sabato 7 giugno 2014
PRODOTTI SOLARI
PROTEZIONE SOLARE
Tra gli effetti positivi dell’esposizione al sole ci sono la produzione di vitamina D e la produzione da parte della pelle di sostanze simili alle endorfine, che influiscono favorevolmente sul tono dell’umore.
Gli effetti negativi, che si manifestano quando ci si espone al sole in modo esagerato rispetto alle capacità difensive della pelle e dell’organismo in generale; in particolare possono verificarsi:
(a)Disturbi di natura estetica come ad esempio le macchie, e l’invecchiamento cutaneo
(b) disturbi di natura patologica come ad esempio disidratazione, colpo di calore, scottature di vario grado, ed infine in casi particolari, i tumori della pelle. A questo proposito voglio sottolineare che dalle letture varie fatte in materia traggo l'informazione che le creme solari non proteggono dal possibile scatenarsi dei tumori. Proteggono dalle scottature e permettono di ottenere un’abbronzatura più graduale. Quindi esse vanno usate a mio avviso, solo dai fototipi chiari e/o a rischio di ustioni, mentre a scopo cosmetico, da tutti da una certa età in poi (circa 40 anni). A circa 40 anni, infatti, la pelle diventa più sottile e meno idratata, oltre al fatto che riesce a produrre una quantità minore di melanina. Per questo motivo anche chi, fototipo scuro, da giovane si abbronzava subito, bene e in modo uniforme, con l’età si abbronza passando prima per la fase di eritema, e poi in modo non uniforme formando le macchie sul viso ed altri punti critici.
Materie prime usate per preparare prodotti “solari”
la PROPOLI contiene diverse decine di flavonoidi e tra questi alcuni hanno dimostrato la capacità di assorbire le radiazioni UV sia A che B, contiene inoltre dei derivati dell’acido cinnamico, che agiscono anch’essi come filtri aggiuntivi. Molte piante forniscono oli, burri e cere che possono servire come coadiuvanti; tra queste alcune, come l’OLIO DI COCCO, godono di una fama immeritata. L’olio di cocco contiene molto acido laurico che è irritante sulla pelle; in più non dà alcuna protezione e non ha nessun potere di fare abbronzare prima la pelle. Altre invece sono utili sia come filtri, sia come emollienti e sono: OLIO DI AVOCADO, SESAMO, OLIVA, GERME DI GRANO, SOIA, RICINO. Anche per questi il potere filtrante non è paragonabile a quello dei filtri di sintesi, ma è certamente utile in abbinamento a questi e certo preferibile all’olio di vaselina, totalmente permeabile dai raggi UV, e al suddetto olio di cocco. I più protettivi sono l’olio di germe di grano e l’olio di MAIS. Taluni oli e burri hanno inoltre un contenuto notevole di insaponificabili e questo è importante ai fini di un loro utilizzo in un preparato solare, poiché si è constatato che, applicati sulla pelle, favoriscono la formazione di nuovo collagene nel derma, contribuendo a prevenire l’invecchiamento cutaneo. Il grasso più ricco di insaponificabili è il burro di KARITE’, molto usato nelle preparazioni cosmetiche dermonutrienti. Nei prodotti solari è molto usata la cera liquida, nota come OLIO DI JOJOBA. La natura chimica di questa cera la rende utile sia come filtro coadiuvante che come protettivo ed emolliente. Altri OE come quelli di bergamotto e di limone, ottenuti per spremitura a freddo, contengono sostanze fotosensibilizzanti che ne sconsigliano l’uso. Le piante che forniscono gomme e mucillagini usate nei solari sono: ALOE VERA, MALVA, PIANTAGGINE; esse non posseggono specifiche proprietà filtranti, ma protettive, ammorbidenti, lenitive. Infine tra le piante che contengono sostanze coloranti, hanno una posizione di primo piano NOCE ed HENNE’. Essi a contatto con le proteine dello strato corneo, producono composti colorati di bruno e di rosso. Non è abbronzatura ma colorazione; sembra tuttavia che il complesso colorato aumenti il potere filtrante dello strato corneo sugli UVB. Di qui il loro uso, in piccole quantità nei prodotti solari. Gli estratti di henné si usano per colorare la pelle anche in assenza di irraggiamento solare.
