EPITROCLEITE
L’epitrocleite è una infiammazione dell’articolazione del gomito sul lato mediale. Viene comunemente definita “gomito del golfista”, ma io lo ri-definirei “gomito dell’artista”.
Questo particolare tipo di infiammazione investe la zona in cui il tendine, compresa la fascia di rivestimento mucolo-tendinea, si inserisce sull’osso cioè la giunzione osteo-tendinea detta tecnicamente “entesi”.
In alcuni casi si noterà gonfiore, arrossamento e calore...cioè i segni tipici dell’infiammazione. In altri casi non ci sarà nessun segno esterno, anzi la zona potrà risultare più fredda rispetto al resto del braccio.
Durante il trattamento cranio-sacrale si noterà una certa “immobilità” o rallentamento del ritmo e diminuzione dell’ampiezza del respiro primario (che in parole molto povere definisco respiro dell’osso).
Nel caso più frequente questa patologia è causata dal continuo ripetersi dei microtraumi, causati da movimenti ripetitivi.
Il dolore può interessare solo il gomito nei movimenti estensori e pronatori del braccio, oppure, in caso di disturbo trascurato, può sopraggiungere anche con determinati movimenti del polso e della mano, oppure irradiarsi alla parte alta del braccio fino alla cuffia dei rotatori.
Dal mio punto di vista...(ormai lo sapete fino alla nausea) la scelta ottimale si basa su:
(1) tenere a riposo l’articolazione, durante la fase acuta.
(2) trattamento cranio-sacrale che serve ad allentare le tensioni muscolari e soprattutto a resettare le fasce: in questo disturbo le tensioni della fascia di rivestimento muscolo-tendinea hanno un ruolo importante.
(3) rimedi omeopatici
(4) idroterapia
(5) fitoterapia. Durante la fase acuta si può ricorrere anche alla fitoterapia, usandola per un periodo di tempo limitato o solo nei giorni più critici.
Il modello da me consigliato è:
prendere un rimedio specialità omeopatica, cioè uno di quelli costituiti da miscela di rimedi; aggiungere un rimedio unitario che rappresenta quello più personalizzato in base al tipo di dolore; fare idroterapia 2 volte al giorno. Tenere in casa un rimedio fitoterapico per le fasi acute che non si dovessero risolvere con la sola omeopatia.
Se dopo 2 settimane non si è ottenuto un miglioramento, cambiare combinazione e introdurre il cloruro di magnesio.
OMEOPATIA
I rimedi indicati qui di seguito sono in ordine di “scelta” cioè i primi in elenco sono i più indicati e gli ultimi meno, cioè accessori. Si tratta di antidolorifici omeopatici adatti a tutti perché facenti parte di specialità complesse (= formate da mix di diversi rimedi) indicate per la patologia oppure di rimedi singoli ma adatti a tutti i tipi d paziente (policresti). Vanno aggiunti a questi quelli riservati a casi particolari e particolari costituzioni.
Gruppo heel (GUNA)
ARNICA COMP. Heel
ferrum-homaccord
ledum comp,
osteoheel-s,
zeel e zeel-p.
kalmia comp
rhus tox homaccord
graphites homaccord,
thuja comp.
gruppo Reckeweg:
R55 è composto da arnica, belladonna, calendula, echinacea, hamamelis, rhus tox, ruta e symphitum. Indicazioni= traumi di ogni natura, fratture, lussazioni, stiramenti, e nelle forme di dolore insorte in seguito a traumi precedenti.
R11 è composto da berberis, calcarea phosph, causticum, rhododendron, rhus tox, solanum dulcamara, strycnos nux vomica. Indicazioni= mialgie acute e croniche, distorsioni, superallenamento; aggravamento di dolori muscolari e delle ossa; dolori a muscoli, articolazioni e legamenti aggravati da cambiamenti di temperatura e umidità.
rimedi omeopatici unitari:
APIS dolori pungenti, che si instaurano bruscamente, peggiorano con il calore e migliorano scoprendosi e stando all’aria aperta. La zona dolente è gonfia ed edematosa.
ARNICA dolori conseguenti a trauma con senso di ammaccatura generale.
KALMIA LATIFOLIA il dolore evolve dall’alto verso il basso e dal tronco alla periferia. I dolori sono lancinanti, folgoranti, bruscamente vanno e vengono, aggravati dal movimento, migliorati dal riposo. Articolazioni edematose, ma mai febbre. Coesiste una grande astenia, polso lento, palpitazioni.
PULSATILLA variabilità dei sintomi, bisogno di stirare le membra, mancanza di sete, miglioramento col movimento lento e il freddo, contemporanea presenza di patologie venose periferiche, aggravamento col calore, con la bassa pressione atmosferica, con la congestione. E’ utile quando i dolori sono sfumati, si spostano facilmente da un lato all’altro del corpo e si manifestano improvvisamente per poi scomparire più lentamente. La sintomatologia è spesso accompagnata da qualche brivido, pur mancando un aumento della temperatura corporea.
