Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

lunedì 11 aprile 2011

Dolori muscolari





DOLORI MUSCOLARI
Recentemente ho accennato il concetto di “fascia”.
Tutti i muscoli sono rivestiti da una propria fascia detta mio-fascia dove il prefisso “mio-” sta per muscolo.
La rivista La medicina biologica riporta spesso articoli su questo argomento e da questa fonte riporto in modo
super-riassunto uno stralcio.

“SINDROME ALGICA DA TRIGGER MIOFASCIALI 
Con questa definizione ci riferiamo a un gruppo di patologie definite diversamente dalla medicina ufficiale e precisamente:
(a) fibromialgia;
(b) sindrome da dolore cronico benigno;
(c) sindrome algia miofasciale.

La (a) è una forma di reumatismo non articolare caratterizzata da dolore muscolare generalizzato associato a molte aree tender; è frequentemente associata ad astenia, rigidità mattutina e sonno poco ristoratore. I test reumatici e flogistici sono costantemente negativi. Colpisce più spesso le donne; i pazienti accusano ansia, cefalea, dismenorrea , sindrome da colon irritabile e parestesie.
Spesso è associata a depressione.

La (b) è caratterizzata, oltre che dalle algie muscolo-fasciali diffuse con punti iperalgici circoscritti, da ansia, depressione e ipocondria. I sintomi sono dolori muscolari diffusi, migranti, depressione e disturbi del sonno.

La (c ) è caratterizzata da algie muscolari localizzate associate a irrigidimento e debolezza generalizzata.
Le algie muscolari sono la sede di aree trigger ben definite; può interessare un solo muscolo o essere multiregionale o generalizzata. Si associa a depressione, paura nell’affrontare l’attività motoria ed ansia, oltre a disturbi del sonno.

Nelle forme generalizzate si possono associare ipotiroidismo (anche trait ipotiroideo), deficit vitaminico, disfunzioni endocrine, anomalie posturali ed algie poliarticolari. La correzione di questi quadri associati, prima dell’intervento terapeutico specifico sulle aree trigger, è la condicio sine qua non per l’ottenimento di un risultato stabile soddisfacente.

L’età media in cui insorge questa sindrome è 44 anni; la durata media sei sintomi 5 anni; c’è un diminuito livello di attività sociale e un disuso muscolo-scheletrico per diminuzione dell’attività fisica, ed in alcuni casi disturbi gastrointestinali.

I tre quadri descritti erano stati definiti come “fibrosite” già nel 1939 da Abel, e tuttora in alcuni testi si trovano sotto questa definizione.

Molte aree trigger miofasciali corrispondono alla localizzazione di zonidi di agopuntura;

la ragione di questa sovrapposizione va ricercata in una comune localizzazione anatomica: la giunzione muscolo-tendinea, area di aumentata densità recettoriale con polimorfismo strutturale.

Inoltre, sia le aree trigger che gli agozonoidi si caratterizzano per una brusca caduta della resistenza elettrica (pozzi elettrici); tra l’altro il termine riportato negli antichi testi cinesi per indicare il punto di agopuntura è hi-shueh, che vuol dire fondo del pozzo.
Secondo la dott.ssa Travel (medico di Kennedy e poi di Johnson, che ha scritto un testo autorevole sull’argomento), ogni singola area trigger muscolare produce, a riposo o in movimento, un dolore proiettato in un’area specifica extrametamerica per ciascun muscolo. Il soggetto avverte dolore in aree non corrispondenti a quelle che ospitano il/i trigger che ha /hanno provocato il dolore; ciascun muscolo può essere sede di più trigger e, conseguentemente, proiettare a distanza più dolori, con notevole complicazione per la diagnosi topografica, poiché molte algie proiettate si giustappongono o sovrappongono. Personalmente ritengo (Milani) che si formino aree trigger là dove erano presenti nell’embrione zone mioblastico-connettivali di saldatura dei miomeri metamerici. Secondo la Travel e coll. la proiezione algica presenta caratteristiche topografiche costanti e distinte per ciascun muscolo: essi sviluppano i concetti di tutto il loro manuale secondo questo dogma, in qualche modo riproponendo il concetto relativo alle algie viscero-cutanee, ma mentre le algie viscerali proiettate anteriormente e posteriormente hanno sempre carattere metamerico, in continuità con l’interpretazione razionale neurofisiologica ed embriologica, le algie muscolari proiettate di Travel e Simons sono molto frequentemente extrametameriche.
Ma passiamo ora ad alcune importanti considerazioni:
(1) i trigger miofasciali si formano in ogni porzione del tessuto muscolare e non in aree predefinite: conseguentemente non possono essere indicati “a priori” e, quindi, non possono venir specificati su tavole anatomiche: sono variabili e come tali vanno considerati, di volta in volta, di caso in caso.
(2) Nel 90% dei casi, i trigger non proiettano dolori a distanza, né sullo stesso metamero in senso orizzontale, né su metameri distanti in senso cranio-caudale:
((a)) il soggetto avverte ed indica il dolore dove è presente l’area algogena trigger o, al massimo, nelle zone vicine; ((b)) il soggetto avverte dolore proiettato al massimo a 1-2 metameri contigui soprastanti o sottostanti, rispetto a quello sede dell’area trigger, in asse con la teoria delle 3 radici di Sherrington.

