FICO D’INDIA
sabato 15 ottobre 2011
Fico d'India
FICO D’INDIA
Dalle navi che fecero ritorno in Europa, dopo la “scoperta dell’America”, sbarcarono pure queste specie molto strane agli occhi dei botanici del vecchio continente, una curiosità botanica che ben presto si adattò all'ambiente mediterraneo, e da noi soprattutto in Sicilia.
La prima descrizione dettagliata risale al 1535, ad opera dello spagnolo Gonzalo Fernández de Oviedo y Valdés nella sua "Historia general y natural de las Indias".
Per Pier Andrea Mattioli, a cui si deve la prima illustrazione basata su piante coltivate in Europa (1558), "si può questa pianta connumerare meritatamente fra i miracoli di natura".
Linneo, nel suo "Species Plantarum" (1753), descrisse due differenti specie: Cactus opuntia e C. ficus-indica. Fu Miller, nel 1768, a definire la specie Opuntia ficus-indica, denominazione tuttora ufficiale.
Ma attenzione: secondo altri autori le cose non stanno esattamente così! Ben prima della scoperta dell’America, addirittura nell’anno 827 ci sono scritti che citano la pianta
( denominata tuttora in dialetto “Sipala”) come testè importata dai Saraceni in Sicilia quando sbarcarono a Mazara.
Ovviamente io concordo con questa seconda tesi!!!
Ma torno a continuare il riassunto dei dati storici “ufficiali”.
“Coltivata per lo più nelle miti regioni mediterranee, il Fico d’India trovò condizioni ambientali ottimali: si diffuse velocemente al punto da divenire uno degli elementi più comuni del paesaggio. Questa pianta rivoluzionò tutti i canoni vegetativi conosciuti all’epoca: infatti ha un tronco che non e’ tale, foglie che non sono foglie, spine che invece sono foglie... ed è praticamente eterno.
La sua vocazione e’ quella di conquistare spazi aridi; la potenza delle sue radici stritola le rocce vulcaniche, e per questo diventa frangivento in lunghe muraglie, ma anche guarda-confine dei campi, proprio per le sue spine e per quel suo crescere a segmenti imprevedibili, capaci di occludere lo spazio.
E’ una pianta a crescita molto rapida che può raggiungere i 3-5 metri di altezza, le cui radici sono generate dalle "foglie" carnose (le pale) che si sovrappongono, dando vita alla caratteristica forma dell’albero senza tronco e senza rami.
Ancora oggi il Fico d’India è coltivato allo stato naturale ed è uno dei pochi frutti sul quale non sono fatti trattamenti chimici ( tuttavia, anche senza trattamenti, a seconda della contaminazione del luogo in cui cresce vi si possono trovare molti inquinanti).
Opuntia ficus indica L.,Miller.
Simbolo del territorio siciliano, il Fico d'India copre nell'isola circa il 98% della produzione italiana.
Per la Sicilia il fico d'India rappresenta più di un simbolo e come fu per gli Aztechi, anche per i siciliani ha una rilevanza economica non indifferente derivante dalla produzione dei frutti per l'alimentazione umana e animale e costituisce ancora un rimedio importante nella medicina popolare siciliana.
FARMACOGNOSIA
La droga sono i fiori,le pale e i frutti.
Ecco principali effetti ed indicazioni:
(1)LIVELLO CARDIOVASCOLARE=
effetti cardiotonici;
curano i disturbi di circolazione e le malattie di cuore; innalzano la pressione sanguigna;
in epoca passata venivano usati nell’angina pectoris.
(2)LIVELLO ANDROLOGICO=
L'uso tradizionale dei fiori, specialmente in Sicilia e descritto anche dal Pitrè, trova oggi appoggio scientifico nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna.
(3)SISTEMA NERVOSO= stimolanti nervini;
(4) VIE URINARIE
Giuseppe Pitrè nel "Medicina Popolare Siciliana", annovera tra i rimedi per i "duluri di ciancu" (colica renale) il decotto di fiori secchi di fico d’India;
(5) VIE RESPIRATORIE= continua Pitrè: ” per la "tussi canina" (pertosse) si prenda una articolazione di fichidindia vergine, cioè che non abbia mai fatto frutti; se ne porti via la pellicola e vi si sparga sopra dello zucchero in polvere. Si serbi in luogo asciutto e dell'umore o succo che essa segrega se ne dieno dei cucchiaini da caffè ogni due, tre ore".
preparazione= infuso 3g in 100 di acqua, bere 2 tazzine al giorno.
