sabato 31 dicembre 2016
sabato 24 dicembre 2016
sabato 17 dicembre 2016
CORSO ONLINE DI FITOTERAPIA
Eccoci ormai vicini al periodo natalizio. Come ogni anno, vi propongo i miei corsi on line a metà prezzo per coloro che si iscriveranno entro il 6 gennaio. I corsi di omeopatia e fisiognomica sono completi, mentre per il corso di fitoterapia continua la pubblicazione di un capitolo al mese iniziata nel 2009. Riporto la presentazione di questo corso che è molto ricco di notizie, monografie e illustrazioni.
FITOTERAPIA
La fitoterapia è una branca della farmacologia allopatica.
Numerosi farmaci vengono estratti da piante e poi lavorati
industrialmente.
La fitoterapia fa parte a pieno titolo della medicina allopatica perché
combatte una determinata patologia con dei principi attivi che
determinano effetti opposti a quelli della patologia stessa.
Ad esempio per l’ipertensione si adoperano piante che hanno un
effetto vasodilatatore, fluidificante del sangue, anti-colesterolo e/o
diuretico"
Questo è un dato da tenere sempre presente. Molte piante hanno
controindicazioni ed effetti collaterali, proprio come i farmaci comuni.
Per questo motivo, una maggiore conoscenza della materia ci
permetterà di adoperare queste piante in modo appropriato, tenendo
conto delle incompatibilità con altri farmaci ed integratori, delle
controindicazioni, degli effetti collaterali e degli effetti tossici in caso di
overdose.
Ma c’è anche un modo olistico di usare la fitoterapia. Tuttavia questo è
limitato ad alcuni casi e con modalità piuttosto complesse , come ad
esempio viene attuato dalla farmacologia cinese, o in altri contesti.
In questo corso guarderemo al modo comune di usare la fitoterapia, e
quando è possibile, anche a quello olistico.
Le droghe vegetali sono piante intere o parti di piante.
Esse vengono adeguatamente trattate per la stabilizzazione dei principi
attivi, per la standardizzazione e per la conservazione.
Stabilizzazione vuol dire che l’effetto dei principi attivi si mantiene
stabile in un certo periodo di tempo cioè quello calcolato per la
scadenza.
Standardizzazione vuol dire che in rapporto al peso, devono avere un
certo quantitativo di principi attivi, sempre uguale, in modo che la
risposta farmacologica sia sempre costante.
Gli estratti delle droghe vengono titolati per conoscere il quantitativo di
principi attivi in essi presente.
Consideriamo la droga di una pianta.
Essa contiene tessuti di sostegno, principi attivi farmacologicamente,
sostanze non attive, sostanze varie che possono condizionare
l’assorbimento dei principi attivi; sostanze indesiderate che possono
avere effetti negativi, ad esempio, ai fini della conservazione , oppure
che provocano resinificazione dell’estratto, oppure che hanno effetti
tossici.
Nelle piante sono presenti numerosi microbi, che vengono neutralizzati
nelle fasi di preparazione.
Sono presenti pesticidi e diserbanti o concimi secondo la zona e il modo
di coltivazione e le caratteristiche locali del terreno e dell’acqua.
Il fitocomplesso è costituito dall’insieme di tutte le sostanze contenute
nella pianta. Infatti l’azione farmacologica di una droga è il risultato
della combinazione di tutte le sostanze contenute in equilibrate
proporzioni nel fitocomplesso. Per esempio : una cosa è il centellase
(specialità medicinale prodotta industrialmente contenente alcuni
principi attivi estratti da Centella asiatica), altra cosa la centella in
opercoli della ditta Aboca" In confronto alla specialità medicinale ,
l’azione del fitocomplesso è più lenta; ma insieme al meccanismo
d’azione principale, viene aggiunta tutta una serie di meccanismi
minori, rivolti a diversi organi bersaglio, per cui si ha un’azione finale
più completa e meno tossica.
tempo balsamico e raccolta
per ogni pianta la raccolta va fatta durante il suo periodo balsamico,
che varia a seconda della pianta, ed è il periodo in cui è più ricca di
principi attivi.
