In quest’ultima parte è interessante notare che vengono citati i quattro umori principali e i quattro tipi principali di costituzione fisica. Da queste basi (che risalgono ad Ippocrate), derivano poi i numerosi studi sia in fisiognomica che in omeopatia.
I QUATTRO UMORI DEL CORPO
Nel corpo umano quattro sono gli umori,
sangue, collera, flemma ed atrabile;
all’atrabile la terra corrisponde,
l’acqua alla flemma, e l’aer puro al sangue,
e la forza del fuoco alla bil flava.
IL FLEMMATICO
Di fiacche e infermi forze è l’uom flemmatico
largo bensì, ma di statura breve,
pingue la flemma il fa, mediocre il sangue,
poco allo studio, e assai dato all’ozio,
tardo di moto, e in un di poco ingegno,
e pigro, e sonnolento, e sputacchioso,
e d’un color quasi di neve il volto.
IL MALINCONICO
Pessimo e invidioso è il malinconico,
di poche ciance, e in un di poco sonno,
pronto ad apprender facilmente i studi,
costante, timoroso, invido assai,
cupido, avaro e tristo, e frodolento,
e di un terreo color sempre coperto.
IL SANGUIGNO
L’uomo sanguigno di natura è pingue,
faceto, allegro, e di novelle vago,
cui piace assai venere, e i cibi, e il vino,
sempre loquace, ilare e ridente,
atto ad apprender ogni studio, ed arte,
che non si muove facilmente all’ira,
amante liberale e rubicondo,
benigno, audace, e di be’ canti amico.
IL COLLERICO
La collera è un umore che conviene
all’uomo impetuoso, il qual desidera
nudrido da superbia, avanzar tutti,
che facilmente apprende, e molto mangia,
che presto cresce, e che uno spirto nutre
liberale, e magnanimo, e d’onori,
e di grandezze sempre mai fornito,
di natura fallace, ed iracondo,
prodigo, irsuto, audace, astuto, e gracile,
e secco, e di color pallido in volto.
IL COLORITO
Il color nostro dagli umor nasce,
la flemma rende per li più l’uom bianco,
il sangue rosso e la bil flava rufo.
ABBONDANZA DI SANGUE
Rosseggia il volto, allorchè il sangue è in auge,
fansi gonfie le gote, e gli occhi tumidi,
tutto diviene il corpo grave, e il polso
rendesi in un frequente, e pieno, e molle,
nasce un grave dolor principalmente
in su la fronte, e si costipa il ventre,
arsiccia vien la lingua, e sitibonda,
l’acre par dolce, e dolci sono i sputi,
e i sogni non sono che di sangue.
LA BILE ECCESSIVA
Il dolor della testa, e l’aspra lingua
il suon d’orecchi, ed il frequente vomito,
la vigilia, la fame, e in un la sete,
del cuore i morsi, il vuotamento, il duolo
di ventre, il duro, gracile e veloce
e caldo polso, l’amarezza, e l’arido,
la nausea, e i sogni d’alti incendj, sono
segni che in noi la flava bile abbonda.
L’ECCESSIVA FLEMMA
Se la flemma nel corpo umano eccede,
fa insipida la bocca, e spesse noie,
e scialive, e dolori in noi cagiona,
e di costa, e di stomaco, e di nuca,
fa raro il polso, e tardo, e molle, e vano
e con fantasmi d’acqua il sonno assale.
L’ECCESSIVA MALINCONIA
L’uomo che abbonda di malinconia
ha nera cute, duro polso, e orina
tenue, sempre da sollecitudine
invaso, e da timore, e da tristezza,
cui l’orecchia sinistra, e suona, e sibila,
i di cui rutti son acidi e acquosi,
i sputi sempre, e i sogni son di terra.
LE CIPOLLE
Differente de’ medici è il parere
intorno alle cipolle, poichè buone
non essere al colerico
Galeno lo disse,
ed a’ flemmatici salubre
per lo stomaco sane il disse Asclepio,
e aumentatrice del color del volto,
che dan al nudo capo i suoi capelli.
LA SENAPE
La senape è un granello e secco, e caldo,
che purga il capo, e provoca le lacrime,
del veleno mortal farmaco valido.
LA VIOLA
Scaccia la crapula, e il dolor di testa
la viola purpurea e il mal caduco.
L’ORTICA
Concilia il sonno agli egri, e toglie il vomito
la pungitrice urtica, e i di lei semi
giovan misti col mele a’ dolor colici:
frena bevuta poi l’antica tosse,
il freddo de’ polmoni, ed il tumore
del ventre scaccia, e sempre ella sovviene
a tutti i gravi articolar dolori.
L’ISSOPO
Purga l’isopo delle flemme il petto,
cotto col mele il polmone asterge,
dona un esimio, e bel colore al volto.
IL CERFOGLIO
Trito col mele il cherefolio i cancri
cura; col vin bevuto il duol de’ lati
toglie. Il vomito spesso, e il ventre fluido,
se l’erba pesta unisci a lui raffrena.
