domenica 24 giugno 2012
Pensare col corpo
PENSARE COL CORPO un libro molto interessante , di J. Tolja e F. Speciani dal titolo “Pensare col corpo”. Interessante specialmente per coloro che si accostano per la prima volta a concetti che esprimono l’interezza del sistema corpo-mente. Riporto qui due brevissimi brani che potranno stuzzicarvi a leggere il testo intero (1) SPAZIO E CULTURA il rapporto con lo spazio influenza ed è sicuramente influenzato anche dalla cultura in cui le persone vivono. La necessità di dividersi lo spazio disponibile, per esempio, porta con sé in molti casi la necessità di restringersi. Nelle varie culture si può così notare come anche le aree geografiche producano soglie diverse di tolleranza rispetto allo spazio personale: se i giapponesi --che devono dividersi in tanti un’isola così stretta -- possono dormire nei “loculi” di certi alberghi di Tokio e schiacciarsi su affollatissimi metrò, negli USA -- dagli spazi sconfinati-- una gran parte di persone ha la propria auto e la propria casa, ogni casa ha il proprio giardino e ogni figlio ha la sua stanza (questo per inciso avviene anche in Europa dove non ci sono spazi sconfinati ma certamente minor sovrappopolazione rispetto al Giappone. ndr). Se un turista italiano si reca in America o in Giappone è probabile che in relazione alla diversità degli spazi collettivi cambi abbastanza automaticamente anche il suo respiro, la percezione del suo corpo e il suo stato di coscienza. E’ abbastanza frequente, dopotutto, per una tendenza alla sincronizzazione che è automatica tra esseri umani, trovarsi a imitare il respiro di un’altra persona-- quindi, a maggior ragione, quello di un’altra popolazione-- e, di conseguenza, anche il suo stato di coscienza. Oltre alla disponibilità di spazio, un’altra caratteristica influenza in modo peculiare le risposte psicofisiche all’ambiente. Anche la dimensione prevalente di un luogo influisce sui suoi abitanti in modo da attivare strutture di movimento completamente diverse tra loro --sul piano fisico--, con riflessi sul sistema nervoso ed effetti sul piano psicologico. Quando per esempio una località è caratterizzata per motivi geografici e architetonici da una prevalenza di linee orizzontali, i movimenti che vengono attivati sono soprattutto quelli sul piano orizzontale dei muscoli rotatori. A loro volta, le linee verticali attivano i movimenti sul piano verticale, implicati nelle flessioni laterali, e quelle longitudinali i movimenti della muscolatura antero-posteriore sul piano sagittale. Come abbiamo visto questi tre tipi di movimento sono anche tipici delle diverse fasi evolutive dell’essere umano. All’attivazione di queste tre modalità del sistema nervoso corrispondono quindi tre stati psicologici completamente diversi che, se permangono a lungo, tendono a strutturare a loro volta personalità molto differenti e atteggiamenti peculiari. -- la dimensione orizzontale evoca più facilmente condizioni di VISCERALITA’ e appartenenza --la dimensione verticale stimola il sistema nervoso corticale o il pensiero razionale e la differenziazione -- la dimensione longitudinale il sistema muscolare e l’azione. (((questo ci ricollega a carbonico-fosforico e sulfurico ed a entoderma-ectoderma-mesoderma cui molte volte accennato negli articoli di omeopatia))). Potrebbe essere interessante a questo punto chiedersi se certe forme spaziali non siano così diverse proprio perché derivano da modi di essere diversi e quanto a loro volta esse siano in grado di evocare stati di coscienza diversi in chi vi si ferma o vi abita. Bologna e Torino sono così diverse anche perché chi le ha costruite era così differente? E quando andiamo in due città tanto diverse, siamo veramente gli stessi di prima o cambiamo a livello neurologico, fisico e psicologico? (2) MANGIARE COL CERVELLO CAPIRE CON LO STOMACO “ la gente a cui piacciono le salsicce e rispetta la legge non dovrebbe mai guardare come entrambe vengono fatte” Arthur Bloch. Esiste un significativo parallelo tra il modo in cui si prende e si assimila un’idea, un consiglio, un complimento, una regola ed il modo in cui si mangia. Dal momento che la funzione psichica e la funzione fisica dell’elaborazione sono coerenti, è raro che una persona mangi e digerisca in maniera molto diversa da come assimila i concetti. (...) Anche se nessuna regola è priva di eccezioni, il modo in cui ci si nutre intellettualmente mantiene una relazione con il modo in cui si nutre il coro. Una modalità tipica del bambino è la tendenza ad assaggiare, mettere in bocca e tirare fuori, giocare con le sensazioni tattili, olfattive e gustative ricavabili dal cibo, provare associazioni diverse di gusto, masticare, insalivare, far girare il cibo per tutta la bocca e dire basta quando è pieno. Se un genitore è frettoloso o per qualche altro motivo vive come sconveniente o fastidioso il fatto che il bambino gusti e senta completamente ciò che mangia, probabilmente lo scoraggerà dal farlo. Magari eserciterà pressioni perché prenda le cose così come gli vengono date e lo punirà o lo farà sentire in colpa se non le beve o mangia tutte d’un fiato. Fin da piccoli ci si abitua così a prendere -- il cibo, ma insieme a questo anche opinioni, teorie, regole ecc ecc-- senza prestare attenzione alla necessità da esaminare, di verificare le sensazioni e il proprio bisogno, pur di non entrare in conflitto con la persona che offre qualcosa. Per riuscirci, automaticamente occorre bloccare anche tutte le funzioni fisiche corrispondenti, quindi -- più o meno consapevolmente-- si smette di masticare e insalivare il cibo, si irrigidisce lo stomaco, non si elabora quello che arriva all’apparato digerente e così, anche dal punto di vista strettamente alimentare, non si è mai sazi, si continua a mangiare, si mangia di tutto e in quantità maggiori del necessario. Un apparato digerente rigido, d’altra parte, non è in grado di interagire con il cibo ricavandone le molecole necessarie ad alimentare l’organismo a livello cellulare, quindi prende qualsiasi cosa e assimila poco. NOTA le immagini inserite sono di Giovanni Ambrosioni e Mr. Happy Face...che potete visitare su flickr
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ho sempre provato molto interesse per i libri che trattano l'argomento corpo-mente ed uno di quelli che ho amato di più è stato "Il corpo" di Galimberti, un testo che ho studiato molti anni fa. Anche quello che ci hai presentato mi sembra molto bello, perchè stimola riflessioni su cose a cui normalmente non si presta attenzione. Penso proprio che lo comprerò...ciao, Marina!
RispondiEliminaUn post molto interessante. Grazie Marina.
RispondiEliminagrazie amici per l'interesse con cui seguite visto che quasi mai sono argomenti "di evasione" :-)
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