giovedì 26 febbraio 2015
Fitoterapia per l'emicrania
Esaminiamo alcune piante particolarmente utili per trattare l’emicrania, alcune delle quali sono efficaci nel diradarne le crisi fino al punto, in alcuni casi, di eliminarla completamente come disturbo cronico.
TANACETO
(Crisantellum Partenium). Il principio attivo estratto dal tanaceto è il partenolide. Questa sostanza si rivela particolarmente utile nel prevenire l’emicrania. Nella medicina popolare era usato per la gotta, le vertigini, l’isteria, la dismenorrea. Il meccanismo d’azione è dovuto ad una inibizione della ditribuzione di serotonina da parte degli eritrociti e dei leucociti polimorfonucleati. La dose della TM è 15-30 gocce 3 volte al dì. Esso è controindicato in gravidanza (può provocare contrazioni all’utero) e per la scarsità di dati sulla tossicità nei confronti del feto. La pianta non deve essere confusa con Tanacetum vulgaris (Crisantellum tanacetum) che ha azione contro i parassiti intestinali ed il cui utilizzo è stato abbandonato in quanto il coefficiente tossico risulta troppo elevato per l’uso terapeutico.
questo è il "parthenium"
e questo il "vulgaris"
ROSA CANINA
Macerato glicerico (MG) 50 gocce 1 volta al dì, come preventivo e 50 gocce 3 volte al dì durante la crisi. Essa favorisce la neutralizzazione della tiramina, quindi è indicata nelle emicranie da causa alimentare.
NIGELLA SATIVA
Tintura madre (TM) 30-90 gocce /die per la sua doppia azione antistaminica e vasoregolatrice. Può anche essere assunta alla dose di 5-10 gocce ogni 5 minuti: in tal modo stronca l’attacco emicranico se somministrata in fase iniziale; nel 60% dei casi si ha la guarigione definitiva dal disturbo.
§§§
OLIO ESSENZIALE (OE) di MENTA giapponese
applicazioni sulla nuca e sulle tempie; l’alto contenuto di mentolo provoca l’azione anestetica locale; allo stesso modo sono utili:
— SPIRITUS JUNIPERI,
—SPIRITUS ROSMARINII,
—SPIRITUS CALAMI
—SPIRITUS MELISSAE
Si possono fare inalazioni con OE di:
—MAGGIORANA,
— LAVANDA,
—MENTA,
—MELISSA
5-8 gocce in un fazzolettino: inalare almeno 3 volte al dì.
OE di BASILICO
per la cefalea di origine nervosa.
BETULLA e ROSMARINUS OFFICINALIS
La Betulla in Macerato glicerico (MG)perché grazie al particolare tropismo per il sistema reticolo-endoteliale, potenzia l’azione antinfiammatoria e quella disintossicante. Il Rosmarino macerato glicerico nelle cefalee che possono essere legate ad una alterata motilità delle vie biliari;
30 gocce di ognuno la sera per almeno 3 settimane.
CHAMOMILLA RECUTITA
Tintura madre (TM) 30 gocce 2-3 volte al dì.
MELISSA OFFICINALIS
l’olio essenziale è utile come analgesico in odontalgie, otalgie, dolori gastrointestinali, dismenorrea e anche cefalea. E’ stato segnalato, tuttavia, il rischio di un’attività antitiroidea sostenuta da un’inibizione a livello ipofisario sulla secrezione di TSH, probabilmente a causa dell’acido rosmarinico o meglio dei prodotti di ossidazione degli acidi fenoli. Queste attività si manifestano per dosaggi elevati e prolungati nel tempo. La pianta non va usata per periodi prolungati e va valutata la funzionalità tiroidea prima della sua prescrizione.
Per uso esterno l’essenza di melissa si usa in frizioni nell’emicrania e nelle nevralgie. La tintura madre è consigliata alla dose di 40 gocce 3 volte al dì; l’infuso 2g/tazza in infusione per 5minuti: bere 1-3 tazze al dì.
