


COLON IRRITABILE
Parte seconda
Disegno schematico del colon ascendente all’altezza della valvola ileo-cecale.
la seconda figura è un’opera di Arianna Baccelli dal titolo “Irrequietezza”
Contrariamente alle apparenze, le fibre fanno bene anche ai soggetti affetti da colon irritabile quindi è consigliato mangiare molta frutta e verdura. La figura del mercato si intitola “Tastier” ed è di Tomswift che potete visitare su flickr
Si distinguono due forme che spesso si alternano:
la varietà “spastica” caratterizzata da stipsi e dolore e la varietà “diarroica” caratterizzata da diarrea post-prandiale.
Mentre la prima forma è dovuta a contrazioni spastiche del colon, la seconda è legata a una diminuzione dell’attività contrattile. Spesso sono presenti un notevole meteorismo, una flatulenza, borborigmi e dispepsia.
Spesso, infatti questo tipo di soggetto attua, essendo già stato “castigato” da sintomi acuti di gonfiore e dolore, una alimentazione estremamente povera di fibre. Ma in questo modo non fa altro che aumentare la stipsi, che a sua volta è un fattore favorente il colon irritabile.
Nella forma caratterizzata da stipsi l’apporto di fibre solubili, in particolare MUCILLAGINI, e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi, potranno risultare efficaci nel ridurre la sintomatologia dolorosa e nel normalizzare l’alvo. Inizialmente l’apporto di fibre può aggravare il meteorismo: graduare tale introduzione può evitare questo inconveniente che, comunque , si risolverà in breve tempo.
In caso di alvo alterno o nelle forme di tipo diarroico, una volta escluse affezioni concomitanti (esempio
un’ intolleranza alimentare) occorre sopprimere i vari fattori irritativi. Anche in questi casi le fibre, se opportunamente scelte, contribuiranno a normalizzare il transito intestinale. Se è pur vero che in caso di intolleranza alimentare l’abolizione dell’alimento incriminato porta a un netto miglioramento della sintomatologia, è bene ricordare come nel caso del CI esista una notevole variabilità individuale: uno stesso alimento può peggiorare la sintomatologia di un paziente mentre può essere ben tollerato da altri. E’ bene, quindi, non attenersi a schemi rigidi ma imparare ad identificare e usare i prodotti che meglio sono tollerati. Importante sarà stabilire delle regole
igienico-alimentari: si raccomanda di consumare i pasti in tempi e modi regolari, di masticare lentamente (verificare anche lo stato della dentizione), di bere a sufficienza ecc ecc. La dieta dovrà essere individualizzata e, ovviamente, normocalorica. Questi pazienti presentano spesso un profilo psichico particolare per cui oltre ai sintomi a carico dell’apparato digerente spesso presentano astenia, eretismo cardiaco, cefalea ed altri sintomi.
Fitoterapia
(a) piante ricche di mucillagine quali PLANTAGO OVATA, PLANTAGO PSILLIUM, AMORPHOPHALLUS KONJIAC
(b) piante ad azione antispasmodica quali ALCHEMILLA, FOENICULUM VULGARE; ANETHUM GRAVEOLENS, ESCHHOLZIA CALIFORNICA, VALERIANA OFFICINALIS, PASSIFLORA INCARNATA, MELISSA OFFICINALIS
(c) piante ad effetto sulla motilità, sulla flora batterica o con effetto disinfettante come ad esempio il mirtillo.
In caso di stipsi l’impiego di piante ricche in mucillagini si affiancheranno alle norme dietetiche.
ALTHAEA OFFICINALIS ha un’azione coadiuvante nel trattamento delle forme dolorose dell’intestino irritabile.
La grande quantità di mucillagine esercita azione antinfiammatoria, lenitiva ed antispasmodica.Viene segnalato l’impiego di clisteri della decozione dela radice, o meglio della macerazione a freddo della radice contusa, in caso di infiammazione della mucosa intestinale (enterocoliti acute, colon irritabile, colite ulcerosa, proctite ecc).
