


MEDICINA CINESE ancora alcune idee di base
Fu solo negli anni 50 che in Cina venne istituzionalizzato ciò che oggi chiamiamo Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Si tratta di un sistema coerente di teorie e pratiche mediche che provengono dalle diverse regioni della Cina e che è poi diventato materia medica fondamentale nelle università cinesi ed orientali e rappresentativa della medicina cinese nelle scuole olistiche occidentali.
In occidente, l’attenzione verso la MTC risale al 16° secolo, all’epoca delle prime missioni di gesuiti in Cina. La farmacopea cinese è molto ricca. Un tempo non era collegata al sistema dei meridiani perchè i vari metodi venivano applicati nelle diverse zone della Cina. Quando fu organizzato tutto il sistema, i rimedi vennero classificati ed adoperati secondo precise regole coerenti con la teoria delle corrispondenze ai cinque elementi, alle stagioni e molti altri parametri.
Ogni pianta è legata all’atività di un meridiano e alle sue proprietà funzionali e fisiologiche. Attualmente le case farmaceutiche si interessano alle diverse piante usate da diverse nazioni ed etnie per ricavarne farmaci di largo uso. Un interessante esempio di pianta tratta dalla MTC è l’Artemisia annua particolarmente attiva contro varie forme di malaria.
Due caratteristiche differenziano la farmacopea cinese da quella occidentale:
(a) essa non contiene prodotti di sintesi ma solo piante;
(b) la possibilità di modulare i rimedi secondo le necessità del singolo paziente.
L’Occidente è entrato in contatto con la MTC fin dall’antichità. Avicenna conosceva il Mai jng o trattato dei polsi, completato da Wang Shu He nel 3° secolo dC.
Dal punto di vista terapeutico si può intervenire sul paziente con 3 gruppi di metodiche:
tecniche esterne, interne e nè esterne nè interne.
Alle tecniche esterne appartengono quelle attuate sui meridiani con aghi, massaggio, percussione con martelletti, moxa, coppettazione, elettroagopuntura, chimioagopuntura, laseragopuntura.
Alle tecniche interne appartengono farmaci e alimenti.
Alle tecniche nè interne nè esterne appartengono quelle psico-corporee e le metodiche di automassaggio. Esse si fondano sulla teoria che attraverso specifici movimenti somatici eseguiti consensualmente e attraverso specifici movimenti respiratori, e sotto stretto controllo mentale sia possibile influenzare la produzione e distribuzione energetica dell’organismo e dunque lo stato di salute. Le ginnastiche TAI CH’I sono usate soprattutto nella prevenzione e nel trattamento di patologie croniche come ad esempio l’ipertensione, la bronchite cronica, l’artrosi, disturbi neurologici, esiti di ictus cerebrale.
Nella diagnosi della malattia, la MTC prima considera la qualità. Esempio ulcera causata dal troppo bere o causata da problemi emotivi, di rabbia repressa. Poi distingue malattia endogena, che origina dall’interno, fa parte dell’invecchiamento ed è di tipo degenerativo.
Malattia esogena, che deriva dagli elementi che penetrano dall’esterno come ad es infezioni, inquinamento, avvelenamento, alimentazione errata, disturbi emotivi ecc.
Di tutte le forme di nutrimento, i colori vanno all’intelletto, gli odori e i suoni alla emotività e gli alimenti al corpo. Attendere che la malattia compaia per poi curarla equivale a scavare un pozzo quando si ha sete.
le 5 SOSTANZE PREZIOSE...
sono:
Qi Xue= sangue vivente
Jing= semente scelta di origine genetica e alimentare
Shen= mentale, o spirito, entità psico-organiche, frutto dell’attività psicosomatica di ogni organo , correlati al...
...Jing Qi e con le attività cerebrali superiori.
Jing yé= fluidi corporei.
La dicotomia psiche-soma come è vista in occidente è considerata dalla MTC un’eresia schizofrenica. Ovviamente, pensieri, sentimenti ed emozioni, così come le energie o soffi sono considerati sostanze organiche, materia.
I punti AH- SHI, dolorosi alla pressione digitale servono a disperdere i ristagni energetici. Viene sempre consigliato l’automassaggio dei punti dolorosi e dei punti di agopuntura che spesso corrispondono.