L’ENULA CAMPANA
Sana i precordj l’enula campana,
e col sugo di ruta il di lei sugo
misto, e bevuto alfin l’ernia guarisce.
IL PULEGGIO (SPECIE D’ERBA ODOROSA)
Col vin bevuto l’atrabile espurga
pulegio, e toglie la podagra antica.
IL CRESCIONE
Il sugo di nasturzio il corso frena
a i crini, e toglie il duol de’ denti, e purga
col mele ugnendo le cutanee squame.
LA CELIDONIA
A’ ciechi figli suoi la rondinella
dona la vista colla celidonia,
ancorchè sien senz’occhi, il disse Plinio.
IL SALICE
Di salce il sugo posto nelle orecchie
uccide i vermi, e la di lui corteccia
cotta in aceto le verruche scioglie.
Talmente il di lui fiore infrigidisce
preso coll’acqua, che seccando venere
toglie affatto il creare, e il concepire.
LO ZAFFERANO
Ricreando conforta il croco, e i membri
fiacchi ristora e il fegato ripara.
IL PORRO
Rende feconde le fanciulle il porro;
con lui ugnendo dentro le narici
facilmente potrai fermare il sangue.
IL PEPE
Il pepe nero non è a scioglier pigro,
purga le flemme, e per concuocer vale,
ai dolori, allo stomaco, alla tosse
giova di molto, e previen anco, e toglie
dell’aspra febbre l’accessione, e il freddo.
MALESSERE DELL’UDITO
L’ebrietadi, e il dormir troppo, e il muoversi
dopo del cibo gravan l’udito.
IL RONZIO ALLE ORECCHIE
Il suono sento spesso nell’orecchie
e per il moto, e per la lunga fame,
per freddo, per caduta e per percosse,
e per l’ebrietade, e per il vomito.
DANNI ALLA VISTA
Venere, i bagni, il vino, il pepe, il vento,
il fumo, e l’aglio, e colla cepe il porro,
la fava, il pianto, il senape e la lente,
il sole, il coito, la fatica e il fuoco,
il vigilar, la polve, e l’acre cose,
ahi quanto recan danno agli occhi nostri.
RISTORO PER GLI OCCHI
Assai giova il finocchio, e la verbena,
la celidonia, la ruta, e la rosa
distillandone l’acqua al mal degli occhi.
CONTRO IL MAL DI DENTI
Abbrucierai col jusquiamo il grano
del porro, e il fumo poi ne’ guasti denti
di ricever procura, e sarai sano.
LA RAUCEDINE
La noce, l’olio, e della testa il freddo
l’anguilla, il pomo crudo, e il troppo bere,
in noi son cagion della raucedine.
CONTRO LE INFREDDATURE
Il digiun, la vigilia, e i cibi calidi
lo spirar l’aer caldo, e il poco bere
il comprimere i flati, per depellere
al reuma giova;che se al petto portasi,
egli col nome di catarro appellasi,
bronco alle fauci, ed alle nari coriza.
LE FISTOLE
E solfo, e calce, e arsenico, e sapone
unisci, se guarir brami le fistole.
MAL DI TESTA
Se il duol di capo dal ber troppo vino
nasce,si bevi l’acqua; e il bever troppo
spesso cagiona in noi le febbri acute:
se la cima del capo, e pur la fronte
da calore eccessivo è travagliata, si freghi spesso, e moderatamente,
indi con acqua calda di mortella
si lavi, e ciò dicon che giovi assai.
COME COMPORTARSI NELLE DIVERSE STAGIONI
Ne’ tempi estivi dissecca il digiuno:
in ogni mese qualche volta il vomito
giova, poichè gli umor nocivi purga,
che lo stomaco in sè tiene racchiusi.
Inverno,autunno, primavera e state
regolan l’anno; un aer caldo, ed umido
porta la primavera, e questo tempo
per la flebotomia meglio è d’ogni altro,
in cui la soluzion del ventre, e il moto
e venere e il sudore, e i bagni denno
essere moderati, e in cui pur deesi
purgare i corpi colla medicina.
La state poi assai riscalda, e dissecca,
e fa che in noi la flava bile domini;
il cibo in un tal tempo umido, e freddo
esser dee, e da noi venere lontana
starsi, nè allora a noi giovano bagni,
ma sol la quiete, e il moderato bere.
L’ACETOSELLA
Si dice che l’acetosella stringa ogni specie di flusso;
lo scorpione non pungerà chi con sé la porta.
L’AGARICO
Scioglie il flemmatico petto, ed espelle il veleno:
giova ai polmoni, e toglie il gonfiore alla milza,
offre aiuto nelle febbri, ed è efficace contro i veleni.
L’AGRIMONIA
L’agrimonia cura gli umori degli sciatici e degli occhi:
il suo unguento sana gli scrofolosi segni del collo.
L’ANETO
L’aneto allontana la ventosità, e riduce i tumori;
ai fanciulli svuota il ventre ripieno.
L’ANISO
L’aniso rischiara la vista, rafforza lo stomaco;
il migliore aniso è quello assai dolce.