(3) La tecnica dello stretch-and-spray, sporadicamente efficace a breve termine, è pressoché inefficace a lungo termine. E’ praticamente impossibile stirare i muscoli paravertebrali. Il loro controllo è automatico (tono); il loro rilassamento volontario è impossibile (sono involontari), soprattutto se ospitano aree trigger. La formazione di un trigger ed il suo mantenimento sono mediati da riflessi spinali e reticolari. Inoltre lo stiramento di un muscolo che ospita un’area trigger è molto doloroso. Il cloruro di etile (((che è consigliato nel manuale oggetto di questa critica))) con cui “si potrebbe” inattivare un’area trigger è molto infiammabile e, se applicato a distanza inferiore a 20-30 cm per qualche secondo, può causare in soggetti anziani con cute atro-distrofica, necrosi tissutali di difficile e lenta risoluzione.

(4) Gli studi termografici (Milani 2003) ben evidenziano come ogni trigger non sia un punto bensì un’area ischemica “fredda” circondata da una zona cutanea “calda” coinvolgente ampie porzioni somatiche. L’insorgenza del dolore muscolare è legata a stimolazioni di aree relativamente vaste, dando origine ad iperalgie diffuse.

Può accadere che lungo il decorso di un nervo sensitivo o misto si organizzino due o più aree trigger muscolari: per vasocostrizione riflessa può indursi sofferenza ischemica del nervo (n); in questo caso il dolore sarà irradiato (non proiettato) lungo il decorso del n avalle del trigger: questo fenomeno di fatto si osserva frequentemente, ma si tratta di una neuropatia secondaria (esempio sindrome del nervo grande occipitale di Arnold da trigger dei muscoli retti del capo omolaterali oppure sindrome del nervo addomino-genitale da trigger del muscolo psoas omolaterale): in questi casi il dolore irradiato di tipo nevritico è circoscritto, acuto, urente e non diffuso, sordo, stringente come nel dolore miofasciale.

(...)

La terapia dei trigger è semplice: il paziente indica l’area dolente e l’operatore, dopo aver rilevato la presenza di un trigger, lo inattiva.

TERAPIA
(1) farsi indicare dal paziente le zone algiche con calma e precisione iniziando dalla muscolatura cervicale, poi dorsale e lombare; prima la muscolatura paravertebrale involontaria (staturale) e poi quella volontaria (cinetica); l’inattivazione dei trigger paravertebrali risolve almeno il 70-80% di tutta la patologia algica lamentata: ecco perché la stazione eretta e la muscolatura involontaria paravertebrale sono state trattate in dettaglio nella prima parte di questo articolo.

