sabato 20 luglio 2013
ARTRITE e DOLORI ARTICOLARI
Ho già parlato dell’artrite reumatoide al capitolo 2 che trovate qui:
Tempo fa mi era stato chiesto se esistono delle artriti causate da infezioni micotiche cioè da funghi.
Voglio sottolineare che se per qualsiasi patologia e in qualsiasi sede del corpo cercassimo la presenza di batteri, virus o funghi.... ebbene almeno uno dei tre lo possiamo trovare nella maggior parte dei casi.
Resta da vedere se questi microrganismi siano la causa, siano una presenza che si è sviluppata agevolmente a causa delle particolari condizioni causate dalla patologia o se siano semplicemente presenti come possono esserlo nella maggioranza di persone che non lamentano alcun disturbo. L’esempio su questo modo di vedere la cosa l’ho citato in modo ampio nel capitolo in cui parlo di stomaco ed Helicobacter pylori.
Assumere una serie di antimicotici forse potrà eradicare i germi, ma debilita l’organismo nella sua interezza in modo quasi più invasivo della stessa patologia che si pretende di curare!
Voglio allora riprendere l’argomento artrite dal punto di vista della possibilità di scelta del rimedio omeopatico in base alla modalità dei sintomi.
Molte persone, infatti, hanno ottenuto ottimi risultati nel risolvere i sintomi con l’assunzione di rimedi omeopatici vari e combinati (secondo le indicazioni di diversi omeopati di chiara fama) per una terapia della durata media di 3-4 anni.
Di fronte ad una patologia così importante consiglio al soggetto in questione di farsi seguire dal medico omeopata. Tuttavia per coloro che scelgono l’omeopatia è importante approfondire sulla base di quali modalità vengono prescritti i rimedi per non restare sottoposti passivamente e acriticamente a una semplice prescrizione; e per coloro che invece non hanno avuto una diagnosi di artrite cronica e/o infettiva ma hanno semplicemente dolori articolari ricorrenti per cause ben note (esempio: disturbi posturali, malattie professionali dovute ad “usura” dell’articolazione) sarà invece utilissimo consultare questo ventaglio di possibilità.
DAL DIZIONARIO DEI SINTOMI
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Non può tenere la testa dritta. Incapacità di muoversi. Marasma solo delle estremità inferiori. Dolore e claudicazione, peggiore al mattino. Geloni che prudono; arti congelati. Gotta nei polsi e nelle caviglie. Infiammazione reumatica prima che cominci il gonfiore. Dolore improvviso alla schiena, migliorato dal movimento. Reumatismi dopo diarrea improvvisa. Dolori all’osso sacro= Abrotanum
Dolori articolari diffusi e in alcuni casi parestesie e formicolii. Nevralgia, in particolare del trigemino, e sciatica dovute a vento secco e freddo; infiammazioni reumatiche. I sintomi arrivano velocemente, con forte intensità, e scompaiono con la stessa rapidità= Aconitum
Dolori in zona cervicale ed alle prime tre vertebre dorsali. Dolori come scariche elettriche che provocano la contrattura muscolare; spesso questi dolori si irradiano alla parte sinistra del collo e alla schiena. Altra indicazione è per la tendinite del tendine di Achille. Lussazioni, traumi, irritazione neurale dopo qualsiasi infortunio. Osteocondrosi, particolarmente nella regione dorsale e cervicale della spina vertebrale; sciatica= Actea
Artrosi, gotta, reumatismi. Fatica fisica. Alza e muove le braccia con difficoltà, le gambe sono intorpidite e pesanti.
Debolezza muscolare, movimenti rallentati= Alumina
Tetano e spasmofilia. Agisce bene soprattutto nelle ragazze e nelle giovani donne. Ignatia lo completa perfettamente= Ambra grisea
Depositi nelle articolazioni con dolori erranti e nodosità.
Sciatalgia aggravata in posizione seduta e migliorata camminando o stando disteso. Dolori lombari. Artrite urica dei soggetti gottosi con urinazione scarsa e di cattivo odore= Ammonium benzoicum
Sciatalgia che peggiora tossendo, starnutendo e premendo
= Ammonium bromatum, Ammonium carbonicum
Dolori reumatici e nevralgici diffusi; sensazione che i tendini della gamba siano troppo corti. Sensazione di freddo tra le scapole, soggetti fiacchi e privi di forza. Sciatica che peggiora in posizione seduta= Ammonium muriaticum
Artrite e artrosi. Nodi alle articolazioni delle dita
e al dorso delle mani; gotta. Pesantezza agli arti, andatura barcollante= Ammonium phosphoricum
Debolezza muscolare che riguarda un po’ tutti i muscoli =Antimonium tartaricum
Reumatismi estremamente sensibili al contatto e alle vibrazioni= Apis
Miglioramento dei dolori reumatici con l'insorgere della diarrea= Arctium lappa
Lombalgie che si aggravano quando il soggetto si alza e migliorano stando in posizione eretta e camminando. Sempre c’è debolezza alle gambe. Il soggetto ha scarsissime riserve energetiche, la sua condizione si può definire al limite del deperimento organico= Argentum nitricum
Traumi dovuti a urto con conseguenti lividi; fratture distorsioni e lussazioni; dolori muscolari in seguito a sforzo; traumi dovuti a cadute e incidenti. Colonna vertebrale (CV) indolenzita, come se fosse contusa.
I dolori possono sopravvenire dopo uno sforzo prolungato o dopo breve e intenso esercizio fisico. A volte è presente infiammazione del 1° dito del piede (indicata negli attacchi subacuti di gotta).
