sabato 2 marzo 2013
DEMENZA SENILE
STRESS OSSIDATIVO
“Lo stress ossidativo è una condizione causata dalla rottura dell'equilibrio fisiologico, in un organismo, fra la produzione e l'eliminazione, da parte dei sistemi di difesa antiossidanti , di specie chimiche ossidanti. Responsabili dello stress ossidativo non sono solo i radicali liberi dell'ossigeno. Possono provocare questa patologia specie sia radicali che non radicali.”
Questa è, molto riassuntivamente, la definizione ben fatta e riportata su Wikipedia.
Vi risparmio le spiegazioni di biochimica per arrivare al nocciolo del problema: lo stress ossidativo a carico dell’endotelio (che è la parete più interna dei vasi--arterie e vene-- a diretto contatto con il sangue) è una diffusa causa di parecchie patologie, e va ad aumentare con il crescere dell’età. Questo non è un destino ineluttabile, ovviamente. Tuttavia è la cosa che accade con maggior frequenza se un soggetto non conduce un sano stile di vita ed alimentazione.
La lesività dello stress ossidativo nei confronti dell’endotelio è un fenomeno ampiamente dimostrato. La sua manifestazione più acuta risiede nelle cosiddette ischemie da riperfusione, in cui, quando ad esempio in ambito farmacologico, viene dis-ostruito un vaso coronarico, l’improvviso apporto di O2 genera, da parte del tessuto vitale peri-ischemico una quantità massiva di ROS (=specie reattive dell’O2) che ossidano i biopolimeri circolanti causando un’attivazione delle cellule reattive e la precipitazione di un episodio trombotico.
DEMENZA SENILE
Molto più frequentemente, la lesione endoteliale da ROS presenta andamenti più silenti come avviene, ad esempio, per la demenza senile. Infatti, la demenza senile, anche nella forma tipica di malattia di Alzheimer, presenta una componente vascolare molto pronunciata e precoce rispetto alla lesione del tessuto cerebrale. Considerando la contiguità dei vasi capillari cerebrali e le cellule cerebrali è facile intuire come una lesione endoteliale sia già, in effetti, una lesione cerebrale. La differenza clinica tra una lesione endoteliale cardiaca ed una cerebrale, risiede nel fatto che il cuore è un sincizio, in cui le cellule muscolari contigue a quella lesa riescono a compensare la perdita di funzione; nel cervello la perdita di funzionalità di una cellula cerebrale non è compensata da quelle vicine ma deve essere “riappresa”.
Ciò indica, purtroppo, che clinicamente si possa diagnosticare la malattia cerebrale solo quando ormai le lesioni sono già troppo avanzate.
Lo stress ossidativo è una componente della demenza senile nella sua forma più comune: la malattia di Alzheimer.
Si deve però considerare che l’Alzheimer è caratterizzato sia da un’alterazione del microcircolo cerebrale che da un processo infiammatorio coinvolgente la cascata del complemento. Entrambi questi fenomeni convergono nella produzione reattiva di ROS, che tende a mantenere e amplificare la lesione. Si genera pertanto un circolo vizioso tipico della demenza senile. La concomitante presenza in molti pazienti di diabete mellito ed ipertensione è certamente un fattore aggravante lo stress ossidativo, in quanto entrambe queste patologie sono caratterizzate dall’aumento della produzione di ROS. Non si deve escludere a livello del microcircolo un rimbalzo continuo di ipoperfusione-riperfusione, con conseguente fluttuazione dannosa di ROS a livello periferico. In questi casi lo stress ossidativo può essere generalizzato a tutto l’endotelio, con conseguente interessamento della barriera ematoencefalica, in particolare della sua membrana basale.
Sarebbe errato pensare che sia nel cervello che a livello periferico la produzione di ROS avvenga con finalità distruttive.
Di fatto, questa reattività ha una componente rivolta alla rigenerazione, che, tuttavia, non riesce ad essere armonizzata al fine riparativo.
RIMEDI e INTEGRATORI
Ecco un elenco di sostanze che è utile cercare da sole o combinate nei vari integratori, con effetto “antiossidante di membrana”:
-- Vitamina A
-- Vitamina E
-- Beta-carotene
-- Vitamina C
-- Bioflavonoidi
-- Coenzima Q10
-- Zinco
-- Selenio
-- L-cisteina.
Esiste poi un complesso già in commercio, credo della GUNA, che contiene tutto il mix nelle debite proporzioni.
In un importante studio riportato sulla rivista La medicina biologica, è stato osservato che un mese di trattamento con questa associazione ha ridotto in modo significativo l’entità dello stress ossidativo nei pazienti affetti da demenza senile. L’armonizzazione del sistema antiossidante dell’organismo avviene con la costanza delle basse dosi, piuttosto che con l’aggressività e estemporaneità degli alti dosaggi. L’importante è che i bassi dosaggi siano bilanciati tra loro.
NOTA
Ringrazio Thaline per il bellissimo acquerello intitolato
“ La Bise” : una bravissima pittrice che potete visitare su flickr.
NOTA
Ringrazio Thaline per il bellissimo acquerello intitolato
“ La Bise” : una bravissima pittrice che potete visitare su flickr.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Sei sempre interessante e preziosa.
RispondiEliminaAnche se devo confessare che, a furia di vedere, in questi giorni, il blog roll affollato di titoli sulla situazione politica, vedendo comparire "demenza senile" mi son detto, toh, pure Marina si occupa della nostra gerontocrazia... :D
ah ah ah!!!!! in effetti in questi giorni l'argomentare politico è fitto come non ma!
RispondiElimina