venerdì 21 dicembre 2012
PIANTE ANTI-STRESS
PIANTE ANTI-STRESS
(Adattogene)
Lo stress è un termine generico che indica un sentirsi “disturbati” a causa di diversi fattori; ne cito due tra i più frequenti:
fisici: ad esempio un fattore climatico, scarpe scomode ecc
mentali: ad esempio un disturbo derivante dai rapporti con gli altri
Non importa qui chi ha torto e chi ha ragione come non importa se il fattore climatico sia davvero proibitivo o invece perfettamente normale per la stagione. Importa il modo in cui il soggetto gestisce questo elemento di disturbo. L’organismo mette in funzione tutta una serie di cambiamenti per rendere accettabile questo stress e lo fa sia usando il sistema neurovegetativo -endocrino-immunitario, sia usando strategie di comportamento quindi usando la parte consapevole della mente. Il tutto per fare in modo che i cambiamenti procurati dal disturbo lo feriscano solo in superficie mentre gli organi vitali e le strutture più importanti rimangano protette . Questo significa che vengono prodotti neurotrasmettitori , ormoni e quant’altro per far sì che, ad esempio, la pressione del sangue, il battito cardiaco e tutti i parametri fondamentali cambino di poco e transitoriamente per tornare ben presto alla normalità.
Quando però lo stress si prolunga o si ripete, le nostre capacità di difesa si esauriscono e allora compaiono i primi disturbi psichici, somatici o psico-somatici.
Lo stress cronico può generare squilibri ormonali a breve e lungo termine, ridurre la resistenza fisica e le capacità intellettuali; può causare disturbi dell’umore come ansia e depressione; può innescare disfunzioni sessuali ed interferire con la corretta funzione dell’apparato cardiovascolare; può abbassare sensibilmente le difese immunitarie, determinare un invecchiamento precoce e predisporre l’organismo a tutta una serie di malattie croniche.
Ma vediamo più in dettaglio il controllo neuro-endocrino della risposta allo stress.
Qualsiasi stimolo in grado di turbare l’equilibrio biologico e psicologico dell’organismo può essere fonte di stress. L’equilibrio va visto non in senso statico ma come una condizione dinamica, che si raggiunge con l’intervento di sistemi di regolazione diversi. La risposta allo stress non è altro che uno dei tanti meccanismi correttivi che ci difendono da eventi pericolosi. A questa funzione lavorano per noi diversi sistemi-funzioni: sistema nervoso vegetativo (o neurovegetativo o SNV), asse ipotalamo-ipofisi-surrene, asse simpatico-adreno-midollare ( SAM).
Al verificarsi di un evento stressante concepito come pericoloso, entro pochi secondi le terminazioni nervose simpatiche rilasciano nor-adrenalina (NA). Quasi istantaneamente , anche le surrenali secernono adrenalina. Trascorsi pochi minuti si instaurano complesse comunicazioni tra sistema nervoso centrale (SNC) e apparato endocrino che pronunciano la loro sentenza di adattamento al fattore stressante. Le surrenali, a questo punto, secernono una quantità elevata di cortisolo.
L’ipotalamo secerne:
CRF (corticotropin releasing factor)-- ACTH--cortisolo.
Le concentrazioni circolanti di cortisolo fungono da segnale per modulare e inibire la sua stessa sintesi e rilascio (feed back). E’ importante notare che la secrezione di cortisolo segue il suo ritmo circadiano, per cui una produzione supplementare a causa di un evento stressante altera questo ritmo, a volte, in modo considerevole.
Seyle descrive in modo molto chiaro il modello classico dello stress :
Quando un soggetto è sottoposto a stimoli che ne minano l’omeostasi, reagisce con una risposta che tende a ripristinare l’equilibrio e che si sviluppa in 4 stadi:
-- Allarme (sistema nervoso e surreni),
-- resistenza (asse ipotalamo-ipofisi-surrene),
-- sovraccarico ( ipertrofia surrenalica, compromissione gastro-intestinale, atrofia del sistema linfatico)
-- ed infine esaurimento ( fase di completa disattivazione delle difese che se prolungata è potenzialmente fatale).
PIANTE ADATTOGENE
Per “adattogeno” si intende un agente in grado di aumentare la resistenza di un organismo ad eventi stressanti. I criteri qualificanti sono almeno tre:
1 deve essere aumentata in modo non specifico l’adattabilità a fattori di stress di varia natura; in pratica l’azione adattogena deve essere non specifica ma generale
2 deve possedere un’azione versatile nel ripristino delle normali condizioni omeostatiche, indipendentemente dall’entità dell’alterazione prodotta dall’evento stressante;
3 non deve influenzare sensibilmente le normali funzioni, se non quel tanto necessario a ripristinare la turbata omeostasi.
