sabato 2 giugno 2012
Naja Tripudians
NAJA TRIPUDIANS
“E continuando la sua strada, umiliato, pensava di sé : che razza di dottore era mai ? Che dottore inutile e grottesco! Specialista di malattie tropicali qui, in un paesello nordico
dell' Inghilterra, dove il sole si vedeva un giorno su dieci! Che ironia saper curare i casi d' insolazione e di colera asiatico! Essersi specializzato negli studi dell'elefantiasi e della lebbra, nelle cure dei veleni ofìdici di vipere e di naie!...
Ah! meglio se fosse rimasto laggiù nelle Indie, solitario naufrago della vita sulle torride e desolate coste del Malabar, tra i soldati e i negri;
meglio se non fosse tornato qui nel suo paese.”
Con queste poche righe tratte dal romanzo Naja tripudians di
ANNIE VIVANTI voglio darvi una breve descrizione di questo rimedio omeopatico.
OMEOPATIA
Patogenesi.
La patogenesi è il quadro clinico che si manifesta quando si viene a contatto con il veleno. Questo in omeopatia significa che il veleno opportunamente diluito e dinamizzato sarà il rimedio per gli stessi sintomi causati quando era in dose di veleno.
Il morso del cobra non è doloroso. Il ferito prova subito una specie di stanchezza e di sonno invincibile, le gambe lo reggono appena e respira con difficoltà; sonnolenza ed oppressione respiratoria aumentano progressivamente, il polso passa da rapido a rallentato ed indebolito, la bocca si contrae, il soggetto comincia a sbavare, la lingua è gonfia, le palpebre si abbassano; dopo alcuni singhiozzi seguiti da vomito alimentare ed emissione involontaria di urina e feci la vittima cade in coma e muore. Tra il morso e la morte intercorrono circa 6-7 ore.
Sintomi e indicazioni
Tropismo per miocardio, endocardio, sistema di trasmissione di stimolo.
E’ indicato come prima scelta nella miocardite e endocardite, nei disturbi di conduzione e nei processi settici (con sintomi come da difterite settica) dispnea, collasso con arti freddi e debolezza cardiaca.
--Livello cardiovascolare: bradicardia (rallentamento dei battiti cardiaci). Astenia cardiaca con tendenza a collassi. Stati stenocardici, aritmia, polso piccolo e frequente. Dolori dell'angina pectoris (consultare subito il medico). Ulcere varicose delle gambe, a fondo bluastro, che sanguinano con facilità e producono una secrezione fetida, talvolta vi è la comparsa di ecchimosi spontanee.
--Livello metabolico=Tendenza all’ipotiroidismo; pelle secca, sudorazione fredda.
--Livello ginecologico= Mestruazioni a carattere emorragico e fortemente dolorose. Ovaralgie.
I dolori sono forti al’inizio e vanno a diminuire il
terzo-quarto giorno.
Questa modalità è in relazione al flusso: Naja migliora quanto più espelle , proprio come un altro più noto serpente: Lachesis.
Dolori all’ovaia sinistra che migliorano o scompaiono alla comparsa del flusso mestruale.
--Testa: emicranie che investono soprattutto il lato sinistro; cefalee provocate da un’esposizione prolungata ai raggi solari. Cefalee che partono dall’occhio e si estendono fino all’occipite. Cefalea alla zona temporale con tempie che pulsano.
--Vertigini quando deve chinarsi.
--Sistema immunitario: Sindromi infettive che non reagiscono bene alla terapia antibiotica con febbre e brividi intensi. Stati settici.
--Occhi: edemi delle palpebre. Una key note è la sensazione di avere gli occhi che spingono in avanti.
-- Vie respiratorie: rinite cronica con secrezione acquosa e starnuti violenti.
Angina che da sinistra si estende a destra. Faringite con afonia. Laringite. Tosse secca e spasmodica specialmente notturna. Dispnea, tosse continua abbaiante con muco tenace. Pesantezza sul petto associata a palpitazioni e stenocardia. Tosse del cardiopatico. Ottimo rimedio per combattere le tumefazioni e i dolori accompagnati da colorazione bluastra tipica del morso del cobra.
--Apparato digerente: addome duro, gonfio, meteorico , estremamente sensibile. Emorragie intestinali, specie nel corso di malattie acute.
Dolori in zona fegato e milza, epatopatia funzionale e lesionale a volte ittero. Gastrie e aerofagia.