Trauma del parto o di un’operazione chirurgica. In base alla gravità o alla distanza di tempo da che perdurano gli esiti del trauma, va data una diluizione proporzionalmente maggiore. Per traumi lievi basta una 5CH 3 volte al giorno= Arnica
Lombosciatalgie brucianti= Arsenicum album
Osteoporosi (prima scelta)= Aurum
Tremore generale, debolezza, gambe pesanti=
Barium muriaticum
Dolore articolare con articolazioni gonfie= Belladonna
Sensazione di debolezza, stanchezza che migliora con l'esercizio. Andatura incerta, tremore. Sensazione di intorpidimento e mancanza di forza negli arti. Crampi e tremori alle gambe. Sensazione di energia elettrica nelle mani e negli avambracci. Dolori reumatici, rigidità e tensioni alle gambe. Dolori di schiena derivanti dai calcoli; reumatismi derivanti da diatesi urica; dolori ricorrenti alle estremità; arti gonfi; dolori lancinanti nella regione lombare e inguinale; dolori pungenti ai talloni= Berberis, Berberis aquifolium
Tendenza a spasmi, aumento di riflessi della muscolatura striata, stati tetanici ed epilettiformi, spesso collegati a masturbazione o disturbi mestruali. Intorpidimento degli arti, andamento barcollante. Sciatica. Debolezza nelle gambe. Carie e gonfiore nella seconda e terza vertebra dorsale= Bufo
Dolori lombari che si presentano spesso in concomitanza con sforzi intensi. La debolezza della regione lombare impedisce a questi soggetti di mantenere a lungo la posizione eretta quando sono seduti= Calcarea carbonica
Dolori lombari; lo scheletro tende a formare esostosi. Indurimento dei muscoli e delle fasce. Debolezza del tessuto connettivo, carie ossea, periostite, indurimenti del tessuto connettivo; carie, fistole delle ossa. Denti irregolari e che si cariano facimente. Parodontosi= Calcarea fluorica
Cattivo sviluppo osseo, le fontanelle tardano a chiudersi.Dolori diffusi e forti come se le ossa fossero spezzate. Spesso è soggetto a carie dentali= Calcarea phosphorica
Nevralgia in generale; sciatica che migliora con la gamba piegata in due o con la forte pressione, infatti il soggetto si draia sul lato dolente; dolori all’articolazione coxo-femorale= Colocynthis
Traumi derivati da cadute. Pesantezza come da paralisi; debolezza dell'arto superiore sinistro; forti dolori alla spalla e al braccio, con formicolio (nel trattamento dell'angina pectoris o altre malattie del cuore). Le dita si addormentano facilmente e spesso. Arti freddi, in particolare mani e piedi; cianosi degli arti; edema, soprattutto agli arti inferiori e dei piedi. Senso di paralisi e di stanchezza, soprattutto a ginocchia e gambe. Dolori alle articolazioni delle dita, rigidità come da paralisi. Dolori all'anca. Elevata rigidità alle gambe stando seduto, che migliora mettendosi in piedi. Bruciore alle gambe e nell’accavallare le gambe. Una mano fredda e l’altra calda= Digitalis
Tensioni muscolari soprattutto alla nuca e alla schiena.
Debolezza alle gambe. Dolore alle ossa delle gambe
Rigidità alle caviglie. Dolori di intensità crescente, con sensazione di formicolio alle ossa. Frequenti dolori ossei e articolari che predominano a livello del torace e delle anche. Dolori reumatici e crampi= Drosera
Dolori articolari che si scatenano o peggiorano con l’umidità e/o dopo aver sudato. Reumatismi alternati a diarrea. Dolori muscolo-tendinei aggravati col freddo-umido. Rigidità e dolenzia nucale, scapolo-omerale e in zona lombare sempre col freddo-umido= Dulcamara
Rigidità e dolori alla nuca; dolori lancinanti lungo tutto il midollo spinale, dall’occipite al sacro. Costrizione crampiforme al gomito, estesa alla mano, come dopo aver portato un carico pesante. Crampi ai polpacci. Dolori reumatici alla gamba sinistra. Distorsione e rigidità alle articolazioni del ginocchio= Elaps
Dolori nelle membra reumatici che in particolare migliorano dal basso verso l’alto= Eupatorium purpureum
Dolori reumatoidi in tutto il corpo ed in particolare nella fascia delle spalle e nella zona del deltoide. Durante la deambulazione il soggetto appare stordito, come ubriaco, come se dovesse cadere su degli ostacoli=
Ferrum metallicum
Dolori alla spalla con: articolazione calda, rossa e gonfia; dolore che si irradia nel braccio; dolore che si aggrava con il minimo movimento. Il dolore colpisce più spesso la spalla destra. Se colpisce la sinistra prendere Ferrum metallicum. Periartrite scapolo-omerale destra acuta e non di un’artrosi della spalla. Dolori reumatici accompagnati da febbre, gastriti e problemi intestinali= Ferrum phosphoricum
Articolazioni. Una nota caratteristica: la pelle nelle zone articolari può essere iperpigmentata o macchiata in modo da sembrare sporca; gotta, come ulteriore conferma della tendenza a formare calcoli ovunque; grande stancabilità nel camminare. Dolore ad un lato del collo e al braccio destro= Ferrum picricum
Spasmi. Disturbi in seguito al sollevamento di carichi pesanti. Contusioni, lussazioni. Nelle affezioni reumatiche e nevralgiche, nelle fasi cellulari. Mialgie, nevralgie.
Fibrillazione muscolare reumatica. Artralgie che si alternano alla cistite. Dolori brucianti, che peggiorano con il lavaggio con acqua fredda. Dolori taglienti. Dolore che va da sinistra a destra o viceversa. Dolori reumatici vaganti, che appaiono all'improvviso, accompagnati da notevole agitazione. Dolore al collo durante la masticazione; estesa rigidità al braccio sinistro, che peggiora al minimo movimento o alla minima rotazione e migliora con applicazioni locali di calore. Violenti dolori al sacro ed al dorso delle mani.
Mal di schiena. Disturbi alla colonna vertebrale ed al midollo spinale. I reumatismi appaiono all'improvviso, con localizzazione preferenziale sul lato destro. Dolori reumatici e/o da gotta. Nodosità periarticolari. Sensazione che i muscoli prima eccessivamente tesi siano stati strappati.
Rigidità. Dolore al gomito destro. Dolori reumatici al gomito, avambraccio e polso. Dolore pelvico da un fianco all’altro. Dolore come se i fianchi fossero stati picchiati durante la notte, che costringono il soggetto a girarsi continuamente nel letto. Debolezza alle gambe. Paraplegia.
Dolori reumatici alle ginocchia, che peggiorano stando in piedi.Crampi ai piedi. Soppressione della sudorazione dei piedi. Atrofia muscolare o nervosa dopo un infortunio=
Formica rufa
Sperone calcaneare= Galium
Atonia muscolare generale.Miastenia= Gelsemium
Meningismo= Glonoinum
I dolori reumatici danno la sensazione che le membra siano troppo “brevi”, come esigenza di allungamento=
Guaiacum
Crampi e tremori ai polpacci e alle dita del piede=
Hyosciamus
Artrite deformante, reumatismo muscolare ed articolare cronico= Ichthyolum
Processi articolari e ossei reumatoidi e tubercolinici, tendovaginite. Cisti sinoviali. Gotta= Iodum
Tarsalgie che migliorano camminando, sciatica sinistra con dolore che si sposta lungo la gamba e migliora relativamente con il movimento. Astenia e apatia.Dolori lancinanti all’apparato muscolo scheletrico= Kalium bichromicum
Atassia (cioè tendenza a non muoversi)=
Kalium bromatum
Debolezza e dolori nella zona lombare e nell’articolazione del’anca. Key-note=debolezza generale, sudori e dolori alla schiena; un’altra nota chiave è il gonfiore dell’angolo interno della palpebra superiore= Kalium carbonicum
Borsite pre-patellare= Kalium muriaticum
Dolori alla schiena= Kalium phosphoricum
Dolori reumatici e nevralgici in particolare della schiena, della zona lombare, di tutta la spina dorsale, scapole e tutte le articolazioni, spesso collegati a sensazione di intorpidimento= Kalmia
Sindrome cervicale, torcicollo, spondiloartrosi, osteocondrosi, in particolare nella regione dorsale della colonna vertebrale con sensazione di freddo tra le spalle=
Lachnanthes tinctoria
Traumi. Traumi dell'articolazione tibio tarsica (caviglia). Edema, tendenza emorragica e conseguenti ematomi: miglioramento con le applicazioni fredde ed aggravamento con il calore e con il movimento.
