VERATRUM ALBUM ...alla riscossa
L’uomo che stava seduto di fronte a Tumis con lo sguardo rivolto in direzione della finestra ad osservare preoccupato la neve che cadeva in abbondanza, era Armando Garcia Velasco, un medico con poca fiducia nei suoi colleghi; al telefono si era dichiarato come un “caso urgente”.
Mentre raccontava i suoi sintomi, Tumis lo osservava facendo istintivamente la sua analisi fisiognomica.
Era alto e magro, dalla pelle molto chiara e quasi spenta, come fosse anemico. I capelli erano lisci, folti, molto scuri.
Le labbra avevano un aspetto cianotico, lo sguardo come annacquato, l’aspetto generale emaciato; mentre parlava innalzava spesso il tono della voce mentre qualche schizzo di saliva colpiva la nostra malcapitata dottoressa; poi faceva di nuovo scendere il tono, quando coglieva in lei uno sguardo interrogativo ed allora le goccioline di saliva si crogiolavano nell’anticamera del cavo orale imperlando i tra i denti.
Armando: “ Come le dicevo al telefono, ho dei sintomi che non esiterei a definire da avvelenamento, se non fosse che so benissimo di non aver mangiato nulla di sospetto.
Tumis:” mi dica con precisione...”
A: ” ho una costante sensazione di freddo...come di un freddo cui non ci sia rimedio, come se mi si gelasse il sangue nelle vene; spesso vomito, sempre diarrea profusa e grande quantità di urina. Ovviamente, dato che perdo molti liquidi, ho sempre una gran sete, una sete di acqua fredda e bevande fredde. Ma anche dopo aver bevuto non mi sento meglio. Quando mi muovo mi vengono come delle crisi neurovegetative...in pratica sudori freddi. Spesso sto a letto perché non ho la forza di fare altro!”
T : “ E questo da quanto tempo?”
A: “ Poco più di un mese.”
T: “ Coincide con qualche evento particolare della sua vita?”
A: “Certamente! Non mi sono mai nascosto la componente psico-somatica. In pratica è successo che sono stato retrocesso nelle mie mansioni lavorative. E questo senza alcun motivo, tranne quello che non ho santi in paradiso!
Come le ho detto, sono ricercatore universitario all’istituto di farmacologia.
Ora devo solo compilare delle cartelle cliniche e scrivere i risultati delle ricerche svolte da altri, perché io non sono affidabile, dicono i miei superiori. Ho commesso qualche errore ma non vogliono dirmi quale! Insomma, tanto per non dilungarmi con i particolari, la situazione attuale è che vivo una quotidianità ambigua in cui vengo continuamente sottovalutato e umiliato. Poi a casa mi ritrovo da solo, con tutti i miei fantasmi. Non in senso metaforico: nel senso che mi vengono delle allucinazioni, immagini o voci che mi sfidano e mi sottovalutano ancora, e fanno un gran baccano in casa mia.... ma io sono stufo!
Inoltre conosco il mio valore; so benissimo di valere molto più dei miei dirigenti sia sul piano scientifico che umano. Non devo dimostrare niente a nessuno, io!
Ma --ed ecco un altro malessere-- vorrei ardentemente avere la soddisfazione di dimostrare loro che valgo moltissimo per poi rifiutare la mia collaborazione: voglio prendermi la mia vendetta!!! L’odio contro questi stupidi mi consuma e mi sto letteralmente consumando! Poi mi dico che non posso certo salvare il mondo dalla stupidità! Altre volte, pur essendosi quietate le diatribe del lavoro, mi sveglio di pessimo umore senza un valido motivo. Quando è cattivo umore di livello medio, spaccherei tutto, mentre quando è di livello grave mi sento prostrato e rimango inerte a letto...anche il pensare mi stanca! Altre volte, ultimamente un giorno si e un giorno no, mi viene un’ispirazione particolare nel cercare di arricchirmi. Se avessi molti soldi, potrei lasciare il lavoro rinunciando pure al preavviso! Potrei prendermi la mia rivincita in tanti piccoli modi: certo sarei come una zanzara contro un elefante, ma almeno mi sentirei appagato! Allora faccio la cosa più stupida sapendo bene quanto sia stupida: vado a comperare ogni sorta di biglietti del superenalotto, di tutti i tipi di lotteria, gioco al lotto, prendo molti gratta e vinci! Mi viene una grande trepidazione, la sensazione imminente che stia per accadermi un miracolo, si sto per diventare multimiliardario e quindi sto per mandare tutti a quel paese....che gioia! Poco dopo ecco che non ho vinto niente. Sembra una grossa sciocchezza, ma io vivo in modo molto reale la sensazione di stare per vincere e di solito la mia percezione non mi inganna, DEVO darle ascolto! E poi mi prende lo scoramento: la percezione a quanto pare è stata fallace!!! Con questa ciliegina sulla torta, può farsi un’idea degli stati di trepidazione e delusione che mi procuro da solo.... come se non fossi già abbastanza nei guai!!!”
