mercoledì 13 maggio 2015
CLORURO DI MAGNESIO
Da molti anni alcune persone usano il Cloruro di magnesio per curare diversi tipi di dolore cronico a livello osteo-articolare. Io sono sempre stata una grande estimatrice di questo sale così efficace ed economico. Ecco dunque un articolo pubblicato su Andromeda n 15 nel lontano 1992 che riporto testualmente. Voglio tuttavia sottolineare che come per tutti i farmaci bisogna prima accertarsi che sia adatto al singolo individuo , tenendo conto di altri farmaci che assume, della sua funzionalità renale e altri parametri. Inoltre non va usato a tempo indeterminato, ma facendo le dovute pause.
“Fino ad oggi si è cercato di supplire alla carenza di Magnesio utilizzando soprattutto la dolomite, che, purtroppo, però, può contenere tracce di metalli tossici (piombo, mercurio e cadmio), il che la rende sconsigliabile. L’uso del cloruro di magnesio risulta invece consigliabile sia come integratore, che come vera e propria terapia in un ampio spettro di patologie. Esso ha inoltre iil vantaggio di essere economico e facilmente assimilabile; ha inoltre la capacità (unico tra i sali di magnesio) di essere efficace nella terapia delle malattie infettive, capacità dovuta al suo effetto stimolante sui globuli bianchi ed in generale su tutto il sistema immunitario. Questo effetto, detto citofilassi, venne scoperto nel 1915 dal prof Pierre Delbet, dell’accademia di medicina di Parigi, allorché, avendo iniziato ad utilizzare una soluzione di cloruro di magnesio alla concentrazione del 12,1 per 1000 per il lavaggio delle ferite, constatò che non solo questa non danneggiava i tessuti, ma facilitava addirittura la guarigione della ferita stessa, evitando inoltre pericolose complicazioni come le sovrainfezioni batteriche (assai frequenti a quei tempi) grazie appunto alla sua azione di stimolo sull’attività dei globuli bianchi. Tale azione non è limitata ai globuli bianchi, ma è generale ed aspecifica: agisce cioè a livello di tutte le cellule dell’organismo e non solo di quelle coinvolte nei meccanismi di difesa. Delbet iniziò quindi a utilizzare la soluzione anche per via orale e si accorse che questa procurava spesso ai pazienti una sensazione di benessere generale, di energia, una maggiore resistenza alla fatica e una maggiore stabilità emotiva. In seguito lo studioso poté confermare la positiva azione di questo sale nei confronti di numerose patologie:
—apparato digerente: coliti, colecistiti, angiocoliti
—sistema nervoso: tremore senile, morbo di parkinson, crampi muscolari
—pelle: acne giovanile, eczema, psoriasi, verruche, geloni, prurito.
Delbet dimostrò inoltre come il cloruro di magnesio migliorasse lo stato di unghie e capelli, aumentasse la resistenza alla tossicità degli anestetici, e come potesse migliorare diverse patologie legate allo stato allergico quali raffreddore da fieno, orticaria, pruriti di vario genere (anche emorroidi) e persino edema di Quincke.
Il cloruro di Mg sembrò avere anche un buon effetto anti-invecchiamento poiché si dimostrò in grado di migliorare (o addirittura di prevenire) diversi disturbi tipici dell’età senile (ipertrofia prostatica, impotenza, disturbi cerebrali e circolatori ecc).
Inoltre, applicato localmente sotto forma di pomata, riuscì a fare inscurire (anche se non completamente) capelli e peli di barba oramai sbiancati da anni, come pure riuscì a scolorire le macchie cutanee color ocra bruna, molto frequenti negli anziani.
Delbet concentrò poi le sue energie nello studio dei rapporti tra magnesio e cancro e, dopo molte esperienze cliniche e di laboratorio, concluse che il magnesio sotto forma di cloruro esercitava un effetto preventivo nei confronti del cancro. Tale effetto riusciva anche a impedire che lesioni già precancerose degenerassero in cancro vero e proprio.