In un trauma si pensa subito ad Arnica, ma, quando la traccia della botta tarda a sparire, una dose di Ledum 9 CH risolve il problema, perché Ledum completa l’azione iniziata da Arnica. Indicato in particolare anche per i traumi da strumenti appuntiti come chiodi, coltelli ecc ecc. Strumenti appuntiti sono pure le siringhe e Ledum si può usare per eliminare l’ematoma risultante dalla mancanza di abilità di un infermiere nel praticare un’iniezione o un prelievo. Azione preventiva sul tetano. Deve a questo scopo essere assunto tempestivamente, avendo massima efficacia sulla lesione finché localizzata, prima che il processo si espanda ed il dolore si irradi verso la radice dell'arto.
Reumatismi articolari acuti e cronici; reumatismi muscolari,artrite, lombalgia; gotta. E' un ottimo rimedio delle artriti e artrosi infiammate, della gotta, delle piccole articolazioni tumefatte, dolenti, infiammate: alluce, dita, caviglie. Rigidità, anchilosi. Dolore acuto. Il soggetto presenta fasi di agitazione e fasi di prostrazione; è freddoloso e rabbrividisce, ma il calore aggrava i suoi dolori, mentre l'acqua gelida e il freddo li migliorano. Il dolore e le infiammazioni partono dalla periferia (ad esempio dal piede) e salgono verso il corpo= Ledum
Intensa debolezza e stanchezza: riesce a malapena a stare in piedi o camminare. Soffre di capogiri quando cammina.
Dolore toracico, con polso lento e pieno. Dolore acuto o fastidio nella regione lombare. Dolore alla spalla destra e degli arti superiori. Gravi dolori ai polsi dalla mattina fino a mezzogiorno, che possono migrare alla spalla sinistra= Leptandra
Dolori alle articolazioni in generale e a quelle delle dita in particolare; reumatismi alle dita ed alle piccole articolazioni in generale. Le piccole articolazioni si gonfiano e diventano rosse: la caratteristica qui sono i dolori in piccoli punti e una sensazione di ammaccatura in tutto il corpo. Artrite dell’anca (prima scelta). Ai dolori articolari si associano o seguono problematiche di cuore con dolore in regione cardiaca che peggiora piegandosi in avanti e migliora dopo aver urinato con palpitazioni alla più piccola emozione. Questo rimedio è noto nell’indicazione per i disturbi articolari associati o seguiti da disturbi cardiaci. Artrite reumatoide, diatesi urica, gotta= Litium carbonicum
Disturbi reumatico-gottosi, artrosi, coxite=
Litium muriaticum
Esaurimento, prolungata debolezza. Dolori reumatici tra le scapole e sotto la scapola destra, che peggiorano flettendosi in avanti. Sensibilità dell’osso sacro, tale che il soggetto non può tollerare il minimo contatto, nemmeno con un cuscino morbido. Il soggetto siede piegato in avanti, per evitare il contatto con i vestiti. Violenti crampi o dolore, come se si spremesse il sacro, che diventano insopportabili con il movimento o il minimo contatto con qualcosa.
Dolore che dalla spalla destra si proietta verso quella sinistra. Sensazione di trafittura al deltoide destro. Dolori reumatici al gomito destro. Palmi delle mani sudati, schiena e dita fredde e secche. Dolori a tibia e perone. Crampi al polpaccio. Reumatismi al ginocchio destro=
Lobelia inflata
Disturbi reumatoidi diffusi di muscoli ed articolazioni =Luffa
Adinamia. Contrazioni muscolari. Crampi molto dolorosi.
Mal di schiena. Brevi parossismi di contrazioni muscolari in tutte le sedi ma in modo più spiccato tra le scapole, alle braccia e alle mani. Il soggetto si muove con difficoltà; è piuttosto instabile ed incerto. Lesioni o traumi tendinei, specie agli arti superiori. Debolezza e paralisi alle gambe. Dolori reumatici= Lupulus
Terreno artritico. Dolori cervicali e mialgie, dolori dorsali, sacrali o agli arti= Lycopodium
Dolori diffusi ai muscoli, dolori reumatici, nevralgia del trigemino, dolore ai denti= Magnesium carbonicum
Crampo degli scrivani, con frequente tremore involontario delle mani. Diatesi spasmodiche = Magnesium phosphoricum
Reumatismi infiammatori, in particolare, nelle crisi di gotta. Coxartrosi e sciatalgia. Dolori reumatici che colpiscono con interessamento alternato (diagonale) alcune articolazioni, ad esempio polso Destro-caviglia Sinistra.
I dolori si aggravano tipicamente col riposo ed all’inizio dell’attività motoria. Miglioramento con il movimento= Mandragora
Ostealgia notturna.Debolezza muscolare e tremolio.