BELLADONNA dolori con poussées acute, febbre alta, la zona è arrossata e calda. I dolori migliorano con il riposo.
BRYONIA quando il dolore si instaura lentamente, peggiora con il minimo movimento e migliora con il riposo e la pressione. Il paziente preferisce sdraiarsi sul lato dolente. Le articolazioni dolenti sono arrossate.
CALCAREA CARBONICA quando i dolori si legano a scricchiolio e difficoltà nel movimento delle piccole articolazioni.
DULCAMARA i dolori peggiorano con l’umidità, si aggravano la sera e con il riposo.
LEDUM PALUSTRE i dolori si spostano dal basso verso l’alto. Le articolazioni sono gonfie, calde ma non arrossate. Peggiorano di notte e migliorano con applicazioni fredde. Indicato per i disturbi cronici in cui la patologia si estende dal basso in alto e ha delle affezioni crociate esempio: ginocchio dx-spalla sx. I dolori pulsanti, specie alle piccole articolazioni sono aggravati dal movimento, dal calore del letto, e migliorati dal freddo.
MERCURIUS SOLUBILIS se le articolazioni sono molto gonfie e dolenti. I dolori peggiorano con la sudorazione e il calore del letto. C’è un aumento della salivazione. Il paziente è molto irrequieto e di notte tende a scoprirsi.
RHUS TOX dolori che migliorano con il movimento. Irrigidimento e formicolio. Il soggetto migliora dormendo su qualcosa di rigido. I dolori peggiorano con la pressione sulla zona dolente.
ARANEA DIADEMA per i dolori delle braccia e delle gambe che si manifestano a intervalli regolari e che al mattino lasciano le mani gonfie e dolenti. Sono causati o nettamente aggravati dall’umidità.
CAUSTICUM per dolori muscolari e tendinei. Il tempo freddo e secco peggiora notevolmente i sintomi mentre la pioggia e l’umido migliorano rapidamente il dolore. L’aria calda e il caldo delle coperte migliorano il dolore.
FERRUM PHOSPHORICUM L’infiammazione acuta, l’articolazione calda gonfia e rossa. Il dolore tende a coinvolgere anche il braccio corrispondente e il più piccolo movimento aggrava il sintomo.
MEDORRHINUM dolori che si presentano quasi solo di giorno. Il tempo secco e un soggiorno al mare alleviano i dolori che sono invece aggravati durante la pioggia, specie se temporalesca.
RHODODENDRON dolori che migliorano con il calore e con il movimento, ma che peggiorano con il riposo e quando il tempo è freddo e umido. Questa sintomatologia si aggrava nettamente prima dello scoppio di un temporale mentre tende a migliorare durante e alla fine dello stesso.
gruppo casi particolari:
BRACHILGIA, parestesie notturne= aesculus, ferrum phosphoricum, aranea ixobola, arsenicum album
quando l’infiammazione riguarda più il tendine che l’articolazione:
acidum formicum, arnica, symphitum, apis, bryonia, calcium phosph, hepar sulfur, kalium jodatum, sulfur jodatum;
quando si tratta di una
OSTEOCONDROSI= china homaccord-s, cimicifuga homaccord, colocynthis homaccord, fucus comp, gelsemium homaccord, ledum comp,
BORSITE= apis, bryonia, silicea, arnica, hepar sulfur, sulfur.
IDROTERAPIA
Mettere entrambe le braccia nel lavandino con acqua fredda. In genere la temperatura della stanza deve essere sufficientemente calda. Ad esempio se la temperatura ambiente è di circa 25°C quella dell’acqua deve essere di circa 10°C. Se è di 30°C, può essere usata acqua del frigo per riempire il lavandino. Immergere le braccia come si vede nella figura. Tenerle a bagno per circa 5 minuti e poi subito metterle nel triplo panno precedentemente predisposto. Come visto in alcuni capitoli precedenti, il triplo panno è composto da:
asciugamano da bagno bianco a contatto con la pelle, costituisce il panno più interno; 2 plaid costituiscono i due strati esterni. Con braccia e mani così fasciate rimanere a riposo su una poltrona per circa 10 minuti. Poi, senza asciugarsi, rivestirsi. Con questo sistema si riattiva la circolazione localmente e, inoltre, si migliorano tutti i disturbi delle vie respiratorie.
