sabato 12 gennaio 2013
Colpo di fulmine tra due LACHESIS
Quel pomeriggio la sala d’attesa dello studio della dottoressa Tumis era diventata un salotto esoterico oppure una succursale della peggior rivista di pettegolezzi.... secondo l’angolatura dalla quale preferiamo interpretare la situazione. Mentre una visita si protraeva molto più tempo del previsto, infatti, tre simpatici personaggi dialogavano (o monologavano secondo i momenti) su argomenti che riguardavano conoscenti in comune.
I PERSONAGGI
-- Fabiana era una donna robusta ma non grassa. Il suo aspetto era piuttosto imperioso; il suo colorito era piuttosto uniforme, ma pronto a virare sul violaceo quando veniva contraddetta oppure le “ veniva il nervoso” come avrebbe detto lei poco dopo al momento del suo incontro con la dottoressa. Aveva 40 anni e sembrava più giovane della sua età se la si osservava le poche volte che taceva. Ascoltando i suoi discorsi, invece, sembrava una persona di vecchia generazione, a giudicare dai ragionamenti piuttosto convenzionali e “perbenisti” che sciorinava e che avrebbe potuto fare a buon diritto la sua bisnonna che era vissuta in un’epoca caratterizzata da costumi molto più antichi ed esteriormente più morigerati. In realtà Fabiana aveva troppi conti in sospeso con gli altri, troppe ferite che non riusciva a dimenticare e, tanto meno, a suo dire, a perdonare.
-- Sara, sua ex compagna di classe, sembrava invece più vecchia per via delle numerose macchie scure sul viso e sulle mani. Da giovane era orgogliosa delle sue efelidi che spiccavano sul colorito pallido, la pelle delicata e chiara. Ma ora, a causa di una menopausa prematura, la sua pelle era un poco più flaccida, il colorito più spento e le macchie venivano etichettate come tipiche macchie di vecchiaia.
-- Armando era un affascinante quarantacinquenne dai capelli rossi e l’abbigliamento singolare, che si potrebbe definire stile comodo o da artista. Invece della cintura portava le bretelle ma non sulla camicia, bensì su un morbido golf di cachemire. Pantaloni di flanella tipo quelli della tuta e -- cosa più strabiliante ed osè che attirò l’attenzione di Fabiana -- eleganti pantofole al posto delle scarpe normali. Erano delle pantofole riccamente lavorate, tipo le babbucce di un sultano, con colori di diverse gradazioni dal marrone al terra bruciata. Pero, caspita, erano pur sempre pantofole, pensò Fabiana... e se fosse venuto a piovere? Certo ci vuole del coraggio a uscire di casa così conciati, e se lui ha questo coraggio, chissà quanti effetti speciali farà nella sua vita di coppia” si sorprese ancora a pensare Fabiana. Armando non le conosceva ma, avendo captato un brano della loro conversazione, si inserì ben presto nella compagnia per poter elargire la sua conferenza sul karma e “i tipi di morte che non capitano mai per caso” come sosteneva in una sua infuocata teoria che sfornava ad ogni occasione.
LA CONVERSAZIONE
FABIANA rivolta a Sara: “ scusa se mi permetto, ma ho l’impressione di conoscerti.... caspita, ma siiiii!!! Sei la Sara, mia compagna al liceo!!!!
SARA: “ Wow!!!! Fabiana che sorpresa... ma quanti anni sono passati.... poco più di venti direi e tu sei sempre uguale, magnifica complimenti!!!! Ma come fai a mantenerti così giovane? “ ma dai... anche tu sei in forma perfetta se no come avrei fatto a riconoscerti?” ma intanto pensa “come si è ridotta poverina!!!! la stavo giusto osservando perché mi faceva compassione e poi a ben guardare l’ho riconosciuta. Beh questo mi conferma che io invece sono proprio in ottima forma...” “ E dimmi hai poi rivisto altri della nostra classe?