Il mal di testa a volte può essere l’unico sintomo manifesto di una depressione: in questo caso è utile l’ IPERICO.
Ecco una buona combinazione:
melissa TM,
valeriana TM
e Hypericum TM ana parti
30 gocce diluite in acqua per 3 volte al dì.
Come supporto dell’ansia o dell’insonnia che spesso accompagnano la cefalea cronica potremo consigliare TILIA CORDATA (Miller), TILIA PLATIPHILLOS, VALERIANA, PASSIFLORA, ESCOLZIA.
Variazioni climatiche possono rivestire un ruolo scatenante nella genesi della cefalea: in questi casi l’ ARTIGLIO DEL DIAVOLO in 3 somministrazioni al dì è utile; oppure si potrà dare in tintura madre ana parti con camomilla e crysantellum partenium 50 gocce 2-3 volte al dì per 40 giorni per tre cicli all’anno.
SPIREA ULMARIA
40 gocce 3 volte al dì; l’infuso al 5% preparato a freddo o con acqua calda non bollente, va assunto in diverse tazze fino a un massimo di 500 ml al giorno.
NIGELLA
diversi studi hanno segnalato come l’olio dei semi di Nigella eserciti un’azione analgesica da attribuire alla presenza di un principio oppioide. La presenza nel fitocomplesso di melantina, una saponina tossica, ne sconsiglia, in misura prudenziale, l’uso in gravidanza e situazioni di rischio. Dosaggi elevati possono indurre il vomito.
Come ho detto a proposito del rosmarino, variazioni del flusso biliare possono essere fonte di cefalea. In questi casi è particolarmente efficace la FUMARIA OFFICINALIS.
Il Dornier (1968) ne consiglia l’uso in tutti i tipi di emicrania a prescindere dalle condizioni della vescica biliare. Quindi fumaria TM 40 gocce /3 volte al dì; infuso al 2-5% 3 tazze al dì prima dei pasti.
I semi di ANICE sono consigliati per combattere l’astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale; infuso 1-5 grammi di semi triturati per tazza d’infuso caldo, diverse volte al dì; TM 35 gocce x 3 volte al dì.
RIBES NIGRUM + ROSA CANINA+ALNUS GLUTINOSA ana parti
Questa miscela è consigliata per la cefalea vasomotoria; dose: 50 gocce di ognuno una volta al dì; oppure ribes prima di colazione, alnus a pranzo e rosa canina prima di andare a letto.
OE di LAVANDA
per via orale: 2-5 gocce in un cucchiaino di miele o in soluzione idroalcolica 2-3 volte al dì; è consigliato anche l’infuso: 1 cucchiaio di fiori per tazza d’acqua bollente; infondere per 10 minuti e bere 3 tazze al dì ai pasti.
CHELIDONIUM
per la sua azione papaverinica; sarà utile nelle manifestazioni di tipo epatobiliare 30-90 gocce al dì.
PRIMULA
30-90 gocce al dì: per idrolisi dei suoi principi attivi nell’organismo si ottiene salicilato di metile: ecco perché è stato “demonizzato” l’olio di enotera.
PETASITES
75 mg di estratto purificato ( privato cioè degli alcaloidi pirrozolidinici, epatotossici) sembrano diminuire notevolmente la frequenza delle crisi di emicrania.
Nel caso di cefalee gravi, quando il paziente sta attuando una profilassi con i vari farmaci (esempio beta bloccanti), affiancare una terapia di drenaggio con piante medicinali aiuterà a diminuire gli effetti collaterali dei farmaci e a migliorare l’adesione alla terapia.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Avete offerto una informazione molto importante. Come un lavoratore ufficio ho mal di testa molto spesso, così, grazie per i vostri suggerimenti.
RispondiEliminagrazie a te per la stima!
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