sabato 31 marzo 2012
Due prodotti delle api
DUE PRODOTTI DELLE API
pappa reale e propoli
Per entrare in argomento eccovi una chicca:
da “La vita delle api di Maeterlinck”
"Una volta ammessa l'evoluzione degli apoidei, o almeno degli apini - poiché questa è un'ipotesi più verosimile di quella della fissità - quale direzione, generale e costante, attribuire a tale evoluzione? Sembra seguire la stessa direzione imboccata da quella umana. Essa spinge chiaramente per una diminuzione della fatica, dell'insicurezza e della miseria, e per un aumento del benessere, delle possibilità favorevoli alla specie, e della sua autorità.
Per raggiungere lo scopo non esita a sacrificare il singolo, risarcendo la smarrita indipendenza dei solitari, d'altronde illusoria e non felice, con la forza e il benessere garantiti dal gruppo. Parrebbe che la natura - come Pericle nel racconto di Tucidide - pensi che gli individui possano essere più felici, anche se in quanto tali soffrono, quando vivono in una città nel suo complesso florida. Più felici che non se lo Stato fosse malridotto e il singolo stesse bene.
La natura assicura protezione allo schiavo industre delle potenti città, e abbandona il passante privo di doveri nell'associazione precaria ai nemici informi e anonimi che affollano ogni minuto dello scorrere del tempo, e tutti i movimenti dell'universo, e tutte le pieghe dello spazio.
Non è ora il caso di stare a fare questioni su questo modo di pensare della natura, né di chiedersi se l'uomo farebbe bene ad imitarlo. Quello che è sicuro è che, dove la massa infinita si apre a lasciarci scorgere il simulacro di un'idea, tale simulacro s'incammina in questa direzione, verso una meta a noi ignota. Per quel che ci concerne, ci limiteremo a prendere atto con cui la natura si industria a preservare e a fissare, nella razza che si evolve, tutto ciò che è stato strappato all'inerzia ostile della materia. Essa segna un punto ad ogni sforzo riuscito, e fa barriera contro le possibili risacche, fatali dopo uno sforzo, facendo leva su non si sa bene quali leggi particolari e benevole. Questo progresso, che sarebbe difficile da negare nelle specie più intelligenti, ha forse come proprio unico scopo il proprio movimento, senza sapere dove lo porti. Comunque sia, in un mondo dove nulla, se si eccettua qualche fato del genere, mostra una volontà precisa, è piuttosto significativo l'esempio di alcune creature in grado di elevarsi con misurata costanza, dal giorno in cui noi abbiamo aperto gli occhi. E se le api non avessero altro merito che quello di averci posto di fronte a questa misteriosa spirale di luci che rischiara la notte onnipotente, sarebbe per noi già sufficiente a non rimpiangere il tempo speso a studiare le loro minuscole imprese e le loro umili abitudini, così distanti dalle nostre grandi passioni e dai nostri destino orgogliosi, eppure anche così vivine ad esse.
(...)
Può pure essere che tutto ciò sia inutile, e che la nostra spirale di luci, come la luminaria delle api, non si illumini che per far divertire le tenebre. O può accadere anche che una catastrofe originatasi in un altro mondo o in un nuovo fenomeno, imprima di colpo a tale sforzo il suo senso definitivo e lo distrugga per sempre. Proseguiamo nel frattempo il nostro cammino com ese nulla di strano dovesse accadere. Se sapessimo che l'indomani una rivelazione - per esempio un contato con un pianeta più antico ed illuminato - arriverà a sconvolgere il nostro modo d'essere, sopprimendone le passioni, le leggi e le verità più radicali, la cosa migliore da fare sarebbe di dedicare tutto il tempo rimanente ad esaminare codeste passioni, leggi e verità, per armonizzarle nel nostro spirito, e poter restare fedeli al nostri desino che ci spinge ad imbrigliare e ad innalzare di qualche gradino, in noi ed attorno a noi, le forze oscure della natura. Può darsi che la nuova rivelazione non lasci in piedi nulla di tutto questo, ma è impossibile che coloro che avranno seguito fino alla fine questa missione che compete all'uomo, non stiano poi in prima fila ad accogliere tale rivelazione. E quando pure questa insegnasse loro che il solo vero obbligo è quello di mostrarsi privi di curiosità e rasserenarsi di fronte all'inconoscibile, essi meglio degli altri potranno comprendere in cosa consistano tale assenza di curiosità e tale rassegnazione definitive, e trarne profitto."
Questo brano (ero entusiasta dell’autore ma non avendo con me il testo ho cercato in rete) l’ho trovato su questo sito che vi invito a visitare:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=16630
PAPPA REALE
La pappa reale viene elaborata dalle api per l’alimentazione delle larve nei primi 3 giorni e per l’ape regina, che se ne nutre per tutto il suo ciclo vitale. Contiene tutti gli aminoacidi essenziali, lipidi, acetilcolina, Ca, P,K, Cu, Fe, Mn, Vitamine del gruppo B, vitamine A,C,D,E; un fattore antibatterico particolarmente attivo su proteus ed E.Coli, alcuni grani di polline e una sostanza ormonale di tipo gonadotropico attiva sull’apparato genitale femminile. Il pH è tra 3,7 e 5 perciò viene degradata nello stomaco. Va assunta per via sublinguale. Non esistono particolari differenze tra pappa reale fresca e liofilizzata.
Effetti:
(1) positivi sull’equilibrio neuro-psichico: il suo consumo determina un’aumento dell’utilizzo di O2 nei tessuti provocando una migliore attenzione per il miglioramento dell’ossigenazione cerebrale.
