sabato 23 febbraio 2013
ALLERGIE parte terza
ALLERGIE
parte terza
FITOTERAPIA
L’approccio fitoterapico si avvale del drenaggio e dell’impiego di piante ad attività antistaminica e corticosurrenalica.
DRENAGGIO
Il “terreno” rappresenta l’insieme dei fattori costituzionali ed acquisiti che preesistono alla comparsa della malattia e che possono favorirne l’insorgenza e la prognosi. Il terreno è reso fragile dal rallentamento delle funzioni degli organi emuntori (= organi di eliminazione). Uno dei mezzi per facilitare la guarigione è diminuire il carico tossico endogeno stimolando l’azione dei vari emuntori.
E’ questo il ruolo del drenaggio.
Esso, in preparazione della fase acuta, va attuato 20-30 giorni prima delle manifestazioni allergiche. Poi si attua un drenaggio anche durante il ciclo terapeutico: in tal caso servirà non solo a limitare gli effetti collaterali del farmaco, ma anche a potenziare la risposta dell’organismo alla terapia.
Gli emuntori (cioè le vie di eliminazione) vanno stimolati blandamente e con una posologia inferiore a quella abituale tipica delle dosi terapeutiche. Lo scopo, infatti, è quello di aumentare in modo equilibrato le funzioni fisiologiche globali di depurazione e di determinare un’azione disintossicante profonda a livello del terreno.
ROSMARINUS oppure BETULA PUBESCENS, sotto forma di MG vanno assunti alla dose di 20-30 gtt 1-2 volte al di per il drenaggio intraterapeutico; RIBES NIGRUM MG 30 gtt 1 volta la mattina prima di colazione per 20 giorni al mese per 2 mesi.
Per il drenaggio risultano particolarmente efficaci JUNIPERUS o ROSMARINUS.
Il rosmarino verrà consigliato al soggetto a prevalente metabolismo lipidico e purinico (cioè quando si vogliono drenare queste due categorie di metaboliti) e/o quando si mira a drenare fegato e vie biliari. I germogli di rosmarino hanno azione colagoga, coleretica, epatotropa e contribuiscono a migliorare, indirettamente, anche la funzionalità intestinale. Ciò consente una netta azione depurativa. Inoltre rosmarinus ha proprietà stimolanti a carico della corteccia surrenale e un’azione antiradicalica nettamente superiore rispetto alla pianta adulta. Si consiglia cautela in caso di ipertensione.
le gemme di betula pubescens hanno tropismo per il sistema reticolo-endoteliale e quindi proprietà depurative.
Ribes nigrum, agendo sulle ghiandole surrenali, fa aumentare il tono generale, la resistenza al freddo e alla fatica, ha azione inibitoria sui processi infiammatori: ma solo il gemmoderivato. L’azione antinfiammatoria è dovuta anche ai flavonoidi che si oppongono alla liberazione delle sostanze pro-flogogene e che, grazie all’azione vitamina P-simile , determinano un miglioramento del microcircolo e quindi della vascolarizzazione locale.
Il ginepro verrà consigliato a soggetti a prevalente metabolismo glucidico e/o quando si mira a drenare fegato+intestino+reni+sistema osteoarticolare. Vanno prescritti 20-30 giorni prima dell’inizio del periodo critico: 30 gtt 2-3 volte al dì .
Se invece i sintomi sono in atto allora solo 30 gtt 1 volta al dì.
Sempre 1 mese prima del periodo critico prescriveremo RIBES NIGRUM 50 gtt alla mattina, aumentando la posologia in caso di crisi acuta.
Ricordiamo anche che dai semi di ribes nigrum per estrazione a freddo viene ricavato l’olio, ricco di acido gamma-linolenico che ha un’azione di riduzione della flogosi allergica, inibisce la formazione di IgE ed ha azione antiossidante. La contemporanea assunzione di vitamine A, C ed E e di Se aumenterà l’efficacia di questo prezioso olio.
FAGUS SILVATICA e BETULLA PUBESCENS
sono piante ad azione antistaminica: frenano la degranulazione mastocitaria. Se prevale la componente asmatica affiancare:
VIBURNUM LANTANA MG che presenta un’azione di regolazione neurovegetativa del tono bronchiale: quindi è di prima scelta per l’asma.
Se prevale corizza spastica CARPINUS BETULUS;
se prevale eczema atopico ULMUS CAMPESTRIS;
per la crisi acuta RIBES NIGRUM;
se prevale irrequietezza TILIA TOMENTOSA,;
Per gli occhi EUPHRASIA E CHAMOMILLA collirio;
PLANTAGO ha effetto antistaminico per il prurito della rinite ed asma allergica, consigliamo l’infuso. Le foglie di Plantago major manifestano azione antiallergica di tipo antistaminico grazie alla presenza di aucubina. Risultano utili per il prurito, la rinite e l’asma.
