sabato 25 ottobre 2014
MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
Le malattie dette impropriamente "autoimmunitarie" cosi' come il meccanismo delle stesse, pare essere una scappatoia che la medicina ufficiale, incapace a comprendere le vere cause delle malattie, e quindi a poterle guarire, ha scelto come strada per definire questi sintomi, chiamati impropriamente malattie, definendole come "malattie autoimmuni"; in realtà si tratta SEMPRE e comunque di:
—intossicazione
— infezioni da parassiti
—infiammazioni, con conseguente alterazione di: enzimi, flora batterica
— pH dei liquidi extra ed intra cellulari e del sistema enzimatico, i quali fanno impazzire ovvero malfunzionare il sistema immunitario, e generano stress ossidativo cellulare e tissutale.
—I vaccini, poi, sono da considerarsi come una delle cause principali.
Ma per concludere questo argomento continuo con la citazione fatta nell’articolo precedente:
“Sappiamo anche che la fase di gel è caratterizzata dalle nuove sintesi proteiche che dovrebbero essere attuate in un connettivo “pulito”. Se, invece, si verificano sintesi proteiche in un connettivo sempre più contaminato, “impregnato di materiale estraneo” (ripetiamolo, proteine batteriche, virus, molecole chimiche e farmacologiche) si produrranno nuove proteine che, purtroppo, includeranno nella loro struttura anche materiale estraneo all’organismo, cioè non proprio (non self). Detto in altri termini, si produrranno delle “proteine anomale” in quanto formate non solo da materiale proprio (self) ma anche da “pezzi” estranei (non self). Verranno sintetizzate quindi quelle strutture abnormi che i tedeschi hanno chiamato “proteine selvagge”.
Queste proteine anomale saranno considerate estranee (non self) dal nostro sistema immunitario che, quindi, le attaccherà. Infatti, nonostante le proteine selvagge siano costituite quasi totalmente da molecole proprie dell’organismo contengono nella loro struttura anche piccole parti estranee sufficienti a far considerare queste proteine “non opportune” e quindi da combattere da parte del sistema immunitario: si creano così le basi della malattia autoimmune.
Per essendo state classificate svariate malattie autoimmuni abbiamo volutamente parlato di malattia autoimmune al singolare in quanto essa è la malattia del connettivo e, poiché il connettivo è ubiquitario (in quanto è presente ovunque nell’organismo) la classificazione delle malattie autoimmuni dipende solo da quale zona connettivale viene colpita (per esempio, la Sclerodermia al livello del derma, il Morbo di Crohn e la Rettocolite a livello intestinale, l’Artrite Reumatoide a livello delle articolazioni, la Sclerosi Multipla a livello della guaina mielinica, la Glomerulonefrite a livello renale, la Tiroidite al livello della tiroide, ecc.).
Le malattie dette impropriamente "autoimmunitarie" cosi' come il meccanismo delle stesse, pare essere una scappatoia che la medicina ufficiale, incapace a comprendere le vere cause delle malattie, e quindi a poterle guarire, ha scelto come strada per definire questi sintomi, chiamati impropriamente malattie, definendole come "malattie autoimmuni"; in realtà si tratta SEMPRE e comunque di:
—intossicazione
— infezioni da parassiti
—infiammazioni, con conseguente alterazione di: enzimi, flora batterica
— pH dei liquidi extra ed intra cellulari e del sistema enzimatico, i quali fanno impazzire ovvero malfunzionare il sistema immunitario, e generano stress ossidativo cellulare e tissutale.
—I vaccini, poi, sono da considerarsi come una delle cause principali.
Ma per concludere questo argomento continuo con la citazione fatta nell’articolo precedente:
“Sappiamo anche che la fase di gel è caratterizzata dalle nuove sintesi proteiche che dovrebbero essere attuate in un connettivo “pulito”. Se, invece, si verificano sintesi proteiche in un connettivo sempre più contaminato, “impregnato di materiale estraneo” (ripetiamolo, proteine batteriche, virus, molecole chimiche e farmacologiche) si produrranno nuove proteine che, purtroppo, includeranno nella loro struttura anche materiale estraneo all’organismo, cioè non proprio (non self). Detto in altri termini, si produrranno delle “proteine anomale” in quanto formate non solo da materiale proprio (self) ma anche da “pezzi” estranei (non self). Verranno sintetizzate quindi quelle strutture abnormi che i tedeschi hanno chiamato “proteine selvagge”.
Queste proteine anomale saranno considerate estranee (non self) dal nostro sistema immunitario che, quindi, le attaccherà. Infatti, nonostante le proteine selvagge siano costituite quasi totalmente da molecole proprie dell’organismo contengono nella loro struttura anche piccole parti estranee sufficienti a far considerare queste proteine “non opportune” e quindi da combattere da parte del sistema immunitario: si creano così le basi della malattia autoimmune.
