Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

giovedì 28 luglio 2011

La morte degli altri







Quando muore una persona a noi cara, impieghiamo un certo tempo per elaborare la perdita. Ci troviamo molto spesso a ripensare ai momenti trascorsi insieme, facciamo un riassunto mentale della sua vita, riflettiamo su ciò che maggiormente ci ha trasmesso.
Se si tratta di un parente o di un amico è fisiologico impiegare da uno a due anni, prima di riprendere una vita in cui il pensiero della persona smette di permearci nella quotidianità e si limita a ricomparire solo occasionalmente.
A seconda del grado di intimità poi (come ad esempio se si tratta di un genitore o fratello o partner), questo pensiero può anche non lasciarci mai più e tuttavia può trasformarsi da doloroso a indolore e da indolore a una forma interiore di compagnia con cui dialogare.
Proust nel suo grande romanzo (che trovo riduttivo definire romanzo quando si tratta di una grande opera filosofica, oltre che narrativa) A la recherche du temp perdu, si sofferma in diverse parti a descrivere la morte degli altri. In particolare quella della nonna, quella di Bergotte e quella ancora diversa e prematura di Albertine. Parlando di quest'ultima sottolinea come ci tenesse a coltivare quel dolore, perché quando sarebbe finito quel dolore allora anche il suo legame con Albertine sarebbe finito, ed avrebbe pensato alla storia vissuta con lei come a qualcosa di un lontano passato, che fosse capitata ad un altro e non lo riguardasse direttamente.

Dal punto di vista olistico il dolore morale da lutto non è affatto considerato come un sintomo da cancellare, bensì come un patrimonio utile per la crescita di una persona e importante tanto quanto la gioia. Per inciso, anche una gioia grande ed inattesa può causare sintomi stressanti.
Tuttavia se il soggetto dichiara di non riuscire a sopportare questo dolore oppure se questo dolore dura per un tempo troppo lungo e agisce in modo invalidante impedendo alla persona di svolgere qualsiasi attività, allora vale la pena di interrompere questo fenomeno che sembra auto-alimentarsi a spese dell'energia e della vita vera del soggetto.
Ovviamente una valida scelta è la psicoterapia; ma questo termine sottende moltissimi tipi di approccio per i quali rimando ad un futuro capitolo apposito.
I rimedi omeopatici e fitoterapici invece sono quelli che il paziente in condizioni normali (cioè in assenza di altre patologie ed altre terapie per le quali occorre valutare la compatibilità e l'appropriatezza della scelta da parte del medico o dello specialista in materia) può autogestire.



OMEOPATIA

IGNATIA HOMACCORD gocce 10 gocce 2-3 volte al giorno. Servono sia per l'umore che per il sonno.
ACIDUM PHOSPHORICUM
SELENIUM compositum heel
IGNATIA heel compresse
Sepia
Pulsatilla e i vari rimedi di fondo a diluizioni da 200CH in su


FIORI DI BACH:
GENTIAN
MUSTARD
HONEY SUCKLE
STAR OF BETHLEHEM



FITOTERAPIA:
Tiglio
Valeriana
Passiflora
ESCOLZIA ricordando che tiglio ed escolzia a bassa dose sono stimolanti e a dose più alta sono sedativi
MELISSA (controindicata per chi ha disturbi di tiroide)
Ginseng
eleuterococco
rodiola come adattogeni
BIANCOSPINO soprattutto come cardiotonico
OLEA EUROPEA
HYPERICUM (controindicato per chi assume la pillola contraccettiva oltre a tutte le altre controindicazioni: per l'hypericum consiglio di valutare attentamente la posologia con l'aiuto di un esperto)

In sintesi potete consultare i capitoli su depressione ed ansia.
In questo brano ho solo voluto sottolineare lo stato fisiologico della condizione del lutto. Quando diventa patologico spesso non è altro che un mascheramento dei nostri problemi esistenziali che preferiamo non affrontare, attribuendo alla perdita di una persona cara la nostra scelta di rinunciare al presente e bloccarci nel passato.

STOP

Con questo allegro argomento, che ho cercato di alleggerire usando il magistrale fotomontaggio di Gian Boy (da Flickr) sulla repubblica, un disegno astratto di Airosmith (sempre da flickr) e con una dedica alla grande Amy da pochi giorni scomparsa (mio disegno), vi saluto: vado finalmente in vacanza!
Tornerò il 14 agosto e risponderò alle eventuali e varie domande!!!