Fitoterapia
OLMARIA
l’azione antidolorifica non è aumentata ma secondaria all’azione antinfiammatoria e diuretica specifica. Per ottenere una pronta azione antalgica occorre miscelarla ad esempio con artiglio del diavolo. L’azione diuretica favorisce inoltre l’eliminazione delle scorie metaboliche. I salicilati influenzano anche la composizione e il metabolismo dei mucopolisaccaridi connettivali della sostanza fondamentale potenziandone l’azione di barriera alla diffusione dell’infiammazione e dell’infezione.
Azione sul sangue= si ha un aumento del tempo di protrombina e una conseguente maggior fluidità del sangue. Quindi è controindicata in quei soggetti che assumono antiaggreganti come l’aspirinetta. I derivati da pianta fresca sono da preferire. Dovranno inoltre essere bandite le preparazioni che prevedono l’ebollizione o un riscaldamento prolungato, poiché l’acido salicilico viene trascinato in corrente di vapore e così eliminato. Leclerc consiglia l’infuso e la TM. Molto utile l’estratto secco idroalcolico. Posologia= 300-400 mg di estratto secco titolato allo 0,2% di ac salicilico, 3-4 volte al dì lontano pasti; infuso 200 ml al 5% 3 volte al dì lontano pasti. Controindicazioni= somministrare con cautela nei bambini che all’anamnesi presentino episodi pregressi di asma allergico.
BOSWELLIA SERRATA I polimorfonucleati agiscono localmente liberando elastasi, enzima proteolitico responsabile della distruzione del collagene e quindi dei tessuti coinvolti nel processo infiammatorio: anche l’attività stessa dell’elastasi e di altre idroglicolasi risultano inibite dagli acidi boswellici prevenendo così la degenerazione articolare. A differenza dei fans e dei cortisonici non induce effetti collaterali a livello gastrointestinale e manifesta anzi un’attività protettiva nei confronti dell’ulcera da alcool e da farmaci gastrolesivi. Posologia= 300 mg di estratto secco titolato 3 volte al dì, nei casi più gravi il dosaggio può essere raddoppiato fino a miglioramento. Il trattamento deve essere protratto qualche giorno dopo la scomparsa del dolore.
CURCUMINA si estrae dalla curcuma longa, pianta della famiglia delle zingaberacee, come lo zenzero. La droga è la radice. Viene somministrata oralmente, per uso topico e per inalazione; essa ha azione antinfiammatoria
ARTIGLIO DEL DIAVOLO
L’artiglio del diavolo viene definito “cortisone vegetale” per la sua marcata azione nei processi infiammatori articolari. Posologia 1-2 cps /die in base all’intensità dei sintomi per 2 settimane nelle forme acute e x 2 mesi + 1 di pausa nelle forme croniche.
EUPHORBIA HIRTA 50-75 gtt in poca acqua da ripartire in 2-3 assunzioni giornaliere è indicata per i dolori dell’apparato muscolo-scheletrico
OE di CHIODI DI GAROFANO i chiodi sono le gemme essiccate. In Ayurveda vengono indicati per combattere i dolori. L’azione antinfiammatoria è stata ampiamente dimostrata.
ALIMENTI CONSIGLIATI
ortaggi, frutta e cereali. Bere molto fuori dai pasti. Valnet consiglia: acetosa, alghe, ananas, ASPARAGO, BANANA, CAROTE, cavolo, cerfoglio, cetrioli, CICORIA SELVATICA, CILIEGE, crescione, fagioli, FINOCCHIO, FRAGOLA, lampone, lattuga, MELA, melone, nespole, OLIVE, PERE, PATATE, POMODORI, PORRI, PORTULACA, PREZZEMOLO, PRUGNE, RAFANO, RAVANELLO, ribes, sedano, soffione e UVA.
ALTRI RIMEDI E TERAPIE NATURALI
ARGILLA viene usata per uso esterno sotto forma di cataplasmi o compresse. Si stende uno strato dello spessore di 1 cm su un telo di cotone e si applica sulla regione da trattare. E’ opportuno fasciare la zona con un panno di lana. L’argilla va applicata fredda nelle affezioni di tipo infiammatorio o infettivo. L’applicazione varia da alcuni minuti fino ad 1 o più ore. In quest’ultimo caso è necessario sostituire l’argilla quando è secca. L’argilla che viene usata non deve mai essere riutilizzata.
CLORURO DI MAGNESIO 30 g per litro d’acqua, bere una tazzina 3 volte al giorno immediatamente prima dei pasti.
STOP
ECCO QUI la carinissima Marina a darmi suggerimenti sul mio problema.
RispondiEliminaProprio cosi..la mia EPITROCLEITE, dovuta proprio alla troppa "arte" è stata curata sin d'ora con antifiammatori, cerotto...(non so come meglio si definisce) - ultrasuoni - iniezioni di cortisone.
Questa è la quarta volta che mi torna il disturbo...ed anche stavolta...siringata di cortisone dieci giorni fa ...ma nulla è cambiato.