= Manganum aceticum, Manganum sulfuricum
Dolori alla nuca, sensazione che la testa sia troppo grande, viso gonfio= Mephytis puthorius
Periostite, ostealgia notturna, fistole ossee=
Mercurius precipitatus ruber
Poliartrite= Mercurius salicilicus
Dolori alla schiena e al sacro in particolare la notte. Periostite, carie ossea, tendovaginite= Mercurius solubilis
Spasmofilia= Moschus
Stiramento delle articolazioni con debolezza dei legamenti
= Natrum carbonicum
Dolori alla nuca (nota chiave)=Natrum choleinicum
Diatesi artritica. Debolezza dei legamenti vertebrali con tendenza scoliotica. Algie lombari con dolore come causato da schegge, che migliorano coricandosi o appoggiandosi su una superficie rigida. La lombalgia è spesso migliorata da una forte pressione= Natrum muriaticum
Articolazioni dure. Affezioni articolari, coxartrosi o lombalgie che hanno in comune la sensazione di rigidità articolare, il peggioramento dovuto all'umidità, il miglioramento con il caldo. I reumatismi non hanno una localizzazione particolare, interessano tutte le articolazioni, e sono quasi sempre accompagnate da scricchiolii. Dolore ai talloni= Natrum sulfuricum
Dolore articolare o muscolare, sempre come schegge. Osteomielite cronica.Dolori da fratture= Nitricum acidum
Lombalgie in clinostatismo (cioè stando sdraiati) e durante la notte. Improvvisa perdita di forze agli arti inferiori al mattino, formicolio, pesantezza e tremori delle estremità. Sciatalgia aggravata dal freddo, al mattino, coricandosi sul lato interessato o con il movimento. Migliorata da applicazioni calde e dal riposo. Accessi di spasmi muscolari generalizzati= Nux vomica
Dolore osteoarticolare diffuso e bruciante. Dorso curvo e dolente. Netta sensibilità delle apofisi spinali delle vertebre dorsali alla pressione.
rimedio ottimo nella necrosi ossea, specie mascellare inferiore=
Phosphorus
Sensazione di avere tutte le ossa rotte= Phytolacca
Dolore in zona dorsale, dolore erratico, a volte soffre di vero e proprio reumatismo da Streptococco.Spesso i dolori sono accompagnati da leggeri brividi senza febbre= Pulsatilla, Kalium sulfuricum
Strappi e convulsioni nei muscoli= Ranunculus bulbosus
Dolori e rigidità alla schiena, aggravato dal riposo e migliorato cominciando a muoversi e cambiando posizione, camminando e con una forte pressione. Rigidità alle articolazioni sacro-iliache. Pesantezza, soprattutto all'osso sacro ed alla cresta iliaca sinistra. Dolori alla cresta iliaca. Mal di schiena esteso ai muscoli poplitei. Dolore sotto le scapole e sotto le costole. Sensazione di trafittura come da aghi o coltelli oppure sensazione di contusione come se il soggetto fosse stato picchiato. Il mal di schiena migliora stando in piedi, verso le ore 18-19. Dolore all'anca sinistra, dopo essere stato per molto tempo seduto o con le gambe incrociate, o stando in piedi per lungo tempo su una gamba sola.
Rigidità del ginocchio, specie quello sinistro, che peggiora dovendo salire e scendere le scale. Dolore nella fossa poplitea, specie quella del ginocchio destro, che peggiora camminando, sedendosi, con il movimento e la pressione; e migliora con l’estensione e con il calore. Gambe pesanti.
Caviglie: sensazione di calore, prurito e gonfiore di notte, che peggiora vicino a fonti di calore. Edema alle caviglie.
Dolore alle vene. Dolore alla pianta del piede con calore e bruciore. Di sera piedi freddi, crampi ai piedi, sensazione di puntura di aghi o spilli e formicolio alle dita dei piedi; dolore all’alluce tipo gotta. Dolori sotto l'ascella sinistra e la spalla, che peggiora girando la testa. Dolore al deltoide. Pesantezza alle spalle; dolori taglienti a spalle e braccia fino al gomito che peggiorano con il movimento. Dolori ai polsi improvviso, che peggiora durante la notte. Le articolazioni delle mani sono rosse e calde, mentre il resto del corpo è freddo. Dolori al pollice. Rigidità, calore, rossore e pulsazioni al dito mignolo. Freddo alla punta delle dita= Rauwolfia
Dolori reumatici nei tessuti muscolari, ossei e connettivi. Sono particolarmente colpiti i muscoli del collo, del petto e delle estremità= Rhododendron
Per tutti i dolori articolari, lombalgia, sciatalgia, in tutti i casi di rigidità articolare, specie se causati da artrosi. Il dolore è diffuso e lancinante. Migliorato dal movimento continuato. All’inizio del movimento il dolore è intenso; i primi movimenti lo aggravano considerevolmente. Poi in maniera progressiva, il dolore diminuisce di intensità man mano che il paziente incomincia a muoversi e a camminare, per riapparire verso sera, se il paziente ha esagerato nel muoversi. Il dolore è aggravato dal riposo, dall’immobilità. Il rimedio agisce in modo specifico sui legamenti e sui tendini.Conseguenze di sforzi muscolari con indolenzimenti, rigidità e crampi= Rhus tox
Tremiti e debolezza delle gambe; nevralgie multiple=
Ruta
Attacchi di artrite acuta, particolarmente nelle articolazioni della mano e delle dita del piede. Dolori di schiena che si estendono fino alla regione pubica= Sabina
Affezioni reumatiche acute delle articolazioni e dei muscoli con febbre =Sambucus
Dolori al deltoide destro= Sanguinaria
Dolori agli arti migranti e strappanti, estremità tremanti e come paralizzate= Sarsaparilla
Dolori agli arti, alla schiena e alla regione sacrale=
Senecio aureus
Odontopatia con continue carie dentali. Periartrite scapolo-omerale, dolori in zona lombare e sacrale= Sepia
Dolori alle dita della mano, dolori in zona dorsale dolori osteoarticolari con sensazione che le ossa siano incrinate, dolori al coccige, dolori alla pianta del piede= Silicea
Cattiva formazione del callo osseo, ematomi, contusioni, distorsioni, disturbi del moncone, periostite= Simphytum
Artrite= Solidago
Dolore come da frattura nelle cosce mentre si cammina. Dolori trafittivi alle articolazioni degli arti inferiori ed in particolare al ginocchio. Dolorosa rigidità del ginocchio.
Nevralgie che aumentano e svaniscono con il sole=
Spigelia
Reumatismo muscolare ed articolare; epicondiliti, infiltrazione locale. Dolori muscolari acuti; dolori reumatici e artritici migranti, con tendenza ad edemi e versamenti. Edemi reumatici= Spirea ulmaria
Debolezza muscolare= Stannum
Malessere e stanchezza già la mattina presto.