F: “ Beh, a parte Giorgio “il grigio” e il povero Faraoni più nessuno.... sai com’è: la vita porta ognuno per la sua strada ed io poi ho sempre rifiutato quegli inviti che ogni 2-3 anni saltano fuori per la cena della nostra classe: detesto questo genere di cene, senza offesa per chi ci va”
S: “ A dire il vero io ci sono andata alle prime due, ma poi mi sono stufata.... incontrarsi per parlare sempre di quelle stesse cose che abbiamo vissuto in quei cinque anni. Già perché a parte quel periodo ho dovuto arrendermi all’evidenza che non abbiamo altri argomenti e che non abbiamo nemmeno idee in comune sulle quali impostare una compagnia piacevole. Mi è dispiaciuto per Faraoni... morire così giovane e per quello stupidissimo incidente... era un così bravo ragazzo!"
F: “ piano con il bravo ragazzo... che vuoi che ti dica, è dispiaciuto anche a me, ma non si può dire che fosse un bravo ragazzo..."
S: “ a no? dimmi dimmi... qualche peccato segreto della sua vita privata ?
F: “ma no.... so solo che era straricco e di macchine ne aveva spiaccicate fin troppe uscendo sempre illeso!!!! Arriva prima o poi il giorno che l’angelo custode si sfinisce e non ti salva più... insomma faceva una vita spericolata: sempre macchine veloci, alcool, forse anche droga ma di quella per ricchi, di quella che poi prendi un bel gruzzoletto, ti ricoveri e ti fai rimettere a nuovo periodicamente...
Armando: “ Scusate se mi permetto, ma state parlando di Faraoni? Quel famoso Faraoni che è morto l’anno scorso?
F: “ si certamente, perché lo conoscevi forse?
A: “Io no, ma portavamo i cani alla stessa toelettatura, finché un giorno i nostri cani si sono innamorati e allora, sai trattandosi di razze molto pure che hanno vinto parecchi concorsi, abbiamo avuto alcuni incontri per farli incontrare a loro agio nel suo giardino. Dovevate vedere che giardino aveva!!!! E che villa..... insomma ho capito subito che si trattava di un miliardario anche se con l’euro ora si dice milionario!!!! Beh ho avuto modo di conoscerlo quel poco che basta per capire che tu -- a proposito come hai detto che ti chiami?"
F con voce di miele : “ Fabianaaah”
A: “il tuo nome è musica... f a b i a n a h!!!! comunque, dicevo che tu hai detto bene se l’è quasi cercata. In quei pochi incontri mi ha raccontato che faceva sempre delle vacanze con situazioni di pericolo create ad arte, che preferiva non avere una partner perché seduceva quelle degli altri e che anzi il suo gusto era cercare quelle che avessero dei mariti robusti e violenti nella speranza di essere scoperto e picchiato da questi!"
F: “ insomma un masochista forse anche bisessuale !
A: “ma che ne so... forse anche trisessuale!!!
FABIANA PARLATO viso rosso-violaceo, congestionato e diventa più rosso durante le vampate. Loquacità notevole. Passa da un argomento all’atro, spesso beve e fuma. E’ un soggetto ipereccitato (Yang), colorito rosso. Su base mentale è affetta da un certo squilibrio dovuto alle aritmie ormonali della menopausa. Possono attecchire idee fisse e talvolta deliranti. Mania di persecuzione, sensi di colpa (verso temi religiosi: è convinta di aver peccato). Il suo sonno è turbato da sogni angosciosi: sepenti, cadere dentro una buca, sogni di morte e feretri. Vertigini quando deve chinarsi. Lateralità sinistra. E’ condizionata molto dalle condizioni atmosferiche e in particolare dalle estreme variazioni termiche. Mestruazioni a carattere emorragico e fortemente dolorose. I dolori sono forti all’inizio e vanno a diminuire il terzo-quarto giorno. Gengive livide, labbra livide violacee e brillanti. Non ama le bevande calde che a volte le causano dolore alla deglutizione. Addome duro, gonfio, meteorico, estremamente sensibile. Epatopatia funzionale. Migliora con le eliminazioni, all’aria aperta, la sera; peggiora nei cambi di stagione, con il caldo, con il vento caldo, con il sole, di mattina, sdraiata sul lato dolente, prima delle mestruazioni. Non sopporta gli abiti stretti ed accollati. Desiderio di alcool e caffè.