Nel corso di tutto questo testo verrà indicato il tempo balsamico in
una apposita tabella, oltre che in ogni monografia di pianta.
Ecco alcuni dati sulla raccolta di alcune droghe:
CANFORA= la pianta deve avere 40-50 anni di età
DIGITALIS= le foglie vanno raccolte entro il primo anno poco dopo la
fioritura oppure bisogna attendere la fioritura del secondo anno.
PER ALCUNE PIANTE in cui la droga è costituita da fiori, gommo-
resine, essenze = la raccolta va fatta con il tempo secco. L’assenza di
rugiada è una condizione importante, dato che se impregnate di umido
le piante possono marcire ancora prima che si allestiscano per la
conservazione.
RADICI E CORTECCE= vanno raccolte nei periodi di umidità.
PIANTE IN PIENA VEGETAZIONE= in tale periodo, cioè quando si
vedono foglie e fiori, non vanno raccolte le radici e parti sotterranee,
per mantenere elevata la loro concentrazione in principi attivi.
PIANTE BIENNI= la raccolta va fatta nell’autunno del primo anno o
nella primavera del secondo.
PIANTE PERENNI= in primavera o autunno.
FUSTI= vanno raccolti sempre con le foglie.
CORTECCE= vanno distaccate quando la linfa grezza sale, cioè da
primavera ad inizio estate, e sempre prima della fioritura.
GLI ALBERI= devono avere diversi anni ma non essere troppo vecchi. Il
legno è usato solo in pochi casi, come ad esempio per la Cassia e la Camphora.
LE FOGLIE delle piante erbacee= vanno raccolte due volte l’anno prima
della fioritura e nel periodo più tardivo.
FIORI= vengono raccolti spesso in boccio, in particolare la rosa e il
garofano.
LE COMPOSITE= come ad esempio chamomilla, vanno raccolte con i
fiori aperti.
FRUTTI= vanno raccolti a maturità quasi completa, ma prima che si
distacchino spontaneamente.
I LIMONI= vengono distaccati prima della maturità.
I SEMI= vanno raccolti ben maturi. Se sono di frutti deiscenti non si
deve aspettare l’apertura spontanea. Se i frutti sono carnosi vanno
allontanati dalla polpa.
l’aspetto della droga secca è indice della buona riuscita dell’essiccazione:
il colore deve essere molto simile a quello della droga fresca.
come preparati fitoterapici possiamo trovare:
Piante allo stato fresco.
Piante allo stato secco per infusi e decotti.
Concentrato totale= per ottenere il concentrato totale si attua un
procedimento che permette di non usare eccipienti, rispettando la totale
integrità del fitocomplesso e di ottenere la massima concentrazione dei
principi attivi. Esso è costituito dall’estratto secco ottenuto dalla droga
per estrazione con un solvente e successiva concentrazione della
soluzione fino a totale secchezza. All’estratto secco viene aggiunta
polvere micronizzata della stessa droga in modo da ottenere titolo
uniforme. In questo modo viene ricostruito il fitocomplesso nella sua
integrità. Il concentrato totale è consigliato quando si vuole ottenere un
effetto protratto nel tempo.
Estratti secchi= di solito polverizzati e contenuti in capsule.
Estratti fluidi= esplicano la loro azione in un tempo breve, per cui sono
consigliati quando è necessaria un’azione veloce.
Estratto idroalcolico= si usa l’alcol etilico per portare in soluzione i
principi attivi che sono solubili in acqua ed alcol. La ditta Aboca usa
alcol etilico ottenuto dal frumento coltivato biologicamente, perchè di
qualità superiore.
Di solito le impurezze che si trovano nell’alcol etilico sono esteri,
aldeidi, acidi, metanolo, furfurolo ecc.
Tinture madri = sono alla concentrazione del 10% cioè 1:10 per le
piante comuni, 10% oppure addirittura alla 3D (= 0,1%) per alcune
piante eroiche (cioè con un margine ristretto tra dose terapeutica e dose
tossica) come ad esempio la tintura madre di Belladonna.
Estratti concentrati di pianta fresca.