In quel momento suonò il telefono nell’altra stanza e Tumis fu chiamata a rispondere in privato: era Morpheus
“Tumis, volevo solo sincerarmi che stesse andando tutto bene... sai il soggetto che ti ho mandato non è tanto tranquillo, e, dato che viene fuori da un ricovero coatto, volevo metterti sull’avviso di stare attenta a non fare osservazioni che lo possano irritare”
T. “Davvero? devo essermi confusa, perché solo ieri mi hai inviato quattro persone... ma credo che ti sbagli, questo è quel ricercatore universitario piuttosto depresso...”
M . “ Ricercatore-cosa? Non c’è nessun ricercatore universitario! L’unico universitario che ti ho mandato è una sorta di fac-totum, abbastanza colto, di certo diplomato, che è stato assunto all’istituto di farmacologia dopo che aveva perso il precedente lavoro, che era quello di venditore di auto di seconda mano!
Tumis cominciò a sorridere: “ grazie mille, con quest’ultima informazione sei stato prezioso: ero indecisa tra due rimedi,
Causticum o Veratrum album, ma ora so quale dare! Gli faccio la prescrizione e poi te lo invio per la psico-terapia come al solito ...ciao”
“ sei sempre la solita: uno dice qualcosa e lei “ecco mi hai dato l’idea!!!!” Ok, spero che il tuo rimedio mi sollevi almeno un po’ da questa difficile gestione...ciao paperina!”
E così, Tumis sceglie Veratrum Album, uno dei “grandi bugiardi, di quelli che ormai sono allo stadio in cui non sanno di mentire”.
La considerazione stavolta è solo una: ho cercato di romanzare i sintomi che traggono giovamento da questo rimedio ed allora li ho descritti tutti; ma niente paura: se un soggetto ha solo quelli della sfera fisica basta assumere una diluizione bassa, dalla 5 alla 9 CH; Se ha i sintomi psichici può assumere le diluizioni alte ed altissime, tenendo presente che nelle psicosi l’omeopatia può essere un valido aiuto ma che da sola non è quasi mai risolutiva.... ovviamente come prima scelta ci vuole la psico-terapia.
Le immagini oltre ilm mio disegno sono: Pronto soccorso e La volata di Giovanni Ambrosioni e Happy thanksgiving di Vntghippy.
STOP
Che bello il tuo disegno con Tumis e il suo paziente! Non capisco bene la tecnica che usi...li elabori anche al computer? Il "caso" è interessante e sono stata colpita dalla descrizione che hai fatto di Armando. Che capacità di osservazione! All'inizio, leggendo il racconto ho pensato:"Questo è un caso di mobbing", mentre invece si è scoperto che era un gran bugiardo. Oltre l'omeopatia, la psicoterapia è d'obbligo. Ciao Marina.
RispondiEliminaGrazie dei commenti sempre incoraggianti! I disegni li eseuo interamente al computer con semplici programmi specifici!!!
RispondiEliminaDavvero? Sai, anch'io quando ho tempo mi diverto ad elaborare foto o disegni (con Adobe photoshop), ma non riesco a controllare il segno grafico...sarà che non uso il mouse? Tu sei bravissima!
RispondiEliminaLa maggioranza della gente preferisce matita e tavoletta grafica ma io mi sono abituata con il mouse e mi viene meglio... un giorno faremo uno scambio di suggerimenti tecnici! ciao!
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