Adinamia dei muscoli e degli organi= Staphisagria
Artrite in particolare del ginocchio che peggiora di notte e con aria fredda= Sticta
Artrosi, lussazioni abituali o croniche, particolarmente della caviglia= Strontium
Dolori a livello lombare e sacrale, bruciore alla pianta dei piedi. Reumatismo muscolare ed articolare= Sulfur
Sciatica violenta e tenace= Terebenthina
Malattie delle ossa, in particolare rachitismo, carie e necrosi o tubercolosi ossea. Dolori alle ossa, come se cadessero a pezzi o come se fossero rotte dalla testa ai piedi=
Theridium
Dolori dentali e osteoarticolari. Diatesi linfatiche, artritiche e reumatiche. Conseguenze di inzuppamento cronico (lavanderia, appartamento umido ecc), che si manifestano con nevralgie e nevriti.Reumatismo aggravato dall’umidità= Thuya
Diatesi urica, artrite, reumatismo muscolare= Urtica urens
Nevralgie, lombalgia, debolezza delle gambe. Dolori e rigidità nella regione sacrale; dolori nel tallone e nel tendine d’Achille= Valeriana
Spasmi muscolari ed in particolare ai polpacci insieme a diarree profuse. Crampi ai polpacci; spasmi muscolari accanto ad un'azione di rilasciamento muscolare. L'azione tetanizzante è soprattutto a carico dei muscoli degli arti, dei muscoli laringei, bronchiali e uterini. I crampi sono parte della generale azione convulsivante del rimedio e possono essere tetanici o epilettici. Dolori improvvisi; ernia inguinale strozzata. Rimedio di reumatismi e dolori nevralgici peggiorati dal calore del letto e che costringono il soggetto ad alzarsi la notte e passeggiare nella stanza fredda. Il calore, che migliora l'addome e altre zone dove c'è freddo, peggiora i dolori ad ossa muscoli e legamenti. Rigidità del collo, che si estende fino all'osso sacro. Debolezza o paralisi del collo durante la tosse, che impedisce di tenere dritta la testa. Dolore come da frattura nella regione lombare e in tutta la schiena, che peggiora quando il soggetto si piega o sta in piedi. Dolore crampiforme tra le scapole.
Debolezza e dolore alle estremità. Formicolio o intorpidimento degli arti, tremori, rigidità, che peggiorano di mattina e dopo aver camminato. Dolori agli arti, come scariche elettriche o come percosse. Dolore come da frattura agli arti superiori, alle ginocchia (quando scende le scale) e alle gambe. Formicolio alle mani e alle dita. Crampi alle dita delle mani, durante il colera; crampi violenti ai polpacci e ai piedi. Tensione nei tendini della coscia, come se fosse accorciata. Pesantezza estrema e dolorosa alle ginocchia, gambe e piedi; difficoltà a camminare. Sciatica.
Sbadigli= Veratrum album
Dolori taglienti a livello del collo e delle spalle.
Crampi alle gambe e alle mani; scosse come da corrente elettrica percorrono gli arti; spasmi di tutta la muscolatura degli arti. Reumatismi acuti, forti dolori a muscoli e articolazioni; le articolazioni in particolare sono gonfie e molto sensibili alle alte temperature. Dolore alla spalla sinistra, anca e ginocchio con intorpidimento locale. Sensazione di shock elettrico agli arti. Dolore nella regione del grande trocantere. Crampi alle gambe quando si cammina.
Sensazione di avere fuori posto la caviglia destra, poi la sinistra: il soggetto è a mala pena in grado di camminare= Veratrum viride
Articolazione mandibolare molto dolorante, come stretta in una morsa; nevralgie violente nell’ambito della fronte e delle tempie. Dolori a fitte e pressanti in tutto l’ambito del trigemino con peggioramento all’aria fredda. Dolori nevralgici e reumatici nelle estremità con sensazione di paralisi. Dolori nell’ambito dell’articolazione dell’anca. Dolori spasmodici pressanti alle piante dei piedi= Verbascum
Paralisi delle membra, tremiti, spasmi= Vipera berus
Rigidità. Stanchezza e dolori reumatici nelle gambe e nelle grandi articolazioni. Impossibilità a tener fermi gli arti. Movimenti convulsi e gettanti, coreici= Viscum album
Dolori brucianti a livello delle ultime vertebre dorsali e delle prime lombari, ma anche all’osso sacro ed al tarso. Dolori che si irradiano alle tibie, aggravati sempre dal vino. Debolezza alle gambe e tremori. Paresi isterica, convulsioni, scosse muscolari= Zincum
Spasmi delle braccia e delle gambe= Zincum sulfuricum”
ARTRITI INFETTIVE
Infiammazioni dell'articolazione conseguenti a infezione batterica, fungina o virale dei tessuti sinoviali o periarticolari.
approfondimento tratto da:
L'incidenza varia nel mondo: meno di 200 casi su 100000 negli USA, più bassa nei paesi Europei (meno di 5 casi su 100000 in Svezia), ma molto più alta in Africa, America Latina e Asia.
La presenza di artrite reumatoide (AR) può aumentare non solo il rischio di artrite infettiva ma anche la gravità della malattia. I pazienti con AR sono a rischio particolarmente aumentato di artrite batterica (prevalenza, 0,3-3,0%; incidenza annuale, 0,5%). I risultati funzionali sono scarsi e il tasso di mortalità è alto (25% versus 9% nei pazienti senza AR).
I pazienti con AR frequentemente hanno fattori di rischio aggiuntivi per artrite infettiva (ad esempio, la cronicità della malattia, il trattamento corticosteroideo).
Il rischio di infezione dell'articolazione è sostanzialmente aumentato nei pazienti con AR o in altri con una storia pregressa di infezione articolare o con una protesi articolare.
Circa il 50% dei bambini con infezione articolare è di età inferiore a 2 anni. Di questi casi, il 93% è monarticolare e tende a coinvolgere le grandi articolazioni degli arti inferiori: ginocchio (39%), anca (26%), caviglia (13%). Le sorgenti di infezione comprendono l'otite media, i cateteri ombelicali, gli accessi venosi centrali, le punture venose femorali, la meningite e le osteomieliti adiacenti.
Eziologia
Artrite acuta infettiva: l'artrite acuta infettiva (nel 95% dei casi) è causata da batteri o virus.
La Neisseria gonorrea è la più comune causa batterica negli adulti. Essa si diffonde dalle superfici mucose infettate (cervice uterina, retto, faringe) alle piccole articolazioni delle mani, dei polsi, dei gomiti, delle ginocchia e delle caviglie ma raramente alle articolazioni dello scheletro assiale.
L'artrite non gonococcica è abitualmente causata da Stafilococco aureo (45% dei casi); streptococco (9%); o germi gram -, come l'Enterobacter, lo Pseudomonas aeruginosa (40%) e la Serratia marcescens (5%).
Le infezioni da germi gram - tendono a verificarsi nei giovani o negli anziani, con traumi gravi o con gravi malattie mediche sottostanti (insufficienza renale o trapianto, protesi articolari, LES, AR, diabete, neoplasie maligne) e nei tossicodipendenti.
Le infezioni di solito cominciano nel tratto urinario o nella pelle.