Macerati glicerici= in genere sono gli estratti delle gemme o delle
brattee o delle parti giovani della pianta, tessuti embrionari come semi
e radichette, o linfa.
I principi attivi in essi contenuti hanno caratteristiche che spesso non si
trovano più nella pianta adulta.
OLI ESSENZIALI costituiscono un capitolo a parte quando usati puri.
Tuttavia sono contenuti nel fitocomplesso e a seconda della pianta ne
va tenuto conto. Ad esempio non daremo ad un neonato un infuso di
menta: perchè contiene mentolo (l’olio essenziale) che gli può causare
laringospasmo.
SCIROPPI=Ecco la ricetta dello sciroppo di SAMBUCO, molto utile per la
tosse e la bronchite asmatiforme:
sambuco succo g 50
saccarosio g 40
acqua g 10
sciogliere a caldo il saccarosio nel succo di sambuco + acqua.
Il succo di sambuco si ottiene bollendo sotto continua agitazione le
bacche fresche, quindi centrifugare e torchiare il tutto.
Ed ecco uno sciroppo diuretico:
ortosifon estratto fluido
equiseto estratto fluido
olmaria estratto fluido
tarassaco estratto fluido
sciroppo di arancio qb a g 100; dose=1 cucchiaio sciolto in acqua più
volte al giorno, meglio lontano dai pasti.
Per assumere un diuretico, bisogna valutare bene che non ci siano
particolari controindicazioni alla diuresi. Queste condizioni cambiano da
persona a persona, quindi io consiglio sempre di chiedere consiglio al
farmacista o al medico. Ad esempio un soggetto con ipertrofia
prostatica, che urina poco, non dovrebbe indiscriminatamente
aumentare la diuresi, in quanto andrebbe ad aumentare la tensione in
un passaggio che già la quantità di urina normale trova ristretto. Un
soggetto demineralizzato non dovrebbe stimolare la diuresi o dovrebbe
usare una terapia personalizzata.
DOSI = Le dosi dei prodotti preconfezionati sono riferite all’adulto.
Per le altre fasce d’età attuare le seguenti proporzioni:
Anziano 3/4
bambino da 6 a 14 anni= 1/2 dose
bambino piccolo= calcolare dose in base in base a età, peso e superficie
corporea. In alternativa, per prudenza, dare 1/10 di dose.
l preparati spagirici
Secondo gli antichi speziali (farmacisti), medici ed alchimisti, la materia
derivava da tre elementi : Sale, zolfo e mercurio.
Da questi derivavano altre sostanze come ad esempio il Nitre, che si
respira nell’aria (azoto), il tar-tar che si deposita sulla terra, ed il vitriol
che si deposita nella profondità della terra e costituisce la “grassezza del
suolo”.
La materia, inoltre, è correlata con i simboli di corpo(sale),
anima(zolfo) e spirito(mercurio) e di maschile, femminile e neutro.
Poi ci sono i quattro principi: fuoco, aria, acqua e terra.
Nella pratica spagirica l’arte del dividere e riunire, “solve et coagula” era
rivolta esclusivamente ai regni minerale e vegetale.
Essere spagyro era condizione propedeutica per diventare alchimista.
Alle piante erano anche correlati i significati astrologici con i vari
pianeti, per similitudine.
Ad esempio un pianta ad azione sul sistema cardiovascolare era
governata dal sole e da Giove, una ad azione sul fegato da Marte, una ad azione sul cervello o sulle ossa da Saturno, una ad azione sul sistema
nervoso da Mercurio e Luna; la luna presiede anche alla sfera genitale.
Molto interessante ciò che dice Basilio Valentino :
“Il cuore è l’organo presieduto dal Sole e dalla sua carica energetica,
dipende la capacità minore o maggiore di sopportare quello stato
necessario alla ricerca interiore che chiamiamo “solitudine”.
L’accettazione gioiosa del cuore solitario, che prescinde dall’essere solo
o tra la gente, permette l’impermeabilità dell’essere, non più mutevole o
influenzabile, ma presente a se stesso.
Se non si è carichi dell’energia solare non si possono affrontare le prove
dello sviluppo interiore.”
