anche dopo la recidiva di TVP,ma dovetti scrivere una lettera per farmi trasferire in un reparto più tranquillo,visto che nel Pronto Soccorso arrivano sempre pazienti un po “particolari”.

Dopo la mia lettera venni trasferita presso l'ambulatorio di Oculistica,dove restavo all'in piedi dalle 8,30 alle 16,15,escludendo i 30 minuti della pausa pranzo.

Sono sicura che lei comprenderà che avendo avuto 2 trombosi alla gamba per me era molto difficoltoso e doloroso restare tanto tempo all' in piedi.

Come avrà potuto capire ,non ho mai avuto nessuna limitazione dal medico competente....

Nel novembre del 2009 mi fu diagnosticato un 'ipotetico MCI anamnesico,confermato definitivamente nell'ottobre del 2010.

L'MCI anamnesico non è altro che l'acronimo del Decadimento Cognitivo Lieve.

Praticamente ho problemi di memoria(che statisticamente nel giro di 6 anni evolveranno in Alzhaimer)

Sono seguita dal centro U.V.A. del San Raffaele dove ogni anno mi attende una visita di controllo...perché cure per questa patologia non esistono.

La mia seconda domanda di part time l'avevo presentata dopo aver avuto la certezza di essere affetta anche da questa patologia.

Nel novembre 2010 dopo una Risonanza Magnetica ho scoperto di essere affetta anche da ernia discale a livello L5-S1 posteriore mediana e paramediana destra e protusione discale a sinistra in L4-L5

Costretta di nuovo a prendere carta e penna o mouse e pc , scrissi di nuovo all'Ufficio infermieristico e così dopo colloquio venni spostata dall'ambulatorio di Oculistica a quello della Sala Prelievi.

Purtroppo a gennaio dopo risonanza magnetica del ginocchio destro ho scoperto di essere affetta da Osteocondrite femoro laterale .Questa è una patologie degenerativa del ginocchio,che sembrerebbe dovuta a varie cause (traumatiche,vascolari e immunoreumatologiche),dovrei utilizzare le due stampelle,dette canadesi,per non caricare il ginocchio ed iniziare un ciclo di 30 giorni di magnetoterapia......

Attualmente sono in attesa di sapere se sono affetta anche da qualche malattia immuno-reumatologica,mascherata dal fenomeno di Raynoud

Sono stata costretta a chiedere l'aiuto e l'assistenza di uno studio legale della Camera del Lavoro di Milano,affinché la mia richiesta di part time venisse in qualche modo presa in considerazione.......ma mi sbagliavo!

Perché ad oggi 06 aprile 2011,questa lettera inviata il 2 marzo non ha ancora avuto nessuna risposta!! L'avvocato riproverà a scrivere un sollecito di risposta ,ma mi chiedo:”non sarebbe stato carino o perlomeno da EDUCATI rispondere alla lettera dello studio legale?Non so...anche per dire :”stiamo valutando tutte le domande per il part time,fino a maggio non possiamo darle informazioni più precise.....”

Ecco qui,sign Ministro Brunetta,alla fine di questo mio percorso travagliato e difficoltoso,per nulla conclusosi,non mi restava che scriverle.

Mi scusi per il tempo che le ho rubato,ma sono convinta che lei dovesse sapere che le sue leggi e le sue idee vengono espletate così bene che il part time,si nega perfino a lavoratori/pazienti che non sanno più a quale Santo votarsi(scusi se non ho scritto Partito votarsi!)

So che non prenderà mai in considerazione questa mia lettera ,ma come le dicevo non importa di aver sprecato 1 ora per scriverle.

Ho visto che lei ha un blog,non so se lo gestisce lei...anch'io ne ho 1,le lascio il mio link: http://lufantasygioie.blogspot.com/ quando vorrà passi a trovarmi,troverà questa lettera postata nel mio blog.

Distinti Saluti

Ancona Lucia

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Unendomi alla richiesta di Lu, a mia volta invito i miei lettori a divulgare ulteriormente questo appello. Grazie.

domenica 3 aprile 2011

Morbo di Crohn









MORBO DI CROHN
Su questa patologia potete trovare articoli molto interessanti in numerosi siti e riviste di terapia olistica.
Dato che ci troviamo di fronte ad un disturbo cronico, il soggetto si trova nella fase di impregnazione o in quella subito successiva di deposito secondo l’inquadramento omotossicologico.
In parole ultra-povere, vuol dire che la regressione della patologia è difficile e in alcuni casi impensabile.
Decidere di rinunciare alla terapia allopatica in questo caso, anche se dal mio punto di vista si tratta della scelta più opportuna, comporta una grande responsabilità sia da parte del malato che da parte del medico.
Chi attua questa scelta, quindi dovrebbe farsi seguire da un medico olistico ad intervalli molto ravvicinati.
Si tratta di una patologia autoimmune ed eccoci dunque arrivati ad un terreno dove olistica ed allopatia prendono strade diametralmente opposte.
Dal punto di vista olistico le malattie autoimmuni sono guaribili, mentre da quello allopatico destinate a rimanere croniche ed a peggiorare nell’arco della vita.



A questo proposito vi consiglio di visitare questo sito:

http://www.kousmine.it/index.php




Tornando al nostro discorso, ora il paziente deve fare una scelta drastica:
se opta per una terapia olistica non può continuare ad alimentare la sua impregnazione con le tossine derivanti dai farmaci che vengono usati;
se deciderà per una terapia olistica non può essere sopraffatto continuamente dalla paura che il suo male progredisca con o senza sintomi per portarlo ad uno stato di deterioramento irreparabile: non mi sembra un atteggiamento psicologico costruttivo. Già il suo sistema neuroendocrino produrrebbe messaggeri neurologici che attuerebbero proprio il danno che paventa.
In parole ultra-povere, di nuovo, se un paziente vuole lasciare i farmaci ne deve essere fermamente convinto...se non lo è, meglio accettare le cure allopatiche e qualche altro rimedio naturale solo come sostegno.

Dal mio punto di vista l’approccio equivale a quello indicato al capitolo COLON IRRITABILE parte prima e seconda.
A differenza di quella diagnosi, però, in questa consiglio di farsi seguire dal medico costantemente.

In questo articolo allora vi propongo una semplice
MEDITAZIONE
che serve ad autosuggestionarvi positivamente.
Non ha nessuna pretesa terapeutica, ma se provate ad eseguirla tutti i giorni per un mese e date un voto a come percepite in senso lato il vostro stato di salute, vi accorgerete di un sollievo significativo sul piano psicologico.

Si tratta semplicemente di guardare le figure delle lesioni dell’intestino che si risanano gradualmente nella sequenza qui riportata.
Inoltre, mentre le guardate, ad ogni figura vanno ripetute delle semplici frasi che servono a non distrarre il pensiero che diversamente andrebbe per altre vie;-)
Quindi io propongo la frase:
“Ogni giorno le mie lesioni si risanano ed anche le conseguenze in tutti gli altri tessuti ed organi vanno di pari passo a diminuire”.
Pronunciare questa frase guardando ogni figura : l’esercizio è tutto qui, non resta che provare!
STOP

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Le mie foto
Marina Salomone
Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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