Quando ha la diarrea si manifesta con coliche violente e feci irritanti e mucose. Di norma stipsi ostinata con feci dure e insufficienti.
--Sistema nervoso: gravi disturbi centrali con delirio, convulsioni, paresi, sintomi meningitici.
La causa di tutto è una generale tendenza a trombosi ed emboli in seguito a gravi danni ai capillari. Emolisi e coagulazione. Insofferenza al caldo del sole; sudorazione e sensazione di essere stati avvelenati; vampate calde con sensazione che i vestiti siano stretti, lingua tremolante, faccia giallastra.
--Livello psichico: su base mentale è affetto da un certo squilibrio dovuto ad aritmie ormonali.
Angoscia e malinconia acuta, inconsolabilità.
Possono attecchire idee fisse e talvolta deliranti. Mania di persecuzione, sensi di colpa (verso temi religiosi: è convinto di aver peccato). Il suo sonno è turbato da sogni angosciosi: sepenti, cadere dentro una buca, sogni di morte e feretri. L’ansia è dovuta alla suscettibilità, alla gelosia, alla disforia o a disturbi del metabolismo. Loquacità notevole. Passa da un argomento all’atro, spesso beve e fuma. Naja è un soggetto ipereccitato : Yang ma dal colorito pallido.
Altro sintomo nervoso è il classico bolo isterico. Altra indicazione sono le dipendenze da tabacco, alcool e sostanze varie.
Modalità= migliora con le eliminazioni, all’aria aperta, la sera; peggiora nei cambi di stagione, con il caldo, con il vento caldo, con il sole, di mattina, sdraita sul lato dolente, prima delle mestruazioni. Non sopporta gli abiti stretti ed accollati. Desiderio di alcool e caffè.
Lateralità sinistra dei sintomi.
E’ condizionato molto dalle condizioni atmosferiche e in particolare dalle estreme variazioni termiche.
Grande somiglianza con Lachesis e Crotalus.
Considerazioni utili per gli addetti ai lavori
Naja ha un’azione sul tessuto ematico; a dosi non mortali questo rimedio non modifica affatto il numero dei leucociti né la percentuale dei costituenti normali del sangue, fatto questo che ci spiega perché, nel Naja, non troviamo i sintomi di emorragia e suppurazione. Come per il veleno di Crotalus e Lachésis, Naja abbassa moderatamente la riserva alcalina del sangue durante la prima fase di intossicazione, per diminuire fortemente durante l’agonia. Naja, a differenza di Lachésis, aumenta leggermente la VES, ma soltanto ad uno stadio più avanzato di avvelenamento. In ultimo ricordiamo che Naja è transitoriamente un ipertensore per divenire poi ipotensore per costrizione dei vasi polmonari e replezione del cuore destro.
Note zoologiche tratte da Wikipedia:
Il Cobra dagli occhiali o Cobra indiano, (Naja naja L. 1758), è un serpente della famiglia degli elapidi, ordine degli Squamati.
Il cobra indiano è lungo circa 1.5 metri. Di colore giallastro nerastro, con anelli più o meno chiari, è caratterizzato da un singolare disegno posto sulla parte dorsale del collo. In posizione intimidatoria il cobra si rizza ed esibisce una notevole parte della zona ventrale che è del medesimo colore del dorso. Contemporaneamente dilata il collo e le costole (che sono indipendenti, poiché i serpenti non posseggono lo sterno). Questa pelle tesa forma una sorta di cappuccio quasi ellittico, che fa risaltare molto gli "occhiali" del cobra.
Il cobra dagli occhiali appartiene al gruppo dei serpenti sputatori di veleno; tuttavia, in questo cobra la facoltà è poco sviluppata in confronto ad altre specie (alcune delle quali riescono a sputare veleno fino a 2 metri). Il veleno viene lanciato sotto pressione mirando agli occhi dell' aggressore provocando cecità; venendo a contatto con gli occhi, può provocare cecità permanente. Il cobra usa questo metodo di difesa per proteggersi dall'uomo e dai grandi mammiferi.
Il veleno del N. naja è estremamente tossico. I suoi effetti, studiati soprattutto da fisiologi, sono neurotossici e cardiotossici: ne derivano una paralisi assai simile a quella causata dal curaro ed un forte abbassamento di pressione sanguigna.
La cardiotossina, sostanza del veleno del cobra, ha l' effetto di abbassare la pressione arteriosa. Ma si osserva una forte necrosi dei tessuti colpiti, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari diffusi nella zona orientale dell'area di distribuzione della specie, e cioè in Malesia e Hong Kong.