(2) attivazione delle surrenali
(3) stimolazione sulla formazione di eritrociti (globuli rossi del sangue)
(4) azione eupeptica e stimolante l’appetito
(5) Un regolare consumo durante i mesi invernali favorisce la prevenzione delle malattie influenzali anche di natura epidemica.
Dosi:
adulto 500 mg, ragazzo e bambino metà dose. Non sono note incompatibilità.
PROPOLI
è la resina che le api usano per proteggere l’alveare e imbalsamare insetti estranei che vi si possono introdurre. Ha proprietà battericide e antifungine. L’azione batteriostatica e battericida viene attribuita all’acido cinnamico (Pecchiai) anche se importante è il contributo dei flavonoidi galangina e pinocembrina e degli acidi benzoico e ferulico. Le proprietà antimicotiche sono dovute all’acido caffeico, cumarato di benzile, piocembrina e pinobauxina.
Indicato:
-- nelle micosi da candida, trichphyton e microsporon.
-- Per le sue proprietà antivirali su virus influenzali dovute alla frazione idrosolubile.
-- Per le sue proprietà anestetiche locali superiori alla novocaina e cocaina dovute agli OE volatili.
-- Proprietà cicatrizzanti per azione stimolante i processi di rigenerazione dei tessuti, indicata per ustioni, ferite torpide e piaghe.
-- Proprietà immunostimolanti dovute a una stimolazione del timo e di conseguenza dei linfociti.
-- Proprietà vasoprotettiva e quindi effetti benefici sulla fragilità e permeabilità capillare e sulla circolazione (flavoni e flavonoidi).
-- Per la sua azione stimolante sulla peristalsi intestinale per azioni combinate sulla muscolatura liscia e striata.
E’ stata sperimentata l’associazione di propoli e china nella prevenzione delle infezioni batteriche ricorrenti dell’anziano, di propoli e centella nelle ulcere flebostatiche; propoli e OE vari (origano, lmone, salvia, menta, niauoli, eucalipto, pino).
STOP
sabato 24 marzo 2012
GAMBE SENZA RIPOSO
GAMBE SENZA RIPOSO
“UFFA CHE NOIA, CHE BARBA, CHE NOIA, CHE BARBA” e qui Sandra comincia a battere i piedi e agitare le gambe.
Una conclusione sempre uguale di tante sue scenette con Raimondo.
Ma, per deformazione professionale, ogni volta che vedevo questa scena non potevo fare a meno di commentare tra me e me: “ecco una gestualità tipica di chi soffre della sindrome delle gambe senza riposo”.
SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO
(RLS= restless leg syndrome)
E’ un disturbo caratterizzato da parestesie agli arti inferiori a livello muscolare, descritte come formicolio o come dolore, che si manifestano a riposo, la sera e la notte, generando nel soggetto un irresistibile impulso al movimento delle gambe e costringendolo ad alzarsi e camminare, per poter ottenere un miglioramento del sintomo.
Frequentemente associati sono:
-- disturbi del sonno
-- stato ansioso-depressivo
-- stress cronico
-- crampi muscolari
-- fibromialgie in altre parti del corpo
-- irritabilità gastrointestinale o genitourinaria.
Fino ad oggi non è stato possibile identificare la patogenesi nè test clinici per la diagnosi. Sono state proposte 2 teorie, vascolare e neurologica.
La teoria vascolare descrive come causa una insufficienza circolatoria locale con ischemia e accumulo di metaboliti tossici; l’associazione con anemia, sideropenia, varici ecc,
ha supportato questa spiegazione;
l’osservazione che il movimento, i vasodilatatori o la febbre frequentemente migliorano la sintomatologia, l’hanno rafforzata.
La teoria neurologica suppone l’esistenza di alterazioni minori del SNC, dei percorsi dopaminergici o degli oppioidi endogeni. In qualche caso è stata osservata una neuropatia periferica assonale. In caso di movimento delle gambe e disturbi del sonno questi sembrano correlati a livelli critici di attivazione corticale. In caso di varici associate si pensa che le variazioni microcircolatorie nelle piccole vene superficiali possano stimolare le fibre nervose afferenti e causare dolore. I sintomi della RLS sono bilaterali, localizzati al polpaccio, e nelle forme severe a tutto l’arto inferiore e a volte anche quello superiore. Il disturbo venoso in questa patologia è uno dei sintomi, non quello principale: vanno inoltre corretti se presenti diabete, distiroidismo, anemia e iposideremia.
La RLS presenta molti punti in comune con la SFM (=sindrome fibromialgica) e la SFC (sindrome da fatica cronica). Si ipotizza che si tratti di 3 aspetti della stessa malattia.
ALIMENTAZIONE E INTEGRATORI
Innanzitutto è consigliato abolire o ridurre al minimo la dose di caffè, nel caso in cui il soggetto lo assume per abitudine.
Se all’origine della sindrome vi è una carenza di ferro o di vitamine, l’introduzione di supplementi di ferro, vitamina B12 o acido folico (secondo le esigenze) nella dieta alimentare può essere sufficiente ad alleviare i sintomi.
Le raccomandazioni attuali includono la verifica della concentrazione di ferritina nel siero (per valutare il livello di ferro immagazzinato nei tessuti) e la prescrizione di supplementi di ferro solo se la ferritina ha un valore inferiore a 50 mcg/l.