ARMANDO SCHIAVONI Non sopporta la cravatta nè la cintura. Eccessiva loquacità. Angina che da sinistra si estende a destra. Faringite con gola rossa e tonsille gonfie. Laringite. Tosse secca e spasmodica specialmente notturna. Rinite cronica con secrezione acquosa e starnuti violenti. Pelle secca con ematomi spontanei, foruncoli, ascessi, alopecia e cellulite. Sudorazione calda. Ma il motivo per il quale lo sto curando sono le ulcere varicose delle gambe, a fondo bluastro, che sanguinano con facilità e producono una secrezione fetida, talvolta vi è la comparsa di ecchimosi spontanee. “Non ho dubbi, disse Tumis, sono due Lachesis... proprio due anime gemelle o meglio due costituzioni omeopatiche gemelle ;-) che strana coincidenza che nessuno dei due abbia potuto aspettare il proprio turno!"
CONSIDERAZIONI
Tenendo presente che il tipo Lachesis non è esclusivamente femminile, spesso gli autori lo descrivono al fenmminile perché lo è nei due terzi dei casi. In realtà esistono anche molti uomini che rispondono benissimo a questo rimedio quindi vi esorto ad intendere che la descrizione al femminile vale anche al maschile purché si notino i sintomi citati. Dal punto di vista “mentale” presenta un’alternanza di eccitazione e depressione in un ritmo quasi circadiano, nel senso che al mattino sarà in fase depressa, farà fatica a carburare: solo una generosa dose di caffè potrà aprirgli gli occhi e la mente; difficilmente prenderà appuntamenti nelle prime ore del mattino se non è proprio costretta. Al contrario di sera entra nella fase di eccitazione, nel senso che ha voglia di fare, di lavorare, di divertirsi, di uscire e rientrare anche a notte inoltrata senza batter ciglio: insomma nelle ore serali e notturne da il meglio di sè. Kent, importante omeopata del 900, scrive: Lachesis sembra adattarsi perfettamente all'umanità intera, poiché essa è piena di veleno, ed il veleno non fa altro che metter in evidenza ciò che è inerente all'uomo; la mentalità di Lachesis mette in evidenza l'orgoglio, la vanità, l'invidia, l'odio, lo spirito di vendetta e di crudeltà dell'uomo. Tutti questi sentimenti altro non sono che una conseguenza dell'orgoglio e di un amore di se stessi mal riposto.
NOTA DI APPROFONDIMENTO
Ed ecco cosa dice il Dott. Leonardo Crippa, Medico Omeopata, nel suo sito web: Esistono numerosi serpenti del genere Lachesis. Quello di cui si utilizza il veleno in omeopatia, noto come Surucucù presso gli indigeni del Brasile, viene zoologicamente denominato "Lachesis Mutus". Si tratta di un serpente della lunghezza di circa due metri, dal morso chiaramente mortale, che vive nella giungla dell'America del sud. In un articolo precedente vi avevo già parlato delle tre Parche, figlie della notte, figure mitologiche dell'antica Grecia alle quali era affidato il destino degli uomini; ebbene una delle tre parche si chiamava appunto Lachesis, ed era colei che poneva sul fuso il filo da cui dipendeva la sorte degli umani. Nel 1928 Hering, famoso omeopata tedesco, poi trasferitosi negli Stati Uniti, si recò nell'alta Amazzonia allo scopo di catturare un esemplare vivente di Lachesis mutus per estrarne il veleno e studiarne le eventuali applicazioni in ambito omeopatico. Dietro promessa di una grossa ricompensa, lo studioso invitò gli indigeni alla cattura di un esemplare del terribile Surucucù, temuto dagli stessi perché considerato letale al solo avvicinarcisi. Essi riuscirono a catturare un serpente delle dimensioni superiori ai due metri, lo misero in una gabbia e poi fuggirono terrorizzati. Hering riusci con un bastone a stordire il serpente e con molta cautela spremette il contenuto della ghiandola velenosa in un recipiente di vetro. Il semplice fatto di avere effettuato questa manipolazione lo avvelenò ad un punto tale che fu colto inizialmente da febbre, poi delirio ed infine coma che durò diversi giorni!!!
