sabato 13 aprile 2013
Raffinate ed accurate primitive terapie
Raffinate ed accurate primitive terapie
Non si può certo parlare in poche righe di un argomento così vasto, ricco di nozioni e diversi significati omologando e omogeneizzando tutte le etnie e tutti i sistemi di cura.
Tuttavia mi assumo l’ “infamia” di essere dissacratoria per gli specialisti di etno-medicina, per poter fornire a tutti coloro che hanno idee vaghe sull’argomento delle note interessanti condivise da tutte le etnie e tribù fino ad ora conosciute.
Questi tratti che appartengono per grandi linee a tutte le etnie sono ovviamente tratti propri del genere umano.
In tutte le culture cosiddette “primitive” troviamo una o più figure di medico-sacerdote-mago. Il termine "primitivo" mi sembra riduttivo e per nulla appropriato. Da un punto di vista olistico, oggi un bravo medico dovrebbe essere un altrettanto bravo psicologo: non si può infatti disgiungere il corpo dalla psiche.
Lo sciamano è in grado di curare un paziente con l’uso di piante medicinali, eventualmente minerali ed estratti animali preparati secondo ciò che ha appreso da una millenaria tradizione. In alcuni casi poi egli organizza un rito di guarigione in cui può chiamare a raccolta la famiglia oppure, se lo ritiene opportuno a seconda della gravità del paziente, anche gli amici o l’intero villaggio del paziente.
In un rito di guarigione viene fatto uso sia di piante medicinali da somministrare al paziente sia di piante stupefacenti che assume lo sciamano stesso (e spesso l’intera comunità in occasione del rito) per comunicare con il “mondo invisibile” e trovare in esso la risposta su cosa fare perché il paziente guarisca. Lo sciamano si avvale anche della musica e della danza, oltre che di precise invocazioni alle divinità o agli esseri cui è abituato a rivolgersi secondo la sua propria tradizione.
In questo tipo di concezione terapeutica le malattie possono derivare da cause interne, da cause esterne (incidenti, ferite, ustioni etc etc) oppure anche da cause soprannaturali, cioè dai cosiddetti “spiriti”.
Non dobbiamo qui sorridere e considerare ingenua questa categorizzazione. E’ solo una questione di linguaggio: questa concezione si può facilmente traslare in termini più “moderni” dicendo che
-- le cause interne possono essere genetiche o dovute ad errato stile di vita
-- le cause esterne possono essere gli incidenti ma anche certe infezioni, l’inquinamento e tutto ciò che non dipende dal singolo individuo
-- le cause “soprannaturali” sono quelle dovute ai disturbi psicologici ed esistenziali che poi scatenano comunque un malessere fisico ben tangibile.
Ecco dunque che il metodo di cura adottato dagli sciamani è certamente olistico in quanto non trascura nessuna di queste componenti ed è particolarmente creativo nel creare suggestioni ipnotiche e nel mettere in gioco l’intera comunità quando il caso lo richiede.
Dagli anni ’70 in poi la cultura New Age si è concentrata su una parte di queste conoscenze (la parte che diversi studiosi hanno avuto modo di approfondire.... ma è probabile che ci sia una ancor più vasta mole di queste conoscenze che non viene divulgata - a ragione credo, tutto sommato- da coloro che la detengono e la tramandano solo secondo le loro regole) e ha cercato di sistematizzarla ed integrarla con le terapie naturali conosciute. Un esempio di questo è il metodo sperimentato e descritto dalla Reagan nel suo libro Posture Estatiche. Un libro che consiglio a tutti. Si tratta di posture (ricavate da antiche statue o raffigurazioni ) da adottare preferibilmente in gruppo e con l’accompagnamento di una adeguata musica di tamburi e sonagli. Anche adottando singolarmente una di queste posture sentirete di entrare facilmente in un particolare stato che assomiglia ad una trance ipnotica e sentirete provenire da una parte profonda del vostro essere dei cambiamenti interessanti o dei messaggi semantici sul vostro disturbo.
E’ fin troppo ovvio che il confine tra esplorazione esoterica e ciarlataneria è sottile e sfumato se ci si affida ad operatori superstiziosi e/o senza scrupoli.
Tuttavia voglio qui sottolineare l’importanza e l’utilità di un lavoro su noi stessi che sia privo di confini fisici ed aperto ad un rapporto con gli aspetti a noi stessi sconosciuti del nostro essere e del nostro habitat che, com’è noto, è costituito da diverse dimensioni che si intersecano e si compenetrano in molti e sconosciuti modi.
Come termine di paragone basti pensare ad una formica che vive nel nostro stesso giardino. Per la sua capacità percettiva noi esseri umani probabilmente non esistiamo. Magari non riesce a vederci per intero. Queste sono allora già due dimensioni di vite parallele e praticamente avulse.
Così nel grande come nel piccolo, nel visibile come nell’invisibile le dimensioni sono un numero imponderabile o meglio incommensurabile
.... che ne dite di questa ingenua elucubrazione?
Per quanto ingenua credo possa servire a conservare minori certezze e maggiori aperture.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
belli Mar le tue tavole..lasù. Ormai sei diventata una raffinata e particolare pittrice, oltre che a tutto il resto. ciaooo ù
RispondiEliminagrazie Carla detto da te mi vale doppio :-)
RispondiEliminaun post diverso dai tuoi soliti,ma ugualmente interessante così come belli sono i disegni che hai inserito
RispondiEliminabuona settimana Marina