HELICHRYSUM ITALICUM per le forme eczematose (ha azione cortison-simile) e nelle dermatiti atopiche (30 gtt 2-3 volte al dì per almeno 3 mesi). Può essere attuata l’aerosolterapia a base di elicriso nelle riniti allergiche, complicate da risentimento congiuntivale, irritazione cutanea, cefalea; Si può usare l’estratto acquoso di elicriso al 6% come collirio 3-4 volte al dì nelle congiuntiviti allergiche o per impacco sulle palpebre nelle blefariti.
Anche per AGRIMONIA EUPATORIA è stata segnalata una interessante attività antiallergica per cui il suo uso è consigliato non solo nelle forme orticarioidi ma anche nelle patologie che vedono alla loro base una condizione allergica o disreattiva, come le colecistopatie, le cefalee, le emicranie, alcune forme di insonnia ecc. Ha anche un’azione antipruriginosa e sedativa del SN. Nelle congiuntiviti a eziologia varia, un collirio a base di Agrimonia è in grado di determinare una lieve vasocostrizione, diminuzione della secrezione e maggior lucentezza della cornea; scomparsa della fotofobia, del prurito, del senso di sabbia e del dolore; mentre l’aerosol, o anche semplici vaporizzazioni, risultano efficaci nelle rinopatie vasomotorie, nell’asma bronchiale di natura allergica e nella bronchite.
Per quanto riguarda EPHEDRA VULGARIS, per la presenza di efedrina (azione simile all’adrenalina) il suo uso deve essere sotto il diretto controllo del medico in quanto possono manifestarsi importanti effetti collaterali come ad esempio ipertensione, insonnia, cefalea, nervosismo, vomito, vertigini, disturbi della minzione, tachicardia ecc.
NIGELLA SATIVA 30-60 gtt/die. Il nigellone risulta attivo nel broncospasmo provocato da istamina. Recentemente sono state osservate attività epatoprotettive. Inoltre sarebbe presente un’azione di regolazione su alcuni mediatori dell’infiammazione . La presenza tuttavia di un saponoside, la melantina, impone, in misura prudenziale, il non utilizzo della pianta in gravidanza , allattamento e situazioni a rischio. Dosaggi elevati possono indurre vomito inoltre attenzione a se si somministra con comuni antistaminico in quanto si ha una pericolosa somma degli effetti.
Rimedi sintomatici della dispnea asmatiforme sono:
LOBELIA INFLATA 30-60 gtt /die efficace sul broncospasmo. E’ anche un espettorante che aiuta ad espellere l’essudato bronchiale. Per i bambini non più di 4 gtt per ogni anno di età.
IPECA TM è efficace come espettorante 20-100 gtt/die.
DATURA 30-60 gtt /die come antispasmodico e sedativo.
OLIO DI SEMI DI PERILLA, da notare che è un omega-3.
OE di CHIODI DI GAROFANO ha una forte azione spasmolitica sulla muscolatura liscia delle vie respiratorie; inoltre ha azione antistaminica.
Le piante storicamente più riconosciute come antiasmatiche sono: ADHATODA VASICA= contiene in particolare la Vasicina che a basse concentrazioni induce broncodilatazione e rilasciamento della muscolatura tracheale. L’estratto di ADHOTODA messo ora in commercio è titolato al 2% in alcaloidi totali e 1% in vasicina.
PICRORHIZA KURROA= Già nota per le sue proprietà epatoprotettive , la Picrorhiza è un’erba perenne che cresce lungo le pendici dell’Himalaya ad altitudini comprese tra 9000 e 15000 piedi d’altezza.
PIPER LONGUM= effetto antiallergico. Sembra che l’estratto riduca le reazioni anafilattiche a livello cutaneo e protegga dal broncospasmo. Oltre ad essere stata isolata dai frutti di piper longum, la piperina si trova in molte piante della stessa famiglia come il Piper nigrum ed il Piper geniculatum. L’uso tramandato dalla medicina tradizionale indiana è la prevenzione degli attacchi ricorrenti di asma.
BOSWELLIA SERRATA= agisce per inibizione dei mediatori chimici dell’infimmazione
CURCUMA LONGA= stesso meccanismo d’azione di Boswellia.
SPIGOLATURE DI RIMEDI
1 In diversi studi è stato dimostrato che:
-- PETASITES IBRIDUS (farfaraccio) esplica un’azione protettiva sulla reattività nasale indotta da AMP durante la stagione del polline in pazienti sensibilizzati.
-- ROSA CANINA completa il ribes nel rilascio corticosurrenale
-- LIQUERIZIA possiede azione antinfiammatoria analoga a quella dei costicosteroidi. Alla dose di 150 gtt/die dà un buon contributo nella cura delle sindromi allergiche accompagnate da edema.
