venerdì 9 ottobre 2015
TOSSE parte seconda
Le piante per curare la tosse
Molte sono le classificazioni delle piante per curare la tosse. Vi propongo questa che trovo particolarmente utile.
espettoranti-stimolanti
espettoranti aromatici-mucolitici
espettoranti-calmanti
antispasmodici bronchiali
anticatarrali
antitussivi
con il termine espettoranti stimolanti indichiamo quegli espettoranti che provocano una stimolazione dell’attività mucociliare tramite una stimolazione della mucosa gastrointestinale, con l’effetto indiretto di aumentare il volume delle secrezioni e facilitare l’espettorazione. Le piante di questo gruppo si utilizzano per eliminare il muco più velocemente in caso di tossi produttive, legate a congestione bronchiale, bronchite, enfisema. Queste piante sono state tradizionalmente sfruttate come emetici (cioè per stimolare il vomito quando ad esempio si vuole far rigettare il contenuto dello stomaco in seguito ad una intossicazione acuta) e si era già notato come in parallelo alla stimolazione del vomito si avesse un aumento dell’espettorazione. L’ipotesi è che l’irritazione gastrica si trasmetta (tramite gli stessi neurotrasmettitori) alla mucosa polmonare, causando una maggior secrezione polmonare e un’attivazione del meccanismo mucociliare, con l’effetto netto di aumentare i meccanismi preposti all’espettorazione. In genere tutte le piante appartenenti a questa categoria contengono saponine, e devono essere usate con cautela in presenza di irritazioni gastriche. Naturalmente questa avvertenza va qualificata secondo il contenuto in saponine. Per esempio un eccesso di saponaria può portare a nausea e mal di stomaco, mentre la liquirizia è usata proprio per attenuare le irritazioni gastriche. Per l’azione irritativa a livello intestinale le saponine hanno anche azione purgativa. A questa categoria appartengono: liquirizia, primula veris, bellis perennis, saponaria officinalis, polygala senega, lobelia inflata (tossica).
Gli espettoranti aromatici/pungenti o mucolitici sono le sostanze che calmano la tosse, facilitano l’espettorazione e riducono il carico infettivo a livello polmonare grazie al contenuto in principi volatili che vengono esalati attraverso le mucose polmonari; si utilizzano in tossi produttive associate a raffreddore, bronchite, enfisema, ed eccesso di catarro fluido respiratorio. Inoltre i composti volatili hanno spesso un’attività di tipo balsamico-analettico, aumentano cioè l’ampiezza e la frequenza di respirazione, facilitando quindi l’espettorazione. Tra queste piante ricordiamo zenzero fresco, cinnamomum zeylanicum, armoracia rusticana (a dosi ridotte per evitare irritazioni) allium sativum, thymus vulgaris, inula helenium, hyssopus officinalis, pimpinella anisum, foeniculum vulgaris, angelica archangelica.
Per espettoranti calmanti/lenitivi sono da intendersi le sostanze che calmano la tosse tramite un’azione antinfiammatoria da contatto e, più raramente, sistemica. Sono espettoranti che si utilizzano in caso di tosse nei bambini, tossi secche, non produttive, irritative, asmatiformi. Il meccanismo per questo effetto è sconosciuto, anche se alcuni ricercatori ne propongono uno paragonabile ma opposto a quello degli espettoranti stimolanti. Le mucillagini dei rimedi calmanti avrebbero un effetto emolliente riflesso, per esempio althea officinalis ha dimostrato di possedere quest’azione in uno studio su modelli animali. Le piante di questo gruppo sono: verbascum thapsus, trifolium pratense, pilosella officinarum (hieracium pilosella) plantago ssp, chondrus crispus, cetraria islandica, althea officinalis, malva, ulmus spp.
Le piante ad azione antispasmodica a livello bronchiale, pur non avendo effetto sulla produzione di catarro, riducono spasmo e irritazione. Si utilizzano (spesso in combinazione con altre piante) per la tosse secca, spasmodica, non produttiva e per i sintomi asmatici. Tra queste ricordiamo glechoma hederacea, drosera rotundifolia, hyssopus officinalis, thymus vulgaris, marrubium vulgare, euphorbia hirta, grindelia camporum, inula helenium.