Nell'80% dei pazienti, l'artrite non gonococcica è monoarticolare (ginocchio, anca, spalla, polso, caviglia, gomito). L'artrite batterica poliarticolare di solito si verifica in pazienti con un'artrite cronica sottostante (ad esempio AR, osteoartrosi) o con una protesi articolare. La Borrelia burgdorferi, l'agente eziologico della malattia di Lyme, può causare poliartralgie acute migranti con febbre, mal di testa, astenia e lesioni cutanee o una monoartrite cronica intermittente o una oligoartrite.
Lo S. aureo e lo streptococco di gruppo B sono i più comuni organismi nei neonati e nei bambini di età inferiore a 2 anni. La Kingella kingae sembra essere la causa più comune nei bambino di età inferiore a 2 anni.
Sebbene l'Haemophilus influenzae di tipo b fosse la causa più comune di artrite batterica in bambini di età tra 6 mesi e 2 anni, la vaccinazione ha ridotto la sua incidenza del 95% in bambini di età inferiore a 5 anni.
Nei bambini, la N. gonorrhoeae causa meno del 10% di artriti batteriche, ma è la causa più comune di infezione poliarticolare.
Le infezioni articolari da germi anaerobi sono spesso infezioni miste con germi anaerobi facoltativi o aerobi (dal 5 al 10% dei casi), come lo S. aureo, lo S. epidermidis e l'Escherichia coli. I germi anaerobi principali sono il Propionibacterium acnes, il Peptostreptococcus magnus, il Fusobacterium sp, il Clostridium sp e il Bacteroides sp. Il P. acnes causa infezioni in articolazioni con protesi, sottoposte a trauma o a precedenti chirurgici. I fattori predisponenti alle infezioni anaerobie comprendono i traumi penetranti, le artrocentesi, recenti interventi chirurgici, protesi articolari, infezioni contigue, diabete e tumori maligni.
Le infezioni articolari derivanti da morsi umani sono causate da germi gram- Eikenella corrodens, streptococchi di gruppo B o anaerobi orali (ad esempio Fusobacterium sp, peptostreptococchi, Bacteroides sp).
I morsi animali possono dare origine a infezioni articolari tipicamente causate da S. aureus o organismi della flora orale comune degli animali. La Pasteurella multocida causa metà delle infezioni dovute a morsi di cane o di gatto. I morsi di cane e di gatto possono causare infezioni anche con Pseudomonas sp, Moraxella sp e Haemophilus sp. I morsi di ratto causano infezioni con Streptobacillus moniliformis o Spirillum minus.
Le infezioni articolari nei pazienti HIV positivi, sono di solito causate da S. aureus, streptococchi e Salmonella. I pazienti HIV positivi possono avere la sindrome di Reiter, artriti reattive e un'artrite correlata all'HIV e artralgie. Poiché oggi i pazienti HIV positivi sopravvivono più a lungo, infezioni più indolenti con micobatteri, funghi e germi opportunistici inusuali sono state rilevate.
Le cause virali di artrite acuta comprendono il parvovirus B19, il virus dell'epatite B e C, il virus della rosolia (infezione attiva e dopo vaccinazione) e il togavirus. Il virus della varicella; della parotite (negli adulti); gli adenovirus; i coxsackievirus A9, B2, B3, B4 e B6; e la mononucleosi da virus di Epstein-Barr sono anche associati ad artralgie e artrite. Questi sono agenti più probabili dei batteri di poliartrite.
Artrite cronica infettiva: l'artrite cronica infettiva (5% dei casi) è causata da micobatteri, funghi e alcuni batteri a bassa patogenicità. Esempi sono il Micobatterio della tubercolosi, il Mycobacterium marinum, il Mycobacterium kansasii, la Candida sp, il Coccidioides immitis, l'Histoplasma capsulatum, il Cryptococcus neoformans, il Blastomyces dermatitidis, lo Sporothrix schenckii, l'Aspergillus fumigatus, l'Actinomyces israelii e la Brucella sp.
Due terzi delle infezioni delle protesi articolari si verificano entro 1 anno dall'intervento chirurgico e sono causate da inoculazione intraoperatoria di germi nell'articolazione o da batteriemia postoperatoria causata da infezioni della pelle, polmoniti, infezioni dentali o IVU. Infezioni precoci delle protesi articolari sono causate da S. aureus nel 50% dei casi, infezioni miste nel 35%, germi gram - nel 10% e anaerobi nel 5%.
Patogenesi
L'infezione in un'articolazione produce una reazione infiammatoria (artrite) che rappresenta un tentativo di eliminare i germi infettanti, ma che al tempo stesso danneggia i tessuti articolari.
Gli agenti infettivi raggiungono le articolazioni per
1 penetrazione diretta (traumi, interventi chirurgici, morsi, iniezioni);
2 estensione nell'articolazione da un'infezione adiacente (p. es., osteomielite, ascessi dei tessuti molli, una ferita infetta);
3 diffusione al tessuto sinoviale attraverso la corrente ematica (batteriemia) da un sito lontano di infezione (pelle; tratto respiratorio, urinario o GI).
I germi infettanti si moltiplicano nel liquido sinoviale e nel tessuto sinoviale di rivestimento. Fattori di virulenza noti come adesine, che permettono la localizzazione dei batteri nei tessuti articolari, possono essere prodotti da alcuni batteri (p. es., S. aureus). Altri prodotti batterici, come endotossine (lipopolisaccaride) da germi gram -, frammenti di pareti cellulari, esotossine da germi gram + e immunocomplessi formati da antigeni batterici e anticorpi, potenziano la reazione infiammatoria. I PMN migrano nell'articolazione e fagocitano i germi infettanti. La fagocitosi dei batteri dà luogo all'autolisi dei PMN con rilascio di enzimi lisosomiali nell'articolazione, che causa danno sinoviale, dei legamenti e della cartilagine. Perciò, i PMN sono sia il principale sistema di difesa dell'ospite sia la causa del danno articolare nell'artrite batterica acuta. Successivamente, nelle infezioni croniche (ad esempio nell'AR), la membrana sinoviale può proliferare (formando un panno) e può erodere la cartilagine articolare e l'osso subcondrale. La sinovite infiammatoria può persistere anche dopo che l'infezione è stata eradicata dagli antibiotici. È stato teorizzato che l'infezione altera la cartilagine, rendendola antigenica e, insieme agli effetti adiuvanti dei componenti batterici, causa una sinovite infiammatoria "sterile" immuno-mediata.
Sintomi e segni
Le infezioni articolari possono essere acute, con esordio improvviso di dolore articolare e tumefazione, o croniche, con sviluppo insidioso di sintomi più lievi.
