domenica 5 febbraio 2012
PARKINSON
PARKINSON
Muhammad Ali (nato Cassius Marcellus Clay Jr.; Louisville, 17 gennaio 1942) è un ex pugile statunitense, tra i più famosi e apprezzati sportivi della storia.
Ha vinto l'oro Olimpico ai Giochi di Roma nel 1960, come pugile professionista ha detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e per un'ultima breve parentesi ancora nel 1978.
Muhammad Ali è noto anche per la sua conversione all'Islam e per avere rifiutato di combattere nella Guerra del Vietnam. Attualmente affetto dalla Sindrome di Parkinson, dopo il suo ritiro dal mondo sportivo Ali si è distinto per le sue azioni umanitarie per le quali è stato candidato come Premio Nobel per la Pace nel 2007.
Michael J. Fox, nome d'arte di Michael Andrew Fox (Edmonton, 9 giugno 1961), è un attore e doppiatore canadese naturalizzato statunitense.
È famoso soprattutto per l'interpretazione di Marty McFly, protagonista della trilogia di Ritorno al futuro, di Alex P. Keaton nella sitcom Casa Keaton e di Michael Flaherty nella serie televisiva Spin City, grazie a cui vinse complessivamente quattro Golden Globe, due Screen Actors Guild Awards e tre Emmy Awards.
Nel 1991 gli fu diagnosticata una grave forma di morbo di Parkinson giovanile, notizia questa che avrebbe reso pubblica sette anni più tardi, nel 1998. Ciò lo obbligò a ritirarsi quasi del tutto dalle scene dal 2000, ma gli consentì anche di lottare in prima fila per la ricerca sulle cellule staminali. Per tale impegno, che lo ha portato anche a istituire la Fondazione Michael J. Fox, il 5 marzo 2010 il Karolinska Institute gli ha conferito una Laurea honoris causa.
PREVENZIONE
(1) Non usare in maniera impropria farmaci anti-nausea con azione centrale (un classico esempio è il Plasil): essi, specialmente se assunti cronicamente, in soggetti predisposti e sotto una certa età, possono indurre Parkinson anche irreversibile.
(2) Chi attua diete ad alto contenuto lipidico, con olio d’oliva, secondo l’uso mediterraneo, ha meno rischio di ammalarsi. Il discorso dello stress è fin troppo ovvio e si sa che un forte stress espone a qualsiasi malattia.
(3) Il fumo di sigaretta è considerato un forte fattore protettivo per una serie di motivi tra cui il noto effetto colinomimetico della nicotina; infatti grazie a questo effetto il fumo protegge anche i settori del cervello preposti alla memoria che tendono a degenerare nell’Alzheimer, oltre che nel Parkinson.
(4) la dieta, specialmente da attuare dopo che è stata diagnosticata la malattia, deve essere a contenuto proteico controllato; deve essere più sana possibile: evitare cibi spazzatura. Il paziente va seguito sul piano dietetico dai familiari, perché per diversi motivi tende a dimagrire e andare in denutrizione: il che aggrava la situazione.
Secondo una ricerca condotta dall’Istituto per il Parkinson di Milano, tra le sostanze che scatenano Parkinson sono stati individuati: idrocarburi alifatici, alogenati e aromatici; resine; polimeri; erbicidi; pesticidi; propellenti e CFC. Tutte queste scatenano il Parkinson in età giovanile.
TERAPIA VISIONE OLISTICA
Non si conosce la causa di questa malattia anche se, oltre all’ipotesi genetica, si presume possa dipendere dalla presenza di un progressivo avvelenamento del cervello. In tale fenomeno sembrano coinvolti più fattori: fenomeni dipendenti dai radicali liberi, accumulo di ferro in alcune aree del cervello, progressiva perdita dei meccanismi autoprotettivi generata dalla diminuzione della dopamina e dalla carenza di antiossidanti quali la vitamina E.
E’ interessante notare che la nicotina ha un effetto protettivo nei confronti del Parkinson, in quanto i fumatori sono percentualmente i meno colpiti.
Craniosacrale e Kinesiologia
“La patologia va curata con i farmaci.
Ovviamente con i trattamenti di kinesiologia e di
Cranio-sacrale si riesce a migliorare la qualità della vita del soggetto.
