BLEFARITE
sabato 24 novembre 2012
BLEFARITE
BLEFARITE
Per introdurre questo lacrimoso argomento mi piace citare questo bel brano di Charles Bukowski: L’uomo dagli occhi meravigliosi Quando eravamo piccoli c’era una casa strana, gli scuri erano sempre chiusi non sentivamo voci venire da dentro. Il giardino era pieno di canne di bambù, ci divertivamo a giocare tra i bambù. Fingevamo di essere Tarzan, anche se mancava Jane, C’era un grande stagno con i pesci rossi più grassi del mondo. Erano pesci addomesticati. Salivano in superficie per prendere dalle nostre mani le briciole di pane. I nostri genitori ci avevano detto: “Non avvicinatevi a quella casa.” Naturalmente ci andammo. Ci chiedevamo se qualcuno ci abitasse. Passavano le settimane, ma non si vedeva nessuno, un giorno sentimmo una voce provenire dalla casa: “Maledetta puttana!” Era la voce di un uomo. Poi la porta di casa si spalancò e l’uomo ne uscì. Teneva una pinta di whisky nella mano destra. Avrà avuto trent’anni. Aveva un sigaro in bocca e la barba non rasata. I suoi capelli erano ribelli e spettinati ed era scalzo in canottiera e pantaloni. Ma gli occhi erano luminosi, splendevano. E disse: “Signorini! Spero vi stiate divertendo.” Poi fece una risatina e tornò nella sua casa. Ce ne tornammo nel giardino dei miei genitori per riflettere sulla cosa. Arrivammo alla conclusione che i nostri genitori volevano tenerci lontani da lì, perché non volevano che vedessimo un uomo come quello: un uomo forte dagli occhi meravigliosi. Si vergognavano di non essere come lui per questo volevano tenercene alla larga. Ma noi tornammo a quella casa e alle canne di bambù e ai pesci addomesticati. Tornammo tante volte e per molte settimane di seguito, ma non vedemmo nè sentimmo più quell’uomo. Gli scuri erano chiusi come sempre e tutto era silenzioso. Un giorno mentre tornavamo da scuola vedemmo la casa. Era bruciata, non era rimasto niente. Solo delle fondamenta fumanti. Corremmo allo stagno dei pesci rossi e non c’era più l’acqua. I grassi pesci rossi erano morti. Tornammo al giardino dei miei a parlarne. Secondo noi i nostri genitori avevano bruciato la casa avevano ucciso gli abitanti e avevano ucciso i pesci perché era tutto troppo bello. Avevano bruciato anche la foresta di bambù. Avevano avuto paura dell’uomo dagli occhi meravigliosi. Noi cominciammo a temere che per il resto della nostra vita sarebbero successe cose come queste, che nessuno avrebbe voluto persone belle come quell’uomo, che gli altri non lo avrebbero permesso e che molte persone sarebbero dovute morire.
La blefarite è un’infiammazione subacuta o cronica del bordo libero della palpebra. Il soggetto percepisce bruciore e/o prurito. Nei casi meno gravi è presente soltanto un arrossamento di grado variabile del bordo palpebrale. Negli stadi più avanzati di blefarite possono comparire fini lamelle furfuracee alla base delle ciglia, che, se si prova a toglierle, non si fa altro che causare una serie di sanguinamenti puntiformi: in pratica uno in corrispondenza di ogni squama rimossa. Con il tempo si possono produrre alterazioni di varia entità del bordo palpebrale e delle ciglia. In molti casi il disturbo compare nell’infanzia e persiste nell’età adulta. Spesso l’esatta causa rimane sconosciuta. A volte possono esserci patologie sistemiche predisponenti, quali diabete, gotta ed epatopatie. In alcuni casi la blefarite rappresenta il sintomo di una patologia sistemica più complessa, come un eczema atopico, una dermatite seborroica o un’acne rosacea. In altri la causa può essere un vizio di refrazione non corretto adeguatamente (ipermetropia o astigmatismo) o una lieve forma di strabismo; altri casi possono essere conseguenza di una prolungata esposizione ad agenti irritanti (fumo, vento, sole ecc). La blefarite può essere di due tipi: ulcerativa o seborroica. La blefarite ulcerativa è sostenuta da Staphylococcus Aureus, che colonizza i follicoli delle ciglia e le ghiandole di Meibomio, alterando la secrezione della componente lipidica del film lacrimale. Le ghiandole di Mehibomio sono quelle che producono lo strato lipidico che protegge il liquido lacrimale da una rapida evaporazione, mantenendo corretto il livello di idratazione della cornea. Tornando quindi a questo tipo di blefarite, essa si manifesta con prurito, bruciore e arrossamento del margine palpebrale, edema palpebrale, irritazione congiuntivale con lacrimazione e fotofobia. Nei follicoli ciliari si formano piccole pustole che, aprendosi, danno luogo a ulcere superficiali. Compaiono croste aderenti che quando vengono rimosse lasciano una superficie sanguinante. Durante il sonno le palpebre tendono a incollarsi tra loro in seguito all’essiccazione delle secrezioni. La blefarite ulcerativa può recidivare e, talvolta, provoca la perdita delle ciglia e cicatrici palpebrali. La blefarite seborroica rappresenta una forma cronica e si associa spesso con la dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Le squame che si trovano lungo il margine palpebrale subiscono una colonizzazione batterica secondaria, favorita da un’eccessiva produzione di sebo. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è anch’essa cronica: l’orifizio delle ghiandole è ostruito da un tappo simile a cera indurita. Molti soggetti affetti da blefarite cronica presentano anche una cheratite secca secondaria, dovuta ad un’eccessiva evaporazione del film lacrimale. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di meibomio sono fastidiose, ma non provocano cicatrici corneali o perdita della vista. La terapia si basa principalmente sull’igiene palpebrale.Talvolta è necessaria l’applicazione di una pomata antibiotica e, nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, una terapia antibiotica sistemica. Se presenti seborrea del volto e forfora, devono essere trattate contestualmente. FARMACOLOGIA Igiene palpebrale= impacchi con acqua tiepida utilizzando garza imbevuta, appoggiata sulle palpebre chiuse per 5-10’; questo serve ad ammorbidire le croste, rendendo più facile la loro rimozione. Il massaggio in senso circolare della palpebra facilita lo svuotamento delle ghiandole di Meibomio. La detersione delle palpebre deve essere effettuata inizialmente 2 volte al giorno, poi con il miglioramento dei sintomi, 1 volta al giorno. La soluzione di bicarbonato (1 cucchiaino da caffè in 500 ml di acqua ) rappresenta la scelta più economica in fatto di detergenti. In alternativa si può utilizzare una soluzione ottenuta diluendo uno shampoo delicato (di quelli che non irritano gli occhi) in acqua tiepida in rapporto 1:1; un detergente specifico è il blefaroshampoo o il Lid-care, o le salviettine monouso imbevute di detergente oculare. Qualora venga individuato il fattore causale, la terapia consisterà, se possibile, nella sua rimozione. Nei casi in cui non si riconosce un preciso primum movens, è raccomandabile un’accurata igiene locale. Possono essere utili (ma il più delle volte non risolutive ed a mio parere tossiche per l'occhio stesso) pomate antibiotiche e cortisoniche. Il fatto che vengano trovati germi ritenuti responsabili dell'infezione non obbliga all'intervento con un antibiotico, tenendo presente che già un impacco caldo distrugge la maggioranza dei comuni germi che causano disturbi alle palpebre, mentre il farmaco può risultare invasivo. L'uso del cortisonico, poi, è rarissimamente consigliabile (cioè proprio per determinati disturbi particolarmente gravi dove il rischio che si corre in assenza di cura superi quello che si corre con il farmaco). E' noto, infatti, che il cortisonico fa aumentare la pressione oculare con il rischio di glaucoma e causa inoltre parecchi effetti collaterali proprio a carico dell'occhio. ALCUNI RIMEDI Nella blefarite seborroica sono indicati gli impacchi caldo-umidi. Per gli impacchi caldo-umidi si può usare pure infuso di camomilla o altre piante ad uso oftalmico già indicate nei precedenti post sull'occhio. KALIUM SULFURICUM DHU pomata; FERRUM PHOSPHORICUM se forte infiammazione ed arrossamento come sale di Süssler 1 cp per 5 volte al dì. NATRUM PHOSPHORICUM idem, ottimo anche da alternare col precedente. SILICEA D12 se sono presenti croste purulente sulle palpebre 1 cp per 3 volte al dì. EUPHRASIA pomata DHU per l’infiammazione. STAPHYSAGRIA-heel compresse: una compressa tre volte al giorno. Quando si tratta di un fatto occasionale spesso con uno dei rimedi elencati si risolve il problema. Quando si tratta di un disturbo cronico, una cura omeopatica seria presuppone lo studio personalizzato del paziente.
NOTA: la poesia l'ho tratta da qui: http://www.poesie.reportonline.it/Poesie-di-Charles-Bukowski/ ringrazio quindi la fonte da cui ho prelevato velocemente senza dover cercare il testo cartaceo!
NOTA2 cosa c'entra il ritratto di Clint? L'ho voluto inserire perché se fossi la regista di un videoclip di questo testo, avrei scelto lui per questo ruolo!
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
clint è l'uomo dagli occh oncredibili,interessante come sempre,il tuo post
RispondiEliminabuona domenica Marina
Grazie, Gabe mi fa piacere che confermi ;-) buona settimana.... passo dal tuo domani oggi reduce da un corso :-) o forse devo fare :-( solo perchè sono un bel po' stanca!!!
Eliminaciaoo Mar..non conoscvo questa malattia...non sapevo proprio che esistesse.
RispondiEliminaSpero che la mia secchezza oculare non mi porti a queste conseguenze. ciaooMar abbraccio
occasionalmente può venire a chiunque come la congiuntivite... ma il problema cronico non credo proprio ti tocchi;-)
Eliminaciao Marina!!! vista l'immagine ...e letto anche il tuo post....sul mitico interprete che tutti conosciamo ...e che quando pensiamo al mitico west ci balza alla mente...
RispondiEliminaoggi valente regista!!!
Un abbraccio caro, ti condivido su google più un'immagine migliore di quella che tu hai prelevato e che per mio errore nei vari caricamenti tu forse non hai visto in caso sostituiscila con quella che hai pubblicato che era ahimé scarsa di luce e quindi meno apprezzabile!!!
Aruna quella che dici l'ho aggiunta perchè molto solare ma la precedente l'ho scelta apposta perchè mi piace di più! ciao, buona settimana!!!
EliminaCiao Marina, come posso contattarti? Ho grossi problemi di blefarite.
RispondiEliminaCiao, nel frattempo hai risolto la blefarite? Spero di si. Nel caso puoi dirci come? Ti ringrazio
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