Le PALE
da cui si estraggono altri principi attivi (a seconda dei casi si fanno estratti dalle pale essiccate o da quelle allo stato fresco).
hanno azione ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante e anche importanti applicazioni nel mantenimento del peso corporeo, infatti esercitano un effetto dimagrante agendo sull’intero tratto gastrointestinale per mezzo delle mucillagini e delle fibre solubili e insolubili.
Le pale dell'Opuntia, oltre che essere un'ottima riserva di acqua contengono notevoli quantità di sostanze nutritive e minerali come potassio, magnesio, calcio, silice e ferro, carboidrati complessi, carboidrati semplici, acido ascorbico ( cioè vitamina C) e carotenoidi. Tra i carotenoidi il betacarotene, la luteina e l'alfa-criptoxantina. La componente aminoacidica è presente con più di 17 aminoacidi, inclusi 7 essenziali. Il succo ottenuto dalle foglie è mediamente acido, contiene circa un 6,9% di solidi solubili oltre a moderate quantità di alcune vitamine e provitamine, come tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B6, folati e vitamina B12. La composizione chimica dei frutti e dei semi è molto differente da quella delle foglie.
Alla frazione fibrosa contenuta nelle foglie del fico d'india è accreditabile il benefico potere ipocolesterolemizzante e alla componente mucillaginosa l'azione protettiva nei confronti di ulcere gastriche indotte da etanolo (indicata per gli alcolisti), l'azione di antiacido a livello gastrico, l'azione antinfiammatoria e l'azione cicatrizzante.
Le pale (cladodi), riassumendo, possono essere utilizzate per il loro effetto diuretico, d’eliminazione dei calcoli renali e d’abbassamento del tasso di colesterolo ematico.
I FRUTTI
sono una ricca sorgente di principi nutritivi, vitamine e sali minerali, come pure di importanti sostanze antiossidanti.
Nel frutto abbondano gli zuccheri semplici, glucosio e fruttosio, nei semi invece diventa più significativa la frazione lipidica e quella proteica. Le sostanze principalmente responsabili dell'azione antiossidante e di contrasto allo stress ossidativo cellulare sono l'indicaxantina e la betanina, sostanze pigmentose della famiglia delle betaline contenute nella polpa del frutto.
L'importanza nutritiva dei frutti, ricchi di vitamine e sali minerali ha rappresentato e rappresenta tutt'ora il ruolo di manna dei poveri nei momenti di scarsa economia, senza dimenticare l'azione antidiarroica e astringente.
Il fico d’India FRUTTO è ricco di zuccheri biodisponibili, calcio, fosforo e vitamine.
L’effetto più importante del fico d’India è la sua azione antiossidante ed antiradicali liberi.
Le sostanze antiossidanti sono 2 composti betalainici:
la betanina rosso-porpora e l’indicazantina gialla; studi in vitro, hanno dimostrato che esse sono in grado di fornire una marcata protezione, sia alle cellule, sia alle lipoproteine LDL umane con azione antiossidante.
Questo meccanismo d’azione si traduce in una azione antiaterogena.
Se si assumono nel contesto di una dieta normale, circa 6 frutti al giorno per tre settimane, si avrà un marcato aumento di antiossidanti plasmatici ed una riduzione dei livelli ematici di malondialdeide e isoprostani, tipici
prodotti della ossidazione di materiale organico. Il consumatore troverà nel fico d’India un frutto nutriente, dissetante e pieno di componenti con importanti attività per il mantenimento dello stato di salute, la cura di vari processi morbosi, il rallentamento dei processi d’invecchiamento cellulare, e la prevenzione delle patologie che hanno alla base uno stress ossidativo.
Uso esterno=Infine ricordiamo anche l'uso topico dovuto alla presenza delle mucillagini nei cladodi, ottimo per l'azione emolliente, decongestionante e idratante nel caso di ferite superficiali.
USO COSMETICO=
L’impacco con l’infuso è eudermico su pelli grasse e aride.
(1)la ditta Etna cosmetici promuove i principi attivi naturali della zona dell’Etna. Tra gli altri il...