Intanto auguro ottime vacanze a tutti voi!!!!

mercoledì 20 luglio 2011

MEDITAZIONE SUL CUORE







MEDITAZIONE SUL CUORE

Mettiamoci comodi, magari in pigiama, prima di andare a dormire, e cominciamo a immaginare di fare un viaggio all’interno del nostro cuore, un po’ come avviene nel noto e bellissimo film “Viaggio allucinante”.
(Per chi non lo avesse visto o voglia almeno un’infarinatura della trama:
http://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio_allucinante_%28film%29)
Cominciamo a vederci all’interno con uno sguardo d’insieme e poi, sempre con maggiori ingrandimenti.

Immaginiamo di camminare in tutti gli anfratti, immaginiamo soprattutto di riparare delle piccole o grandi ferite (metaforiche ovviamente); immaginiamo di farci cullare in questo ambiente così complesso e così accogliente.

Prendiamoci tutto il tempo che ci serve per conoscerlo, parlarci, sentire se ha delle richieste da fare alla nostra mente. Scoprire se ci identifichiamo più con la mente che con il cuore. Infine rendiamoci conto che non siamo nè l’uno nè l’altro e che solo l’insieme di corpo, mente anima,esperienze vissute, persone con cui ci relazioniamo, etc etc...una grande quantità di componenti formano la nostra attuale individualità!

Riflettiamo anche sui pochi e poveri dati che aggiungo qui di seguito a proposito del cuore.
Tutto questo per fare un esercizio di rilassamento e per migliorare lo stato energetico del cuore; per amare un po’ noi stessi in un modo in più rispetto a quelli che adottiamo di solito (e che spesso sono solo compensazioni, come fare shopping o mangiare fuori pasto).

In molte culture antiche il cuore era considerato la sede dell’intelligenza, oltre che del coraggio e della forza morale e generosità di una persona.
Gli Egizi, quando imbalsamavano i corpi dei defunti, conservavano i principali organi, compreso dunque il cuore, in appositi vasi. Il cervello, invece non veniva conservato. Questo dato serve a farci capire in quale diversa considerazione erano tenuti i due organi!
Dove può essere la sede dell’anima, ammesso che questa entità esista?
Premettendo che io credo esista, mi piace pensare che la sua sede sia diffusa ovunque, fino al più remoto angolo del corpo.
Ma in questa meditazione che riserviamo al cuore, possiamo abbandonarci ad una catena di contemplazioni sull’ “anima del cuore”.
Possiamo soffermarci a osservare la struttura del tessuto cardiaco.

Per fibra muscolare cardiaca si intende una catena di cellule muscolari interconnesse in un unico avvolgimento di sarcolemma. Si distinguono 2 tipi di fibre cardiache: quelle muscolari, che costituiscono un “sincizio”,e quelle del sistema di conduzione che svolgono un ruolo ben preciso nell’attivare la muscolatura cardiaca.

Per sincizio si intende quel tessuto in cui un eccitamento che si origini in qualsiasi zona degli atri o dei ventricoli si propaga a tutte le cellule finchè anche l’ultima venga attivata; il cuore risponde ad uno stimolo con l’eccitamento di tutte le fibre o non reagisce affatto, qualora lo stimolo non abbia superato in nessuna cellula l’intensità di soglia.


Ecco dunque che queste cellule decidono e rispondono all’unanimità!

Nel soggetto sano le cellule cardiache non muoiono mai, se non in seguito ad un insulto esterno.

Nel feto i miociti cardiaci hanno continue apoptosi (come le cellule della maggior parte dei tessuti anche nell’adulto) per riformarsi sempre più forti, fino a raggiungere la perfezione di quello che sarà il cuore “definitivo”.


