TRAUMA DA PARTO
domenica 25 settembre 2011
TRAUMA DA PARTO
TRAUMA DA PARTO
Normalmente ci si augura un parto di breve durata e con il solo “dolore fisiologico”.
Un parto ottimale è importante per la mamma, ma lo è molto di più per il bambino.
Tutto questo non necessariamente deve restare un semplice augurio.
Da molti anni ormai si praticano i vari esercizi di preparazione al parto.
Inoltre raccomando la preparazione con i rimedi omeopatici (v. capitolo 21).
UNA DIDASCALIA DELLE FIGURE
Nelle figure schematiche possiamo vedere la testa di un bambino sdraiato supino come se fossimo seduti dietro di lui.
Si noterà che all’inizio le aree morbide sono più vaste, mentre a due anni (foto colorata in marrone) si sono delineate suture e fontanelle che andranno progressivamente a diminuire fino a circa 7 anni, quando si chiuderà la sutura metopica. La sutura metopica (che non si vede nelle figure) è quella che divide verticalmente in due la fronte. Infatti le bozze frontali sono le zone da dove parte l’ossificazione della fronte. Quando l’ossificazione finisce di espandersi la sutura metopica si chiude o comunque l’accostamento rimane perfetto anche in quei pochi soggetti che mantengono questa sutura pure in età adulta.
Nella foto in cui si vede il cranio di un feto, si potrà osservare che le suture sono lineari mentre solo la fontanella anteriore è ben visibile. Certo: visivamente si ha questa percezione, ma al tatto si potrà notare come le aree intorno alle suture siano nettamente più morbide rispetto alle aree corrispondenti alle bozze (frontali, parietali ed occipitali).
IL PARTO
Durante lo svolgimento della nascita, la testa del bambino subisce delle compressioni mentre attraversa il canale vaginale. Il cranio non è duro come quello di un adulto ma, al contrario, costituito da membrane morbide ed elastiche con diverse “isole” ossee che sono il punto di partenza per lo sviluppo delle aree di nuova ossificazione. Questa condizione permette una notevole adattabilità alle pressioni che avvengono durante il parto.
Le intense compressioni a questa struttura delicata per diverse ore spingono le ossa del cranio l’una contro l’altro distorcendo la forma che dovrebbe assumere il cranio.
Questo evento è fisiologico; ma se qualunque osso del cranio rimane con tale distorsione, o se non si allinea completamente può essere rallentata o modificata la normale formazione del cranio, e quindi non permettere lo sviluppo del cervello in maniera simmetrica e armonica, oppure può avere ripercussioni su altre strutture come i nervi e l’apparato circolatorio. Il grado di risoluzione spontanea delle restrizioni e delle compressioni varia da un soggetto all’altro. Se il parto è stato lungo e faticoso, e il neonato è rimasto a lungo impegnato nel canale vaginale, le distorsioni saranno maggiormente impresse e meno facilmente risolvibili dalla natura. Gli effetti delle restrizioni variano considerevolmente. Nei casi più drammatici possono crearsi paralisi cerebrali, autismo, epilessia; in altri meno drammatici si possono avere dislessia, dislalia, discinesia, difficoltà di apprendimento, iperattività, strabismo. Talvolta allergie e asma possono insorgere come conseguenze di queste distorsioni.
Altro fenomeno riscontrabile frequentemente è la sublussazione dell’articolazione atlanto-occipitale o stiramenti e trazioni dipendenti dal movimento che il collo subisce nel fuoriuscire dal canale del parto. Ciò avviene in una certa percentuale di casi nel parto normale (eutocico) e con frequenza maggiore nel parto cesareo; l’alterazione del rapporto tra le vertebre cervicali e la base del cranio crea una asimmetria del cranio stesso, dovuta al mantenimento di una delle priorità posturali per il cranio: la direzione dello sguardo. Tale asimmetria cranica può essere responsabile di strabismo o di alterazioni circolatorie nel cranio; può influire sul buon funzionamento degli organi addominali tramite la compressione del nervo vago o influenzare la respirazione per la compressione del nervo frenico; può incidere sulla fonazione e sulla deglutizione per i nervi glossofaringeo e ipoglosso o provocare un torcicollo cronico per irritazione del nervo accessorio. Si può arrivare ad una compressione del forame giugulare con conseguente pressione e iperstimolazione dei nervi spinali accessori che innervano il muscolo sterno-cleido-mastoideo (SCM), un importante muscolo che permette di girare e/o flettere il collo, causando rotazione della testa e alterazioni della posizione dei denti.