Lachesis non ama essere contraddetta, ma contraddice tutti; non tollera i propri errori facendoli diventare gli errori degli altri. E' un personaggio che può essere identificato con la PORTINAIA: intrigante, curiosa, che sa tutto di tutti ed ha la lingua biforcuta. Sono più attive nel pomeriggio e verso sera, hanno una memoria incredibile, soprattutto per i particolari, si ricordano perfettamente situazioni accadute diversi anni prima ed appena ne hanno l'occasione ritornano su questi episodi con dovizia di particolari a dir poco maniacale. Dice sempre nessuno mi vuole bene, tutti mi evitano, in realtà è lei che fa di tutto per essere evitata, non stringe amicizia con nessuno perché sicuramente tutti parlano male di lei. Lachesis è gelosissima e prova sospetti ingiustificati su chiunque, ha un'aggressività molto marcata; parla in continuazione saltando da un argomento all'altro e nessuno riesce a fermarla; non ha ancora terminato una frase che già ne inizia un'altra. E' invidiosa, sospettosa fino alla paranoia, si mette sempre in evidenza e non accetta che qualcuno sia meglio di lei. In realtà questo denota un profondo complesso di inferiorità, un profondo senso di colpa, non si sa bene di che cosa, importante è riuscire a fare in modo che la colpa sia sempre degli altri. Questo deragliamento di sentimenti la spinge verso il delirio di persecuzione. Molto spesso sono persone che vivono malissimo la malattia, la vivono come una persecuzione, come un segno divino e cercano in ogni modo di incolpare gli altri di quanto soffrono, diventano dei veri e propri dittatori nei confronti dei familiari e delle persone che le circondano. Pensa che si parli male di lei, che si trami contro di lei, che gli altri meditino di farle del male o di farla visitare da uno psichiatra per farla rinchiudere in manicomio. Alle volte crede di essere sotto l'influsso di una potenza superiore più o meno divina che può portarla alla malinconia religiosa. Bisogna stare attenti alle Lachesis arrabbiate in quanto, come i serpenti, attaccano senza esitazioni ed il loro morso il più delle volte è mortale!!! Il neonato Lachesis è quello che ha avuto dei problemi respiratori durante il parto, spesso è stato rianimato appena nato (dobbiamo ricordarci che il veleno di serpente blocca gli atti respiratori); è sonnolento, dispnoico, con delle difficoltà ad addormentarsi, con una spiccata ipersensibilità cutanea (appena lo si tocca piange, il pediatra non riesce mai a visitarlo), si svegliano spesso di notte con un pianto disperato inconsolabile. Il bambino Lachesis non riesce molto bene a scuola, è indolente, sempre stanco, ha poca memoria, candidato ideale ad ogni tipo di ricostituente, timido ed apatico. Caratteristica peculiare di Lachesis, oltre alla lateralità sinistra, è quella di avere la testa calda e le estremità fredde, onde per cui non sopporta il calore del sole sul capo, preferisce degli impacchi freddi ma non sopporta il freddo in quanto tale. Lachesis non tollera indumenti che costringono la regione del collo come sciarpe, maglioni a dolce vita, cravatte e camicie, in quanto le danno la sensazione di non poter respirare; alle volte non tollera neppure il peso delle coperte perché le provocano una sensazione di mancamento di respiro. Lachesis è il grande rimedio omeopatico della menopausa, delle vampate di calore che si accompagnano ad un freddo glaciale ai piedi, associate a palpitazioni, cefalee violente (maggiormente alla parte sinistra del capo) e senso di soffocamento con bisogno di respirare aria fresca. Per concludere, un sintomo curioso: sensazione di avere gli occhi "tirati all'indietro".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ottima incursione nella narrativa... :)
RispondiEliminaIo sono un Lachesis messo male: di mattina praticamente non esisto, ma non amo nemmeno la vita notturna e verso sera mi stanco assai presto. Riesco a dare il mio meglio soltanto di pomeriggio... :-))))
Un abbraccio, carissima!
EliminaSe ti riconosci in Lachesis in caso di uno dei sintomi descritti puoi assumerlo con ottimi risultati: dalla 5 alla 9CH per fastidi fisici , dalla 15 alla 200 per disturbi cronici e dalla 200 in su per il profilo psichico.