--Rimedi anistaminici sono NIGELLA e BETULLA. La betulla ha la proprietà di aumentare del 37% la velocità con cui il sangue viene depurato da particelle di carbonio, essendo queste fissate da cellule reticolo-endoteliali. Essa trova una felice associazione con QUERCUS PEDUNCOLATA 100 gtt/die. Oltre che nei casi di allergie questi due rimedi sono utili in ogni intossicazione endogena o esogena causa di vari sintomi tra i quali l’astenia è il più frequente.
1 SPAGIRICA
I preparati del gruppo TRITTICO VEGETALE vengono fatti utilizzando le 3 energie biodisponibili della pianta:
sale= corpo,
Zolfo= anima
e Mercurio=spirito.
La pianta purificata col metodo degli ossimieli è subito assimilata dall’organismo. La pianta viene lavorata col metodo spagirico di II grado (rugiada di pianta), poi viene aggiunto l’aceto di una seconda pianta e poi il miele di una terza pianta. 6 parti di pianta+2 di aceto+1 di miele. I trittici sono consigliati per una efficace terapia di terreno. Adatti a tutti, particolarmente ai bambini, anziani, gestanti e pazienti particolarmente sensibili all’alcool.
Per l’allergia consiglieremo trittico di ORIGANO simbolo=aria; rinforza le vie respiratorie e le difese immunitarie, drena le tossine.
RIBES NIGRUM frutto e foglie macerato spagirico di II grado per le allergie, anche se è di prima scelta per l’asma.
UNCARIA TOMENTOSA per allergie ed infiammazioni. Si usa la corteccia sempre per fare il macerato spagirico di II grado.
(3) Immunomodulatori in dose omeopatica molto utili sono ad esempio TH2 microgranuli, THYMULINE 9CH, DOLISOBIOS n 15
DERMATITE ATOPICA
OLIO DI ENOTERA contiene acido gamma-linoleico , presente anche nell’olio di Ribes nigrum insieme ad altri acidi grassi. L’associazione di questi molteplici acidi grassi è quella che dà i migliori risultati clinici nella terapia delle manifestazioni infiammatorie cutanee da dermatite atopica. Policosanoli ad azione antinfiammatoria ed immunostimolante sono contenuti principalmente in ECHINACEA, nella quale l’azione antinfiammatoria è pure esercitata dall’echinacoside e dai flavonoidi. Importante è pure il meccanismo d’azione anti-jaluronidasi. Altre molecole ad azione antinfiammatoria sono le mucillagini la cui azione è elettivamente topica, per contatto.
ALTEA è una malvacea la cui radice contiene molti polisaccaridi complessi (glucomannani, amidi ecc) solubili in acqua ad azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose. Di essa si usano prevalentemente le radici. L’effetto protettivo viene esercitato sulle mucose. Per ottenere un preparato ad azione gastroprotettiva occorre un macerato a freddo della radice e non il decotto classico. Mucillagini con caratteristiche simili si trovano in altre piante come plantago, lino e calendula.
La malva presenta un’azione emolliente e decongestionante su tutte le mucose.
L’OE di eugenia (chiodi di garofano) oltre agli altri usi principali, è particolarmente efficace contro le punture di insetto.
Un particolare studio ha coinvolto un totale di 88 soggetti con dermatite atopica di grado compreso tra lieve e moderato, arruolati in uno studio a disegno randomizzato-doppiocieco-controllato . I pazienti18-65 anni, sono stati trattati per 4 settimane con un unguento contenente estratti di MAHONIA AQUIFOLIUM, VIOLA TRICOLOR E CENTELLA ASIATICA. I risultati sono stati valutati considerando i punteggi relativi a eritema, edema/papulazione, STILLICIDIO/CROSTA, SCORIAZIONI E LICHENIFICAZIONE .
LE MISURE SECONDARIE DI RISULTATO COMPRENDEVANO:
valutazione della gravità del prurito e una valutazione globale di efficacia e tollerabilità. Rispetto ai controlli, nei trattati la formulazione ha ridotto maggiormente ambedue i gruppi di misure, ma le differenze riscontrate non sono risultate significative. In considerazione del variare delle condizioni climatiche verificatesi nel corso della durata dello studio gli autori hanno realizzato una sotto-analisi dei dati suddividendoli tra quelli ottenuti a meno o più di 10°C di temperatura esterna. In queste condizioni la misura principale di risultato ha mostrato un’elevata significatività statistica, evidenziando che la formulazione potrebbe essere efficace in condizioni di clima freddo e secco.
NOTA
Le due immagini, che ho aggiunto per farvi sentire pollini a profusione, sono opere del grande artista Kent Wallis (disponibili in rete) !!!!
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao Marina, buona domenica! P.S. che meraviglia i due quadri che hai scelto ad illustrazione del post! A presto.
RispondiEliminasempre molto interessanti ed esaustivi i tuoi post,meno male che non sono allergica ai pollini,vivendo in campagna sarebbe un grosso problema,
RispondiEliminasereno inizio di settimana