Anticatarrali o tonici delle mucose. Si tratta di quelle piante che, pur non avendo attività sullo stimolo della tosse o sulla muscolatura bronchiale, possono modificare in senso positivo la produzione di catarro e la salute delle mucose polmonari. Tra queste ci sono: euphrasia officinalis, sambucus nigra fiori e frutti, solidago virga aurea, hydrastis canadensis/berberis vulgaris, plantago spp, nepeta hederacea.
Tutte le piante esaminate fino ad ora hanno un effetto sulla tosse che può essere descritto come indiretto; la tosse si calma perché uno o più degli stimoli tussigeni sono ridotti o eliminati. Esistono però anche piante con l’interessante proprietà di ridurre direttamente la tosse, agendo a livello dei centri deputati allo stimolo della tosse. Tra queste ci sono prunus serotina e lactuca virosa.
BALSAMICI
aprono le vie respiratorie e sono disinfettanti.
Molte piante poi hanno azione mista: la suddivisione quindi sarà sfumata e comunque sempre specificata qui di seguito.
…Riepilogando:
ai fluidificanti appartengono:
ALTEA, MALVA,TIGLIO, PLANTAGO, VERBASCO, MIELE, VIOLA.
ai fludificanti-espettoranti:
LICHENE ISLANDICO, PRIMULA
ai fluidificanti-sedativi:
ANTENNARIA(gnaphalium)
ai balsamici:
EUCALIPTO, TIMO, PINO, MIRTO, LAVANDA, GRINDELIA, PROPOLI, ELICRISO, INULA, ISSOPO, MAGGIORANA, BALSAMO DEL TOLU’
Ai sedativi DROSERA e CACAO
Vediamo ora alcune piante
ABIES PECTINATA MG è particolarmente adatto in età pediatrica in quanto promuovendo un metabolismo fosfocalcico adeguato svolge un'azione trofica generale e, quindi, di rinforzo delle difese immunitarie.
ALNUS GLUTINOSA MG
utile per le infiammazioni anche in fase suppurativa (sindromi mucoso-catarrali e mucoso-suppurative): rinosinusiti, tracheobronchiti, bronchiti acute e croniche ecc complementare agli antibiotici di cui completerà l'azione per quanto riguarda le sequele infiammatorie.
ALTEA tutte le sue parti contengono mucillagini da cui l’effetto emolliente e antinfiammatorio. Utile nelle affezioni broncopolmonari, nelle tracheiti e nella pertosse. E’ stata segnalata anche un’attività immunostimolante. TM 40 gocce per 3 volte al dì. Nella FUI c’è la specie composta per tisana all’altea, indicata per tossi stizzose:
altea radice 30%,
finocchio frutti 10%,
timo erba 25%,
plantago foglie 15%,
liquerizia radice 10%,
lichene islandico 10%
somministrare 1 cucchiaino di tisana (circa 5g) per tazza di acqua bollente (250 ml) e bere 2-3 tazze al dì.
Sciroppo espettorante emolliente
timo TM 15 g,
liquerizia TM 5g,
altea 5g
sciroppo semplice 75g (sottolineo che g= grammi) Somministrare a cucchiai più volte al dì.
L’altea, insieme a malva, tiglio, plantago, verbasco e miele fa parte delle droghe contenenti eteropolisaccaridi ( mucopolisaccaridi, pectine, gomme, mucillagini) definite “mucillaginose” le quali esercitano un’azione emolliente e protettiva mediante la formazione di una pellicola gelatinosa che agisce localmente a livello delle prime vie respiratorie lubrificando e idratando le mucose, diminuendo così il senso di congestione e di bruciore. Sono elettive nell’infiammazione acuta degli organi respiratori. La droga sono le radici decorticate che contengono dal 10 al 20% di polisaccaridi mucillaginosi, composti principalmente da acido d-galatturonico. Per questa pianta non sono noti effetti collaterali, è indicata per bambini e spesso è da preferire ai prodotti di sintesi.
AMMI VISNAGA
è uno spasmolitico bronchiale indicato per l'asma, la pertosse e la bronchite. Secondo Van Hellemont è un rimedio preventivo dell'asma che può essere usato durante i periodi di remissione. TM 30 gtt 1-3 volte al dì.
