ENFISEMA POLMONARE
parte seconda
Nella BPCO la normale struttura del bronco appare sovvertita con perdita delle ciglia vibratili. Le cellule caliciformi mucosecernenti vanno incontro ad iperplasia, lo stesso le ghiandole sierose e mucose della sottomucosa. Il risultato è l’abbondante stratificazione di muco sull’epitelio bronchiale. Negli stadi avanzati compare metaplasia piatta dell’epitelio che viene considerata uno stato “pre-canceroso” e si ha rottura dei setti alveolari, espressione dell’enfisema centrolobulare associato alla bronchite cronica.
Acquisizioni molto recenti hanno dimostrato che essa dipende non solo dalle alterazioni polmonari, ma anche da un deficit nel metabolismo energetico dei muscoli scheletrici, specialmente delle gambe.
Basta un esercizio di modesta entità che coinvolga tutto il corpo a far sentire il fiato corto al paziente. La difficoltà dell’efflusso di aria è segno di stadio già avanzato della malattia.
Per diagnosticare l’enfisema gli esami sono due:
Rx del torace ed esame spirometrico. Quest’ultimo può essere eseguito dal medico di base. Consiste nell’inspirare al massimo e nel soffiare al massimo attraverso un boccale collegato ad un apparecchio che valuta la quantità di aria che si riesce ad espellere. Se tale indice è al di sotto di un certo valore si sospetta una ostruzione bronchiale, se è ancora più basso può indicare l’esordio di un enfisema.
ELEMENTI DI DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA ASMA ED ENFISEMA.
ASMA= comune tra i bambini. Tosse durante la notte. Sonno interrotto dai sintomi. Peggioramento notturno. Pochi fumatori. Presenza di storia familiare. L’esercizio fisico provoca sibili. Espettorato in alcuni casi. Sibili sempre. Risponde ai cortisonici. Buona reversibilità dei sintomi nella maggioranza dei casi.
ENFISEMA= Assente tra i bambini. Tosse solo al momento di coricarsi. Sonno ininterrotto. Peggioramento mattutino. Quasi tutti fumatori.
L’esercizio fisico provoca dispnea. Espettorato sempre. Sibili in alcuni casi. Non risponde ai cortisonici. Buona reversibilità dei sintomi solo in una minoranza di casi.
ANTITOSSE= i farmaci antitosse non hanno alcun ruolo nel trattamento dei pazienti con bpco, anzi possono essere dannosi perché bloccando il meccanismo della tosse tendono a peggiorare l’ostruzione delle vie aeree.
VIAGGI IN AEREO
la pressione in cabina sugli aerei commerciali corrisponde a quella di un’altitudine di 1500-300 m. la frazione inspiratoria di =2 a livello del mare è del 21% a 1500m , del 17,1 % a 1500 m, e del 13,9 a 3000m.
Poiché i pazienti con bpco hanno poche probabilità di aumentare la loro ventilazione si comprende come il volo aereo possa peggiorare la loro ossigenazione. Un paziente con ipossiemia moderata ( PaO2=60mm Hg) scende durante il volo ad una PaO2 di 50 mmHg che è ben tollerata e non ha bisogno di apporto di O2 supplementare. Pazienti invece con PaO2 di base più basse, specie se ipercapnici ed anemici, necessitano di apporto di O2 supplementare durante il volo.
CONSIDERAZIONI
Da questa descrizione potete ben vedere come si tratti di una patologia che può diventare piuttosto grave.
Questi due capitoli dunque non li ho fatti per indurvi all’auto-cura, bensì per dare un quadro chiaro della situazione di chi si trova in queste condizioni.
Tuttavia sottolineo come sia importante la prevenzione.
Ciò che rientra nelle possibilità di ognuno di noi è evitare il fumo, fare esercizi respiratori e condurre una vita sana nei limiti del possibile.
Altri fattori, purtroppo, come ad esempio l’inquinamento, non possiamo singolarmente controllarli, anche se è importante battersi collettivamente con misure a sostegno dell’ambiente.
Esistono rimedi olistici anche per questa patologia; il paziente va seguito di stretta misura dal medico olistico: niente “faidatè”
E’ POSSIBILE INTERVENIRE SENZA RICORRERE AI FARMACI? la gestione del paziente con BPCO di grado lieve o moderato considera i programmi di riabilitazione respiratoria rivolti a garantire al soggetto livelli adeguati di indipendenza e attività:
tra questi programmi il
RI-ALLENAMENTO ALLO SFORZO fisico ha un ruolo preminente.