Per essendo state classificate svariate malattie autoimmuni abbiamo volutamente parlato di malattia autoimmune al singolare in quanto essa è la malattia del connettivo e, poiché il connettivo è ubiquitario (in quanto è presente ovunque nell’organismo) la classificazione delle malattie autoimmuni dipende solo da quale zona connettivale viene colpita (per esempio, la Sclerodermia al livello del derma, il Morbo di Crohn e la Rettocolite a livello intestinale, l’Artrite Reumatoide a livello delle articolazioni, la Sclerosi Multipla a livello della guaina mielinica, la Glomerulonefrite a livello renale, la Tiroidite al livello della tiroide, ecc.).
Ma dalla malattia autoimmune si può guarire.
Occorre conoscere tutti i possibili meccanismi che facilitano e creano le basi della malattia: qui abbiamo esposti quelli che, a nostro parere, sono i fondamentali.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.”
Tratto da: kousmine.it
Cosa consiglio io per curare una patologia autoimmune (posto che io rifiuto questa definizione in quanto il sistema immunitario non “impazzisce”) ?
Valuterei caso per caso.
A tutti consiglierei un protocollo di questo tipo:
— Drenaggio di tutti gli emuntori e un drenaggio connettivale (fatto con i vari rimedi omotossicologici di cui è disponibile una vasta gamma. Come rimedio omeopatico nosode consiglio senza dubbio Medorrhinum 200 CH e se occorre anche Thuya o Graphites) in primo luogo
—Assunzione di una alimentazione il più possibile appropriata secondo le esigenze individuali, attenendosi possibilmente ai criteri di base espressi dalla Dr Kousmine
— Trattamento craniosacrale, per ottenere una riequilibrazione totale del soggetto. Il sistema craniosacrale si può considerare anche come una sorta di interfaccia tra corpo e “anima”.
—Rimedio omeopatico costituzionale ad altissime dosi
—Rimedio omeopatico scelto sulla base delle modalità individuali
— Se necessario, si può aggiungere un fiore di Bach o un mix di fiori.
—Fitoterapia con una pianta scelta sempre in base al tipo di disturbo (esempio centella per la psoriasi, cannabis per la sclerosi multipla, etc etc)
—Molto importanti i trattamenti che portano al rilassamento sia con tecniche psichiche (training autogeno, meditazione e affini) sia fisiche (cromoterapia, massaggi vari, yoga)
— trattamento di medicina orientale o, in alternativa, kinesiologico per resettare l’assetto neurolinfatico e la distribuzione energetica dei meridiani
STOP
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao Marina, seguo con attenzione i tuo insegnamenti, ma perché medici e farmacisti ( non tutti ma molti) insistono con la linea "antinfiammatorio e antibiotico", per noncuranza, interessi personali o che altro?
RispondiEliminaScusa la mia ignoranza ma è veramente difficile capirci qualcosa se si è "solamente" dei pazienti.
Buona serata, Romualdo.
Per quanto riguarda i farmacisti posso dirti, essendo farmacista pure io, che per legge noi non possiamo prescrivere farmaci ma solo consigliare prodotti per i quali per lo più non occorre la ricetta del medico. Tuttavia se il cliente lo richiede, noi possiamo consigliare prodotti naturali e/o alternativi...ma in tal caso è una scelta del cliente in base alla sua libertà di cura. Ora posso dire per quanto riguarda i colleghi che conosco personalmente (che sono non più di un centinaio ma pur sempre un campione della categoria) circa l'80% ha una conoscenza all'acqua di rose in materia di fitoterapia e quasi pari a zero in tutte le altre materie olistiche. Siamo in pochi ad occuparcene e lo facciamo per passione, in quanto gli studi in materia li abbiamo svolti e continuiamo a svolgerli a spese nostre di tempo e denaro. All'università non esistono proprio come materie ed è ben grave considerando che si tratta di circa il 20% dei prodotti che trattiamo escludendo gli integratori. Riguardo ai medici, se escludiamo appunto quelli che sono omeopati o praticano discipline olistiche (medicina cinese e quant'altro), il rimanente si divide in due categorie: quelli che non credono all'efficacia di queste cure e quindi ritenendo le malattie autoimmuni inguaribili si limitano a curarle con palliativi (farmaci che cancellano o attenuano i sintomi): e costoro conoscendo i danni dei farmaci prescrivono il minimo indispensabile; quelli che invece sono favorevoli ad un largo consumo di farmaci perché ragionano secondo la stessa epistemologia del mercato per cui "voglio tutto e subito...la botte piena e la moglie ubriaca...se cancello i sintomi faccio bella figura e il paziente verrà sempre da me e mi invierà anche altri pazienti..." o altri motivi non meglio definibili... :-) . Infine voglio dirti grazie per la tua stima :-)
RispondiElimina