Ed ecco un elenco delle più conosciute piante con effetto adattogeno
RODIOLA
Soddisfa questi 3 criteri. Sottolineiamo che la differenza tra un farmaco stimolante e un adattogeno sta nella capacità di garantire il recupero susseguente alla fase di esaurimento. Gli stimolanti innalzano le capacità di resistenza ma consumano velocemente i depositi di catecolamine causando effetti collaterali a volte seri e portando il sistema all’esaurimento. Con gli adattogeni la risposta iniziale è graduale e fisiologica, il recupero velocissimo e l’esaurimento non si verifica. Il loro meccanismo sembra quello di deboli pro-stressor in grado di ridurre la reattività del sistema di difesa di un organismo, riducendo l’impatto su di esso dei fattori di stress innalzando il livello basale dei mediatori implicati nella risposta naturale. E’ come se l’adattogeno allenasse il sistema a sopportare e contrastare un’ampia gamma di fluttuazioni dell’equilibrio omeostatico, ripristinandolo velocemente. Si possono definire come sostanze simbiontiche che aumentano la flessibilità e adattabilità ad ogni cambiamento.
ELEUTEROCOCCO
Benché venga chiamato ginseng siberiano, non appartiene alla stessa famiglia dei panax ma a quella delle araliacee. La droga non è la radice ma le foglie. E’ maggiormente adattogeno del ginseng. L’eleuteroside E possiede la massima attività antiallarme. L’eleuterococco stimola la produzione di ACTH , FSH-LH, linfociti T, e migliora le capacità di concentrazione, migliora le potenzialità psicofisiche per cui è indicato anche nell’attività sportiva. Infine è considerato un buon antivirale nelle malattie da raffreddamento. In altri studi si è notato che fa diminuire la pressione e la frequenza cardiaca quando sono alte e sono aumentate a causa di stress emotivo-cognitivo ((( in pratica in questo studio i parametri cardiovascolari vengono migliorati quando il disturbo è stato scatenato in acuto. Non traiamo conclusioni, quindi su patologie cardiovascolari croniche da tempo))) . Per l’eleuterococco bisogna prestare particolare attenzione alle dosi: sembra, infatti, che una dose da 4 g in sù fa l’effetto di diminuire la capacità adattogena... cioè di far aumentare lo stress, mentre dosi basse fanno aumentare la capacità adattogena e diminuire lo stress. ((( come per altre piante, dosi alte fanno l’effetto contrario di dosi basse... escolzia, tiglio ecc))) Effetti collaterali e controindicazioni sono difficili da valutare perché gli studi fatti, in maggior parte sovietici, non hanno adottato gli stessi metodi di quelli oggi ufficiali. Se ne sconsiglia comunque l’uso agli ipertesi.TM 40 gtt 3 volte al dì. Controindicazioni = ipertensione.
GINSENG
Per la MTC la radice di ginseng è un tonico capace di fortificare l’energia vitale e il sangue. Anche qui in occidente è noto da tempo come tonico capace di migliorare la risposta fisica e psichica allo stress e alla fatica. E’ spesso difficile valutare l’interesse dei lavori pubblicati perché vengono utilizzati diversi ginseng. Panax Ginseng Meyer è coltivato in Corea e Cina dove è officinale. Panax quinquefolium L. è invece coltivato in USA e Canada. Si utilizzano poi anche il ginseng giapponese , Panax Japonicus Meyer, e si possono incontrare varietà himalayane. Al di là delle differenze di specie esistono poi due forme tradizionali di ginseng di Corea, il “bianco” e il “rosso”. Il primo è la radice lavata, libera da radici secondarie, seccata al sole o in stufa e spesso pelata; il secondo deve il suo colore bruno-rossastro ad un essiccamento preliminare. Il modo di preparazione e anche l’età della radice hanno una incidenza diretta sulla composizione chimica e ciò rende molto difficile l’interpretazione di alcuni dati. Panax contiene polisaccaridi, glicopeptidi, vitamine e soprattutto alcune saponine, alle quali viene attribuita l’attività farmacologica, i ginsenosidi. Si contano una trentina di tali saponine, che differiscono tra loro per la natura del’oligosaccaride legato al nucleo triterpenico che le accomuna. Il contenuto di ginsenosidi varia notevolmente all’interno del genere Panax e quindi la qualità delle radici proposte per la vendita è molto poco omogenea. Recentemente è stata fatta una ricerca di tutti gli studi randomizzati pubblicati che riguardano, in maggioranza, volontari sani. Citiamo tra questi uno studio in doppio cieco con un estratto di Ginseng coreano aggiunto ad una base multivitaminica. Tale estratto migliorava i parametri soggettivi in una popolazione esposta allo stress da intensa attività fisica e mentale, suggerendo un’attività antistress . La Commissione E tedesca (una farmacopea che è base di riferimento per tutta l’Europa) indica il ginseng come tonico in casi di affaticamento, nelle difficoltà di concentrazione e in convalescenza; la posologia indicata è 1-2 g di radice al giorno. Gli effetti collaterali non sembrano essere più frequenti che con il placebo, comunque rari sono stati osservati: diarrea, insonnia, interazione con warfarin , con fenelzina.