Insomma: “Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai
cambiare idea sulle cose e sulla gente” , dice Franco Battiato!
Questa chiave di lettura dell’aspetto psico-somatico del cuore ci dà
anche uno spunto di riflessione sul collegamento tra depressione latente
e disturbo cardiaco; in omeopatia questo concetto viene definito
metastasi (non le metastasi dei tumori): quando un disturbo soppresso,
o censurato, si sposta sul primo organo pronto ad accoglierlo.
Una pianta spontanea alle nostre latitudini:
CICHORIUM INTYBUS
cicoria, radicchio selvatico.
foglie= diuretiche, lievemente lassative, depurative, stimolanti delle
funzioni digestive e del fegato in particolare.
Infuso= 2g in 100 ml di acqua, bere una tazzina prima di ogni pasto.
Uso esterno= la pianta cotta, applicata sull’addome sotto forma di
cataplasma, calma le infiammazioni viscerali.
Le foglie fresche calmano le ulcere.
Radice= amaro, tonico, stimolante dell’appetito, depurativo, anti-
tiroideo (contro l’ipertiroidismo)
Infuso 2 g in 100 ml di acqua; bere una tazza prima dei pasti nelle
inappetenze e nelle malattie cutanee. Prenderlo a cucchiai (sempre
l’infuso) negli ingorghi di fegato e nell’itterizia.
Decotto 30 g in 1L di acqua, far bollire 4 minuti e lasciare riposare per
15 minuti. Bere due tazzine al giorno. Sempre come coleretico e per
l’itterizia.
Infuso 1 cucchiaio di cicoria radice, 1 di borragine e 1 cucchiaino di miele
utile contro i disturbi intestinali.
Con la radice frantumata e tostata si produce un ottimo surrogato del
caffè e del té (secondo il grado di concentrazione che prepariamo; si può
fare nella comune caffettiera) privo di caffeina, con un gusto squisito ed
adatto alla prima colazione o alla tisana del pomeriggio. Utile anche in
caso di gastroenterite, quando si rifiuta giustamente il pasto, ma
bisogna bere qualcosa di rimineralizzante e reidratante. Bere due tazze
al giorno.
Con i fiori si prepara il famoso fiore di Bach “Chicory”
Procedimento:
(continua nel testo del corso)
STOP
Ed Ecco il programma del corso:
PROGRAMMA DEL CORSO:
-principi generali
-fitoterapia olistica e allopatica
-storia
- miti, simboli, aspetti esoterici delle piante
-piante esotiche
-piante psicotropiche
-Le piante medicinali
- come prepararsi in casa un rimedio fitoterapico
quando si tratta di piante che si trovano facilmente nel nostro territorio.
- interazioni tra piante, tra piante e farmaci, le varie controindicazioni.
-come preparare cosmetici fatti in casa.
-come preparare fiori di Bach
-OLI ESSENZIALI
IMPORTANTE
in questo corso il programma non corrisponde all’indice cronologico, ma è “diffuso” come uno spray. Ad ogni lezione ci saranno cenni di carattere generale , poco tecnici e poco farmacognostici, e molta monografia sulle piante e su cosa ci si può fare quando si hanno in casa.
Immagino già molti di voi che pensavano:” mi interessa il capitolo miti, simboli e aspetti esoterici...
ma prima che ci arriva può passare un anno! “
Invece no: si arriva subito a tutto ciò che riguarda una data pianta.
nota:il programma sembra breve. In realtà è molto lungo, in quanto le piante di uso comune sono già molto più numerose dei rimedi omeopatici.
Questo corso , se condotto in modo tradizionale, come si vede nei corsi per addetti ai lavori, può risultare un vero “mattone”.
In realtà si tratta di un argomento molto appassionante e in questo corso vi trasmetterò la mia passione.
Anche questo è corredato da molte illustrazioni.