Integratori
Gli integratori a base di carotenoidi , tipo CAROVIT FORTE, vanno assunti 1 volta al giorno per 1 mese prima dell’esposizione al sole e 1 mese dopo per prolungare l’abbronzatura. Le capsule Bergasol contengono oltre a licopene, betacarotene marino, alga spirulina, selenio, vitE, zinco e bioflavonoidi di limone; gli oli di albicocca e di enotera, presenti anch’essi nella formulazione, favoriscono l’equilibrio idrolipidico. Un’altra innovazione è la formulazione delle capsule Parlight: al classico alfa-carotene, vitC,E,PP e selenio è associato l’estratto di OPUNZIA, che accelera la produzione delle HSP (= heat shock proteins) inducibili. Lierac-Cosmodex ha sperimentato le proprietà riparatrici dell’estratto di FICO sulle cellule cutanee dopo l’esposizione solare. Altra materia prima è l’ ALGA LAMINARIA DIGITATA che possiede un sistema di protezione efficace contro i raggi UV, poiché in caso di necessità è possibile la secrezione di cito-protectina, un oligoalginato che stimola il suo sistema immunitario; questa molecola agisce a livello dell’epidermide proteggendo le cellule di langerhans, e a livello del derma, proteggendo le cellule dendritiche, tutte cellule immunocompetenti.
AUTOABBRONZANTI
In linea di massima sono assolutamente contraria all’uso di autoabbronzanti. Il capostipite è il DIIDROSSIACETONE (DHA). L’abbronzatura si ottiene per reazione chimica tra i gruppi reattivi della cheratina e il gruppo chetolo del DHA. I composti che si formano sono idroresistenti. In parole povere il Dha provoca una reazione con le proteine dell’epidermide colorandole; l’impiego nelle formule di eritrulosio con funzione umettante favorisce poi la fissatura del colore. In termini di sicurezza va ricordato che essi non forniscono protezione dal sole visto che in realtà non viene sollecitata la produzione di melanina (che invece è protettiva come avviene nel fenomeno naturale dell’abbronzatura).
La CANTAXANTINA è un carotenoide naturale di colore arancione-rosso, stretto parente del beta-carotene. Si trova nelle aragoste e nei gamberi e in alcune alghe e piante tra cui il comune fungo commestibile detto gallinaccio. Essa è più efficace nei soggetti di fototipo chiaro e nelle donne. A differenza della tinta arancione prodotta dal beta-carotene, quella risultante dalla cantaxantina è più simile ad una abbronzatura solare.
TRAUMI DA LETTINO
Tutti i lettini per l’abbronzatura sono dannosi per la pelle. E’ vero che gli UVA non bruciano la superficie della pelle con la stessa facilità degli UVB, ma è anche vero che danneggiano il derma. I raggi UVA hanno effetti dannosi sulla retina e una parte di essi la raggiunge anche se il paziente indossa gli appositi occhiali. Gli UVA possono causare l’indebolimento del sistema immunitario; aumentano la vulnerabilità della pelle agli UVB e provocano un massiccio incremento dell’ossidazione della pelle. I radicali liberi scaturiti da questo processo ossidativo sono in grado di danneggiare qualsiasi tessuto con cui vengono a contatto. Ovviamente essi sono fattore di rischio per i vari tumori della pelle. Se si fanno comunque lampade e lettini, almeno vanno assunti degli integratori antiossidanti, e in particolare beta-carotene e selenio. La cantaxantina non influisce sulla melanina per cui agisce in combinazione con il processo dell’abbronzatura e lo intensifica. Sia il beta-carotene che la cantaxantina vengono usati con successo nel trattamento della protoporfiria, dell’esantema da esposizione alla luce e del lupus eritematoso discoide, tutte patologie caratterizzate da ipersensibilità della pelle alla luce e specialmente ai raggi solari. Quindi questi due oltre all’effetto abbronzante hanno quello protettivo. La cantaxantina viene usata in dosi da 100-150 mg/die per 2-3 settimane. Poi per mantenere il colorito sono sufficienti 30-60 mg/die. L’effetto massimo viene raggiunto in circa 4 settimane e il colore scompare in circa 4 settimane dopo la cessazione dell’uso.