Secondo Leclerc una polvere composta da due parti di radice di altea, 1 di liquerizia e 1 di lattosio costituisce un rimedio efficace contro la stipsi (1 cucchiaino in un po’ di acqua ogni mattino a digiuno). Infuso di foglie e fiori 2g per tazza d’acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere più volte al giorno.
Macerato (radice) porre un cucchiaio di radici di altea tagliuzzate, circa 15g, in acqua fredda e lasciare macerare per circa 1h e mezzo, mescolando frequentemente; filtrare e bere 1 tazza più volte al dì; deve essere preparato sempre di fresco.
ALCHEMILLA VULGARIS è dotata di azione astringente e antisettica. Come tale trova impiego nel trattamento di forme lievi di diarrea aspecifica e di coliti a impronta diarroica. In quest’ultimo caso all’azione astringente si abbina l’azione sedativa e antalgica, dovuta in parte alla presenza dei flavonoidi: ciò rende la pianta particolarmente utile nelle forme di colon irritabile. I flavonoidi sono anche responsabili delle proprietà diuretiche e depurative. Le foglie fresche possono essere utilizzate per aromatizzare le insalate, mentre allo stato secco per profumare il té.
SANTOREGGIA fa parte delle sostanze aromatiche germicide maggiori (= origano, timo, cannella, garofano e santoreggia). Trova impiego nel tattamento sintomatico delle turbe digestive, quali dispepsia, nausea, meteorismo; per la presenza di OE e tannini manifesta azione antidiarroica, per cui il suo inserimento può risultare utile nel trattamento del colon irritabile a impronta diarroica e nelle forme gastrointestinali a impronta spasmodica e, in particolare, nelle forme di gastralgia nervosa.
TILIA TOMENTOSA ha azione ansiolitica e di riequilibrio sul sistema neuovegetativo.
ESCOLZIA è tra le piante maggiormente indicate per l’azione antispasmodica. E’ anche analgesica. Gli Indiani d’America la usavano per le coliche intestinali. Per questa indicazione va assunta alla dose di 40 gtt 2 volte al di. Inoltre viene usata per l’insonnia e in particolare diminuisce il tempo di addormentamento.
VALERIANA è sedativa del SNC, ipnotica, spasmolitica negli spasmi gastrici e colici di origine nervosa. Tra le piante spasmolitiche sottolineamo finocchio, anice, santoreggia.
ANETO presenta accanto a proprietà spasmolitiche anche effetti antibatterici: e quindi è utile per combattere i processi fermentativi a carico dell’apparato digerente. Carminativo e antimeteorico, può essere usato per le dispepsie e per il colon irritabile.
Infuso= 5g di frutti in 200 ml di acqua bollente.
Infondere per 15 minuti, filtrare e bere durante la giornata; TM 40 gtt per 3 volte al dì.
FICUS CARICA è specifico per le somatizzazioni a livello gastrointestinale delle situazioni ansiogene.
Altro rimedio interessante per le sue proprietà antispasmodiche a livello gastrico è la TM di CHAMOMILLA VULGARIS (Matricaria CHamomilla).
PATATA CRUDA sotto forma di succo fresco del tubero crudo. La patata cruda ha infatti un’azione atropinosimile, grazie alle solanine che contiene
MALVA E
LICHENE ISLANDICO che hanno effetto protettivo sulla mucosa del tubo digerente e riescono a ridurre leggermente lo stato infiammatorio.
Molto usate sono le piante che contengono enzimi digestivi quali PAPAYA e ANANAS
nonchè quelle piante che stimolano la secrezione endogena di enzimi biliari come CURCUMA, ASSENZIO e RAFANO, e gli enzimi pancreatici come ad esempio la HARONGA MADAGASCARIENSIS.
In uno studio di L. Langmead e coll. riportato su Farmacia news maggio 2004, viene indicata nientemeno che ALOE VERA.Ciò può sembrare strano dati i noti effetti lassativi della pianta. Tuttavia da questo studio è emerso che l’azione antinfiammatoria riscontrata fornisce un valido supporto nel calmare la sintomatologia.