La ventilazione assistita e l’ossigenoterapia sono da considerare nelle fasi ancor più avanzate della malattia
Quelli che indico qui sotto sono semplici esercizi che tutti potete fare; Aggiungo pochi rimedi fitoterapici che hanno dato risultati piuttosto interessanti.
Fisioterapia-ginnastica
E’ durante la patologia, e non nelle emergenze, che va consigliata la fisioterapia respiratoria. Ecco alcuni esercizi respiratori che, non solo sono utili nella cura ma anche nel ridurre i sintomi della dispnea.
(1) RESPIRAZIONE ADDOMINALE
paziente disteso, gambe piegate, mettere una mano sul torace e l’altra sull’addome. Respirare dal naso profondamente, facendo in modo che l’addome si sollevi completamente e controllando questo con la mano. Espirare lentamente con le labbra increspate (emettere uno sbuffo), facendo in modo che l’addome si ritiri: aiutarsi premendo la mano sull’addome.
(2) PESO ADDOMINALE
paziente sdraiato supino, con i piedi sollevati rispetto al tronco di circa 40 cm, mettere un peso di circa mezzo chilo sull’addome. Eseguire la stessa respirazione dell’esercizio 1 cercando di sollevare il peso durante l’inspirazione e cercando di spingere l’addome contro il peso mentre si espira. Eseguire per 5’ al mattino e alla sera.
(3)SEDUTO
seduto su una sedia porre una candela accesa di fronte al viso su un tavolo con il livello della fiamma a circa 13 cm dalla bocca. Soffiare lentamente attraverso le labbra dopo aver inspirato profondamente. E’ necessario farlo in modo che la fiamma non si spenga. Dopo qualche giorno aumentare la distanza della candela fino a 90 cm, ma sempre raggiungendola col soffio al punto da piegarla un po’ e senza spegnerla.
(4) ESPANSIONE-COSTRIZIONE
in piedi il soggetto si avvolge una sciarpa lunga 150 cm intorno alle ultime costole. Eseguire la respirazione permettendo alla cintura di allargarsi inspirando e stringendola espirando. Fare un passo avanti inspirando e 2 avanti espirando.
Alimentazione integratori
Di importanza primaria è l’aspetto nutrizionale, specialmente nelle forme avanzate di BPCO in quanto questi soggetti presentano uno stato catabolico che si riflette negativamente sulla funzione muscolare in generale e su quella respiratoria in particolare. Si consiglia di instaurare specifici programmi di supplementazione nutrizionale.
Fitoterapia
si usano rimedi con campo di azione sulla sclerosi e sui reni per gli effetti favorevoli di una diuresi accresciuta; rimedi antinfettivi e cardiotonici.
CORYLUS AVELLANA gemme (nocciolo) 150 gtt /die. E’ un antisclerosi ad azione polivalente sia sul tessuto polmonare che sul fegato. Permette il ripristino dell’elasticità polmonare.
RIBES MG sarà associato ad altri congiuntamente o in alternanza per la sua azione antinfiammatoria.
AESCULUS HYPPOCASTANUM 150 gtt /die: l’azione flebotonica permette un’accelerazione della circolazione sanguigna polmonare cui si aggiunge un’azione di tono capillare per la diminuzione della stasi bronchiale oggettivata clinicamente e con l’esame radiologico.
PILOSELLA TM è un buon diuretico 90-150 gtt/die.
SPIREA ULMARIA 90-150 gtt /die è ugualmente diuretica e, contenendo salicilato di metile è leggermente analgesica e sedativa. Questi 2 verranno conigliati in cure discontinue di 15 giorni al mese.
ADONIS VERNALIS 30-90 gtt/die è un leggero cardiotonico e un buon diuretico. Può essere utile all’inizio del cuore-polmonare.
In tutte le affezioni dispnoiche sono utili rimedi sedativi-nervini; il soggetto che respira con difficoltà è un angosciato, quindi daremo:
TIGLIO, PASSIFLORA, VALERIANA, ESCOLZIA.
Sugli ultimi due comunque ho delle riserve perché deprimono i centri del respiro.
Interessante, Marina...dell'enfisema polmonare sapevo veramente poco, a parte il fatto che, come anche tu hai detto, si tratta di una malattia diffusa tra i fumatori. Certo il fumo sarebbe da evitare anche per un sacco di altri possibili disturbi. Una cosa che mi ha colpito, nelle ultime righe, è che la valeriana deprime i centri del respiro, non lo sapevo. Qualche anno fa l'ho assunta prima di una traversata in nave e devo dire che sono stata davvero male: a parte il pesante e prolungato intontimento, avevo proprio l'impressione di far fatica a respirare...mai più presa. Ciao, buona settimana!
RispondiElimina