domenica 4 marzo 2012
DERMATITI E DERMATOSI
DERMATITI E DERMATOSI
con il termine “dermatite” si intende una patologia infiammatoria della pelle. Il suffisso -ite in medicina indica una infiammazione.
Il termine è generico, infatti una dermatite può essere causata dai più svariati agenti esterni (a) o interni all’organismo (b):
(a)
--agenti chimici (farmaci, detersivi o sostanze inquinanti dell’ambiente, vernici ecc ecc)
--agenti fisici (calore, raggi UV, freddo ecc)
--agenti microbici (virus, batteri funghi)
--parassiti (scabbia ecc)
(b) per agenti interni intendo il modo di reagire (producendo una determinata risposta immunitaria) dell’organismo a determinate situazioni, per cui di fronte alla stessa situazione stressante concreta o psicologica un soggetto può sviluppare una dermatite ed un altro no
--dermatiti allergiche
--dermatiti atopiche
--neurodermatiti
-- dermatiti di origine autoimmune (il termine autoimmune pure a mio avviso è alquanto discutibile, ma questa è un’altra storia che ho già riferito) come la psoriasi.
Dermatosi è un altro
termine generico, impreciso, che viene spesso impiegato per indicare le malattie della pelle, soprattutto ad andamento cronico.
Anche il termine eczema è generico, vuol dire “manifestazione cutanea”
La medicina olistica si avvale di rimedi sia per attenuare il sintomo sia per riequilibrare l’ “ospite nella sua omeostasi” e riesce spesso a curare in modo ottimale questi problemi.
In dermatologia vengono distinti gli eczemi in secchi e umidi.
ECZEMI SECCHI E UMIDI
Per eczema si intende un processo infiammatorio superficiale caratterizzato inizialmente da eritema, prurito, papule, vescicole, pustole e croste e successivamente da desquamazione, lichenificazione e, spesso, iperpigmentazione. Questa è la definizione che ne fa il Dorland.
Una insufficiente produzione di HCl nello stomaco è stata associata all’eczema e alle allergie alimentari.
Lo stress è una concausa. Controllare eventuali intolleranze alimentari.
Alimentazione
Aumentare il consumo di pesce, come fonte di Ω-3, infatti chi soffre di eczema ha un difetto nel metabolismo degli acidi grassi essenziali.
Evitare invece i grassi animali. Aumentare il consumo di avena, che ha proprietà antinfiammatorie utili nell’eczema. L’avena è efficace sia cruda che cotta.
Nutrienti utili ß-carotene, bioflavonoidi, Se, Zn.
Per le eruzioni cutanee succhi di ORTICA e CRESCIONE al mattino a digiuno 1 cucchiaio + 6 cucchiai d’acqua, lo stesso a pranzo e a cena. Vanno presi a giorni alterni o a settimane alterne.
Fitoterapia
Premetto che dal punto di vista olistico è sempre sbagliato trattare un’eczema umido con polveri, paste o addirittura pomate occlusive. Prima dell’eventuale uso di queste pomate bisogna fare cataplasmi umidi finché l’ “umore” e l’infiammazione saranno superati.
Come pianta di riferimento la BARDANA.
Poi, QUERCUS ROBUR corteccia:
bollire 15’ 1-2 cucchiai in 1/2 L di acqua, decantare, filtrare, raffreddare; fare degli impacchi con tela imbevuta ma strizzata durante il giorno; utile specialmente negli eczemi essudativi del polpaccio che circondano le ulcere dell’arto ed eczemi essudativi da contatto dell’avambraccio. Nell’eczema subacuto, che segue quello umido, non appena cessa l’essudazione si passa alle pennellature con 2-5% di OLIO DI IPERICO.
EUPATORIUM CANNABINUM (radice) nelle dermatosi da deficienza della funzione biliare: disturbi vasomotori cutanei come la couperose; acne rosacea; eruzioni tipiche della menopausa.
