venerdì 10 aprile 2015
DISTURBI DELLA PROSTATA
L’ ipertrofia prostatica benigna (IPB) colpisce più del 50% degli uomini dopo i 50 anni, e quasi il 100% dopo gli 80 anni.
Dato che il volume della prostata aumenta, si crea un certo grado di strozzatura nella parte dell’uretra circondata dalla prostata stessa. L’effetto maggiormente evidente è costituito dai disturbi della minzione cioè del “fare la pipì” . La vescica, dovendo sopportare un maggior peso di urina, andrà a rinforzare la sua parete muscolare. In un primo tempo, questo aumentato sviluppo della muscolatura, permette lo svuotamento completo della vescica durante la minzione, ma se la prostata continua a crescere nelle sue dimensioni, l’aumentato tono vescicale può non bastare più a vincere la resistenza uretrale. Lo svuotamento vescicale non sarà più completo e, tra una minzione e l’altra persiste nella vescica un residuo urinario che alimenta la possibilità di infezioni batteriche delle vie urinarie. Inoltre, secondo alcuni autori, questo può rappresentare un fattore di rischio aggiuntivo per il carcinoma prostatico. Ecco perché si tratta di un disturbo che vale la pena di curare fin dai primi sintomi.
SINTOMI DELL’IPERTROFIA PROSTATICA
— Il soggetto percepisce un senso di ostruzione: vorrebbe urinare ma c’è un impedimento.
—Durante la notte va ad urinare diverse volte e poco per volta
—dopo un certo tempo il soggetto arriva ad urinare molte volte anche durante il giorno
—urgenze di urinare con la sensazione di non poter trattenersi: questo crea un certo grado di imbarazzo e preoccupazione. Ad un certo stadio il disturbo può diventare in un certo senso invalidante, se rende difficile presenziare ad eventi pubblici o costringe il soggetto all’uso del pannolone (per fortuna oggi esistono in commercio pannoloni per uomo che assorbono molto e non si notano sotto i vestiti).
— Ogni volta, comunque, il soggetto non riesce ad eliminare tutta l’urina. Man mano che aumenta l’entità del residuo post-minzionale, che ristagna nella vescica, il paziente può andare incontro ad episodi infettivi sia della vescica che dell’uretra e nei casi più gravi l’infezione può spingersi a livello renale.
FITOTERAPIA
Usando la fitoterapia la guarigione a volte è più lenta ma molto meno invasiva di quella ottenuta con i farmaci chimici: sicuramente la salute generale ci guadagna e l’effetto della cura sarà più stabile.
SERENOA REPENS
è una palma nana conosciuta anche con il nome di Sabal Serrulata (volgarmente Saw palmetto) La parte della pianta che viene usata sono i frutti maturi essiccati. Nella Commissione E ( che vale come farmacopea europea) gli estratti dei frutti vengono definiti come dotati di effetti
anti-androgeni e antiflogistici e come efficaci nei disturbi della minzione nell’IPB di 1° e 2° livello senza avere effetto sull’ingrossamento della ghiandola. Il principio attivo è l’intera frazione lipido-sterolica, che costituisce il 15% circa della droga.
Meccanismi di azione:
—una inibizione della 5-alfa-reduttasi nelle cellule epiteliali prostatiche con ridotta produzione di DHT a partire dal testosterone;
—inibizione competitiva del legame del DHT ai recettori citosolici e nucleari degli androgeni con riduzione della crescita delle cellule epiteliali prostatiche;
—moderata inibizione dei recettori nucleari degli estrogeni che può contribuire a ridurre l’iperplasia della muscolatura liscia;
—inibizione della ciclossigenasi ed una ridotta permeabilità capillare che contribuiscono a ridurre l’edema interstiziale della prostata.
Serenoa ha un’efficacia pari alla finasteride, a fronte di una incidenza più bassa di effetti collaterali. Infine Serenoa non sembra alterare il quadro ormonale sistemico né avere effetti negativi sulla libido. In uno studio recente somministrata alla dose di 320 mg/die x 12-36 mesi si sono ottenuti miglioramenti notevoli su tutti i sintomi ; la tollerabilità è stata del 98%. Ulteriori osservazioni per un periodo di 5 anni hanno dimostrato che i sintomi dell’IPB possono migliorare spontaneamente in 1/3 dei casi. In sintesi l’azione è antiedemigena, antinfiammatoria e spasmolitica + un effetto tonico sul collo vescicale e sulla prostata; ma il fitocomplesso non riduce il volume dell’adenoma ( ma questo vale anche per la finasteride). Rispetto alla finasteride, l’estratto di Serenoa è in grado di assicurare migliori risultati in un periodo più breve di tempo. Piante ad effetto sinergico della Serenoa sono: zenzero, echinacea, uncaria, cucurbita, pygeum e damiana. Serenoa ha anche un effetto spasmolitico per cui è utile anche per i calcoli delle vie urinarie; infine ha anche un effetto afrodisiaco.