L’uso di alcuni farmaci sembra peggiorare i sintomi della RLS. Questi medicinali includono i calcioantagonisti (usati per trattare l’ipertensione e le malattie cardiache), la maggiore parte dei farmaci antinausea, alcuni preparati per il raffreddore e le allergie, i principali tranquillanti, la fenitoina e la maggior parte de medicinali usati per il trattamento della depressione.
caffeina: è molto probabile che in realtà si limiti a ritardarli, ossia a manifestarli più tardi nella giornata, e spesso li intensifica. La soluzione migliore è evitare tutti i prodotti a base di caffeina, inclusi il cioccolato, il caffè, il tè e le bibite contenenti caffeina. Per la maggior parte degli individui, il consumo di alcool prolunga la durata o l’intensità dei sintomi; anche in questo caso, astenersi dal consumare bevande alcoliche è la migliore soluzione.
OMEOPATIA
Come prima scelta ZINCUM METALLICUM
una dose utile può essere 3 granuli di zincum metallicum 30CH prima di cena e 3 granuli prima di andare a dormire;
altro rimedio analogo è ZINCUM VALERIANICUM.
Altro rimedio utile COFFEA a diverse diluizioni secondo la cronicità e la gravità dei sintomi.
Consiglio di affiancare il rimedio di costituzione del soggetto, ed anche:
RIMEDI PER LE GAMBE DEL FUMATORE= aesculus comp, solanum comp
RIMEDI PER I DISTURBI DELL’IRRORAZIONE PERIFERICA= glonoinum, lachesis, secale, tabacum, abrotanum, barium chloratum, cuprum arsenicosum, kreosotum, nux vomica, pulsatilla.
FITOTERAPIA
Dal mio punto di vista le cause di questa sindrome sono al 90% circolatorie...la teoria neurologica , infatti, non mi soddisfa e considero il disturbo neurologico più come conseguenza che come causa.
In quest’ottica dunque consiglio anche tutti i rimedi utili per l’insufficienza venosa e i disturbi neuro-vegetativi: HAMAMELIS, VITE ROSSA, MIRTILLO, RUSCUS, ACHILLEA ecc ecc.
Oggi sono stata forse fin troppo breve...sono piuttosto pressata da troppe incombenze. Potevo saltare il post questa settimana, ma non ho voluto: come vedete vi penso sempre!
sabato 17 marzo 2012
JUNG
JUNG
E chi non ha mai sentito nominare il grande Carl Gustav Jung, il grande psicologo del recente secolo scorso?
La sua opera è stata molto vasta nei contenuti e molto profonda nell’analisi. Per chi volesse leggere per la prima volta qualcosa di questo autore, come prima scelta, per conoscerlo sul piano umano prima che nella su quello accademico, consiglio vivamente il libro “Ricordi, sogni, riflessioni”. Si tratta di un testo autobiografico, e per l’esattezza, come nel suo stile, di una autobiografia del pensiero, non dei fatti della sua vita.
Io l’ho trovato stupendo per diversi motivi ed anche “formativo” su un piano spirituale.
Qui di seguito, invece, vi riporto una bella esposizione sui tipi psicologici di Jung fatta dal Dr. Luigi Turinese, (il cui blog, ricco di recensioni e di contenuti molto interessanti di psicologia, filosofia, e saggistica, lo trovate indicato sul mio profilo tra i blog che seguo) nel suo testo “ Biotipologia” edizione Tecniche nuove.
Il brano che riporto qui è piuttosto riassunto quindi eventuali inesattezze o errori, che un esperto forse noterà, come alcuni termini umoristici...
sono miei ;-)
TIPI PSICOLOGICI
“Jung descrive 4 funzioni della coscienza, che definisce come “forme di attività psichica che in circostanze diverse rimangono sempre uguali” esse sono:
(1) pensiero
(2) sentimento
(3) intuizione
(4) sensazione.
le prime due sono razionali e le seconde due irrazionali
-- Il pensiero è la funzione che da il nome alle cose e stabilisce i nessi tra i contenuti rappresentativi.
-- Il sentimento permette all’io di formulare giudizi di valore, di accettazione o di rifiuto.
-- L’intuizione è la funzione che trasmette la percezione per via inconscia, attraverso lampi che ci indicano le possibilità contenute in una situazione.
-- La sensazione ci permette il contatto con la realtà conoscibile attraverso i sensi.
In ogni soggetto c’è una funzione (di queste 4) trainante detta funzione superiore, che guida l’approccio alla realtà. L’altra funzione è sommersa, detta funzione inferiore.
Ad esempio un soggetto con funzione sentimento in posizione superiore, avrà una funzione pensiero in posizione inferiore cioè largamente indifferenziata.
Poi c’è una funzione ausiliaria che affianca quella superiore e di solito deriva dalla coppia di funzioni opposte a quella cui appartiene la funzione superiore, quindi ad esempio il nostro soggetto sarà un sentimentale, con pensiero poco articolato e in cui la funzione sentimentale sarà coadiuvata dall’intuito o dalla sensazione. Questa funzione ausiliaria può aiutare, essendo solo parzialmente inconscia, ad entrare nel campo inconscio della funzione inferiore.
Poi c’è un’opposizione complementare per l’orientamento della libido per cui ad un’estroversione nel campo della coscienza corrisponde un’introversione inconscia.
L’adattamento poi verrà attuato dal soggetto sulla base della funzione superiore, ma spesso questa funzione rischia di ipertrofizzarsi, dando luogo ad una personalità unilaterale. Compito della psicoterapia sarà tra l’altro, quello di consentire al soggetto di immergersi progressivamente fino a raggiungere il territorio della funzione inferiore.