Artrite batterica acuta: l'esordio è rapido (da poche ore a pochi giorni) con dolore articolare da moderato a grave, calore, dolorabilità alla palpazione e limitazione funzionale. Il paziente può non avere altri sintomi di grave infezione e ciò può ritardare la diagnosi, così riducendo le possibilità di guarigione. I bambini con artrite infettiva possono presentare una limitazione del movimento spontaneo di un arto (pseudoparalisi), irritabilità e febbre bassa o non presente. Negli adulti, l'artrite batterica acuta è classificata come gonococcica o non gonococcica, poiché le caratteristiche cliniche e la risposta alla terapia sono differenti.
L'artrite gonococcica, causata da N. gonorrhoeae, è più spesso osservata in concomitanza con una sindrome distinta dermatite-poliartrite-tenosinovite.
L'infezione gonococcica disseminata è caratterizzata da una storia di 5-7 giorni di febbre, brividi scuotenti e lesioni cutanee multiple (petecchie, papule, pustole, bolle emorragiche, lesioni necrotiche) sulle superfici mucose, sul tronco e sugli arti inferiori; artralgie migranti; e tenosinovite, che evolve in artrite infiammatoria persistente in una o poche articolazioni. Comunque, la sintomatologia dell'infezione delle mucose può non essere presente.
La Neisseria meningitidis causa una sindrome simile artrite-dermatite accompagnata da una infezione relativamente lieve del tratto respiratorio superiore o da malattia clinica grave con shock e meningoencefalite.
L'artrite non gonococcica di solito coinvolge una sola articolazione con dolore progressivo da moderato a grave che è marcatamente peggiorato dal movimento o dalla palpazione, cosicché la funzione articolare risulta alterata. La maggior parte delle articolazioni infettate è gonfia, rossa e calda alla palpazione. La febbre può essere assente o bassa nel 50% dei pazienti; il 20% dei pazienti riferisce brivido scuotente.
La maggior parte dei casi di infezione articolare anaerobica è monoarticolare e coinvolge l'anca o il ginocchio (nel 50%). Siti extrarticolari di infezione anaerobia comprendono l'addome, i genitali, gli ascessi periodontali, i seni, gli arti ischemici e i decubiti.
L'infezione articolare associata all'uso di droghe EV si verifica soprattutto nello scheletro assiale (in sede sternoclavicolare, costocondrale, a livello dell'anca, delle spalle, delle vertebre, della sinfisi pubica e delle articolazioni sacroiliache), ma può colpire anche le articolazioni periferiche.
Le infezioni articolari da gram - tendono a essere più indolenti e difficili da diagnosticare in confronto alle più fulminanti infezioni articolari stafilococciche.
Le infezioni articolari causate da morsi umani sono spesso indolenti e richiedono 1 settimana per diventare manifeste.
I morsi di cane o di gatto producono marcato eritema, dolore e tumefazione nelle piccole articolazioni della mano entro 24 h.
I morsi di ratto producono febbre, rash e dolore articolare con adenopatia regionale (da 2 a 10 giorni di incubazione).
L'infezione delle protesi articolari causa allentamento della protesi, fino al non funzionamento e sepsi con significativa morbosità e mortalità. Nelle infezioni delle protesi articolari che si verificano entro 1 anno dall'intervento chirurgico, vi è di solito una storia di infezione postoperatoria della ferita che sembra risolversi, un soddisfacente periodo di convalescenza dopo l'operazione per molti mesi e quindi lo sviluppo di dolore articolare persistente a riposo e sotto carico. Un terzo delle infezioni delle protesi articolari si verifica 1 anno dopo l'intervento chirurgico, quando delle infezioni extrarticolari (p. es., polmoniti, IVU, infezioni della pelle o disseminazione batterica da cure dentarie o manovre invasive) producono una batteriemia intermittente. Circa il 25% dei pazienti ha riferito un trauma da caduta entro 2 sett. dall'esordio del dolore e circa il 20% aveva avuto precedenti revisioni chirurgiche. I pazienti possono non avere febbre o leucocitosi, ma la maggior parte ha una VES elevata.
Artrite batterica cronica: l'esordio è indolente, con tumefazione graduale; lieve calore; minimo o assente rubor dell'area articolare e dolore puntorio, che può essere lieve.
Diagnosi
La diagnosi delle artriti infettive di solito richiede un forte sospetto, particolarmente se la sorgente di infezione è extrarticolare, poiché i sintomi possono mimare altre forme di artrite. La diagnosi può essere suggerita dal quadro clinico e dal reperto di un germe in un sito remoto di infezione. Un esame del sangue di solito rivela un aumento dei GB in circa la metà dei casi e una VES e una proteina C-reattiva elevate.
Il liquido sinoviale prelevato dalla articolazione tumefatta di solito rivela una conta di GB > 20000 ml (spesso > 100000 ml) che consiste di > 95% di PMN nelle infezioni acute. La viscosità e la concentrazione di glucosio sono di solito diminuite. La colorazione di Gram del liquido sinoviale rivela germi nel 50-75% delle articolazioni infettate e distingue i germi gram + da quelli gram - ma non gli stafilococchi dagli streptococchi. Il liquido deve essere coltivato in aerobiosi e anaerobiosi. L'odore di putrido del liquido sinoviale e l'aria all'interno dell'articolazione o circostante i tessuti molli ai raggi-x suggerisce un'infezione anaerobia.
L'infezione gonococcica disseminata deve essere sospettata in una persona sessualmente attiva con una tipica storia clinica, specialmente se la gonorrea si trova in altri siti.
La coltivazione del gonococco è difficile poiché il germe è molto sensibile all'essiccazione. Se l'infezione gonococcica disseminata è probabile, campioni di sangue e di liquido sinoviale devono essere immediatamente posti su agar cioccolato non selettivo e campioni dall'uretra, dall'endocervice uterina, dal retto e dalla faringe devono essere posti su mezzo selettivo Thayer Martin. Le emocolture sono positive nel 60-75% dei casi durante la prima settimana e possono costituire il solo metodo per identificare l'agente eziologico; le colture di liquido articolare nelle tenosinoviti in fase precoce sono spesso negative. Le colture di liquido sinoviale da articolazioni con artrite franca purulenta sono di solito positive e il siero dalle lesioni cutanee può essere positivo.
Le sole alterazioni all'esame radiologico, nelle artriti batteriche acute in fase precoce, sono la tumefazione dei tessuti molli e i segni di versamento articolare. Dopo 10-14 gg. di infezione batterica, cambiamenti distruttivi e cioè restringimento dello spazio articolare (che riflette la distruzione articolare) ed erosioni o foci di osteomielite subcondrale diventano evidenti. La formazione di gas all'interno delle articolazioni suggerisce un'infezione con E. coli o anaerobi. Nell'artrite batterica cronica, lo spazio articolare è conservato più a lungo e si verificano erosioni marginali e sclerosi ossea.