Questa sua ipotesi fu confermata da studi geologici ed epidemiologici eseguiti da altri ricercatori che stabilirono l’esistenza di un rapporto inverso tra ricchezza del terreno (e quindi del cibo su di esso coltivato) in magnesio e casi di cancro in quella determinata zona; vale a dire più magnesio= meno cancro e viceversa. Lo stesso si poteva dire per il tenore di magnesio del sale marino utilizzato in diverse zone. Delbet dimostrò quindi che era possibile ridurre l’incidenza dei tumori con l’uso regolare del cloruro di magnesio e sostenne che questo sale poteva essere d’aiuto anche dal punto di vista terapeutico, dato che si era rivelato in grado di rallentare l’evoluzione dei tumori negli animali da laboratorio. Delbet vedeva nel depauperamento in magnesio del nostro cibo la causa principale dell’aumento dei casi di tumore e sosteneva che le cause di tale carenza nella nostra dieta fossero l’eccessivo abburattamento delle farine, l’abbandono dell’uso del sale marino integrale e, soprattutto, gli errori dell’agricoltura, in particolare l’uso di concimi che alterano profondamente e pericolosamente l’equilibrio minerale del terreno (e quindi dei vegetali che vi vengono coltivati). Nei suoi due libri Politique preventive du cancer (1944) e L’agricolture et la santè (1945), egli auspicava che venissero corretti al più presto questi errori, ma sapendo benissimo che purtroppo l’attesa sarebbe stata lunga, consigliava nel frattempo l’assunzione regolare del cloruro di magnesio per cercare di ridurre al minimo i rischi di cancro e di altre malattie degenerative.
Il cloruro di magnesio non è certo in grado, da solo, di guarire il cancro, ma può certamente dare il suo contributo se inserito in una corretta strategia terapeutica.
Il professor Delbet trovò un degno successore nel dottor Neveu, il quale ampliò ulteriormente il campo d’azione del cloruro di magnesio, aumentandone le dosi e sperimentandolo nelle due terribili malattie di quegli anni: la difterite e la poliomielite, ottenendo dei risultati straordinari: praticamente il 100% di guarigioni (se il trattamento veniva iniziato tempestivamente) e tempi rapidi di perfetta guarigione (soli 2-3 giorni) delle malattie che, inoltre, non lasciavano sequele.
Visti i risultati, Neveu cercò di diffondere questo metodo, ma si scontrò con un muro di ostruzionismo da parte della medicina ufficiale. Neppure il vecchio Delbet, che pure era membro dell’accademia di medicina, riuscì a rompere questo isolamento e a diffondere i risultati di Neveu. I più celebri medici ufficiali dell’epoca (primo tra tutti il prof Lepine, responsabile del reparto di virologia dell’istituto Pasteur) ignorarono volutamente i resoconti di Neveu, negarono l’efficacia del metodo e si rifiutarono di sperimentarlo in maniera corretta ed alla luce del sole. Perché tutto questo? semplicemente perché un trattamento efficace della poliomielite o della difterite avrebbe reso inutili le relative vaccinazioni, mentre l’interesse comune era di generalizzarle. Sottolineiamo come questa non sia una nostra illazione, ma la motivazione ufficiale con la quale l’accademia di medicina rifiutò la pubblicazione sul proprio bollettino delle comunicazioni, che Delbet, dopo lungo penare, era riuscito a fare sulla terapia di Neveu. Ma il dr Neveu non si diede per vinto e continuò a sperimentare il cloruro di magnesio nelle affezioni più diverse, ottenendo ottimi risultati nelle tonsilliti e nelle faringiti, nella raucedine, nel raffreddore comune, nell’influenza, nell’asma, nella bronchite, nella broncopolmonite, nell’enfisema polmonare, nelle malattie esantematiche, nelle intossicazioni alimentari e professionali, nella gastroenterite neurotossica dei lattanti, negli ascessi e nei foruncoli, nell’eczema, nell’erisipela, nel giradito, nelle punture settiche, nei morsi di vipera, nella febbre puerperale e nell’osteomielite.
Ma le indicazioni del cloruro di magnesio non finiscono qui.