Mettendo insieme questi tipi avremo 8 combinazioni:
di cui 4 razionali in cui si mescolano pensiero, sentimento, introversione ed estroversione
e 4 irrazionali in cui si mescolano sensazione, intuito , estroversione ed introversione.
(1) Logico-estroverso.
La sua funzione inferiore è il sentimento introverso. Risolve i problemi oggettivi facendo affidamento sulla razionalità; usa un linguaggio complesso, può avere una cultura enciclopedica, non tanto per la quantità quanto per la qualità (eclettico). Per lui la conoscenza è un fatto oggettivo. D’altra parte gli sono estranee tutte le argomentazioni che dipendono dal sentimento e le esperienze a-razionali, che egli disprezza dando loro la qualifica di irrazionali, come ad esempio la religione o gli argomenti sentimentali. Ovviamente un tale soggetto, siccome non ha voluto elaborare questi due aspetti, sarà un facile bersaglio in questi due settori. Mi spiego... questi settori rimangono in lui come forme psichiche rimosse ed inconsce e quindi quando una circostanza della vita gliele presenta le accoglie come un fulmine a ciel sereno, provando grande turbamento. Egli reagirà a queste esperienze in modo indifferenziato ed infantile, perché non aveva sviluppato ed elaborato questi aspetti. Se è in equilibrio avrà solo dei turbamenti e si rimboccherà le maniche per elaborare la sua esperienza, se no avrà una nevrosi, che è sempre un’ottima occasione per rivedere la propria gerarchia di valori, purché le dia ascolto.
(2) Logico introverso
Questo tipo è come il precedente solo che se il primo attua un ordine materiale, scientifico o artigianale utiltaristico, questo attua questo tipo di attitudine sul piano delle idee. Preferisce la filosofia, anche applicata. Per questo soggetto i fatti hanno importanza secondaria e può attaccarsi alla teoria per la teoria. Può arrivare ad approfondire i problemi fino a complicarli, aggiungendo chiose e distinzioni. E’ un cattivo docente perché non comprende i suoi allievi. Come tutti gli introversi ha ripugnanza per le attività pratiche ed i valori materiali. Le sue relazioni affettive sono difficili o gestite a un livello primitivo, essendo il sentimento estroverso la sua funzione inferiore (come il professore nel film L’angelo azzurro).
(3) Sentimentale estroverso
questo tipo si riscontra più di frequente nelle donne, ma oggi non c’è una schiacciante prevalenza come c’era ai tempi di Jung...
Il sentimento estroverso vuol dire applicare il sentimento verso situazioni di convenienza (e questo atteggiamento viene frainteso con quello cinico e calcolatore...ma non lo è). Questo soggetto ha un intenso rapporto sentimentale con l’ambiente e ciò gli consente una valutazione rapida e adeguata degli oggetti esterni ed una relazione appropriata con essi. Quindi questo è un soggetto bene adattato, ragionevole, con buoni rapporti interpersonali, simpatico in società. Dietro questo buonismo può nascondersi uno spirito ipercritico che non viene espresso per timore di rompere l’armonia con l’ambiente, non per ipocrisia. Soggetto abbastanza convenzionale che accetta in modo acritico i valori collettivi: questo accade perché non ha elaborato (e quindi risiede nel suo inconscio) la funzione di pensiero introverso.
(4) Sentimentale introverso=taciturno ed impenetrabile si nasconde dietro una maschera anonima e a volte infantile, in modo da non disturbare. Tende a non interferire ed evita accuratamente i contrasti, probabilmente per non essere costretto ad uscire allo scoperto con opinioni troppo personali. Come tutti gli introversi, non gli interessa il mondo materiale e pratico. Vive il sentimento in modo ricco ed intenso, ma con poca espansività: la sua non è freddezza, ma una sorta di signorilità nascosta, dietro cui cela un sistema etico di alto livello. Dato che la sua funzione inferiore è il pensiero estroverso egli può avere il difetto di una sorta di monomania intellettuale e cioè attitudine ad interpretare la realtà servendosi di pochi e ripetitivi concetti. Un esempio di questo tipo è lo stesso Freud che ad una ricca comprensione dei suoi pazienti, abbinò un lavoro enorme ma imperniato su pochi concetti ed in modo monotono. Egli stesso si lamentò di questo suo difetto.
(5) Sensoriale estroverso= ha un forte rapporto con gli oggetti da cui cerca di ricavare sensazioni forti qui ed ora. Ha un grande senso dell’obiettività ed una sensibilità per gli aspetti materiali. Può essere un ottimo ingegnere. E’ il classico tipo cui interessa la realtà, il nocciolo sul piano materiale e tutto ciò che esula lo disprezza come vuoto sentimentalismo o frutto di una mente visionaria. Poiché non ha elaborato l’intuito introverso il soggetto può essere privo di intuizione oppure, quando gli si presenta un’esperienza che investe il settore intuitivo, può esserne sconvolto e può dedicarvisi come fanno tutti coloro che diventano seguaci di forme dozzinali di spiritualismo. Infatti oggi accade ben più che nel passato, che la società occidentale permeata di sensazione estroversa, (il materialismo, il tutto subito, ho pagato perciò ne fruisco senza pormi il dubbio se quello che ho pagato sia etico o meno ecc ecc) a livello generale ha rimosso l’aspetto intuitivo introverso, per cui si assiste (per contrappeso) ad una conflagrazione di movimenti e sette pseudospirituali, che attribuiscono un carattere concreto alle intuizioni ed i simboli, per cui parlano di avvistamenti di angeli, folletti, alieni, ecc... oppure si mettono in contatto con i defunti registrandone la voce! Oppure fanno letture di simboli attribuendovi una previsione concreta per il futuro come avviene con i vari maghi e maghetti.