La scintigrafia ossea con tecnezio-99m metilene difosfonato è di solito alterata nelle artriti infettive ed è utile specialmente nella valutazione delle articolazioni dello scheletro assiale. Le scintigrafie mostrano aumentata captazione con aumentato flusso ematico nella membrana sinoviale infiammata e nell'osso metabolicamente attivo e sono pertanto positive nelle artriti settiche e asettiche. Comunque, le scintigrafie sono accurate soltanto nel 77% dei casi poiché il vasospasmo, la formazione di ascessi o la trombosi vascolare possono alterare l'aumentata captazione causata dalla infezione. Il gallio-67 citrato ha un'accuratezza del 91%, ma la dose radiante è più alta. Molto presto nel corso dell'infezione, le scintigrafie possono mostrare aree fredde in area di ischemia. Le scintigrafie con gallio (e le scintigrafie con GB o IgG marcati con indio) mostrano captazione nel liquido sinoviale purulento; esse sono molto più sensibili nelle infezioni acute che nelle croniche. Nelle infezioni delle protesi articolari, le scintigrafie con gallio hanno una bassa sensibilità e l'utilità delle scintigrafie con GB marcati con indio non è stata stabilita.
Terapia
La selezione antibiotica iniziale dipende dall'età, dalla storia pregressa, dalla presenza di infezione extrarticolare e da fattori di comorbosità insieme ai reperti della colorazione di Gram del liquido sinoviale. Il regime terapeutico deve essere adattato quando i risultati delle colture (da 24 a 48 ore) e i test di suscettibilità (3 o 4 gg.) sono disponibili.
Nel sospetto di infezione da germi gram + non gonococcici, la scelta iniziale dovrebbe essere una penicillina semisintetica (p. es., nafcillina), una cefalosporina, la vancomicina (se la resistenza alla meticillina è comune [p. es., con S. aureus]) o la clindamicina. Nel sospetto di infezioni da germi gram -, una cefalosporina di terza generazione e un aminoglicoside (se l'infezione è grave) possono essere somministrati per via parenterale fino a quando non siano sono disponibili i risultati dei test di sensibilità antibiotica.
Gli antibiotici per via parenterale devono essere continuati fino a quando non si verifica un significativo miglioramento clinico (di solito 2 settimane) e devono essere somministrati antibiotici orali a dosi molto maggiori delle abituali per 2-6 settimane in base alla risposta clinica. Le infezioni causate dagli streptococchi e dall'Haemophilus possono di solito essere eradicate in 2 settimane. Le infezioni stafilococciche richiedono almeno 3 settimane e spesso 6 settimane o anche più, specialmente in pazienti con artriti pregresse.
In aggiunta agli antibiotici, l'artrite acuta batterica non gonococcica richiede l'aspirazione con ago di grosso calibro del pus intrarticolare, almeno una volta al giorno, il lavaggio con irrigazione a ondate, il lavaggio in artroscopia o un'artrotomia per effettuare lo sbrigliamento. Le articolazioni reumatoidi infettate devono anche essere sottoposte a sbrigliamento chirurgico aggressivo precoce e a drenaggio. Le articolazioni devono essere poste in "splint" nei primi giorni per ridurre il dolore e a questo devono seguire esercizi di mobilizzazione passiva e attiva con rafforzamento dei muscoli se tollerati.
La terapia dell'infezione gonococcica disseminata è la stessa, indipendentemente dallo stadio. Le raccomandazioni per la terapia empirica cambiano frequentemente, poiché l'epidemiologia del gonococco antibiotico resistente è in evoluzione. L'infezione gonococcica disseminata raramente richiede uno sbrigliamento chirurgico e il drenaggio, e di solito non produce danno articolare permanente. L'infezione genitale coesistente con Chlamydia trachomatis, che si può verificare nel 50% dei casi, deve anche essere trattata e i contatti sessuali del paziente dovrebbero essere valutati .
Le infezioni delle protesi articolari richiedono un trattamento prolungato.
Le opzioni di terapia includono:
1 soppressione dell'infezione a lungo termine con gli antibiotici in pazienti non adatti per la chirurgia;
2 escissione con artroplastica con o senza fusione (in pazienti con infezioni incontrollabili e insufficienti riserve ossee);
3 artrotomia per rimuovere la protesi, con meticoloso sbrigliamento di tutto il cemento, degli ascessi e dei tessuti devitalizzati, seguita da prolungata terapia antibiotica;
4 immediato o posticipato (da 1 a 3 mesi) impianto di una nuova protesi utilizzando cemento impregnato di antibiotico. La percentuale di reinfezione è alta (38%) nelle nuove protesi, sia se reimpiantate immediatamente o dopo 2-3 mesi di terapia antibiotica.
I morsi umani devono essere trattati con amossicillina o trimethoprim-sulfametossazolo per 3-5 gg. L'infezione da P. multocida, provocata da morsi di animali, è di solito sensibile alla penicillina, ma le infezioni articolari devono anche essere sbrigliate chirurgicamente. I morsi di ratto, che danno luogo a infezione con S. moniliformis o S. minus, di solito rispondono alla penicillina.
Non vi è trattamento specifico per le artriti virali. Le infezioni articolari micobatteriche e fungine richiedono una terapia prolungata, di solito con antibiotici multipli, a seconda dei test di sensibilità del germe isolato.
NOTA
L’immagine scelta per questo articolo è “Dolore” di Giovanni Ambrosioni che potete visitare su Flickr
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao Natalia ai ragione sarei curioso anch'io di conoscere chi non a nessun dolore penso che chi si proclama senza dolore ne a più degli altri,
RispondiEliminaio no ho talmente tanti che sto prima dire dove non mi fa male che dove mi fa male, per fortuna sono passeggeri e cambiano spesso posto
ciao buona serata.
Tiziano.
allora mi auguro che troverai utile questo articolo! Ciao Tiziano, buona settimana!!!
Eliminaho letto la tua dotta e dettagliata informazione sull'artrite,e qua e là mi sono ritovata per qualche sintomo,ma non voglio pensarci,per ora riesco a convivere con i miei doloretti,un saluto affettuoso e buone vacanze
RispondiEliminami fa piacere che hai dato un'occhiata perché volevo dedicartelo già nell'intestazione del post... poi non mi è sembrato ortodosso e ho lasciato perdere: meglio dedicare disegni, poesie e non certo medicinali :-) Comunque dopo le vacanze potrai consultarlo con comodo. Un abbraccio e buone vacanze cara!!!
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