Si nutre soprattutto di roditori e di anfibi che uccide avvelenandoli. Comunque si ciba anche di piccoli uccelli e delle loro uova.
Per cacciare, morde la vittima inoculandole il veleno che la uccide prima dell'inizio del processo digestivo. La preda viene inghiottita intera a partire dalla testa, in modo da facilitare il passaggio del corpo lungo l'apparato digerente. La digestione del pasto è piuttosto lenta e, a seconda delle dimensioni della preda inghiottita, il serpente può trascorrere molto tempo senza uscire di nuovo per cacciare.
Riproduzione
La femmina è ovipara ed è essa che si occupa delle uova: dopo averle deposte, attacca ogni intruso che tenti di avvicinarsi al nido (fatto che viene accennato anche da Kipling nella storia relativa al suo Rikki-tikki-tavi ne "Il libro della giungla"). Maschio e femmina continuano a vivere insieme dopo l'accoppiamento e partecipano entrambi alla preparazione del nido: esso viene scavato dai due coniugi, che non si arrestano finché i loro musi non si incontrano al centro della collinetta.
Ogni giorno, la femmina abbandona il nido per 1-2 ore per prendere un po' di sole, e cercare del cibo. Durante questo periodo il maschio sostituisce la femmina per controllare il nido. Questo comportamento collaborativo, che si ritrova anche in altri cobra, è tuttavia molto raro nei rettili in generale.
Habitat
I N. naja vivono da soli in tane sotterranee e fenditure rocciose, a seconda del terreno in cui si trovano. Durante il giorno, l'animale è poco attivo e preferisce stare steso al sole, essendo attivo principalmente di notte.
Distribuzione
I N. naja vivono in tutta l'Asia meridionale, dalla Persia sino alla Cina meridionale e all'Indonesia. La popolazione è molto grande e diffusa in tutte le regioni dell'Asia meridionale. A seconda delle zone in cui vivono, questi serpenti presentano alcune piccole differenze di colore, che spaziano dal nerastro al giallastro con tonalità degli anelli che vanno dal chiaro ad un colore più intenso.
La distribuzione è molto omogenea in tutte le regioni, comunque la concentrazione più alta si trova in India.
I giovani Naja naja sono vulnerabili ai carnivori come le manguste e altri serpenti. Invece i cobra adulti hanno come nemici naturali, oltre alle manguste, i rapaci.
I cobra indiani nella cultura
Il cobra dagli occhiali è abbondante e le popolazioni indigene lo temono, tanto che gli hanno riservato un posto nella mitologia.
Il nome naja deriva da naga che designava il serpente dalle sette teste della mitologia indù.
NOTA ringrazio Alvaro Tapia Hildago per la sua opera Smoker con la quale ho simboleggiato il medico del romanzo;
Giovanni Ambrosioni per la sua Equitalia.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Fonte di sapere!!!
RispondiEliminaciaoo carissima!
qui purtroppo si sente tutto il terreno ondeggiare già da 10 giorni (sono in zona terremoto) perciò riesco a stare davanti al PC poco per volta... poi mi viene il mal di mare..... uffa!!!! Spero che tutto questo finisca al più presto e si possa tornare alla tranquillità!!!!
RispondiEliminadomani voglio visitare tutta la carrellata dei blog che seguo: oggi già ho raggiunto il limite:-(
Intanto grazie dei complimenti e come sempre ti auguro un'ottima settimana!!!
Sorvolo su questo post perché i serpenti mi fanno troppo ribrezzo, ma voglio lasciarti un caro saluto, con la speranza che tutto questo marasma di scosse e sussulti abbia a terminare al più presto. Coraggio!
RispondiEliminaGrazie Krilù!!!! BUona setttimana!
RispondiEliminaUn bel serpente il cobra, ma davvero impressionante...se penso al fatto che riesce a sputar veleno anche a due metri, sono molto contenta di non vivere in oriente! Molto interessante questo rimedio omeopatico: visto che ho sofferto di alcuni tipi di disturbi descritti, lo terrò presente...non si sa mai. Non pensavo tu ti trovassi in zona terremoto Marina, dev'essere terribile...ti mando un grande abbraccio, speriamo che la terra torni presto nuovamente tranquilla, offrendoci quella sicurezza di cui abbiamo bisogno. Ciao!
RispondiEliminaGrazie Ninfa!!! speriamo bene...!!!
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