PYGEUM AFRICANUM
è un albero sempreverde diffuso in diverse zone dell’Africa equatoriale. E’ caratterizzato da una notevole altezza, che in alcuni esemplari può raggiungere i 30 metri. La droga è la corteccia di colore rossastro e fessurata longitudinalmente. I principi attivi della corteccia sono lo 0,5% della droga. E’ per questo che alla droga è preferibile l’estratto liofilizzato che contiene il 30% di frazione lipidica, titolata in N-docosanolo totale allo 0,4%. Meccanismi d’azione : (1) effetto inibitorio sulla aromatasi e sulla sintesi di estrogeni, che risulta sinergico a quello esercitato da Urtica dioica e che sembra determinare una ridotta proliferazione e iperplasia dei fibroblasti e delle fibrocellule muscolari lisce della prostata; (2) una azione antinfiammatoria e antiedematosa riferibile ai fitosteroli e ai triterpeni pentaciclici. L’estratto di Pygeum riduce la produzione di leucotrieni da parte della 5-alfa-lipossigenasi.
E’ indicato nel combattere la sintomatologia irritativa e ostruttiva dell’IPB. Non sono stati osservati effetti negativi sull’attività sessuale, che secondo alcuni autori risulterebbe anche aumentata.Il Pygeum (presente nel tadenan: un farmaco abbastanza antico che era già presente sul mercato quando iniziai a lavorare e oggi forse non più in commercio) è efficace nel ridurre la pollachiuria e la disuria e sul residuo vescicale; dose: 2 cps/die per periodi prolungati. Secondo uno studio del 2001, Pygeum Africanum ha dato risultati inadeguati che limitano l’opportunità di consigliarlo definitivamente (in alcuni casi è stato efficace ma non nella maggioranza per cui è da consigliare solo a soggetti “responders”).
Con le piante medicinali possiamo ottenere buoni risultati nei primi 2 stadi. Secondo Weiss : “ i preparati erboristici non sono in grado di ridurre realmente la grandezza di un adenoma prostatico; si tratta di una decongestione transitoria e non di una riduzione della massa. Il principale effetto consiste nel miglioramento delle condizioni funzionali, soprattutto dei disturbi della minzione. L’urina può essere meglio trattenuta, gli intervalli della minzione si allungano. Vi sono numerosi anziani che alla fine della vita non arrivano affatto al 2° o 3° stadio e che perciò si possono sempre aiutare con i preparati erboristici”
CUCURBITA (zucca) in molte varietà; si usano i semi secchi, non cotti al forno e non salati. Essi contengono sostanze liposolubili: fitosterine, due tocoferoli, selenio, un complesso Zn-Cu-Mg con azioni antiradicaliche. E’ presente anche un olio grasso (35-40%). Questo fitocomplesso eleva il tono muscolare della vescica e, contemporaneamente, rilassa il tono dello sfintere. Le dosi di semi di zucca da assumere vanno da 10 a 30g/die divise in 2 somministrazioni per settimana, ma anche per mesi o anni, anche negli operati e nella terapia di mantenimento dell’IPB. La tossicità è inesistente.
EPILOBIO molte varietà.
Contiene flavonoidi derivati del kempferolo, quercitina, miricetina, beta-sitosterolo, tannini, acido ursolico, oleandico ed elevate quantità di acido gallico. Si usa in tisane: 1 cucchiaio da té di infuso bevuto al mattino e prima di cena. L’azione è spiccatamente antiflogistica e risulta assai rapida. Secondo altri autori, in uno studio del 2001 non è emersa evidenza sull’efficacia di Cucurbita.
URTICA DIOICA
è una pianta erbacea spontanea in tutto il mondo; fornisce due tipi di droga: le foglie e la radice. Quest’ultima è costituita da pezzi di radici irregolarmente ripiegate di circa 5 mm di spessore, di colore grigio bruno, con scanalature longitudinali.