SAPONARIA OFFICINALIS (radice) compresse con la radice polverizzata e impacchi con il decotto; particolarmente indicato per eruzioni cutanee desquamanti e pruriginose.
VIOLA TRICOLOR (erba) per l’ eritema del lattante, la crosta lattea, le dermatosi infantili in generale, gli eczemi cronici degli adulti. Per uso interno si usa la tisana preparata con 2 cucchiaini di erba infusi per 10 minuti in 150 ml di acqua bollente. Bere 2 tazze al giorno per alcune settimane di seguito. Nei lattanti l’infuso può essere usato anche per la preparazione del biberon. Si usa anche per applicazioni esterne con compresse di garza imbevuta di infuso.
OENOTERA BIENNIS (olio di semi) contiene acido
β−linolenico; si usa come prima scelta nell’eczema atopico iperattivo dei bambini e nel forte prurito dell’ittiosi. Nei bambini viene somministrato come olio puro a cucchiaini da té una volta al dì; per gli adulti si usa in perle.
Molti eczemi cronici beneficiano di una stimolazione metabolica generale. Si usano le piante dermatotrope antidiscrasiche, nelle quali prevalgono in primo luogo l’azione lassativa e poi quelle diuretiche e depurative.
Interessante è questa tisana del Xeiss:
senna 40g,
carvi fructus,
camomilla flos,
dulcamara stipites ana g 20;
2 cucchiai da té per tazza d’acqua; infondere per 20 minuti; bere 1 tazza al mattino e una la sera.
Omeopatia
Neoformazioni, eczemi e squame : R17;
eczema cronico, eczemi che non rispondono alle terapie tradizionali, per aumentare la reattività: R21;
diatesi essudativa APIS, GRAPHITES, ECHINACEA;
eczema in generale APIS, SILICEA;
eczema anale HAMAMELIS, come anche per il prurito anale.
La Loaker DHU propone ottime pomate:
per arrossamenti CALENDUMED
per l’angioma ABROTANUM
per la dermatite allergica, il prurito, la neurodermatite (conseguente a zoster) HALICAR;
calendumed e halicar vanno bene anche per la dermatite da pannolino, come la CIDERMA della Boiron.
Eczema da contatto HALICAR;
eczema seborroico NACNESTA LOAKER, FERRUM PHOSPH pomata;
eczema secco GRAPHITES pomata.
Ematoma CALENDUMED pomata, ARNICA pomata
Edema DRAINAKER LOAKER, SABDARIFFA pomata e arnica comp gel (specie se da trauma).
Punture da insetto HALICAR,LEDUM D4, APIS D6. Trattamento di fondo Mn-Cu 1 dose per 3 volte a settimana per cicli di 3 mesi; è il complesso di base nel trattamento dell’eczema recidivante o cronico. Mn 1 dose alla settimana è l’oligoelemento indicato nella dermatite atopica; trattamento complementare = Zolfo 1 dose al dì per cicli di 3 mesi. Va usato sistematicamente in tutte le affezioni cutanee per la sua attività di drenante cutaneo. Fosforo una dose al dì, è indicato nelle manifestazioni intensamente pruriginose dell’eczema acuto.
SALI DI SHUSSLER:
Per eczemi ed esantemi CALCIUM PHOSPH D6 DHU per eruzioni cutanee secche, alternato a NATRUM CHLORATUM D6 DHU 1 cp di ogni uno ogni 2h. KALIUM CHLORATUM D6 per eruzioni cutanee umide 1 cp x 3 volte al dì. CALCIUM FLUORATUM D12 DHU per screpolature, formazioni di scabbia, cute secca 1 cp 3 volte al dì.
ARSENICUM IODATUM D12 DHU per eritemi cutanei umidi. Per uso esterno SILICEA D6 DHU pomata per eritemi cutanei umidi;
NATRUM CHLORATUM D6 pomata per eczemi seborroici in zone ricche di ghiandole sebacee (viso, petto, schiena, area genitale).
Per l’ esantema con vescicole NATRUM CHLORATUM D6 1 cp 5 volte al di e FERRUM PHOSPH D6 pomata.