...Gel idratante al fico d’India
Emulsione gel delicata dal colore caratteristico della pianta di Fico d’India. Essa è stata studiata riprendendo le antichissime tradizioni popolari del nostro paese.
È estremamente emolliente e rinfrescante, adatta nei periodi invernali per le pelli fortemente screpolate e segnate sia dall’età e che dagli agenti atmosferici (labbra screpolate, mani segnate dal freddo e dai lavori domestici, gomiti e talloni ruvidi). Nei periodi estivi, grazie all’azione rinfrescante, può essere utilizzata per gli arrossamenti cutanei dovuti all’esposizione solare o per lenire il bruciore ed il prurito provocato dai morsi degli insetti. Si presenta in tubo da 50 ml.
(2)La linea “ SA di sapone” propone la
“Crema Rigenerante Olio d'Oliva Fico d'India” con effetto appunto rigenerante.
L'emulsione, composta in massima parte da olio d'oliva e burro di karite',contiene polpa fresca di fico d’India, e oli essenziali di Melissa, Salvia Malva e Limone. Svolge una azione ricostruttiva, tonificante, protettiva.
Le proprietà cosmetiche del fico d'india sono racchiuse nella preziosa polpa estratta dalle pale, un concentrato ricco di mucillagini, vitamine ed oligoelementi che conferiscono alla crema proprietà rigeneranti, cicatrizzanti, toniche, antiossidanti e disinfettanti.
ALTRI EFFETTI=
Sugli effetti di Opuntia ficus indica nel metabolismo del colesterolo e del controllo glicemico sono state fatte un impressionante numero di ricerche, concentrando l'attenzione sugli estratti delle pale e del frutto, sull'azione della fibra, delle sostanze antiossidanti e delle pectine contenute in essi. Dimostrato ormai da tempo che le fibre solubili hanno un ruolo importante nella diminuzione della concentrazione di colesterolo nel plasma e ritardano l'assimilazione del glucosio, è proprio a questa sostanza che si attribuisce maggiormente oggi l'importanza fisiologica dell'Opuntia.
Di seguito riportiamo ulteriori studi, su diverse azioni degli estratti di Opuntia ficus indica.
Da uno studio svoltosi negli Stati Uniti (Dipartimento di Medicina di New Orleans) si è constatato l'azione dell'estratto secco di Opuntia ficus indica nei sintomi postumi all'intossicazione alcolica.
La gravità di questi sintomi può essere data da un'infiammazione indotta da impurità della bevanda e da sostanze secondarie del metabolismo dell'alcool nel corpo. L‘estratto di opunzia ha dimostrato nei valori finali di poter ridurre la gravità di questi sintomi, apparentemente inibendo la produzione dei mediatori infiammatori.
Nell'Africa del Nord i fiori dell'opunzia sono uniti con i semi e l'orzo per trattare l'ostruzione urinaria.
Infine come buon auspicio per il futuro di questa pianta, riporto 2 importanti ricerche italiane.
Dal Dipartimento Farmaco Biologico della Facoltà di Farmacia dell'Università di Messina è stata studiata l'azione citoprotettiva dei cladodi di fico d'india sull'ulcera indotta sperimentalmente sul ratto da etanolo. I risultati hanno evidenziato un'azione preventiva impedendo la dissoluzione del muco causata dall'etanolo, determinando un aumento del numero di cellule secretive.
Un'altra ricerca, sempre dell'Università di Messina ha invece fatto luce sull'attività diuretica dei cladodi, dei fiori e dei frutti, non acquistati, ma da raccolta spontanea. La cosa interessante è che l'effetto maggiore di diuresi, acuta e cronica è stato ottenuto dall'infuso del frutto, anziché dal fiore come ci si potrebbe aspettare.
STOP
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
La prima volta che ho visto un fico d'India, io che abito nel centro-nord, è stata proprio in Sicilia. Poi la cosa si è ripetuta durante alcuni viaggi in meridione, ho anche una foto scattata in Puglia davanti ad una "muraglia" di fichi...ci credo vengano usati anche come guarda-confini. Io li trovo bellissimi, spettacolari! Peccato però che non mi piacciano i frutti, che ho assaggiato una volta, visto che hanno tutte queste proprietà benefiche. Ciao Marina, buon fine settimana!
RispondiEliminaCiao carissima!!! buon fine settimana anche a te!!!
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