Meccanismi di azione:
— inibizione dell’enzima aromatasi con un meccanismo sinergico a quello del Pygeum;
—interferenza con le SHBG (= globuline leganti gli ormoni sessualii). Quest’ultimo meccanismo, non del tutto chiarito, ribadisce il ruolo di queste proteine nello squilibrio del rapporto androgeni/estrogeni che si osserva durante la malattia. Uno studio ha suggerito la presenza sulla membrana di recettori specifici per le SHBG, tuttavia non è stato individuato il principio attivo responsabile di tale attività.
Dell’ortica si usano foglie e radici per ottenere una valida azione diuretica e depurativa renale (normalmente è antireumatico e antigottoso). Si può associare l’ortica ai semi di zucca perché in ambedue abbiamo una notevole quota minerale, una presenza di flavonoidi e una parte lipidica data dagli steroli, sia pure di natura diversa. Interessanti sono i semi di ortica, che in realtà sono dei frutti. Contengono un’essenza ricca di carotenoidi, acido linoleico, tocoferoli e prodotti di degradazione della clorofilla. Vengono usati come olio o veicolati in vino; per l’azione tonica sono bio-stimolanti e utili a incrementare i processi vitali. Anche qui: secondo alcuni autori di uno studio sui fitoterapici per l’IPB, svolto da loro nel 2001, non è emersa evidenza alcuna sull’efficacia di Urtica Dioica. Secondo uno studio, svolto nel 2006 su 620 pazienti, non sono state osservate differenze del volume prostatico nei trattati rispetto ai controlli, ma è stato osservato un netto miglioramento di tutti i sintomi del basso tratto urinario legati ad IPB.
ECHINACEA
la droga è tutta la pianta. La radice contiene fitosteroli, terpenoidi, echinacoside, flavonoidi, OE. L’estratto liofilizzato è titolato in echinacoside al 2%. E’ indicata in quanto induce miglioramenti nella sintomatologia della vescica irritabile, associata a disordini funzionali e neurormonali, e nelle infezioni batteriche della vescica. E’ utile nelle affezioni urologiche in generale, per le sue proprietà immunostimolanti, antisettiche e antinfiammatorie.
UVA URSINA
Tintura madre 20 gocce 2-3 volte al dì
SEQUOIA
Macerato glicerico 100 gocce al mattino in unica somministrazione.
Le foglie di Uva ursina sono note e usate per la loro attività disinfettante urinaria, principalmente legata all’azione antimicrobica dell’idrochinone.
Questo composto si libera in seguito all’idrolisi dell’arbutina e della metilarbutina, viene coniugato nel fegato a glicuronide e solfato e, successivamente, liberato di nuovo nelle urine per saponificazione a pH alcalino. L’attività della droga è quindi favorita dalla alcalinità dell’urina che può essere ottenuta con dieta a base di verdure o con ingestione di bicarbonato. Ricordiamo che il pH urinario tende a salire in corso di infezioni delle vie urinarie. L’idrochinone possiede una buona attività antimicrobica nei confronti di numerosi ceppi batterici frequentemente responsabili delle infezioni del tratto urogenitale, quali l’E. coli, S. aureus, Streptococcus, Klebsiella, Enterobacter e Pseudomonas aeruginosa. E’ stata dimostrata per le foglie di uva ursina un’attività antinfiammatoria nei confronti di diversi agenti irritanti. Uva ursina è indicata in soggetti che manifestano incontinenza e minzione dolorosa; non sono segnalati effetti collaterali.
La Sequoia MG viene prescritta anche da sola alla dose di 50-150 gocce/die. Essa ha un’azione elettiva sulla prostata; è più efficace se associata a Ribes Nigrum MG come antinfiammatorio.
GINGKO BILOBA
TM 50-150 gocce/ die viene indicato in aggiunta ad altri fitoterapici in quanto da solo esplica una modesta attività.
POLYGONUM HYDROPIPER (pepe acquatico) TM ha un’azione decongestionante sul bacinetto: 50-150 gocce /die.
AESCULUS HIPPOCASTANUM, per l’azione decongestionante locale.
ANANAS , la cui droga sono i gambi;
CALLUNA VULGARIS (erica);
ERIGEROON CANADENSIS
HYPOXIS ROOPERI e SECALE CEREALE
sono tutte piante che migliorano l’attività del detrusore e riducono edema e infiammazione. Attenzione, invece, all’indicazione errata che spesso viene fornita, di usare piante diuretiche, per il rischio di ritenzione acuta di urine e perché causano certamente un aumento del ristagno vescicale, peggiorando i disturbi.
INTEGRATORI-ALIMENTAZIONE
—Ridurre il colesterolo, che sembra essere una concausa della IPB.
—Eliminare la birra, in quanto essa può aumentare il livello di PRL, che è collegata a un aumento dei disturbi dell’IPB.