VACCINIUM VITIS IDAEA MG è un rimedio che io considero tra quelli di prima scelta. E’ il gemmoderivato ottenuto dai getti di mirtillo rosso. Ha azione regolarizzante sulla funzionalità intestinale. La sua azione è di tipo bifasico sulla motilità del colon: in caso di inerzia esplica azione stimolante e tonica, mentre in caso di spasmo ed ipertonia, si rivela sedativo , antispasmodico.
Nelle forme ad impronta diarroica possono essere impiegati i frutti di VACCINUM MYRTILLUS, usati in terapia come antidiarroici e antimicrobici, nel trattamento della dispepsia cronica fermentativa. Polvere di estratto secco cps d 100-200 mg assumere 3-6 cps al dì;
TM assumere 40 gtt per 3 volte al dì.
OLIGOELEMENTI
utile associare a fitoterapici come l’aneto, il complesso MANGANESE-COBALTO, indicato in tutte le colonpatie funzionali 1 dose 3 volte a settimana per cicli di 3 mesi. E’ il complesso indicato nelle manifestazioni neurovegetative caratterizzate da reazioni spasmodiche gastrointestinali. Con con MANGANESE-COBALTO , otteniamo un significativo riequilibrio di un terreno dove regna il disordine. Poichè però nella colite spastica, il sintomo più doloroso è dovuto alle contrazioni spasmodiche, uniremo anche il FOSFORO, elemento complementare che interviene come regolatore dell’eccitabilità neuromuscolare e come efficacissimo antispasmodico. Infine assoceremo a questo il MAGNESIO, sinergico antidistonico e anch’esso regolatore dell’eccitabilità neuromuscolare.
COBALTO è il regolatore del sistema neurovegetativo soprattutto nelle forme gi associate a spasmo della muscolatura liscia
MAGNESIO agisce come regolatore della peristalsi intestinale e antispasmodico 1 dose al dì o a giorni alterni.E’ particolarmente indicato nelle forme intensamente dolorose.
LITIO quando i disturbi sono aggravati da un forte stress.
Il trattamento oligoterapico necessita di tempi
medio-lunghi e quindi conviene associare la fitoterapia sintomatica: ideali ficus carica o chamomilla
Omeopatia
L’ingrossamento visibile dell’addome rappresenta un problema frequente e il dolore è più sovente localizzato a destra. Tra gli altri sintomi osservati si possono includere letargia, mal di schiena, sintomi a carico dell’apparato urinario (vescica irritabile), dolori pelvici, emicrania.
Da uno studio eseguito su 53 pazienti è risultato che LYCOPODIUM ha avuto un’elevata percentuale di successo sia quando è stato prescritto sulla base della totalità sia soltanto su base patologica.
Esso rappresenta quindi uno dei rimedi di prima scelta, da indicare quando è perturbata la funzione epatica e se si ha un peggioramento dei sintomi al pomeriggio.
Ecco le caratteristiche di Lycopodium riscontrate in questo studio e che non collimano esattamente con quelle riportate dai testi classici:
Tutti manifestano desiderio di dolci, anche se non tutti affermano di star male dopo averli ingeriti.
Nessuno è stato male in seguito ad ingestione di cipolle.
La sete è variabile e non tutti preferiscono le bevande calde. Non si è evidenziata un’emilateralità destra.
La temperatura corporea è variabile, ma nessuno ama il calore.
Il periodo di aggravamento tra le 16 e le 20 non è emerso con grande chiarezza.
Tutti soffrono di gas intestinali dolorosi e una minoranza lamenta gonfiore addominale.
Tutti presentano disturbi del sonno.
Per quanto riguarda la sfera mentale sono tutti ansiosi, molti di essi vogliono riuscire nella vita e hanno una paura da anticipazione. Mancano di autofiducia e sono ordinati e bene organizzati. Sul piano emotivo, la sensazione predominante è la paura. In breve, nel complesso resta valida la descrizione del Repertorio di Kent.
CARBO VEGETABILIS, se vi sono ristagni venosi nel cavo addominale e se il soggetto ha fame d’aria.
CHINA se prevale la diarrea e se i disturbi si presentano con una determinata periodicità;
ASA FOETIDA se vi è prevalenza di dispepsia putrefattiva;
GRAPHITES se le feci sono commiste a muco e se il paziente ha avversione per la carne;
NUX MOSCHATA se vi è sonnolenza e stitichezza.
