mercoledì 6 maggio 2015
Parole difficili della medicina FISTOLE
Definizione: Passaggio o comunicazione anomala generalmente tra due organi interni o che va da un organo interno alla superficie corporea esterna (Dorland)
Per quanto riguarda le fistole con sbocco all’interno del corpo, come appunto quelle ossee, oppure tra due organi o arterie e vene, è di rigore l’intervento medico.
Per quanto riguarda le fistole che sboccano all’esterno, anche lo stesso paziente ha modo di osservare l’andamento della cicatrizzazione. Come nel primo caso, occorre che il problema sia tenuto sotto controllo medico, ma si possono, con il consenso del medico stesso, aggiungere trattamenti da fare a casa propria.
Questo fenomeno si può verificare per cause diverse. In medicina olistica è interpretato non solo come un segno di patologia (come lo giudica la medicina ufficiale) ma anche come un segno che l’organismo ha creato un nuovo canale per eliminare qualcosa che non riesce a eliminare attraverso le vie emuntoriali fisiologiche.
Per portare alla guarigione una fistolizzazione, quindi, non basta “metterci un tappo” che sia chirurgico o farmacologico. Bisogna in un primo momento favorire l’eliminazione del materiale (pus, sangue, scorie) e parallelamente fornire all’organismo tutti i rimedi che possono aumentare le sue difese e fortificare il connettivo. Infine sarà importante favorire il naturale processo di chiusura e cicatrizzazione.
Torno a sottolineare che il problema comunque richiede un attento monitoraggio del medico. Secondo la nostra preferenza ovviamente un medico “olistico”.
Per quanto riguarda le fistole che sboccano alla superficie del corpo, è facile per il malato stesso controllarne l’evoluzione e in aggiunta e osservanza delle cure fornitegli dal medico, trattarle o farle trattare da un congiunto.
Le più diffuse sono quelle del cavo orale, quelle auricolari sul viso, vicino all’orecchio o dietro l’orecchio; quelle dermatologiche di certi foruncoli e quelle anali.
Riporto qui di seguito due ricette tratte dal libro di Piergiorgio Chiereghin Fitoterapia per il farmacista :
LAVAGGI E SEMICUPI
Equisetum arvense planta
Quercus robur cortex ana 100
fare decotto in 2 litri di acqua portata all’ebollizione e poi mantenuta per 10 minuti . Filtrare e usare appena tiepida
COMPRESSE LOCALI
Lavanda deterpenata OE 15 gocce
olio di mandorle dolci qb a 100 ml.
Ed ecco i rimedi omeopatici più frequentemente indicati ed efficaci:
—Berberis vulgaris e silicea per tutte le fistole in generale, associati ad altri rimedi specifici per il soggetto.
—per le fistole anali= acidum nitricum , alumina, calcarea phosphorica, peonia officinalis, thuya
—fistola anale nei malati di tbc= silicea
—medorrhinum ad una diluizione scelta dall’omeopata a seconda della fase della cura.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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