venerdì 9 settembre 2016
Citrus aurantium
L’arancio dolce che si utilizza come frutto commestibile è un derivato “artificiale”, ottenuto per innesto, dell’arancio amaro.
Per preparare l’olio essenziale (OE) si usa l’essenza dei fiori d’arancio detta NEROLI. Questo è il tipo più pregiato.
In realtà si usa anche l’olio essenziale estratto dalla buccia del frutto.
Nome botanico dell’arancio amaro è Citrus aurantium, mentre dell’arancio dolce è Citrus sinensis.
DELLA SERIE: “DI QUESTA PIANTA NON SI BUTTA NIENTE”, parafrasando ciò che qui a Modena viene detto parlando del maiale!
Il legno di arancio
serviva un tempo per fabbricare manici di utensili diversi (badili, forconi, mazze, falci, martelli) e non è raro trovare ancora oggi utensili con il manico di arancio, vecchi di un secolo, tuttora utilizzabili.
Le foglie di arancio
Per quanto riguarda le foglie, colte delicatamente ad una ad una, sui rametti giovani e fatte essiccare all’ombra, durante l’inverno (la raccolta ha luogo tra fine novembre e metà febbraio), il loro infuso ha effetti notevoli sulle digestioni difficili e possiede proprietà calmanti, toniche, febbrifughe e sudorifere (= diaforetiche). L’infuso di foglie e di scorza di arancio amaro (detto anche Bigaradia) nelle proporzioni di 2/3 di scorza e 1/3 di foglie, è poi un notevole stimolante intellettuale: rinforza la memoria ed aiuta a ritrovare il piacere del lavoro.
Il frutto di arancio amaro
ha innumerevoli impieghi, a seconda dello stadio di sviluppo in cui viene raccolto. L’arancia molto piccola, delle dimensioni circa doppie di un’oliva, nota come arancia cinese, candita e ricoperta di zucchero, prende un gusto molto apprezzato; macerata nell’alcool o nell’acquavite serve invece da digestivo.
Buccia di arancio amaro
quando il frutto raggiunge la sua dimensione normale, ma prima di raggiungere il colore aranciato e la maturazione, viene sbucciato a mano dagli operatori che formano nel tagliare la scorza dei nastri verdi spiraliformi che vengono messi ad essiccare, appesi a cordicelle o canne, sotto tettoie che li riparano dal sole. Queste scorze vengono poi utilizzate per la preparazione di aperitivi o digestivi, associate al legno di Cola o a quello di China, ai vari vermouth o a succhi di frutta. Uno dei liquori più diffusi, il Curacao triple sec, ha come suo ingrediente di base l’infuso di scorza di arancia amara della Costa Azzurra; ciò vale anche per molti altri liquori come ad esempio il Fernet.
La buccia matura essiccata e macinata è utilissima nella preparazione di torte, sformati dolci e molti altri dessert.
La polpa di arancia
Si usa non solo nella produzione di marmellate e gelatine, ma anche, per l’acido citrico che contiene, nella preparazione di prodotti farmaceutici ed alimentari e di bibite frizzanti.
Il succo di arancia
offre innumerevoli benefici bevuto a colazione o al mattino a digiuno prima di iniziare la colazione, in quanto fonte di vitamina C, tonico ricostituente, solvente dei residui organici. Il citrale contenuto nell’arancia e nel limone è un rigeneratore della pelle, un apprezzato rimedio contro la calvizie precoce e contro alcune carie dentarie e favorisce anche la fissazione del calcio nei tessuti ossei.
Il seme d’arancio
essiccato e macinato, fornisce un’eccellente tisana purgativa.
Gemme fiori e petali di arancio amaro
contengono elementi utilissimi per chi soffre di affaticamento fisico e mentale, surmenage, nervosismo e ipertensione.
Il fiore di arancio amaro
distillato come la foglia con pressione di vapore, fornisce un’essenza dal profumo inebriante che si usa sia per la produzione di profumi sia per l’acqua di Colonia.
Il fiore essiccato all’ombra, su graticci esposti a corrente d’aria, conserva tutta la sua essenza. Con la semplice infusione, quindi, si può restituire al fiore tutta l’efficacia che caratterizza i singoli prodotti.