Il gomito mi duole e come lo tocco vedo le stelle.
Con conosco i termini medici, ma sento anche che le forze dalla mano destra stanno diminuendo.
Ho letto con attenzione Marina, ma parli troppo difficile accidenti...ahahaha
Nel mio caso...cosa mi consigli di prendere o seguire - dillo con parole tue però (che burlona...)?
Marina con calma...(il giorno 29 parto per Amsterdam e credo che questo disturbo, sarà mio compagno indefesso).
Grazie Mari...
p.s. mandami poi la parcella :-)))))
Sono disperata, perchè tutto questo mi limita.
MARI...dimenticavo
RispondiEliminahttp://artecarlacolombo.blogspot.com/2010/04/acquarellisempre-in-vetro.html
lo lascio?
Allora Carla: FErrum homaccord 20 gocce 3 volte al giorno in mezzo bicchiere d'acqua prima dei pasti; pulsatilla 15 CH 3 granuli al mattino e 3 alla sera. SE hai tempo fai anche almeno un'applicazione al giorno di idroterapia....a presto e buon viaggio!!!
RispondiEliminaGRAZIE MARI...vedo se domani trovo aperto in erboristeria.
RispondiEliminaper l'idroterapia è dura,non ho la vasca idromassaggi, ma la doccia idromassaggio...magari pongo il gomito all'altezza delle bocchelle...vedo come fare.
Grazie Mari...magari tenendo un po' a riposo il gomito in vacanza ne trarrò beneficio.ciaooo!
Scusa Marina ma a cosa serve la pulsatilla con l'epiteroclite? E' una cosa seria...'il tuo consiglio mi sembra superficiale
RispondiEliminaMatteo,
RispondiEliminatrovo la tua osservazione abbastanza pertinente per quanto riguarda la superficialità che ho avuto nel non rileggere prima di postare. Infatti confermo Pulsatilla tra rimedi a mio parere idonei ma da mettere come ultimo in ordine di scelta in tutta quella fila di rimedi, avendo prima dichiarato che li elencavo in tale ordine .
Ed ecco ora i motivi per cui ho aggiunto Pulsatilla al repertorio dei rimedi:
(1)Quando parliamo di un gomito ci riferiamo a tutto l’intero tratto, senza perdere di vista l’intera persona. Parlando di un’infiammazione articolare non mi riferisco quindi alla sola irritazione dei tendini, muscoli, cartilagine e connettivi che permettono il movimento senza che l’osso venga usurato, ma anche a sistema linfatico e circolatorio.
La pulsatilla a bassa diluizione è utile per decongestionare il circolo periferico , ma soprattutto per i linfonodi ed il liquido interstiziale (che sempre linfa è) che nella fase infiammatoria vede maggiormente rallentato il suo movimento.
(2) Pulsatilla viene indicato nella materia medica della DHU-Loaker con il seguente tropismo:
SNC, ipofisi,utero ed annessi, paricolarmente ovaie; canale gastrointestinale, fegato e VB, tutte le mucose, vena porta e sistema venoso periferico, muscoli ed articolazioni.
In coda alle indicazioni, lo stesso prontuario aggiunge: “reumatismo muscolare ed articolare”: che non è epitrocleite, ma, a mio parere, in omeopatia non ci si deve fossilizzare su certi particolarismi delle definizioni come accade in allopatia, bensì considerare l’indicazione come abbinata al recupero di una “funzione”.
(3) perchè ,in base ad una esplicita richiesta, l’articolo è dedicato ad un soggetto in particolare e cioè l’amica pittrice che mi aveva chiesto di trattare questo argomento, la quale rientra a pieno titolo nel “tipo” Pulsatilla.
Ciao, e buon anno nuovo!
Ciao scusa io ho un epitrocleite al gomito dx ho fatto 15 sedute di laser e di tecarterapia, pultroppo non mi è passato del tutto, ho dei miglioramenti ma quando faccio dei movimenti particolari tipo: lavarmi il viso la mattina o prendere imbraccio mia figlia il dolore mi torna.
RispondiEliminaCosa posso prendere. Grazie mille
consiglio Arnica cp heel 1 compressa da sciogliere in bocca 3 volte al giorno; ferrum homaccord gocce 10 gocce ogni 6 ore e l'impacco con acqua fredda come da figura.
EliminaSE non ottieni effetto entro una settimana mi fai sapere ulteriori dati e ti consiglierò qualcosa di più specifico
un abbraccio
arnica compresse heel 1 compressa 3 volte al giorno e ferrum homaccord 10 gocce 3 volte al giorno. Importanti gli impacchi freddi come da figura.
RispondiEliminaun abbraccio
ciao Marina oggi ho iniziato questa cura che mi hai prescritto, fra una settimana ti riscrivo e ti saprò dire come va!! Grazie a presto
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