Inizio: 29 Dicembre 2009
Cadenza: mensile , nell’ultima settimana del mese, ma senza una data precisa, sarà necessario vedere le news sul sito
Durata: 2 anni+ aggiornamenti sempre
Luogo: on-line
Prezzo: 200,00 €
Scarica la prima lezione gratuita: Fitoterapia - Introduzione Corso
Se sei interessato ad iscriverti puoi farlo al seguente link:
http://www.guruditamara.com/
mercoledì 14 dicembre 2016
domenica 11 dicembre 2016
Zucca
ZUCCA
Cucurbita pepo o maxima
la zucca è una pianta erbacea di grossa taglia, con tralci lianosi portanti fiori sia maschili sia femminili sullo stesso individuo, matura un frutto a forma di grossa bacca, a scorza talvolta molto resistente, chiamato peponide.
la zucca viene coltivata in tutte le regioni del mondo a clima caldo o temperato. in Italia la si vede in quasi tutti gli orti, ma le grandi coltivazioni sono localizzate soprattutto nel Veneto, nell’Emilia Romagna, in Campania e Puglia. La specie pepo ha lobi profondamente incisi e peduncolo del frutto tozzo, ottuso e a contorno poligonale; la specie maxima ha foglie rigide con lobi arrotondati e peduncolo cilindrico. la forma e i colori di questi frutti sono estremamente variabili andando dalla forma clavata di colore terracotta della zucca violina (cottura ideale: al forno), a quella variamente cilindrica della Piana di Napoli di colore bronzeo o verdastro o screziato (zuppe e minestroni) che possono raggiungere anche il metro di lunghezza e i 20 kg di peso. C’è poi la curiosa zucca pasticcina, la zucca del pellegrino, a forma di fiasco,la cocozzella, lunga e affusolata (cotta, immatura, in umido o come ingrediente di minestre). Le zucchette del Brasile, la zucchina a collo torto, la zucca dell’Ohio, la zucca americana. Tra quelle americane sovrasta tutte la zucca balena che può raggiungere i 50-60 kg di peso ma ha sapore poco gradevole e consistenza molto acquosa, per cui viene destinata alla zootecnia. Famose poi la zucca marina o di Chioggia, con scorza rugosa e di colore grigio metallico o verdastro, e la zucca a turbante, dalle forme dolcemente arrotondate e dai colori ora tenui ora vivaci, particolarmente versatili in cucina essendo comunque ottime lessate, cotte al forno, ridotte in purea, in minestroni o risotti, e in soavi tortelloni di tradizione ferrarese o mantovana.
Aspetti nutrizionali
poco nutrienti, ricche di acqua, di fibre pectiche e di alcuni minerali e vitamine, le zucche sono per certi aspetti, un alimento dietetico, in quanto apportano poche calorie, pochi zuccheri e tracce di lipidi e proteine. Sono quindi utili quando si ricerca il senso di sazietà senza il pericolo di ingrassare, anzi prevenendo gravi patologie gastroenteriche e metaboliche.
I fiori, per lo più passati in pastella e poi fritti, sono una prelibatezza, e persino le foglie tenere, i giovani getti e i viticci (“tenerume”) bolliti e conditi oppure cotti in umido, possono accendere un grande entusiasmo tra i commensali. I tortelloni di zucca poi sono il fiore all’occhiello di molti mantovani ed emiliani.
Aspetti terapeutici
così ricco di liquidi organici, di sali minerali e di fibre ad azione emolliente e addolcente, questo frutto risulta rinfrescante, sedativo, espettorante, antinfiammatorio, blandamente lassativo, diuretico e ipolipemizzante. Si tratta di un ortaggio modulatore dell’organismo, e come tale molto utile in caso di distonie neurovegetative, insonnia, ipereccitabilità nervosa, cardiaca e digestiva. Particolare è l’effetto emolliente: lenisce le infiammazioni del tubo digerente (gastriti, enteriti, coliti), riducendo le secrezioni catarrali della mucosa digestiva. Allevia le difficoltà digestive legate alle flogosi gastroenteriche, la stipsi, le emorroidi e alcune infezioni urinarie. Utile coadiuvante terapeutico nel diabete senile, nei quadri di ritenzione di liquidi (oliguria, edemi), nell’ipercolesterolemia e nel sovrappeso con cellulite.
Da recenti studi la zucca gialla, data la sua ricchezza in carotene, possiede buone valenze preventive in caso di patologie reumatiche, neoplasie, e in genere di processi ossidativo-degenerativi.