Grazie dell'incoraggiante commento grazie, detto da te mi vale doppio ;-)
Mi è piaciuto molto il tuo racconto, Marina: per mezzo di dialoghi e descrizioni, ci hai fatto approfondire le personalità dei tre pazienti della dottoressa Tumis in un modo coinvolgente e divertente. E poi c'è anche l'imprevisto ingrediente del colpo di fulmine in questa scena... Mi riconosco come sempre, un pò in un tipo, un pò nell'altro. Come Lachesis ho comunque la stessa sensibilità alle condizioni atmosferiche e l'insofferenza agli abiti troppo stretti, ma il collo lo copro molto volentieri con sciarpe e colli alti, specie con questo freddo!
RispondiEliminasalve, mi han detto che sono tipo Lachesis elencandomi tutti e solo lati negativi.... ma ci saranno delle doti? e con l'uso di Lacheis cosa e come si trasformano quei lati?
RispondiEliminagrazie
rita
salve, mi han detto che sono tipo Lachesis elencandomi tutti e solo lati negativi.... ma ci saranno delle doti? e con l'uso di Lacheis cosa e come si trasformano quei lati?
RispondiEliminagrazie
rita
Cara Rita i rimedi omeopatici IMITANO i diversi tipi di intossicazione e di avvelenamento proprio per questo rappresentano i disturbi che si vogliono curare. Non si tratta di profili con pregi e difetti come possono essere ad esempio i segni zodiacali. Naturalmente man mano che un soggetto di un dato tipo si va riequilibrando e accusa sempre meno i sintomi fisici, parallelamente andrà a riequilibrare anche i "difetti" psichici. Il tipo lachesis è uno tra i più diffusi quindi non bisogna impressionarsi nel leggere tanti difetti nel profilo. Inoltre il rimedio in determinate circostanze è utile per tutti senza dover configurare un "tipo". Capita molto spesso di sentirsi offesi o frustrati quando si vanno a leggere certi profili di certi rimedi, ma bisogna considerare che quelli sono la maggior collezione di sintomi sperimentati nei provini e poi elencati. Per prescriverlo ad un soggetto è sufficiente che abbia 3-4 di quelle caratteristiche…. non proprio tutte!!! Ad esempio se non sopporto le cinture strette, sono spesso congestionata e parlo molto specialmente sotto stress sono già Lachesis nel senso che traggo giovamento dal rimedio (in menopausa lo danno al 90% delle donne) ma non significa che sono anche pettegola , invidiosa e sgarbata :-) Comunque in condizioni di buona forma fisica, se un soggetto è stato configurato molto simile a un dato rimedio, quei difetti possono anche essere visti come virtù: il lycopodium non sarà ipocondriaco ma molto sensibile e introspettivo; La Lachesis non sarà chiacchierona e pettegola ma magari un'acuta osservatrice dai giudizi infallibili e magari dotata di grande senso della comunicazione….qualunque caratteristica funziona in negativo quando stiamo male ma anche in positivo quando stiamo bene. Se io sono portata a subire senza mai reagire accumulo stress e mi ammalo. Ma se sto bene e sono disposta a subire il giusto come ad esempio a riconoscere i miei errori quando vengo criticata, ecco che posso essere definita una persona saggia invece che vigliacca e addirittura gli altri mi possono chiedere consigli per superare le stesse difficoltà che io ho superato. Nella boxe anche saper incassare i colpi senza cadere è una virtù. Spero che continuerai il percorso omeopatico...Ciao!!!!!!!!
EliminaGrazie di cuore, intuivo certo che non possono essere tutti difetti, ma addirittura persone scrivevano e dicevano di spruzzare..... quando erano attorniate da lachesis... io in questo ultimo anno ho parecchi sintomi fisici ed in stabilità emotiva, leggendo qui, pensavo di prendermi un ch5 qualche granula al gg e poi ogni tanto una mono dose oltre 200... grazie veramente, anche perchè essere acuta e osservatrice e vedere oltre me le riconosco quando sono in equilibrio, come quando parlo troppo so già che non sto bene... <3 <3
RispondiEliminacertooo!!!
RispondiEliminabene, mi fa piacere che ti è chiara la situazione _
RispondiElimina:-*
<3 <3
RispondiElimina