(6) Sensoriale introverso
per questo soggetto la realtà oggettiva è necessaria quanto per il tipo precedente solo che essa gioca il ruolo di semplice stimolo cui egli applica il filtro della propria sensibilità (non sono importanti le cose in sè quanto la sensazione che mi danno) e per questo tipo Jung cita come esempio Thomas Mann, nella cui opera l’attenzione ai dettagli nella descrizione degli ambienti rivela la funzione sensazione, mentre la scelta di farne oggetto di creazione narrativa rimanda ad una fondamentale introversione .
Dato che l’intuizione estroversa è in posizione inferiore, da una parte fa fatica a manifestarsi e dall’altra ha bisogno di fattori esterni per essere attivata: la visione di un oggetto o di un paesaggio può fare scattare un’insight che consente al soggetto di cogliere in un sol colpo il senso di una situazione.
(7) Intuitivo estroverso= esso applica al mondo esterno la facoltà di percepire attraverso l’intuito le potenzialità insite in una situazione. Ciò si traduce in una sorta di preveggenza circa tendenze non ancora appalesate; questa qualità egli la può applicare nei contesti più vari: arte, letteratura, moda. Appartengono a questa categoria gli scopritori di talenti. Anche in campo spirituale questi soggetti diventano seguaci di un dato movimento ma non perché attratti dalla profondità delle idee bensì per il successo che vi presagiscono. Le situazioni stabili e consolidate non attirano l’intuitivo estroverso che dunque abbandonerà l’oggetto del suo interesse non appena questo sarà accettato a livello collettivo. In questo atteggiamento si manifesta un aspetto “puer” o, se vogliamo applicarlo all’omeopatia, un aspetto fluorico:
il soggetto dà l’abbrivio alle situazioni senza avere la pazienza di attendere il raccolto.
Ora a livello inferiore abbiamo la sensazione introversa per cui il soggetto ha scarsa consapevolezza della propria cenestesi e non si accorge dei propri bisogni fisici, con la conseguenza che può crollare di colpo oppure sprofondare in una nevrosi ipocondriaca, con fobie e disestesie.
(8) Intuitivo introverso.
Al contrario del precedente, questo soggetto non applica il suo intuito in modo utilitaristico, ma subisce l’ambiente e lo introietta per attivare il suo intuito. Il soggetto procede di immagine in immagine, guidato da una fantasia che pesca nelle immagini archetipiche proprie dell’inconscio collettivo. Attitudine mistica, spiccata vena artistica. Egli viene considerato originale e stravagante.
Eppure nell’economia psichica individuale e collettiva è indispensabile un elemento di intuizione introversa. Senza questa tipologia, afferma Jung, Israele non avrebbe avuto i suoi profeti. Al negativo avremo soggetti affetti da nevrosi ossessiva con contenuti ipocondriaci e difficoltà sessuali, data la posizione inferiore della sensazione estroversa.
NOTA DI RINGRAZIAMENTI
Le immagini a grafite e carboncino di Daniela Sellini sono tratte dal blog La vostra arte, di Carla Colombo;
La figura intitolata Invito al ballo è di romano Guidotti
e le altre due dal titolo Integrazione e la paura di chi non sa volare sono di Giovanni Ambrosioni: entrambi li trovate su Flickr.
Ringrazio tutti per le belle suggestioni, sensazioni ed emozioni che trasmettono... che ne dite, sono un tipo estroverso-introverso-intuitivo-razionale-più o meno un po’ di tutto? :-)
domenica 11 marzo 2012
TRE BIOTIPI
TRE BIOTIPI
STRESS E TEMPERAMENTI
Ho già descritto le principali costituzioni omeopatiche al capitolo 26;
Per ben comprendere come la costituzione fisica sia causa e prodotto, in una sorta di serpente che si morde la coda, del temperamento psichico e del modo di reagire allo stress, mi sembra interessante riportare qui di seguito alcune
CORRISPONDENZE TRA DIVERSE CLASSIFICAZIONI
I diversi tipi umani possono essere classificati in diversi gruppi consideriamo qui tre gruppi molto diffusi:
1° gruppo
comprende Shoyang=collerico
Yangming= sanguigno
Taiyang=passionale.
Questi soggetti a cute rosata, dotati di tachipsismo-volitività, ma anche lentezza o timore di sbagliare sono generalmente dei soggetti picnici (di bassa statura), stenici (forte muscolatura), macrosplancnici (apparato viscerale sviluppato), brachidattili (dita corte).
Presentano frequentemente sintomi psichici quali gioia eccessiva, agitazione psicomotoria, neurastenia, abulia, angoscia, crisi maniacali, un fondo di vagotonia (cioè l’attività prevalente del sistema nervoso autonomo sarà quella del sistema parasimpatico). Adattandosi facilmente alle circostanze sanno anche essere disponibili, calmi e pazienti.
Corrispondono al temperamento ippocratico “sanguigno”,
al temperamento fuoco-irascibilità in medicina cinese,
al dosha ayurvedico vata=vento,
al meridiano cuore e maestro del cuore,
allo spirito chenn=espansione,
alla costituzione carbonica in omeopatia
e alla costituzione picnosomica secondo Verdun;
alla costituzione picnica sec Kretschemer;
all’inquadramento neurovegetativo vagotono= turgore, pletora;
al foglietto embriologico mesoderma;
alla fisiopatologia “ipersurrenalismo funzionale, ipoattività ipotalamo-ipofisaria”;
alla caratteristica antropobiometrica brachicefalia con capo ben conformato;
alla corrispondenza mitologica greca giove-sole.
