sabato 17 marzo 2012
JUNG
JUNG
E chi non ha mai sentito nominare il grande Carl Gustav Jung, il grande psicologo del recente secolo scorso?
La sua opera è stata molto vasta nei contenuti e molto profonda nell’analisi. Per chi volesse leggere per la prima volta qualcosa di questo autore, come prima scelta, per conoscerlo sul piano umano prima che nella su quello accademico, consiglio vivamente il libro “Ricordi, sogni, riflessioni”. Si tratta di un testo autobiografico, e per l’esattezza, come nel suo stile, di una autobiografia del pensiero, non dei fatti della sua vita.
Io l’ho trovato stupendo per diversi motivi ed anche “formativo” su un piano spirituale.
Qui di seguito, invece, vi riporto una bella esposizione sui tipi psicologici di Jung fatta dal Dr. Luigi Turinese, (il cui blog, ricco di recensioni e di contenuti molto interessanti di psicologia, filosofia, e saggistica, lo trovate indicato sul mio profilo tra i blog che seguo) nel suo testo “ Biotipologia” edizione Tecniche nuove.
Il brano che riporto qui è piuttosto riassunto quindi eventuali inesattezze o errori, che un esperto forse noterà, come alcuni termini umoristici...
sono miei ;-)
TIPI PSICOLOGICI
“Jung descrive 4 funzioni della coscienza, che definisce come “forme di attività psichica che in circostanze diverse rimangono sempre uguali” esse sono:
(1) pensiero
(2) sentimento
(3) intuizione
(4) sensazione.
le prime due sono razionali e le seconde due irrazionali
-- Il pensiero è la funzione che da il nome alle cose e stabilisce i nessi tra i contenuti rappresentativi.
-- Il sentimento permette all’io di formulare giudizi di valore, di accettazione o di rifiuto.
-- L’intuizione è la funzione che trasmette la percezione per via inconscia, attraverso lampi che ci indicano le possibilità contenute in una situazione.
-- La sensazione ci permette il contatto con la realtà conoscibile attraverso i sensi.
In ogni soggetto c’è una funzione (di queste 4) trainante detta funzione superiore, che guida l’approccio alla realtà. L’altra funzione è sommersa, detta funzione inferiore.
Ad esempio un soggetto con funzione sentimento in posizione superiore, avrà una funzione pensiero in posizione inferiore cioè largamente indifferenziata.
Poi c’è una funzione ausiliaria che affianca quella superiore e di solito deriva dalla coppia di funzioni opposte a quella cui appartiene la funzione superiore, quindi ad esempio il nostro soggetto sarà un sentimentale, con pensiero poco articolato e in cui la funzione sentimentale sarà coadiuvata dall’intuito o dalla sensazione. Questa funzione ausiliaria può aiutare, essendo solo parzialmente inconscia, ad entrare nel campo inconscio della funzione inferiore.
Poi c’è un’opposizione complementare per l’orientamento della libido per cui ad un’estroversione nel campo della coscienza corrisponde un’introversione inconscia.
L’adattamento poi verrà attuato dal soggetto sulla base della funzione superiore, ma spesso questa funzione rischia di ipertrofizzarsi, dando luogo ad una personalità unilaterale. Compito della psicoterapia sarà tra l’altro, quello di consentire al soggetto di immergersi progressivamente fino a raggiungere il territorio della funzione inferiore.
Mettendo insieme questi tipi avremo 8 combinazioni:
di cui 4 razionali in cui si mescolano pensiero, sentimento, introversione ed estroversione
e 4 irrazionali in cui si mescolano sensazione, intuito , estroversione ed introversione.
(1) Logico-estroverso.