Profilo psicologico che abbiamo notato nella nostra casistica: soggetto introverso, rigido; stress significativi negli anni precedenti l’insorgenza dei sintomi; forte componente di autocontrollo e necessità di rispondere alle proprie o altrui aspettative in modo pressante. Questo per quanto riguarda pazienti ad esordio giovanile, di cultura e capacità economiche medio-alte. La depressione si manifesta precocemente rispetto alle prime manifestazioni del Parkinson: quindi noi non la giudichiamo una conseguenza della presa di coscienza dell’invalidità. Il 15% dei casi, secondo la letteratura, sono stati diagnosticati precedentemente come depressi cronici.
L’ipotesi che utilizziamo per iniziare i trattamenti kinesiopatici si è basata maggiormente sugli aspetti comportamentali, piuttosto che sulle caratteristiche dei sintomi. Quando siamo sottoposti a stress ci sentiamo “pressati” e ci richiudiamo in noi stessi, contraendo la muscolatura del collo e della zona lombare. Questi due fenomeni sono abbastanza significativi anche per spiegare la tendenza alla rigidità del collo e i fenomeni intestinali a cui i parkinsoniani sono soggetti.
Quando siamo sotto stress i nostri sistemi sensitivi “generici” (sistema reticolare) tendono a “sparare” informazioni sull’intero SN, accentuandone il tono generale ed accelerando le nostre reazioni, rendendoci più pronti a reagire a stimoli potenzialmente pericolosi per la nostra salvaguardia.
In alcune situazioni, nella metà dei casi circa, questa predisposizione all’azione (sia di attacco che di fuga) viene sostituita da manifestazioni di tipo paretico: di ha la momentanea paralisi di fronte all’evento ingestibile. Tale risposta adattativa non è, ovviamente, una paralisi reale, ma, semplicemente, una risposta di ipercontrazione generalizzata, come se stessimo trattenendo il fiato per non essere notati. Immaginiamo ora che questo modello difensivo verso lo stress sia quello abituale e presumiamo che questo accada in un soggetto predisposto, magari in presenza di fenomeni tossici o carenze alimentari specifiche; una persona “senza vizi” che eserciti un forte rigore morale su di sé. Forse il nostro soggetto presenta anche una tendenza depressiva che contribuisce ad amplificare le alterazioni percettive.
Dal nostro punto di vista le manifestazioni depressive sono dovute ad una somma di fattori tra cui carenze nutrizionali e meccanismi di autoinibizione neurologica, oltre a restrizioni di tipo emotivo e psicologico. Immaginiamo poi che tale stimolazione nel nostro soggetto sia amplificata moltissimo, costringendo certe aree del cervello (le extrapiramidali che hanno un’azione moderatrice e contribuiscono alla fluidità del movimento) ad essere continuamente chiamate in causa per moderare e limitare queste iperstimolazioni. Come svuotato, il sistema si logorerà progressivamente fino a smettere di funzionare. A questo punto anche il minimo stimolo provocherà i primi sintomi di un Parkinson.
Quindi il nostro trattamento, complementare ai farmaci, consiste nell’allentare le tensioni presenti alla base del cranio con uno SBLOCCO SUB-OCCIPITALE, ed un unwinding della muscolatura del collo; poi un trattamento del diaframma cerebellare. Come kinesiologia splintaggio della muscolatura occlusale, stimolazione dei riflessi NV. Queste tecniche, insieme alla riprogrammazione posturale ci ha garantito subito una riduzione del tremore e delle rigidità, migliorando il benessere del paziente.”
Fitoterapia
MUCUNA PRURIENS è una leguminosa i cui semi sono utilizzati da molto tempo nella medicina Ayurvedica per trattare una serie di malattie tra cui il parkinsonismo. Secondo gli Autori di questo studio in cui la pianta viene confrontata con Levodopa-carbidopa, un più rapido inizio degli effetti, unitamente al mancato incremento delle discinesie, suggeriscono che la Mucuna, fonte naturale di
L-dopa, potrebbe presentare dei vantaggi rispetto alle preparazioni convenzionali nel trattamento a lungo termine della malattia. Ci si augura che studi più ampi confermino questi preliminari.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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