— Zinco in alcuni casi riduce le dimensioni della prostata e quindi i sintomi; inoltre, una carenza di Zinco è stata associata al cancro della prostata.
—ACIDI GRASSI ESSENZIALI sono caldamente consigliati, in quanto una loro carenza è stata associata a IPB.
—Vitamina B6 interviene nel metabolismo degli ormoni e agisce sinergicamente allo Zn per ridurre i livelli di PRL.
—Come succhi freschi consigliamo succhi di ZENZERO , PREZZEMOLO e CAROTE come fonte di Zn; CAVOLO A FOGLIA, SPINACI, CIME DI RAPA come fonte di Vitamina B6.
—SELENIO i supplementi a base di Se determinano un beneficio solo in coloro che alla baseline presentavano bassi livelli plasmatici di Se; mentre coloro che presentavano livelli normali non ottenevano risultati e talvolta aumentavano il loro rischio. Questo non è un fatto nuovo. —VITAMINA E in 4 studi prospettici la vitamina E ha ridotto il rischio di cancro alla prostata in pazienti con storia di fumo e bassi livelli di vitaminaE. Diversamente, la supplementazione con elevate dosi di vitamina E è stata associata ad un elevato rischio di forme aggressive o fatali di cancro della prostata nei non fumatori. La vitamina E dietetica riduce in maniera maggiore il rischio di tumore alla prostata rispetto a quella assunta come integratore o farmaco. Nel corso di uno studio svolto nel 2001 su un vasto campione di soggetti è emerso che la supplementazione con alfa-tocoferolo riduce significativamente il rischio di tumore della prostata. ((( studio parallelo a quello prima citato, ma che non tiene conto di eventuali effetti proossidanti con la vitamina sintetica e/o sui fumatori))) Si ritiene che gli ormoni sessuali siano coinvolti nell’eziologia di questo tumore; i ricercatori concludono sottolineando che questi risultati suggeriscono che la supplementazione con alfa-tocoferolo a lungo termine diminuisce le concentrazioni ematiche di androgeni e che questo potrebbe essere stato uno dei fattori che contribuivano alla riduzione di incidenza e mortalità per cancro della prostata osservata nel gruppo trattato.
—POLLINE si è dimostrato efficace nel ridurre i sintomi dell’IPB. La terapia dura un minimo di 6 mesi. E’ necessario un trattamento di 3 mesi prima che si manifestino dei miglioramenti. Dose= 2 cpr di 63 mg x 3 volte al dì. In uno studio su 100 pazienti, dopo 12 settimane non si è registrata una riduzione significativa del volume della prostata ma 28 pazienti che hanno spontaneamente proseguito per poco più di 1 anno hanno avuto una diminuzione del volume pari al 50% rispetto al volume di partenza. Il volume dell’urina residua è diminuito da una media di 55 ml a 10 ml e il punteggio dei sintomi si è ridotto di un ulteriore 50%.
OMEOPATIA
Secondo alcuni autori, i rimedi omeopatici servono a trattare i disturbi funzionali della prostata, mentre non sono adatti per gli adenomi conclamati.
SABAL SERRULATA 6DH per la nicturia con senso di pesantezza al perineo 20 gtt /2 volte al dì.
CONIUM MACULATUM quando aumenta la consistenza dei tessuti ghiandolari che diventano quasi lignei. I pazienti hanno difficoltà a svuotare completamente la vescica e presentano un getto intermittente. Assumere 5 granuli 2 volte al dì alla 7 o alla 9 CH.
EQUISETUM HIEMALE quando siano presenti dolori, specie dopo aver urinato, con persistente senso di pesantezza; dose alla 5CH 5 granuli x 2 volte al dì.
STAPHYSAGRIA nel caso opposto al precedente, quando siano presenti dolori nell’intervallo tra una minzione e l’altra, oppure sensazioni di 1 goccia di urina che defluisce dopo la minzione; dose 7-9 CH 5 granuli x 2 volte al dì. CAUSTICUM utile in soggetti che hanno minzioni involontarie anche ridendo o tossendo. Rimedio della paresi vescicale; assumere alla 7-9CH 5 gran x 2 volte al dì. In più vanno assunti i rimedi di fondo.
R25 indicato per prostatite acuta e cronica e sue conseguenze.
NOTA
le immagini sono opere di Giovanni Ambrosioni cui va il mio ripetuto ringraziamento :-)
Potete trovare su flickr il suo voluminoso album di
foto-manipolazioni e disegni.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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