Altri rimedi prescritti spesso con successo sono:
ALOE SOCOTRINA,
ARGENTUM NITRICUM,
ARSENICUM ALBUM,
CARCINOSINUM,
COLOCYNTHIS,
MAGNESIUM PHOSPHORICUM,
MEDORRHINUM,
NATRUM MURIATICUM,
NUX VOMICA,
PHOSPHORUS,
PHOSPHORICUM ACIDUM,
SEPIA,
SULPHUR,
SYPHILINUM,
THUJA
MTC
I punti più frequentemente trattati sono 21 e 25 S,
13 e 15 VC.
Se i dolori si irradiano alle zone laterali dell’addome si trattano di solito anche 13F e 39VB. Infine 4GI e 3IT
Idroterapia
Viene iniziata con applicazioni caldo-umide (impacchi, fanghi, alghe) e con bagni a temperatura crescente, non solo sull’addome, ma anche, alternativamente, sul dorso e sugli arti inferiori. Dopo circa due settimane di queste misure prevalentemente rilassanti, si passa alle applicazioni più stimolanti, quali le docciature alternate calde-fredde sulle gambe e poi sul tronco, i lavaggi freddi sull’addome e poi su tutto il corpo, ed infine i bagi alternati caldi-freddi nei vari tipi proposti da Kneipp.
Ed infine ecco uno stralcio di un articolo di
Umberto Cornelli su La medicina biologica luglio-settembre 2004 sul:
“COLOSTRO BOVINO
è noto per la sua attività protettiva del tratto gastrointestinale umano e per il contenuto di sostanze che stimolano la crescita di massa muscolare. Inoltre, esso ha un’azione protettiva nei confronti di disturbi a componente reattiva-infiammatoria. Tuttavia non tutti i tipi di colostro bovino sembrano possedere attività simile in quanto derivano da animali lallevati in modo diverso. A questo scopo abbiamo svolto questo studio su due prodotti standardizzati uno USA e uno tedesco. I risultati di questo studio indicano una buona azione terapeutica del colostro, comunque dipendente dalla sua composizione. Le differenze sostanziali tra i due tipi di colostro riguardano la quota lipidica. Si è sempre ritenuto che i lipidi fossero una componente aggravante le ICS. In realtà si sta rivedendo questa impostazione in quanto si è osservato che, tra i lipidi, i cosiddetti coniugati di acido linoleico (CLA) presentano notevole attività antireattiva ed addirittura protettiva verso certe forme di tumore sperimentale. E’ noto che il CLA è contenuto in quantità significative solo nel latte e nel colostro dei ruminanti e che la sua produzione deriva dal tipo di alimentazione dell’animale. Si è tentato di supplementare gli animali con olio di pesce per poter ottenere derivati del latte più ricchi in CLA, innalzando la sua proporzione oltre lo 0,5% dei lipidi totali rinvenibili nei derivati del latte e del colostro. Si può notare che se si fosse fatto un semplice confronto tra prima e dopo con il solo placebo, si sarebero ottenuti dati significativi, sia per la riduzione degli episodi di diarrea che per il sintomo dolore”. In pratica con il placebo i dati sono stati altrettanto buoni, anche se lievemente inferiori. Tutto ciò dimostra il valore della componente emozionale nella SCI”.
STOP
Sempre molto interessanti i tuoi articoli, Marina.
RispondiEliminaHai in programma di parlare anche del Morbo di Chron?
io spero di non aver mai problemi ma se li dovessi avere, come fare a non tornare qui da te.....sei veramente una fonte di notizie ed info.
RispondiEliminaBacione Mari.ciaooo
Ciao ragazze!!!! ... Krilù, può darsi che ne parlerò tra non molto!
RispondiEliminaLe tue conoscenze spaziano davvero in tutti i campi, Marina! Per fortuna io non soffro di colon irritabile, ma potrei consigliare la lettura del tuo articolo ad una mia amica a cui potrebbe essere utile. Grazie e buona domenica!
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