(2) segnare con matita dermica tutte le aree algiche indicate dal paziente;

(3) attendere qualche minuto e ripetere iniziando dalla muscolatura lombare, poi dorsale e cervicale e ricontrollare se tutte le aree siano state reindicate. In questa fase può succedere che non tutte le aree vengano confermate oppure se ne possono aggiungere altre;

(4) segnare con matita le eventuali aree aggiunte;

(5) palpare col polpastrello del primo dito o con un piccolo cilindro di plastica o gomma dura (no metallo) del diametro di 2 cm ciascuna area segnata facendo scorrere il polpastrello sulla cute e sui piani di clivaggio sottostanti. La palpazione deve essere non molto profonda, precisa e sicura;

(6) segnare con matita le aree trigger più dolorose (per le prime sedute andranno trattate solo queste; nelle successive verranno prese in considerazione anche le altre);

(7) la zona algica indicata dal paziente corrisponde a un vero trigger se:
(a) ispettivamente il muscolo in toto che ospita il trigger è più contratto dell’omonimo controlaterale ed appare più accorciato e gonfio;

(b) palpatoriamente si presenta come: una bandeletta di consistenza teso-elastica, circoscritta, di non più di 2 cm di diametro, che scatta alla palpazione, oppure come un lieve affossamento del tessuto (un trigger funzionale determina una ipofunzionalità muscolare in toto con subtrofia fibrale e sostituzione del miotessuto con connettivo fibrillare lasso o adiposo subfasciale).

(c) elicitazione di un dolore circoscritto, sordo, profondo (è veicolato dalle fibre amieliniche di piccolo calibro c) provocato dalla stimolazione meccanica di una flogosi “fredda”.


La diagnosi differenziale tra trigger miofasciali e dolore riferito viscerale deve essere sempre fatta in quanto eventuali patologie viscerali possono “accendere” un trigger o slatentizzarne uno già presente, non ancora clinicamente attivo.

NB i cardini della flogosi calda sono rubor-tumor-calor, quelli della flogosi fredda sono dolor e functio laesa.”

L’articolo continua indicando i rimedi omotossicologici da iniettare localmente a livello ambulatoriale e quelli che il soggetto deve prendere come terapia domiciliare.



“FIBROMIALGIE sono manifestazioni dolorose muscolari caratterizzate da contrattura dolorosa; in particolare interessano i muscoli paravertebrali cervicali o lombari. Si manifestano soprattutto dopo esposizione ad aggressioni atmosferiche, movimento brusco, mantenimento prolungato di alcune posture o in condizioni di stress.

Noi consigliamo una terapia a base di oligoelementi e precisamente un trattamento di fondo con Mn-Co 1 dose al dì o 3 volte a settimana; è il complesso indicato nelle distonie neurovegetative e in numerose condizioni conseguenti allo stile di vita. Trattamento complementare con Mg 1 dose a gg alterni, è l’elemento specifico dei dolori muscolari; FOSFORO 1 dose a giorni alterni, perché manifesta attività complementare a quella del Mg e Li 1 dose al dì indicato nei dolori accompagnati da ansia e depressione.”

STOP
L’estratto riportato qui proviene da uno stralcio di appunti per cui non sono sicura di citare la fonte esatta, ma mi pare si tratti di un articolo del Dr. L.

Milani dal titolo "OMEOSINIATRIA E TRIGGER MIOFASCIALI: UN'ACCOPPIATA VINCENTE" su La Medicina Biologica, GUNA EDITORE aprile-giugno 2003.

6 commenti:

  1. un saluto e post molto importante per la salute

    RispondiElimina
  2. Sicuramente questo è un tema per me molto interessante, perchè ho proprio un familiare che soffre non proprio di fibromialgia, che da quel che ho capito colpisce persone più giovani, ma di polimialgia, malattia che dà sintomi molto simili. Purtroppo l'unica cura proposta dai medici è il cortisone, ma se anche ci fossero alternative "olistiche", prima bisognerebbe vincere le resistenze del paziente e non sempre è facile...Ciao, Marina.

    RispondiElimina
  3. E' vero che in questi casi, i consigli sono sempre per l'utilizzo del cortisone con conseguenze varie.
    Una maggiore conoscenza potrebbe rendere il tutto affrontabile in altri modi.Grazie Mari
    ciaoooooooooo

    RispondiElimina
  4. Sempre molto interessanti le notizie che riporti Marina.

    RispondiElimina
  5. Sempre meglio prevenire, articolo molto completo. Grazie!

    RispondiElimina

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Marina Salomone
Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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