Il cuore, paragonato al muscolo scheletrico, è una specie di onnivoro, infatti consuma vari substrati,tra cui gli acidi grassi liberi, e può bruciare l’acido lattico. Esso,bruciando l’acido lattico, non solo acquista energia, ma contribuisce anche a mantenere costante il pH del sangue.

sabato 9 luglio 2011

PARODONTITE






PARODONTITE




Riallacciandomi al capitolo Denti-parte terza, ecco qualche nota aggiuntiva sulla parodontite: un disturbo abbastanza diffuso.
Questo disturbo viene definito dall’odontoiatria ufficiale “un processo infiammatorio di origine batterica”.
La lesione parte dalla profondità e procede verso il vertice del dente.

Voglio sottolineare che la parodontite non va confusa con la gengivite: in questo secondo caso l’infiammazione riguarda solo la gengiva e non l’alveolo dentale (cioè l’incavo osseo dove è alloggiata la radice del dente). Si può osservare un certo grado di sanguinamento gengivale e un deterioramento della forma e del colore della gengiva stessa.

Nella parodontite si hanno lesioni all’alveolo ed alle fibre di tessuto connettivo che tengono in sede il dente quindi questa patologia conduce ben presto alla caduta del dente.
Il solco gengivo-dentario, a causa della perdita dell’elasticità dei tessuti, perde la sua capacità di tenuta, diventa più slabbrato e profondo, formando la classica tasca parodontale. In questa tasca possono più facilmente ristagnare i residui di cibo, difficilmente asportabili con la normale igiene dentale quotidiana. Qui, di conseguenza, i batteri possono prosperare indisturbati più facilmente e aumentare quindi il processo di scavo intorno al dente.

In un soggetto normale, con la periodica pulizia fatta dal dentista il fenomeno viene scongiurato o di gran lunga ridotto.
In un soggetto già portatore di parodontite il dentista procederà ad una pulizia più radicale all’interno della tasca parodontale stessa.

Infine, nei casi più gravi, il dentista può intervenire chirurgicamente per rimodellare l’alveolo e rimuovere la tasca.

La medicina ufficiale è orientata ad intervenire chirurgicamente e farmacologicamente con l’uso di sciacqui a base di clorexidina e antibiotici.
In realtà i batteri normalmente ritenuti responsabili di questa patologia non producono questo effetto in tutti i soggetti, bensì in un certo numero di casi. Secondo studi risalenti già agli anni ‘80, la causa non è dovuta ai microrganismi ma alle condizioni dell’ospite (cioè in questo caso l’uomo). Infatti il problema dipende da una iper-reazione del sistema immunitario nei confronti di questi batteri. Un po’ come abbiamo visto a proposito delle allergie dove troviamo un sistema immunitario iper-attivo.
In base a questi dati, la presenza della placca batterica non ci dice che certamente ci ammaleremo di parodontite.
Certo la presenza della placca è uno dei fattori di rischio ma non il solo nè tanto meno il principale.
I principali fattori di rischio sono :
--lo stress psichico (lutti, gravi depressioni, neurastenia, ecc ecc)
-- presenza di altre patologie croniche-metaboliche come ad esempio diabete, anoressia e bulimia (che io personalmente classifico come metabolici perché dato che rientrano nei disturbi PNEI, investono l’intero metabolismo)
--tutte le condizioni di alterata risposta del sistema immunitario, compreso l’uso prolungato di farmaci come i cortisonici, la pillola,e tanti altri compresi molti analgesici e stupefacenti.
--Un’errata alimentazione e trascurata igiene dentale.

TERAPIE CONSIGLIATE:
agopuntura, fitoterapia e omeopatia.
Per quanto riguarda l’agopuntura questa volta non vi indicherò dei punti per la digitopressione ma consiglio l’intervento del medico agopuntore.

Per quanto riguarda la fitoterapia consiglio di fare quotidianamente sciacqui con l’infuso di una delle seguenti piante:
PLANTAGO, CAMOMILLA, EQUISETO, HAMAMELIS., AESCULUS IPPOCASTANUM, SALVIA, ROSMARINO, ECHINACEA.
Ce ne sono di certo molte altre ma ho preferito citare in ordine di scelta quelle che io stessa consiglio più spesso.
Un’ottima alternativa è quella di fare degli sciacqui con acqua e succo di limone.

Per quanto riguarda l’omeopatia si può prendere il rimedio più adatto secondo la situazione personale.

Non starò ad elencarli tutti!!! Quelli di più frequente prescrizione sono Mercurius solubilis e corrosivus, Phosphorus e tutta la serie fosforica, Zincum metallicum, Calcarea fluorica ecc.