La sua funzione inferiore è il sentimento introverso. Risolve i problemi oggettivi facendo affidamento sulla razionalità; usa un linguaggio complesso, può avere una cultura enciclopedica, non tanto per la quantità quanto per la qualità (eclettico). Per lui la conoscenza è un fatto oggettivo. D’altra parte gli sono estranee tutte le argomentazioni che dipendono dal sentimento e le esperienze a-razionali, che egli disprezza dando loro la qualifica di irrazionali, come ad esempio la religione o gli argomenti sentimentali. Ovviamente un tale soggetto, siccome non ha voluto elaborare questi due aspetti, sarà un facile bersaglio in questi due settori. Mi spiego... questi settori rimangono in lui come forme psichiche rimosse ed inconsce e quindi quando una circostanza della vita gliele presenta le accoglie come un fulmine a ciel sereno, provando grande turbamento. Egli reagirà a queste esperienze in modo indifferenziato ed infantile, perché non aveva sviluppato ed elaborato questi aspetti. Se è in equilibrio avrà solo dei turbamenti e si rimboccherà le maniche per elaborare la sua esperienza, se no avrà una nevrosi, che è sempre un’ottima occasione per rivedere la propria gerarchia di valori, purché le dia ascolto.
(2) Logico introverso
Questo tipo è come il precedente solo che se il primo attua un ordine materiale, scientifico o artigianale utiltaristico, questo attua questo tipo di attitudine sul piano delle idee. Preferisce la filosofia, anche applicata. Per questo soggetto i fatti hanno importanza secondaria e può attaccarsi alla teoria per la teoria. Può arrivare ad approfondire i problemi fino a complicarli, aggiungendo chiose e distinzioni. E’ un cattivo docente perché non comprende i suoi allievi. Come tutti gli introversi ha ripugnanza per le attività pratiche ed i valori materiali. Le sue relazioni affettive sono difficili o gestite a un livello primitivo, essendo il sentimento estroverso la sua funzione inferiore (come il professore nel film L’angelo azzurro).
(3) Sentimentale estroverso
questo tipo si riscontra più di frequente nelle donne, ma oggi non c’è una schiacciante prevalenza come c’era ai tempi di Jung...
Il sentimento estroverso vuol dire applicare il sentimento verso situazioni di convenienza (e questo atteggiamento viene frainteso con quello cinico e calcolatore...ma non lo è). Questo soggetto ha un intenso rapporto sentimentale con l’ambiente e ciò gli consente una valutazione rapida e adeguata degli oggetti esterni ed una relazione appropriata con essi. Quindi questo è un soggetto bene adattato, ragionevole, con buoni rapporti interpersonali, simpatico in società. Dietro questo buonismo può nascondersi uno spirito ipercritico che non viene espresso per timore di rompere l’armonia con l’ambiente, non per ipocrisia. Soggetto abbastanza convenzionale che accetta in modo acritico i valori collettivi: questo accade perché non ha elaborato (e quindi risiede nel suo inconscio) la funzione di pensiero introverso.
(4) Sentimentale introverso=taciturno ed impenetrabile si nasconde dietro una maschera anonima e a volte infantile, in modo da non disturbare. Tende a non interferire ed evita accuratamente i contrasti, probabilmente per non essere costretto ad uscire allo scoperto con opinioni troppo personali. Come tutti gli introversi, non gli interessa il mondo materiale e pratico. Vive il sentimento in modo ricco ed intenso, ma con poca espansività: la sua non è freddezza, ma una sorta di signorilità nascosta, dietro cui cela un sistema etico di alto livello. Dato che la sua funzione inferiore è il pensiero estroverso egli può avere il difetto di una sorta di monomania intellettuale e cioè attitudine ad interpretare la realtà servendosi di pochi e ripetitivi concetti. Un esempio di questo tipo è lo stesso Freud che ad una ricca comprensione dei suoi pazienti, abbinò un lavoro enorme ma imperniato su pochi concetti ed in modo monotono. Egli stesso si lamentò di questo suo difetto.
(5) Sensoriale estroverso= ha un forte rapporto con gli oggetti da cui cerca di ricavare sensazioni forti qui ed ora. Ha un grande senso dell’obiettività ed una sensibilità per gli aspetti materiali. Può essere un ottimo ingegnere. E’ il classico tipo cui interessa la realtà, il nocciolo sul piano materiale e tutto ciò che esula lo disprezza come vuoto sentimentalismo o frutto di una mente visionaria. Poiché non ha elaborato l’intuito introverso il soggetto può essere privo di intuizione oppure, quando gli si presenta un’esperienza che investe il settore intuitivo, può esserne sconvolto e può dedicarvisi come fanno tutti coloro che diventano seguaci di forme dozzinali di spiritualismo. Infatti oggi accade ben più che nel passato, che la società occidentale permeata di sensazione estroversa, (il materialismo, il tutto subito, ho pagato perciò ne fruisco senza pormi il dubbio se quello che ho pagato sia etico o meno ecc ecc) a livello generale ha rimosso l’aspetto intuitivo introverso, per cui si assiste (per contrappeso) ad una conflagrazione di movimenti e sette pseudospirituali, che attribuiscono un carattere concreto alle intuizioni ed i simboli, per cui parlano di avvistamenti di angeli, folletti, alieni, ecc... oppure si mettono in contatto con i defunti registrandone la voce! Oppure fanno letture di simboli attribuendovi una previsione concreta per il futuro come avviene con i vari maghi e maghetti.