2° gruppo
Tai yin che ha pattern flemmatico, apatico, collerico. Questi soggetti a cute pallida, sono dotati di indecisione e caparbietà. Sono generalmente longilinei, leptosomici (magri), astenici (debolezza visibile nello scarso sviluppo muscolare), microsplancnici (scarso sviluppo dei visceri in particolare ci si riferissce all’addome), longidattili (dita lunghe).
Presentano iperlassità legamentaria. Accusano frequentemente sintomi psichici quali neurastenia, ansia, depressione, angoscia, indifferenza;
abbattimento, pallore, sonnolenza, pelle fredda e pallida con cianosi delle labbra e borse sotto-oculari, nausea con angoscia e disturbi vasomotori.
Corrispondono al temperamento ippocratico flemmatico,
al temperamento sinico metallo= melanconia;
al dosha ayurvedico Kapha;
al meridiano polmone,
allo spirito chenn-interiorizzazione;
alla costituzione secondo Nebel-Vannier fluorica;
alla costituz secondo Verdun normosomica;
alla costituz secondo Stiller astenica;
all’inquadramento neurovegetativo vagotono:
accumulo-proliferazione;
al foglietto embriologico ectoderma;
alla fisiopatologia non precisabile a priori- ipoattività ipotalamo-ipofisaria;
alla caratteristica antropobiometrica cranio irregolare asimmetrico;
alla corrispondenza mitologica greca iside-luna.
3° gruppo
Sho Yin = sentimentale Jue Yin = nervoso.
Questi individui a cute tendenzialmente giallognola o scura, sono caratterizzati da ipercriticismo e pignoleria. Sono generalmente ipersensibili, emotivi, disordinati, incostanti, ciclotimici, dotati di ricca immaginazione. Sono tendenzialmente facili all’ira e alla depressione. Corrispondono:
al temperamento ippocratico biliare-atrabiliare;
al temperamento sinico legno-ipocondria,
al dosha ayurvedico pitta; al meridiano F e VB,
allo spirito chenn-esteriorizzazione;
alla costituzione di Nebel-Vannier fosforica;
alla costituzione sec Verdun atletosomica;
alla costituzione sec Kretschemer stenico-atletica;
all’inquadramento neurovegetativo simpaticotono-flogosi;
al foglietto embriologico ectoderma;
alla fisiopatologia ipersimpatico-tiroidismo;
alla caratteristica antropobiometrica dolicocefalia e turricefalia;
alla corrispondenza mitologica greca mercurio.
STOP
domenica 4 marzo 2012
DERMATITI E DERMATOSI
DERMATITI E DERMATOSI
con il termine “dermatite” si intende una patologia infiammatoria della pelle. Il suffisso -ite in medicina indica una infiammazione.
Il termine è generico, infatti una dermatite può essere causata dai più svariati agenti esterni (a) o interni all’organismo (b):
(a)
--agenti chimici (farmaci, detersivi o sostanze inquinanti dell’ambiente, vernici ecc ecc)
--agenti fisici (calore, raggi UV, freddo ecc)
--agenti microbici (virus, batteri funghi)
--parassiti (scabbia ecc)
(b) per agenti interni intendo il modo di reagire (producendo una determinata risposta immunitaria) dell’organismo a determinate situazioni, per cui di fronte alla stessa situazione stressante concreta o psicologica un soggetto può sviluppare una dermatite ed un altro no
--dermatiti allergiche
--dermatiti atopiche
--neurodermatiti
-- dermatiti di origine autoimmune (il termine autoimmune pure a mio avviso è alquanto discutibile, ma questa è un’altra storia che ho già riferito) come la psoriasi.
Dermatosi è un altro
termine generico, impreciso, che viene spesso impiegato per indicare le malattie della pelle, soprattutto ad andamento cronico.
Anche il termine eczema è generico, vuol dire “manifestazione cutanea”
La medicina olistica si avvale di rimedi sia per attenuare il sintomo sia per riequilibrare l’ “ospite nella sua omeostasi” e riesce spesso a curare in modo ottimale questi problemi.
In dermatologia vengono distinti gli eczemi in secchi e umidi.
ECZEMI SECCHI E UMIDI
Per eczema si intende un processo infiammatorio superficiale caratterizzato inizialmente da eritema, prurito, papule, vescicole, pustole e croste e successivamente da desquamazione, lichenificazione e, spesso, iperpigmentazione. Questa è la definizione che ne fa il Dorland.
Una insufficiente produzione di HCl nello stomaco è stata associata all’eczema e alle allergie alimentari.
Lo stress è una concausa. Controllare eventuali intolleranze alimentari.
Alimentazione
Aumentare il consumo di pesce, come fonte di Ω-3, infatti chi soffre di eczema ha un difetto nel metabolismo degli acidi grassi essenziali.
Evitare invece i grassi animali. Aumentare il consumo di avena, che ha proprietà antinfiammatorie utili nell’eczema. L’avena è efficace sia cruda che cotta.
Nutrienti utili ß-carotene, bioflavonoidi, Se, Zn.
Per le eruzioni cutanee succhi di ORTICA e CRESCIONE al mattino a digiuno 1 cucchiaio + 6 cucchiai d’acqua, lo stesso a pranzo e a cena. Vanno presi a giorni alterni o a settimane alterne.