Negli anni seguenti altri medici hanno verificato molte delle precedenti indicazioni, aggiungendone delle nuove quali le crisi di asma, gli stati di shock e il tetano (terapia per via endovenosa) l’herpes zoster, le congiuntiviti acute e croniche, le neuriti ottiche, molte forme allergiche, le malattie reumatiche, le astenie primaverili e da ultima la sindrome da stanchezza cronica”.
PROTOCOLLO DI USO
POSOLOGIA ATTUATA DA ME IN SEGUITO A UN ARTICOLO SU FARMACIA NATURALE:
30 grammi in un litro di acqua. Di questa soluzione bere una tazzina da caffè 3 volte al giorno immediatamente prima dei 3 pasti principali.
SECONDO QUESTO ARTICOLO apparso su Andromeda, invece, la dose da assumere (per i bambini fino a 10 anni io però lo escluderei) è: 3.125 mg (cioè 3 grammi e 125 mg) di cloruro di magnesio cristallizzato sciolto in circa 125 ml di acqua
utilizzo:
—adulti e bambini dai 5 anni in sù 125 ml
—bambini di 4 anni 100 ml
bambini di 3 anni 80 ml
bambini di 1 e 2 anni 60 ml
SOMMINISTRAZIONE
—nei casi acuti (malattie febbrili e acute in generale) una dose ogni 6 ore
le dosi verranno progressivamente spaziate: prima ogni 8 ore, poi ogni 12 man mano che i sintomi migliorano. dopo la guarigione è preferibile continuare il trattamento ogni 12 ore per qualche giorno, per evitare ricadute.
—nei casi cronici: ogni 12 ore per minimo 40-60 giorni.
—a scopo preventivo e come fonte supplementare di magnesio una dose al giorno
ELENCO ALFABETICO DELLE INDICAZIONI
—acne giovanile
—allergie in generale
—angiocoliti
— anti-invecchiamento poiché si dimostrò in grado di migliorare (o addirittura di prevenire) diversi disturbi tipici dell’età senile (ipertrofia prostatica, impotenza, disturbi cerebrali e circolatori ecc). Applicato localmente sotto forma di pomata, riuscì a fare inscurire (anche se non completamente) capelli e peli di barba oramai sbiancati da anni, come pure riuscì a scolorire le macchie cutanee color ocra bruna, molto frequenti negli anziani.
— ascessi
—asma
— astenie primaverili
—benessere generale
—bronchite
— broncopolmonite
— capelli
—colecistiti
—coliti
—congiuntiviti acute e croniche
—crampi muscolari
—eczema
—edema di Quincke
—effetto preventivo nei confronti del cancro; aiuto anche dal punto di vista terapeutico, dato che si era rivelato in grado di rallentare l’evoluzione dei tumori negli animali da laboratorio
— effetto stimolante sui globuli bianchi ed in generale su tutto il sistema immunitario
—emorroidi
— energia
—enfisema polmonare
—erisipela
— facilita la guarigione delle ferite, evitando inoltre pericolose complicazioni come le sovrainfezioni batteriche
—faringiti
— febbre puerperale
—foruncoli
—gastroenterite neurotossica dei lattanti
—geloni
—giradito
—herpes zoster
—influenza
—intossicazioni alimentari e professionali
—malattie esantematiche
—malattie infettive. In particolare per la difterite e la poliomielite, il Dr Neveu lo sperimentò ottenendo dei risultati straordinari: praticamente il 100% di guarigioni (se il trattamento veniva iniziato tempestivamente) e tempi rapidi di perfetta guarigione (soli 2-3 giorni) delle malattie che, inoltre, non lasciavano sequele.
—malattie reumatiche
—morbo di parkinson
—morsi di vipera
—neuriti ottiche
—orticaria
—osteomielite
—prurito
—psoriasi
—punture settiche
—raffreddore comune
—raffreddore da fieno
—raucedine
— resistenza alla fatica
—resistenza alla tossicità degli anestetici
—sindrome da stanchezza cronica.
—stabilità emotiva
— stati di shock
— tetano (terapia x via endovenosa)
—tonsilliti
—tremore senile
— unghie
—verruche
STOP
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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