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Recenti ricerche mostrano che esiste una relazione specifica tra i punti di agopuntura, i meridiani e le correnti elettriche presenti nel corpo umano. Fin dagli anni ‘50 è stata dimostrata l’esistenza del sistema dei meridiani e il fatto che i punti di agopuntura presentano un livello di conduttanza elettrica superiore a quello di altri punti cutanei non specifici. Sul meccanismo d’azione dell’agopuntura sono state formulate numerose ipotesi. Per quanto riguarda il dolore , la stimolazione dei punti favorirebbe la produzione di endorfine. L’effetto antinfiammatorio sarebbe da ricondurre ,a livello generale, a un aumento del cortisone endogeno, e a livello locale, ad una capacità di diminuire la liberazione dei composti chimici alla base dell’infiammazione. Non siamo però in grado di spiegare gli altri effetti dell’agopuntura. Secondo l’OMS, in una dichiarazione del 1998, sono 104 le patologie trattabili con l’agopuntura. Tra queste l’ipertensione lieve, il diabete, l’asma, la dispepsia, l’ulcera duodenale, la colite funzionale, diarrea, stitichezza, emorroidi, impotenza, infertilità, sindrome premestruale, dismenorrea, vaginite, artrosi, artrite, borsite, sciatica, tendinite, cefalea, nevralgia del trigemino, postumi da ictus, riduzioni dell’udito, vertigini, ronzio, sinusite, faringite cronica, bronchite, raffreddore, rinite allergica, epatite, acne, eczema, herpes simplex e zoster, depressione, ansia, insonnia. Nelle malattie funzionali l’agopuntura da sola manifesterà un’azione positiva fino alla guarigione in un’alta percentuale di casi. Nelle malattie organiche, cioè degenerative, quando l’organo è ormai alterato non potrà riportare indietro il paziente, ma si potrà ottenere un miglioramento. Ad esempio su soggetti con AIDS , confrontati con uguali soggetti trattati senza agopuntura, è stata osservata una notevole differenza in senso positivo per i primi.Il tempo massimo durante il quale gli aghi rimangono piantati è circa 45 minuti. In alcuni casi gli aghi vengono anche manipolati, ad esempio ruotati ecc.
Un altro modo di stimolare il punto di agopuntura è la moxa, abbreviativo di “moxibustione”. La pelle viene riscaldata mediante un cono o un sigaro di Artemisia, che viene lasciato bruciare lentamente. Il metodo, del tutto indolore, è molto praticato, specialmente nelle patologie da raffreddamento. Diffusa è anche l’elettroagopuntura , specie nelle affezioni dolorose e nelle anestesie chirurgiche. Altri metodi sono a base di raggi laser, ultrasuoni e iniezioni sottocutanee di preparati medicinali.
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L’immagine dei girasoli è di Cosimo Antonicelli, un magnifico fotografo che potete visitare sul blog La vostra arte; l’altra immagine... ormai riconoscete lo stile, è “Un mondo dove nessuno ti ropme...” di Giovanni Ambrosioni.
NOTA:
i concetti qui espressi li ho tratti dalla rivista Farmacia Naturale, vari numeri degli anni ‘90. Dato che si tratta di stralci non ho la bibliografia. Mi scuso quindi con l’autore, nel caso dovesse riconoscersi in alcune frasi, e sono pronta a citare la sua “paternità” o rimuovere il testo a sua richiesta.
Sei sempre molto attenta e diligente nell'esporre argomenti importanti. un saluto
RispondiEliminaSempre ottime info Marina...seo un fenomeno!
RispondiEliminaTutto a posto per il corso?
ciaooooo
Ciao ragazze!!!! ...Si , Carla, il numero necessario c'è.... poi chi si aggiunge all'ultimo è sempre benvenuto!
RispondiEliminaInteressante il tuo post sulla medicina cinese. Apprezzo molto la modalità di curare usando solo piante, ma soprattutto quella di modulare i rimedi a seconda della necessità del paziente. Non mi sembra che la nostra medicina ne tenga molto conto...E poi mi ha stupito leggere quante sono le patologie trattabili con l'agopuntura, non me lo immaginavo proprio! Ciao, Marina, buon inizio settimana!
RispondiEliminaCiao scusa volevo sapere se, una vokta bruciato il carboncino, sulla schiena, fosse nornale che resti una macchia scura...
RispondiEliminaSi, è normale...è la traccia della bruciatura. Personalmente non sono favorevole a questo metodo, soprattutto se "fai da te". Preferisco consigliare il sigaro di artemisia tenuto a circa 1 cm di distanza dal punto e, quando inizia a sentirsi bruciore, allontanarlo progressivamente di un altro cm. Infine cambiare punto se quello trattato brucia anche a 2 cm di distanza perché ciò significa che il trattamento è già stato sufficiente. Quando l'energia in un punto è bloccata o in eccesso o in difetto, il punto risulta freddo e quindi il sigaro, anche tenuto vicinissimo, non dà quella sensazione di calore. Se la d° subito, vuol dire che quel punto in particioolare non ha priorità di trattamento, oppure che abbiamo sbagliato nell'identificare il punto. E' fuorviante scegliere un punto contando quanti pollici dista da un altro secondo le mappe di MTC. Ci sono molte variabili individuali. Per maggiore certezza si deve riscontrare una fossetta o una leggera sporgenza in corrispondenza del punto indicato. Spero di essermi spiegata bene...un abbraccio!
EliminaHello to every single one, it's truly a pleasant for me to
RispondiEliminapay a visit this web page, it consists of important Information.
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