Fitoterapia
Premetto che dal punto di vista olistico è sempre sbagliato trattare un’eczema umido con polveri, paste o addirittura pomate occlusive. Prima dell’eventuale uso di queste pomate bisogna fare cataplasmi umidi finché l’ “umore” e l’infiammazione saranno superati.
Come pianta di riferimento la BARDANA.
Poi, QUERCUS ROBUR corteccia:
bollire 15’ 1-2 cucchiai in 1/2 L di acqua, decantare, filtrare, raffreddare; fare degli impacchi con tela imbevuta ma strizzata durante il giorno; utile specialmente negli eczemi essudativi del polpaccio che circondano le ulcere dell’arto ed eczemi essudativi da contatto dell’avambraccio. Nell’eczema subacuto, che segue quello umido, non appena cessa l’essudazione si passa alle pennellature con 2-5% di OLIO DI IPERICO.
EUPATORIUM CANNABINUM (radice) nelle dermatosi da deficienza della funzione biliare: disturbi vasomotori cutanei come la couperose; acne rosacea; eruzioni tipiche della menopausa.
SAPONARIA OFFICINALIS (radice) compresse con la radice polverizzata e impacchi con il decotto; particolarmente indicato per eruzioni cutanee desquamanti e pruriginose.
VIOLA TRICOLOR (erba) per l’ eritema del lattante, la crosta lattea, le dermatosi infantili in generale, gli eczemi cronici degli adulti. Per uso interno si usa la tisana preparata con 2 cucchiaini di erba infusi per 10 minuti in 150 ml di acqua bollente. Bere 2 tazze al giorno per alcune settimane di seguito. Nei lattanti l’infuso può essere usato anche per la preparazione del biberon. Si usa anche per applicazioni esterne con compresse di garza imbevuta di infuso.
OENOTERA BIENNIS (olio di semi) contiene acido
β−linolenico; si usa come prima scelta nell’eczema atopico iperattivo dei bambini e nel forte prurito dell’ittiosi. Nei bambini viene somministrato come olio puro a cucchiaini da té una volta al dì; per gli adulti si usa in perle.
Molti eczemi cronici beneficiano di una stimolazione metabolica generale. Si usano le piante dermatotrope antidiscrasiche, nelle quali prevalgono in primo luogo l’azione lassativa e poi quelle diuretiche e depurative.
Interessante è questa tisana del Xeiss:
senna 40g,
carvi fructus,
camomilla flos,
dulcamara stipites ana g 20;
2 cucchiai da té per tazza d’acqua; infondere per 20 minuti; bere 1 tazza al mattino e una la sera.
Omeopatia
Neoformazioni, eczemi e squame : R17;
eczema cronico, eczemi che non rispondono alle terapie tradizionali, per aumentare la reattività: R21;
diatesi essudativa APIS, GRAPHITES, ECHINACEA;
eczema in generale APIS, SILICEA;
eczema anale HAMAMELIS, come anche per il prurito anale.
La Loaker DHU propone ottime pomate:
per arrossamenti CALENDUMED
per l’angioma ABROTANUM
per la dermatite allergica, il prurito, la neurodermatite (conseguente a zoster) HALICAR;
calendumed e halicar vanno bene anche per la dermatite da pannolino, come la CIDERMA della Boiron.
Eczema da contatto HALICAR;
eczema seborroico NACNESTA LOAKER, FERRUM PHOSPH pomata;
eczema secco GRAPHITES pomata.
Ematoma CALENDUMED pomata, ARNICA pomata
Edema DRAINAKER LOAKER, SABDARIFFA pomata e arnica comp gel (specie se da trauma).
Punture da insetto HALICAR,LEDUM D4, APIS D6. Trattamento di fondo Mn-Cu 1 dose per 3 volte a settimana per cicli di 3 mesi; è il complesso di base nel trattamento dell’eczema recidivante o cronico. Mn 1 dose alla settimana è l’oligoelemento indicato nella dermatite atopica; trattamento complementare = Zolfo 1 dose al dì per cicli di 3 mesi. Va usato sistematicamente in tutte le affezioni cutanee per la sua attività di drenante cutaneo. Fosforo una dose al dì, è indicato nelle manifestazioni intensamente pruriginose dell’eczema acuto.
SALI DI SHUSSLER:
Per eczemi ed esantemi CALCIUM PHOSPH D6 DHU per eruzioni cutanee secche, alternato a NATRUM CHLORATUM D6 DHU 1 cp di ogni uno ogni 2h. KALIUM CHLORATUM D6 per eruzioni cutanee umide 1 cp x 3 volte al dì. CALCIUM FLUORATUM D12 DHU per screpolature, formazioni di scabbia, cute secca 1 cp 3 volte al dì.
ARSENICUM IODATUM D12 DHU per eritemi cutanei umidi. Per uso esterno SILICEA D6 DHU pomata per eritemi cutanei umidi;
NATRUM CHLORATUM D6 pomata per eczemi seborroici in zone ricche di ghiandole sebacee (viso, petto, schiena, area genitale).
Per l’ esantema con vescicole NATRUM CHLORATUM D6 1 cp 5 volte al di e FERRUM PHOSPH D6 pomata.
DERMATOSI ESOGENE
Le dermatosi causate da agenti esterni possono essere o entomodermatosi, cioè causate da insetti; o fitodermatosi, cioè causate da piante, o fito-fotodermatosi, cioè dalla combinazione di un effetto fotosensibilizzante e dei principi attivi di varie piante; o dermatosi causate da agenti fisici, di cui un esempio sono le ustioni.