Il bambino può vivere soggettivamente (anche se circondato da un’amorevole accoglienza) il passaggio dall’ambiente protetto dell’utero all’ambiente esterno come un trauma. Infatti, sta per entrare in contatto in modo improvviso con luci e rumori forti rispetto a ciò cui era abituato. Il fatto di essere preso, toccato, lavato e pesato può essere vissuto come un trauma. In breve tempo questi gesti saranno per lui/lei un’importante “nutrimento”, ma la prima volta è un trauma.
La più comune causa di shock è il taglio del cordone ombelicale. Il cordone ombelicale continua a funzionare per diversi minuti dopo la nascita. L’improvvisa separazione da questa fonte di nutrimento, soprattutto se le funzioni respiratorie o cardiocircolatorie non sono completamente stabilite, come nel caso in cui la madre sia stata sottoposta ad anestetici durante il parto, può creare traumi che vengono memorizzati nel plesso solare e nell’area ombelicale e dare manifestazioni di tensioni e senso di oppressione nel sistema craniosacrale, nelle vicinanze di quest’area, con conseguenti effetti anche nei visceri. Quindi per tagliare il cordone bisogna aspettare almeno 10 minuti dopo la nascita.
E’ molto comune trovare un profondo senso di shock nel plesso solare dei bambini nati tramite taglio cesareo. Questo shock avviene nel momento dell’incisione quando la pressione interna del grembo materno cambia molto velocemente causando sia traumi fisici che emotivi: la reazione comportamentale indotta nel neonato si manifesta come bisogno di afferrare e stringere, associato a contrazioni attraverso tutto il corpo e tensione nella testa o nel plesso solare.
Le tensioni della madre, del padre, delle relazioni familiari in generale possono essere trasmesse al feto tramite le percezioni che la madre vive non solo durante la gravidanza ma anche al momento del parto stesso. Infatti le emozioni generano vere e proprie tempeste neuro-ormonali che investono il feto.
Tutti i problemi qui descritti possono essere corretti con il trattamento cranio-sacrale del neonato.
PRIMA INFANZIA
La tendenza di alcuni bambini a picchiare la testa può significare il tentativo di aiutare e favorire lo spontaneo rilascio di restrizioni delle ossa del cranio.
La suzione forzata delle dita o lo spingere con pressioni marcate altri oggetti all’interno della bocca e specialmente verso il palato può esprimere compressioni e distorsioni delle ossa del cranio e in particolare nelle ossa palatine o tra il vomere e lo sfenoide. La distorsione dello sfenoide può causare restrizione nelle fessure retrorbitali, fessure attraverso cui passano nervo ottico e l’arteria, compromettendo la visione con miopia, strabismo e occhio pigro.
La suzione da un solo seno può essere causata dalla difficoltà del bambino a girare la testa dal lato dell’altro seno.
NOTA tratto da Anno Zero, rivista di kinesiopatia a cura di Francesco Gandolfi.
Se volete approfondire l’argomento potete consultare
www.kinesiopatia.it
La stupenda figura che ho voluto mettere in apertura è un disegno di Taniart dal titolo “Sodalizio d’autunno” . Se volete, potete visitare il suo album su flickr.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
grazie Mari per aver postato una mia opera.
RispondiEliminaDevo fare i miei complimenti a quella bellissima immagine di Guidotti che vedo sotto la mia...Splendida opera.
Un post molto interessante....ciaoo e buona domenica
Meno male che il tempo dei parti è passato,lo avessi letto allora..quanta ansia!!!buona settimana Marina
RispondiElimina