ANTENNARIA (Gnaphalium dioicum L.) fa parte delle specie pettorali. E’ in grado di stimolare il sistema reticolo-endoteliale (SRE). TM 40 gocce x 3 volte al dì.
BALSAMO DEL TOLU’ è un’oleoresina che trasuda per incisione profonda dell’albero (toluifera balsamum L.) conosciuta come espettorante, antisettico e spasmolitico delle vie respiratorie.
C’è il famoso sciroppo Benigni:
estratto fluido di balsamo del tolù 12g,
sciroppo semplice 88g
somministrare 30-60g/die.
BETULLA VERRUOSA MG
può determinare un aumento di resistenza alle infezioni.
CACAO (teobroma cacao)
La teobromina (principio attivo del cacao) può essere usata a dosi più alte della codeina perché non presenta gli effetti collaterali di quest’ultima, come ad esempio la sonnolenza. Essa agisce sul nervo vago.
CAPELVENERE mucillagini, tannini amari e OE determinano l’azione emolliente, decongestionante ed espettorante di Adiantum capillus veneris L., che, sebbene blanda ne rende efficace l’uso nelle affezioni bronchiali.
TM 40 gtt 2-3 volte al dì.
CARPINUS BETULUS MG
particolarmente utile per la sinusite; antispasmodico e antitussivo specialmente nelle rino-faringo-tracheiti.
CASTAGNO
della famiglia delle fagacee. Le foglie sono efficaci come espettoranti e in genere nelle affezioni delle vie respiratorie; hanno azione sedativa sui centri della tosse. Inoltre è un batteriostatico.
CORYLUS AVELLANA MG
Nella tosse da enfisema, bronchite cronica asmatiforme, sclerosi polmonare. Infine citiamo una formulazione facile che è addirittura di Galeno:
"Eclegma adatto alla cura della tosse:" che fu usato in Europa e in tutti i paesi arabi nel sedicesimo secolo:
pinoli 330,
polpa si 2 datteri (circa 60g =2 once);
si triturano e si mescolano insieme con miele crudo qb.
Si presume che vadano somministrati 3 cucchiai al dì.
DROSERA è una piccola pianta carnivora, ed è una delle piante più efficaci. Le sue foglie sono ricoperte di peli che secernono una sostanza vischiosa nella quale vengono intrappolati piccoli insetti, che in seguito vengono digeriti. La droga è data dalle parti aeree. I principi attivi responsabili dell’effetto antitosse sono dei derivati naftochinonici che hanno un’azione spasmolitica bronchiale e calmante sulle terminazioni nervose della laringe. Inoltre, i suoi principi attivi, hanno azione antibatterica verso i batteri comunemente responsabili delle infezioni polmonari.
Controindicazioni in caso di ulcera gastroduodenale e/o intestinale. Va assunta a stomaco pieno. TM 20 gocce x 3 volte al dì. Lo sciroppo Leclerc è così composto:
drosera TM g2
sciroppo di rosolaccio g 200.
dose 3-4 cucchiaini al dì.
La drosera è utile anche nella TBC. I naftochinoni oltre che antivirali e antibatterici sono antifungini. L'attività antinfiammatoria è esercitata su 3 fronti: inibizione dell'elastasi, azione antiossidante dei flavonoidi e rallentamento del rilascio degli enzimi lisosomiali. Effetti collaterali: la plumbagina agisce come inibitore nel processo della spermatogenesi, per cui cercheremo di non consigliarla a uomini (tranne che per l'età, non hanno in programma figli).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao, Marina. Interessante come sempre il post che hai scritto, l'argomento poi più o meno ci riguarda tutti. Sono andata a leggere anche la prima parte ed ho scoperto un sacco di cause che non sapevo: ad esempio, girando in bicicletta tutto l'inverno, avevo notato che quando non mi proteggevo la bocca con la sciarpa, succedeva a volte che mi venisse la tosse, ma pensavo che il freddo e l'umidità servissero solo da "aiutanti" di un'infezione che qualcuno poteva avermi trasmesso in precedenza, non come in causa in sè. L'elenco delle piante utili è ampio e diversificato, lo terrò presente in caso di bisogno, grazie!
RispondiEliminaMi fa piacere che sia stato utile....inoltre è una buona scusa per farsi una cioccolata calda! Ciao, buona settimana!
RispondiElimina