Le più comuni entomodermatosi causate da artropodi sono la scabbia, la pediculosi e le punture da insetto.
Alcuni artropodi mordono, cioè provocano un danno con la lacerazione, altri pungono.
Il danno può essere legato a:
(1) trauma meccanico
(2) reazione da contatto di tipo irritativo
(3) iniezione di sostanze estranee
(4)invasione dei tessuti dell’ospite
(5) reazioni granulomatose (in pratica una sorta di granuloma che si forma perché l’organismo cerca di difendersi isolando queste sostanze estranee, come quando si formano delle cisti) verso parti dell’artropode rimaste nella cute
(6) infezione secondaria
(7) trasmissione di alcune malattie infettive (esempio malattia di Lyme).
Il termine epizoonosi si riferisce, invece, a malattie causate da parassiti che vivono sulla superficie esterna del loro ospite, cioè la cute.
Per quanto riguarda la puntura d’insetto, la reazione più comune è un pomfo; la lesione pruriginosa può persistere per giorni o settimane; il soggetto non si accorge di essere stato punto perché spesso la lesione insorge a distanza di tempo;
in alcuni casi possono comparire sintomi sistemici con possibilità di morte per shock anafilattico.
Le pulci possono mordere l’uomo; dopo aver abbandonato l’animale domestico, possono rimanere annidate per molti anni (fino a circa 20) in mezzo a divani, tappeti ecc. Provocano papule eritematose e pomfi, raramente lesioni bollose agli arti inferiori.
Vespe, calabroni, api e bombi.
Le api pungono solo una volta ed il pungiglione spesso rimane nella sede di inoculo; le vespe e i bombi possono pungere più volte. I veleni degli imenotteri sono miscele molto complesse, utilizzabili per una eventuale desensibilizzazione. Le punture di imenotteri provocano dolore, prurito, eritema, edema, che possono durare diversi giorni; se l’insetto entra in bocca può causare edema e asfissia; punture multiple possono scatenare un’estesa orticaria ed una tossicità sistemica; la presenza di sensibilizzazione di tipo I mette il soggetto a rischio di una reazione anafilattica.
Le zanzare appartengono ai ditteri. Possono fungere sia da vettore che da serbatoio di diverse malattie come ad esempio malaria, filariasi, febbre gialla, dengue, vari tipi di encefalite; queste malattie vengono trasmesse solo da alcuni tipi di zanzare. Le zanzare necessitano di acqua stagnante per la riproduzione e lo sviluppo. Questo è un dato utile da ricordare per non tenere in estate troppa acqua nei sottovasi e fare il trattamento dei tombini e canali di scorrimento dell’acqua nei giardini per prevenire l’annidamento delle zanzare.
Le punture di zanzara provocano papule eritematose, talora lesioni bollose; possibili infezioni secondarie e lesioni da grattamento. Si possono usare numerosi repellenti a base di oli essenziali: il più famoso è la citronella , ma quasi tutti gli OE sono efficaci. Oltre alla citronella io consiglio
OE di chiodi di garofano che è utile sia per respingere le zanzare (opportunamente diluito) sia per calmare il prurito ed eliminare il pomfo applicato puro (basta una applicazione!)
OE di Tea Tree
OE di geranio
OE di Lavanda.
Tra le fito-fotodermatosi, molto comune è quella che si sviluppa quando il soggetto si sdraia sull’erba o gioca in mezzo all’erba. Colpisce infatti le aree cutanee esposte; provoca prurito, talvolta dolore e bruciore, iperpigmentazione dopo la guarigione.
La forma delle lesioni a volte è bizzarra : a carta geografica a mezze lune ... secondo le aree di sfregamento.
DISIDROSI
La disidrosi è una condizione della pelle caratterizzata da piccole vescicole sulle mani o sui piedi. Si tratta di una forma di dermatite acuta, cronica o ricorrente che si sviluppa sui bordi delle dita delle mani o dei piedi ed in taluni casi anche sul palmo della mano o del piede. È caratterizzata dalla comparsa di vescicole profonde e pruriginose che contengono un liquido sieroso trasparente. Le vescicole, che spesso evolvono raggruppandosi in vescicole più grandi, tendono a riassorbirsi col tempo, lasciando la pelle secca e screpolata, con possibili sanguinamenti causati, in taluni casi, dallo stesso paziente a causa del prurito. In passato si riteneva che il problema fosse causato da un eccesso di sudorazione ma sembra che il problema sia piuttosto da ricollegare ad una malattia somatica da associare a casi di forte stress o ansia.
Trattamento
SALVIA TM 10 gocce 3 volte al giorno
per uso esterno consiglio la crema a base di EQUISETO
ovviamente i vari rimedi omeopatici: uno di fondo e uno per ottenere una riduzione del sintomo in breve tempo come SULFUR e RHUS TOXICODENDRON a bassa diluizione.
SUDORAZIONE ECCESSIVA
Omeopatia
sudorazione ai piedi LYCOPODIUM D10 se piedi freddi, umidi con sudori che odorano di cipolla; se presenti vescicole è utile CIDIS spray Loaker.
Nota:
Le immagini, che ho preso dal blog di Carla Colombo La vostra arte (il blog che ospita sempre nuovi artisti e che seguo con grande passione), sono di Daniela Sellini e Gianonfarmale che ringrazio e cui va tutta la mia ammirazione.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com