FARMACOGNOSIA
Per evitare confusione ecco le corrette denominazioni:
Per essenza “Neroli” si intende solo quella ottenuta dai fiori freschi.
Per “Essenza di arancio amaro”, si intende quella estratta dalla buccia
Per “Essenza di Portogallo” si intende quella estratta dalla buccia di arancio dolce.
Per inciso una discreta dose di quest’ultima rientra giocoforza nella composizione della classica marmellata di arancio, quando questa viene preparata secondo la ricetta originale che prevede l’uso di vari tipi di arancio dolce (preferibilmente tarocco) spezzettati nel calderone con tutta la buccia.
Una tonnellata di fiori dà circa 1 Kg di essenza.
PRINCIPALI COSTITUENTI
linalolo, geraniolo, nerolo, estere benzoico, antranilico e fenilacetico; tracce di indolo e giasmone.
PROPRIETA’
riduce l’ampiezza delle contrazioni cardiache;
attenua la sensibilità dei centri simpatici;
leggero ipnotico.
Quindi le indicazioni sono:
(1) spasmi cardiaci, palpitazioni. Si ha una riduzione delle contrazioni cardiache; un’attenuazione della sensibilità dei centri del sistema nervoso simpatico.
(2) diarree croniche; crampi addominali;
(3) contratture muscolari
(4) insonnia; angoscia; stati depressivi.
(5) per stimolare l’appetito e facilitare la digestione.
posologia: 1-3 gocce più volte al giorno, in un cucchiaino di miele, o zucchero, o vino... o olio.
USO COME DIMAGRANTE
L'arancio amaro è anche un ingrediente tipico di molti integratori termogenici o brucia grassi. Alcuni ricercatori americani hanno infatti scoperto che in precisi stadi di maturazione, il frutto, acerbo ed essiccato, si arricchisce di una miscela di ammine simpaticomimetiche, di cui la sinefrina (che chimicamente parlando è un isomero dell’adrenalina) ne rappresenta il principale costituente. Questa sostanza gode di proprietà anoressizzanti, nel senso che è in grado di provocare una significativa riduzione dell'assunzione di cibo. Le proprietà dimagranti della sinefrina derivano anche dal suo effetto stimolatorio sulla termogenesi (produzione di calore corporeo = aumento del consumo calorico) e sulla lipolisi (utilizzo dei grassi a scopo energetico).
Inoltre lo si può trovare in associazione con altri principi attivi in un gran numero di integratori dimagranti ed anticellulite; in particolare lo troviamo associato a:
(1) Caffeina, Guaranà, Cola, Erba mate, Ephedra sinica, Garcinia cambogia, Yohimbina;
(2) principi attivi con azione diuretica, "anticellulitica" e protettiva sul microcircolo come Mirtillo, Betulla, Centella asiatica, gambo d'Ananas.
L'uso di integratori a base di arancio amaro può rivelarsi pericoloso in soggetti con fattori di rischio cardiovascolare (ipertertesi, cardiopatici, obesi, ipertiroidei), nei bambini al di sotto dei 12 anni, nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento. Quando viene assunta a dosaggi importanti, la sinefrina, come tutte le altre droghe simpatomimetiche, provoca infatti tachicardia, iperagitazione, aritmie, crisi ipertensive e problemi cardiaci in genere, anche se tale effetto sembra meno spiccato rispetto ad altri estratti vegetali.
Interazioni: ovviamente con qualsiasi sostanza analettica ad effetto simpaticomimetico i cui rappresentanti più diffusi sono i molti prodotti da banco usati per liberare il naso o comunque come anti-raffreddore o antiallergici esempio: reactine che contiene efedrina, actifed che contiene pseudoefedrina, rinazina, vicks spray e medi night ecc ecc.
USO VETERINARIO
La tisana di radice di arancio è un vermifugo eccezionale per i giovani cani, cavalli ed altri animali domestici. Si tratta di un uso diffuso tra gli zingari per i loro animali.
NOTA: la figura è un mio esperimento di foto-manipolazione. Per realizzarla ho usato sei immagini tratte dal web...che ne dite, ancora rudimentale?
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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