L’ARTEMISIA
L’artemisia bevuta facilita l’orina, e toglie la pietra;
se si beve soltanto o la verde erba pestata si applica
alle parti pudendi e si pone sul ventre, espelle l’aborto.
IL CARVO
Il carvo provoca l’urina, ed espelle le ventosità:
uccide i lombrichi, aiuta la digestione.
Da quando il carvo abbandonai non fui senza febbre.
LA CASSIA
Alla fetida bocca, allo stomaco, e al cuore sofferente,
ai cardiaci, la cassia arreca molti vantaggi.
LA CENTAUREA
Ristora i nervi e il petto, espelle la seconda,
guarisce le ferite, rende la vista più acuta;
la radice pestata rimargina la carne incisa.
IL CEREFOGLIO
Pestato e col miele applicato sui tumori è medicina;
bevuto col vino il dolore ai fianchi spesso è solito
lenire; se l’erba di cerefoglio pestata tu poni sul ventre,
spesso suol frenare il vomito, e le sciolte visceri.
IL CROCO
Si dice che il croco conforta e arreca letizia,
rafforza le membra indebolite, dando ristoro al fegato.
Il croco conferisce al cibo sempre grato profumo,
toglie ogni fetido odore, e allontana il desiderio dell’amore.
LO ZENZERO
Lo zenzero zuccherato toglie la frigidità dello stomaco,
del torace, dei reni, e arreca sollievo;
mangiato al mattino, efficacemente purga il petto,
lo addolcisce e scaccia la flemma dai reni;
chiarifica la vista mangiandolo spesso, essicca
gli umori e allontana l’afflusso del sangue dal cuore,
aumenta il calore dello stomaco e facilita la digestione.
Lo zenzero purga lo stomaco e ristora il cervello;
allontana la sete , e spinge i giovani all’amore.
L’ACARISTO
L’acaristo sana la tosse, l’asma, il catarro,
l’artritico flusso di ventre prodotto dal freddo;
l’emottisi, i dolori delle articolazioni e le malattie
prodotte da eccessivo freddo fugarono l’acaristo.
L’ APOSTOLICO
L’apostolico estrae le scheggie di ferro,
mitiga le sofferenze dei reni,
fuga il dolore prodotto dall’essudato della ferita,
e restringe la larga cicatrice.
L’ATANASIA
L’atanasia stringe i flussi del ventre, frena i mestrui,
allontana le cause dello sputo sanguigno
e i flussi di sangue,
fortemente frena le emorragie nasali;
per i flussi di sangue, la gotta, il dolor di capo,
il diabete, la gonorrea, l’atanasia è salutare;
la sua bevanda giova nella dissenteria.
LA BLANCA
La dirai candida, perchè purga i bianchi umori;
sana l’invecchiato dolore del capo e degli occhi;
guarisce la lippa, la paralisi e il morbo caduco;
l’idropisia, la tigna, la tisi, la milza, la cefalea,
i nervi indeboliti, gli occhi cisposi, l’epilessia,
questi mali cura un moderato uso della blanca.
NOTA SULLE IMMAGINI
Riferite rispettivamente:
Al tipo flemmatico: un mio scherzo su una mia precedente opera intitolata Anoressia
Al tipo malinconico (bile nera): una mirabile opera di Nuur Mo.
Al tipo sanguigno: Dino (ritratto di Din Martin) di Alvaro T. Hidalgo
Al tipo collerico (bile gialla): Venus un’opera di Damián Alquichire
Ringrazio particolarmente questi tre artisti che potete visitare su Flickr
Al paragrafo DANNI ALA VISTA, la locuzione “venere” sta per eccessiva attività sessuale ed allora ho scelto una bella opera d’arte in cui l’eros è molto spiccato, seppure in tono poetico e non certo “piccante”. L’opera è un quadro di Vincente Romero che ho tratto da facebook nella pagina “Musica,pittura e dintorni”. Questa pagina è una fonte inesauribile di arte e quindi invito tutti a visitarla!!!
È davvero simpatico e originale, questo illustrare mali e rimedi, con queste rime. ...ho visto che si parla anche del ronzio agli orecchi che mi riguarda assai da vicino...
RispondiEliminaTi ringrazio per essere intervenuta così piacevolmente nel post che Carla mi ha dedicato ; quanto a eventuali immagini per il tuo blog, puoi prendere ciò che vuoi...mi farà solo piacere e ne sarò onorata.
Ti lascio un sorriso con un abbraccio
Grazie mille cara e buona settimana!!!!!
RispondiEliminasimpatico e istruttivo,un abbraccio
RispondiEliminaUna lettura molto piacevole...anche a distanza di tanti anni: ho letto che risale al Medioevo! E' interessante e divertente, sicuramente ci sono scritte tante cose valide ancora adesso e tu certamente riuscirai ad individuarle a colpo d'occhio. Mi sono piaciute particolarmente le rime dedicate alle cause di alcuni disturbi, certe cose le ho trovate vere...la noce, l'olio è vero che causano la raucedine. Altre mi han fatto sorridere. Belle le immagini con cui hai accompagnato il testo, sempre scelte con cura. Ciao, Marina!
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