Nelle piante selvatiche sono presenti sostanze estrogene, a differenza delle piante coltivate dove non ci sono. Attualmente gli estratti che troviamo sul mercato provengono da piante coltivate. Il ginseng equilibra la funzione cardiaca e la circolazione; rallenta i processi di invecchiamento. TM 40 gtt 3 volte al dì.
WITHANIA SOMNIFERA
della famiglia delle solanacee, denominata ginseng indiano, è considerata il principale adattogeno della medicina Ayurvedica. L’attività antistress e anabolica è simile a quella del ginseng. Somministrata agli animali, essa ha neutralizzato molte delle alterazioni biologiche che accompagnano lo stress estremo, comprese alterazioni della glicemia, del peso delle ghiandole surrenali e delle concentrazioni di cortisolo. I withanoidi sono sostanze a natura sterolica e sono considerati i costituenti responsabili dell’effetto adattogeno e simil-glucocorticoide. Attualmente sono in corso analisi in vitro per verificare il possibile impiego della Withania nella terapia antitumorale; sono poi in corso anche studi sui topi per testarne l’effetto in caso di ictus e per alcune patologie reumatiche. Le proprietà adattogene di questa pianta sono correlate ad un’inibizione dell’up-regulation dei recettori dopaminergici, oltre a meno chiari effetti immunomodulanti e antiossidanti. La pianta svolge anche azione anticonvulsivante, legata ad un’interazione con i recettori per il GABA . Effetti collaterali (per dosaggi elevati)= disturbi gastrointestinali, diarrea, vomito e vertigini. L’assunzione contemporanea con alcolici, inoltre , aumenta la probabilità di incorrere negli effetti collaterali e le interazioni sono numerose e pericolose. Non va assunta nel periodo che precede un intervento chirurgico. Non va assunta con: anticonvulsivanti, antipicotici, BDZ, barbiturici, zolpidem e antidepressivi triciclici.
ALTRE piante adattogene sono arnica, lavanda, potentilla anserina, rosmarino e salvia.
NOTA QUASI AVULSA
a proposito di contrastare lo stress voglio ricordarvi che tutti gli esseri umani hanno dei talenti artistici secondo il loro indirizzo preferenziale di comunicazione e ricezione del mondo.
Può trattarsi di
-- talento musicale (riguarda in modo più marcato l’udito e l’ascolto, ma non si riduce solo a questo)
-- talento nelle arti figurative (riguarda in modo più marcato la vista, il senso estetico, ma non si riduce solo a questo)
--talento nel ballo (riguarda in modo più marcato la coordinazione e il senso cenestesico, ma non si riduce solo a questo)
-- talento nel canto o nella recitazione e così via. Tra arte e artigianato a certi livelli la differenza poi è sfumata. Molti oggetti di artigianato sono perle artistiche così come molti prodotti definiti arte sono ciarpame.
Alla fine il giudizio resta sempre umano e non ha mai un valore assoluto.
Questa premessa per sottolineare che
FARE ARTE e fare artigianato anche a livello casalingo E’ UN OTTIMO RIMEDIO ANTI-STRESS
e per questo motivo lo consiglio a tutti!!!
RINGRAZIO LE AUTRICI DELLE OPERE QUI ESPOSTE:
Le SPILLE FIORE sono una creazione di Ninfa che potete visitare al suo blog Diario figurato
Peonia, gerbera e fiordaliso sono dipinti di Maria Rollo che potete visitare al suo blog Luci e colori
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Un articolo molto interessante.
RispondiEliminaTi auguro di trascorrere un lieto Natale in pace e serenità
(e naturalmente senza stress :)))
Grazie mille e un augurio di Buone feste e soprattutto buon anno nuovo a te!!!
EliminaAuguroni Mar...un Natale colmo di tutto ciò che desideri...con tanta serenità e pace.
RispondiEliminaciaoooo bacione Mar.
Auguroni Mar..un lieto Natale e serenissime Feste...un abbraccione
RispondiEliminaaltrettanto!... un milione di auguri!!!!
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