Come rimedi omotossicologici :ARNICA COMPOSITUM e PARODONTIUM COMPOSITUM in associazione a degli ottimi drenanti come LYMPHOMYOSOT e GALIUM.

domenica 3 luglio 2011

IDROTERAPIA





IDROTERAPIA

diverse volte ho accennato a cure che possiamo fare anche in casa con applicazioni di un panno o un asciugamano intriso di acqua fredda.
Ecco arrivato il momento di dare alcuni cenni dell’idroterapia secondo Kneipp.
Con l’uso del panno imbevuto e strizzato nell’acqua fredda e quindi applicato su diverse parti del corpo, viene distribuito un sottile strato di acqua che crea un gradiente (una differenza) termico tra la pelle e il panno stesso, attivando il microcircolo periferico e dunque anche un drenaggio; il tutto si svolge in un ambiente umido, cosa che facilita la fuoriuscita attraverso la pelle di diverse sostanze tossiche e il distacco di cellule morte dell’epidermide.
E questo non è che uno dei tanti aspetti che riguardano il funzionamento di questa tecnica.
Secondo il metodo Kneipp
i “lavaggi”, oltre alle frizionature o impacchi con il panno intriso, possono essere bagni parziali o totali, con acqua fredda o calda, o prima calda e poi fredda, docciature e impacchi o bagni con l’aggiunta di altri materiali come il sale, l’aceto di mele, decotti o infusi di erbe ecc.

Fatti regolarmente, i lavaggi hanno un effetto armonizzante sul sistema neurovegetativo; stabilizzano la termoregolazione (molto utili delle malattie reumatiche) e migliorano le difese immunitarie. Possono favorire il sonno o abbassare la febbre.

Gli orari migliori per effettuare i lavaggi sono la mattina presto o la sera.
Se dopo il lavaggio non ci si asciuga si avrà un effetto maggiore.

Mai fare un lavaggio sulla cute fredda. Lo scopo del lavaggio è il riscaldamento reattivo (a riposo o in movimento); insieme ad esso si avrà un effetto sul sistema neurovegetativo che porta alla rigenerazione e all’acquisizione di energia.

Per darvi un piccolo antipasto di questa materia, ecco un lavaggio facile da eseguire e utile per un problema che riguarda quasi tutti seppure occasionalmente: la stritichezza e/o il transito rallentato.


LAVAGGIO ADDOME

INDICAZIONI: stitichezza, gonfiore (meteorismo), disturbi digestivi in generale; disturbi del sonno.

NON VA EFFETTUATO IN CASO DI: infezioni delle vie urinarie, sensazione di freddo, brividi; ovviamente non dopo i pasti!

TRATTAMENTO
Prendete un panno di lino o un’asciugamano da bidè piegato in modo da ottenere una superficie di 30x60 cm;
predisponete un catino di acqua fredda (a temperatura ambiente).
Quando avrete preso l’abitudine di fare questo trattamento ogni giorno, potrete progressivamente usare acqua sempre più fredda, fino a 18° (meno non ve lo consiglio comunque).

Immergete il panno nell’acqua e quindi strizzatelo; collocate il panno su un supporto vicino al lettino insieme a tutto l’occorrente per proseguire comodamente con le applicazioni.

Ora potete sdraiarvi su un lettino o una stuoia , piegate le gambe e prendete il panno intriso nell’acqua fredda e strizzato.
Passate il panno sull’addome molto lentamente, facendolo girare in senso orario; come punto di partenza si prende la zona di destra all’altezza del giro-vita, quindi si sale verso il fegato, ma senza arrivare alle costole, si gira verso il centro, si scende verso sinistra all’altezza sello stomaco, si scende ancora girando verso il centro sotto l’ombelico ma senza arrivare all’osso pubico, si gira di nuovo verso destra e si sale di nuovo in direzione del fegato.

Dopo 5 di queste lente rotazioni,  senza alzarvi: basta sollevarvi a sedere, bagnate di nuovo il panno, strizzatelo, sdraiatevi ed ripetete queste cinque rotazioni per un totale di quattro volte: in tutto avrete fatto 20 rotazioni del panno in quattro blocchi da cinque.

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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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