I semi di zucca, che un tempo più di ora venivano allegramente masticati da tutti, forse erano, senza saperlo, un passatempo curativo: costituiscono infatti un noto e importante presidio terapeutico in caso di parassiti intestinali (tenia in particolare).
Preparazioni e dosi
raccogliere i semi freschi in agosto-ottobre da frutti completamente maturi, sbucciarli ed essiccarli al sole o in forno adatto. Conservare in vasi di vetro o porcellana. In caso di elmintiasi:
decorticare e triturare 20-80 g di semi (a seconda dell’età e del peso del paziente), mescolarli ad un po’ di miele e consumarli come colazione la mattina a digiuno; non mangiare altro fino a mezzogiorno. Ripetere x 7 giorni consecutivi. I parassiti intestinali, attirati dal miele, lo assorbono insieme ai semi di zucca che per essi hanno effetto paralizzante e ne determinano il distacco dalla parete intestinale. Dal quinto giorno somministrare tre ore dopo la zucca un purgante salino (solfato di magnesio).
Questa modalità terapeutica non è efficace come altri vermifughi (benché a volte funzioni anche meglio), ma ha il pregio di essere del tutto innocua e quindi particolarmente adatta ai bambini e ai casi in cui vanno assolutamente evitate sostanze tossiche.
Succo freschissimo della polpa: bevuto la mattina a digiuno, ed eventualmente a stomaco vuoto durante la giornata è un buon lassativo.
Uso esterno: il succo fresco della zucca è emolliente, vellutante e idratante per la pelle.
Applicata localmente per impacchi la polpa di zucca può contribuire a riparare le lesioni da scottature e anche a risolvere infiammazioni ed ascessi cutanei.
sabato 3 dicembre 2016
Rhus Toxicodendron
caratteristiche= soggetto che tende alla ritenzione idrica, ma non ostante questo ha sempre sete; sul piano emotivo è ansioso ed irritabile.
Sul piano metabolico soffre di uricemia alta. E’ freddoloso.
Può soffrire di insonnia e in tal caso la sua caratteristica è quella della difficoltà a trovare una posizione definitiva per addormentarsi.
Apparato cardiovascolare:
il cuore viene tonificato e protetto dagli sforzi violenti con l’uso di questo rimedio. Altri sintomi al sistema circolatorio sono epistassi, palpitazioni in seguito a sforzo, emorroidi prolassate e dolorose.
Apparato respiratorio:
rinite con catarro bruciante, laringite e raucedine, bronchiti, tracheiti, tosse secca persistente.
Apparato digerente:
Bocca secca con lingua giallastra a lampone con caratteristiche vescicole sulla punta.
Spasmi addominali. Gonfiori infiammatori delle mucose del canale gastrointestinale con coliche e diarree sanguinose. Diarrea notturna, feci con muco o con sangue.
Occhio:
frequenti iriti e congiuntiviti, con palpebre gonfie e/o incollate. Emorragia della congiuntiva.
Pelle:
eczema acuto con pelle congestionata, bruciante, ricoperta di vescichette pruriginose, vi è fuoriuscita di liquido chiaro. Tra l’altro è di prima scelta per l’erpes. Psoriasi.
Livello ginecologico=Secondo Gandolfi è indicato anche per lo spotting quando si sospetta sia causato dalla presenza di un fibroma uterino.
Altre indicazioni:
setticemie. Conseguenze di sforzi muscolari con indolenzimenti, rigidità e crampi.
Nel caso in cui soffre di cefalea, questa si manifesta con una sensazione di ondeggiamento del cervello
Il Rhus T. è uno dei rimedi più conosciuti e utilizzati per il dolore. Ecco allora per quale tipo di dolore si può assumere:
— tutti i dolori articolari
— lombalgia
— sciatalgia
— tutti i casi di rigidità articolare, specie se causati da artrosi.