DERMATOSI ESOGENE
Le dermatosi causate da agenti esterni possono essere o entomodermatosi, cioè causate da insetti; o fitodermatosi, cioè causate da piante, o fito-fotodermatosi, cioè dalla combinazione di un effetto fotosensibilizzante e dei principi attivi di varie piante; o dermatosi causate da agenti fisici, di cui un esempio sono le ustioni.
Le più comuni entomodermatosi causate da artropodi sono la scabbia, la pediculosi e le punture da insetto.
Alcuni artropodi mordono, cioè provocano un danno con la lacerazione, altri pungono.
Il danno può essere legato a:
(1) trauma meccanico
(2) reazione da contatto di tipo irritativo
(3) iniezione di sostanze estranee
(4)invasione dei tessuti dell’ospite
(5) reazioni granulomatose (in pratica una sorta di granuloma che si forma perché l’organismo cerca di difendersi isolando queste sostanze estranee, come quando si formano delle cisti) verso parti dell’artropode rimaste nella cute
(6) infezione secondaria
(7) trasmissione di alcune malattie infettive (esempio malattia di Lyme).
Il termine epizoonosi si riferisce, invece, a malattie causate da parassiti che vivono sulla superficie esterna del loro ospite, cioè la cute.
Per quanto riguarda la puntura d’insetto, la reazione più comune è un pomfo; la lesione pruriginosa può persistere per giorni o settimane; il soggetto non si accorge di essere stato punto perché spesso la lesione insorge a distanza di tempo;
in alcuni casi possono comparire sintomi sistemici con possibilità di morte per shock anafilattico.
Le pulci possono mordere l’uomo; dopo aver abbandonato l’animale domestico, possono rimanere annidate per molti anni (fino a circa 20) in mezzo a divani, tappeti ecc. Provocano papule eritematose e pomfi, raramente lesioni bollose agli arti inferiori.
Vespe, calabroni, api e bombi.
Le api pungono solo una volta ed il pungiglione spesso rimane nella sede di inoculo; le vespe e i bombi possono pungere più volte. I veleni degli imenotteri sono miscele molto complesse, utilizzabili per una eventuale desensibilizzazione. Le punture di imenotteri provocano dolore, prurito, eritema, edema, che possono durare diversi giorni; se l’insetto entra in bocca può causare edema e asfissia; punture multiple possono scatenare un’estesa orticaria ed una tossicità sistemica; la presenza di sensibilizzazione di tipo I mette il soggetto a rischio di una reazione anafilattica.
Le zanzare appartengono ai ditteri. Possono fungere sia da vettore che da serbatoio di diverse malattie come ad esempio malaria, filariasi, febbre gialla, dengue, vari tipi di encefalite; queste malattie vengono trasmesse solo da alcuni tipi di zanzare. Le zanzare necessitano di acqua stagnante per la riproduzione e lo sviluppo. Questo è un dato utile da ricordare per non tenere in estate troppa acqua nei sottovasi e fare il trattamento dei tombini e canali di scorrimento dell’acqua nei giardini per prevenire l’annidamento delle zanzare.
Le punture di zanzara provocano papule eritematose, talora lesioni bollose; possibili infezioni secondarie e lesioni da grattamento. Si possono usare numerosi repellenti a base di oli essenziali: il più famoso è la citronella , ma quasi tutti gli OE sono efficaci. Oltre alla citronella io consiglio
OE di chiodi di garofano che è utile sia per respingere le zanzare (opportunamente diluito) sia per calmare il prurito ed eliminare il pomfo applicato puro (basta una applicazione!)
OE di Tea Tree
OE di geranio
OE di Lavanda.
Tra le fito-fotodermatosi, molto comune è quella che si sviluppa quando il soggetto si sdraia sull’erba o gioca in mezzo all’erba. Colpisce infatti le aree cutanee esposte; provoca prurito, talvolta dolore e bruciore, iperpigmentazione dopo la guarigione.