CREME PROTETTIVE
Un efficace filtro di protezione solare deve avere un fattore di protezione superiore a 15; deve essere in grado di proteggere tanto dagli UVA quanto dagli UVB; deve essere fotostabile e resistente all’acqua: a parità di filtri presenti, l’efficacia e la sicurezza di un prodotto solare dipendono dall’intera preparazione cosmetica. Più indicate per i bambini sono le paste e le creme dense, in particolare le emulsioni ipoidriche (acqua in olio) a base prevalente di filtri fisici. Questi prodotti, poveri di conservanti e additivi, svolgono un’azione cutanea di superficie e sono rigorosamente controllati sotto il profilo della stabilità. Ci si può orientare altrimenti sulle emulsioni che, contenendo una fase acquosa e una grassa, permettono di avere un’elevata presenza di filtri sia fisici che chimici e di modulare la formazione di un film protettivo sulla pelle. In genere garantiscono una buona resistenza all’acqua e al sudore, soprattutto le emulsioni di acqua in olio o le più recenti di acqua in silicone, facilmente applicabili. Meno resistenti invece le emulsioni di olio in acqua (a fase continua acquosa) che inoltre contengono maggiori quantità di conservanti, potenzialmente allergizzanti, per evitare contaminazioni microbiche. Gli oli solari, formando un film idroresistente ma molto sottile, non garantiscono elevate protezioni: sono indicati per i fototipi più scuri o per chi è già abbronzato. Oli e gel sono invece ideali per proteggere i capelli dai danni prodotti dal sole, grazie anche alla presenza di forti percentuali di fitoderivati e sostanze attive. Quasi in una categoria a parte invece le acque solari che rispondono più a una moda che ad un reale bisogno di protezione; da evitare sulle pelli chiare e sensibili.
La dicitura “schermo totale” è fuorviante in quanto non esistono schermi totali così come non esistono cosmetici anallergici. Attualmente i fattori fotoprotettivi sono: filtri chimici, filtri fisici, psoraleni e beta-carotene per via orale, e ubidecarenonesempre per via orale.
Utili indicazioni che possono essere ricavate dalle etichette si riferiscono ai costituenti che sono fonte di potenziali rischi e allergie. In questo caso va posta attenzione ai prodotti che non sono solari, ma contengono sostanze fotosensibilizzanti topiche o fonte di possibili interferenze con i costituenti dei solari stessi. Tra gli esempi di sostanze rischiose le tetracicline, specie demeclociclina, doxiciclina e minociclina; l’amiodarone; i diuretici tiazidici; il ketoprofene; derivati del catrame; psoraleni; sulfonamidi; alcune fenotiazine; tinture coloranti.
Su 12 soggetti trattati con filtri a base di idrochinone 3 mostravano fenomeni conclamati di dermatosi atipica.
Tutti i filtri solari possono dare sensibilizzazione e fotosensibilizzazione.
DOPOSOLE
Un doposole può avere un forte ruolo di riduzione del danno superficiale, specie in termini di disidratazione e distacco dei corneociti, con un effetto molto utile anche di fissaggio dell’abbronztura. Le formulazioni impiegate sono specificamente tarate per aiutare i processi riparativi e, in questo senso, sono diversi da un generico latte idratante dopo-bagno.
Fitoterapia Rimedi per la cute irritata e arrossata dal sole sono CAMOMILLA E MALVA. Matricaria Camomilla detta anche camomilla tedesca, e Anthemis Nobilis, detta Camomilla romana. Azioni e indicazioni sono simili. Gli estratti acquosi hanno maggior attività spasmolitica rispetto agli estratti alcolici, più spiccatamente antiflogistici. L’alto contenuto di mucillagini (fino al 10%) conferisce alla Malva una valida attività emolliente e antinfiammatoria, ideale per irritazioni da agenti atmosferici e chimici; vi si ricorre anche contro eczemi e pruriti in età pediatrica. Consigliamo di mettere un sacchetto di garza contenente la droga direttamente nell’acqua del bagno; in alternativa applicare sulle zone irritate compresse di garza imbevuta per 15’, oppure pomata al 10%. La CALENDULA ha spiccata attività antinfiammatoria, cicatrizzante, antisettica, soprattuto per pelli irritate e screpolate; inoltre normalizza il microcircolo, quindi è utile per flebiti e varici; la quantità di TM da includere in una crema non molto grassa è del 10-20%; è usato pure l’olio di calendula puro o diluito al 10-20% in altri oli vegetali come quello di mandorle dolci, dotato delle stesse caratteristiche. AMAMELIDE per l’azione astringente , antinfiammatoria ed emostatica dovute all’alto contenuto di tannini. ALOE il gel è costituito da polisaccaridi, acqua, saponine e vitamine,con proprietà decongestionanti e reidratanti; il gel penetra nel tessuto cutaneo ed esercita azione antiflogistica e anestetica: pare infatti inibire la formazione di trombossano e di promuovere la crescita delle cellule del derma grazie alla presenza di glicoproteine.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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