(6) Sensoriale introverso
per questo soggetto la realtà oggettiva è necessaria quanto per il tipo precedente solo che essa gioca il ruolo di semplice stimolo cui egli applica il filtro della propria sensibilità (non sono importanti le cose in sè quanto la sensazione che mi danno) e per questo tipo Jung cita come esempio Thomas Mann, nella cui opera l’attenzione ai dettagli nella descrizione degli ambienti rivela la funzione sensazione, mentre la scelta di farne oggetto di creazione narrativa rimanda ad una fondamentale introversione .
Dato che l’intuizione estroversa è in posizione inferiore, da una parte fa fatica a manifestarsi e dall’altra ha bisogno di fattori esterni per essere attivata: la visione di un oggetto o di un paesaggio può fare scattare un’insight che consente al soggetto di cogliere in un sol colpo il senso di una situazione.
(7) Intuitivo estroverso= esso applica al mondo esterno la facoltà di percepire attraverso l’intuito le potenzialità insite in una situazione. Ciò si traduce in una sorta di preveggenza circa tendenze non ancora appalesate; questa qualità egli la può applicare nei contesti più vari: arte, letteratura, moda. Appartengono a questa categoria gli scopritori di talenti. Anche in campo spirituale questi soggetti diventano seguaci di un dato movimento ma non perché attratti dalla profondità delle idee bensì per il successo che vi presagiscono. Le situazioni stabili e consolidate non attirano l’intuitivo estroverso che dunque abbandonerà l’oggetto del suo interesse non appena questo sarà accettato a livello collettivo. In questo atteggiamento si manifesta un aspetto “puer” o, se vogliamo applicarlo all’omeopatia, un aspetto fluorico:
il soggetto dà l’abbrivio alle situazioni senza avere la pazienza di attendere il raccolto.
Ora a livello inferiore abbiamo la sensazione introversa per cui il soggetto ha scarsa consapevolezza della propria cenestesi e non si accorge dei propri bisogni fisici, con la conseguenza che può crollare di colpo oppure sprofondare in una nevrosi ipocondriaca, con fobie e disestesie.
(8) Intuitivo introverso.
Al contrario del precedente, questo soggetto non applica il suo intuito in modo utilitaristico, ma subisce l’ambiente e lo introietta per attivare il suo intuito. Il soggetto procede di immagine in immagine, guidato da una fantasia che pesca nelle immagini archetipiche proprie dell’inconscio collettivo. Attitudine mistica, spiccata vena artistica. Egli viene considerato originale e stravagante.
Eppure nell’economia psichica individuale e collettiva è indispensabile un elemento di intuizione introversa. Senza questa tipologia, afferma Jung, Israele non avrebbe avuto i suoi profeti. Al negativo avremo soggetti affetti da nevrosi ossessiva con contenuti ipocondriaci e difficoltà sessuali, data la posizione inferiore della sensazione estroversa.
NOTA DI RINGRAZIAMENTI
Le immagini a grafite e carboncino di Daniela Sellini sono tratte dal blog La vostra arte, di Carla Colombo;
La figura intitolata Invito al ballo è di romano Guidotti
e le altre due dal titolo Integrazione e la paura di chi non sa volare sono di Giovanni Ambrosioni: entrambi li trovate su Flickr.
Ringrazio tutti per le belle suggestioni, sensazioni ed emozioni che trasmettono... che ne dite, sono un tipo estroverso-introverso-intuitivo-razionale-più o meno un po’ di tutto? :-)
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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