La forma delle lesioni a volte è bizzarra : a carta geografica a mezze lune ... secondo le aree di sfregamento.
DISIDROSI
La disidrosi è una condizione della pelle caratterizzata da piccole vescicole sulle mani o sui piedi. Si tratta di una forma di dermatite acuta, cronica o ricorrente che si sviluppa sui bordi delle dita delle mani o dei piedi ed in taluni casi anche sul palmo della mano o del piede. È caratterizzata dalla comparsa di vescicole profonde e pruriginose che contengono un liquido sieroso trasparente. Le vescicole, che spesso evolvono raggruppandosi in vescicole più grandi, tendono a riassorbirsi col tempo, lasciando la pelle secca e screpolata, con possibili sanguinamenti causati, in taluni casi, dallo stesso paziente a causa del prurito. In passato si riteneva che il problema fosse causato da un eccesso di sudorazione ma sembra che il problema sia piuttosto da ricollegare ad una malattia somatica da associare a casi di forte stress o ansia.
Trattamento
SALVIA TM 10 gocce 3 volte al giorno
per uso esterno consiglio la crema a base di EQUISETO
ovviamente i vari rimedi omeopatici: uno di fondo e uno per ottenere una riduzione del sintomo in breve tempo come SULFUR e RHUS TOXICODENDRON a bassa diluizione.
SUDORAZIONE ECCESSIVA
Omeopatia
sudorazione ai piedi LYCOPODIUM D10 se piedi freddi, umidi con sudori che odorano di cipolla; se presenti vescicole è utile CIDIS spray Loaker.
Nota:
Le immagini, che ho preso dal blog di Carla Colombo La vostra arte (il blog che ospita sempre nuovi artisti e che seguo con grande passione), sono di Daniela Sellini e Gianonfarmale che ringrazio e cui va tutta la mia ammirazione.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Per fortuna non soffro di grossi problemi alla pelle, ma sicuramente sono molto reattiva al contatto con certe sostanze, come ad esempio il metallo o la plastica. Mi succede però soprattutto in estate quando la pelle è più umida. Molto interessante, ora che siamo alle soglie della primavera, anche la parte riguardante gli insetti...incredibile che le pulci possano vivere anche 20 anni nei divani! Tra un pò ci aspetta la solita fastidiosa invasione delle zanzare che cercherò come al solito di tenere lontane utilizzando essenze naturali. Non sempre efficaci però, specie nei giorni in cui sono più aggressive. Ciao Marina, buona domenica sera!
RispondiEliminamolto interessante mio figlio combatte da anni con una dermatite...sembra dovuta ad allergia alimentare ....ma per quanto le sue ige siano quasi a 800 non risulta allergico a nessun alimento, anche se di famiglia siamo celiaci e allergici plastica.ma i misteri della vita! proverò a seguire i tuoi consigli|
RispondiEliminaAhi ... le zanzare! Tempo fa le punture di zanzare mi provocavano normali ponfi pruriginosi che poi scomparivano in breve tempo. Adesso invece mi provocano reazioni devastanti con vasti arrossamenti della zona circostante il ponfo e pruriti talmente intensi da grattarmi a sangue.
RispondiEliminaMi chiedo se dipenda da una mia mutata predisposizione o dalle zanzare divenute particolarmente feroci.
probabilmente da entrambi i fattori, cara Krilù: le zanzare attuali secondo me, anche se questo non è un dato che abbia tratto dalla scienza ufficiale, portano con il loro veleno di base anche le varie sostanze derivanti dall'inquinamento e dalle eventuali mutazioni genetiche.
EliminaLa reattività del sistema immunitario e/o l'uso di farmaci per patologie croniche indebolisce la nostra difesa. Basti pensare alla vasta gamma di antidolorifici che per la maggior parte abbassano la coagulabilità del sangue (non è solo l'aspirina) e quindi quando una puntura sanguina molto e cicatrizza lentamente il prurito si reitera ancora per qualche giorno.