— quando il dolore è diffuso e lancinante. Migliorato dal movimento continuato. All’inizio del movimento il dolore è intenso; i primi movimenti lo aggravano considerevolmente. Poi in maniera progressiva, il dolore diminuisce di intensità man mano che il paziente incomincia a muoversi e a camminare, per riapparire verso sera, se il paziente ha esagerato nel muoversi. Il dolore è aggravato dal riposo, dall’immobilità. Rhus agisce in modo più specifico sui legamenti e sui tendini, mentre Bryonia è più specifico nei confronti delle sierose articolari e quindi va indicato sia per le artriti che per le artrosi.
Modalità
Rhus migliora con il calore secco, con il movimento, con le applicazioni calde, con un bagno caldo, dopo un massaggio e cambiando posizione. Mentre si aggrava con il freddo umido e sdraiandosi sul lato dolente.
Nelle modalità è opposto a Bryonia (tuttavia si possono associare benissimo).
§§§
lunedì 28 novembre 2016
ARNICA
L’arnica è uno di quei rimedi da tenere sempre in casa, in quanto ha una vastissima gamma di indicazioni.
Agisce su: muscoli, tessuto connettivo, vasi, cuore, stomaco-intestino, pelle. Prima scelta per i disturbi da trauma sia fisico che psichico.
Ecco un elenco delle indicazioni: contusioni, schiacciamenti, distorsioni, ematomi, foruncoli, diatesi emorragica; come sostegno per apoplessie ed emorragie della retina; nevralgie e mialgie in generale, sciatica, varici, stenocardia, ipertensione, arteriosclerosi, debolezza del miocardio; epistassi (perdita di sangue dal naso) tosse, pertosse, afonia, febbre alta, disturbi gastrointestinali.
Ma esiste pure un soggetto di costituzione “Arnica”; si tratta di un soggetto muscoloso, pletorico, ricco di sangue con tendenza a congestioni. In pratica il rimedio fa parte della serie “sulfurica” cioè viene prescritto ai soggetti di costituzione sulfur. Soffre di ipertensione che spesso si manifesta con il mal di testa. Assomiglia moltissimo a Belladonna per le indicazioni di febbre e ipertensione. Entrambi hanno la testa surriscaldata e il corpo freddo. Però mentre belladonna non sopporta la luce, arnica non sopporta di essere toccato. Infatti, anche se non ha avuto un trauma fisico, il sintomo principale è la sensazione di contusione, come se fosse caduto o avesse preso una forte stangata.
Tutte le azioni del rimedio sembrano portare ad una maggiore ossigenazione dei tessuti.
Come rimedio omeopatico alle diluizioni centesimali la dose consigliata è:
—dalla 5 alla 9 CH per i disturbi fisici e/o recenti tre granuli tre volte al giorno
— 15 e 30 CH per i disturbi cronici e/ o iniziati da parecchio tempo
—200 CH e oltre per i disturbi psico-emotivi.
Come rimedio omotossicologico, uno dei più usati è Arnica compositum heel. I rimedi in questo caso sono in diluizione decimale. Ecco cosa contiene: arnica D2, calendula, hamamelis, bellis perennis, hypericum, echinacea angustifolia e purpurea, tutti alla D2, achillea, aconitum e chamonilla alla D3, atropa belladonna alla D4, symphytum , hepar sulfur e mercurius solubilis alla D8.
Da più di 30 anni viene usata con successo per traumi, infiammazioni e processi degenerativi. Da studi in vitro è stato dimostrato che stimola la liberazione di citochine antinfiammatorie, soprattutto TGF-beta. Da qui è stata formulata l’ipotesi che, alla base dell’effetto antinfiammatorio di alcuni farmaci omotossicologici vi possa essere l’innesco e progressione di una reazione immunologica di soccorso. Il farmaco induce la clonazione di un tipo di linfocita che regola l’attività immunitaria (Th3) e che secerne il TGF-beta; la reazione immunologica di soccorso viene avviata da basse concentrazioni di principio attivo.
nota:
normalmente si usano i granuli e l’uso esterno. La tintura madre è da consigliare per un uso che sia solo occasionale o per gargarismi.
Infatti, l’uso prolungato della tintura madre
potrebbe causare ematuria e danno all'epitelio tubulare del rene; inoltre può provocare aumento delle transaminasi e della gammaGT.
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Informazioni personali

- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com