domenica 22 luglio 2012
SCLERODERMIA
SCLERODERMIA La Sclerodermia è una malattia rara, cronica, autoimmune, che colpisce in prevalenza le donne dai 30 ai 50 anni. Essa attacca il tessuto connettivo: e ciò significa in pratica tutti i distretti dell’organismo. Ma prima di descrivere questa malattia voglio sottolineare due concetti: (1) non pretendo di regalare illusioni come spesso la medicina ufficiale accusa i sostenitori della medicina alternativa (2) Tuttavia non accetto la definizione di “patologia inguaribile”. Esistono certo molte patologie inguaribili ma esistono anche molte patologie guaribilissime per le quali molta gente continua a morire. Ma non è questo il punto. Il ragionamento ed il rationale di impostazione di cura che voglio esporre parte dal concetto: cosa farei per me dal momento in cui mi venisse diagnosticata una malattia incurabile (ed in alcuni casi--non nella sclerodermia-- mi venisse detto addirittura che ho pochi mesi di vita) ? Dal momento in cui ho ricevuto questa notizia che risuona come un timbro di condanna io mi direi: dato che le cure sono solo palliative, tanto vale fare quelle che scelgo tra le meno invasive e contemporaneamente attuo un radicale cambiamento nell’alimentazione e nello stile di vita. In pratica metto in atto tutti, ma proprio tutti a 360° i rimedi ed i comportamenti di carattere generale per purificarmi da ogni tossina e rinforzare le mie difese. Contemporaneamente tengo conto del fatto che probabilmente la situazione avrà esito negativo, tuttavia sarà comunque un esito più giusto e dignitoso di quello che otterrei se entrassi in un tunnel di immunosoppressori e altri veleni. Ho voluto fare questa premessa perché c’è un ragionamento che ognuno può fare per se stesso ed un altro che può fare per gli altri. Se mi venisse un tumore (anche se le ipotesi sono sempre facili quando uno sta bene) rifiuterei la chemioterapia ed anche la radioterapia ma non me la sentirei di consigliare a nessuno di fare altrettanto. Lo stesso vale quando si deve fare un ragionamento per i figli o per i propri cari: in questi casi occorre un intero team di medici di fiducia.
LA SCLERODERMIA
si manifesta con l’indurimento e l’ispessimento della pelle e degli organi in seguito a un deposito eccessivo di collagene, con un attacco ai vasi, una degenerazione dei muscoli e delle articolazioni, visceri, cuore, polmoni e reni. Nelle sclerodermie localizzate è colpita solo la cute, non si rilevano autoanticorpi e l’evoluzione verso attacchi sistemici è un fatto eccezionale. Nella forma diffusa, o sistemica, la sclerosi colpisce gli arti, il tronco e il viso; è frequente anche l’attacco ai polmoni. Nella forma limitata, che associa attacco cutaneo, all’esofago, alle dita delle mani e dei piedi e anche una dilatazione dei capillari del derma, la complicazione principale è l’ipertensione arteriosa polmonare. Inoltre, oltre il 90% dei soggetti presenta una sindrome di Raynaud, ossia una disfunzione vascolare. Questa sintomatologia precede di parecchi anni le altre e non è circoscritta alla sclerodermia. Si tratta di un fenomeno comune, dal momento che in certe aree arriva a colpire il 20% delle donne. La Sclerodermia sistemica è dovuta a una rarefazione dei capillari all’estremità delle dita, che rende bianca la punta delle dita esposte al freddo. Talvolta la sindrome riguarda anche i piedi, il mento, le orecchie o la lingua. La diagnosi di sclerodermia si basa essenzialmente sull’aspetto della pelle, che si presenta indurita, liscia e distesa, dal momento che le rughe scompaiono e i peli cadono. Spesso, dopo una prima fase, le dita si affusolano e rimangono sempre più fisse in posizione flessa, con dolorose ulcerazioni. L’attacco al viso limita l’apertura della bocca e cancella le labbra. Circa l’80% dei soggetti soffre di sintomi digestivi soprattutto di origine esofagea. La sclerosi infiltra l’esofago, che diviene incapace di trasportare gli alimenti verso lo stomaco e lascia rifluire le secrezioni acide dello stomaco verso la bocca. Questa acidità rischia di ledere la mucosa esofagea. Allo stesso modo, la fibrosi infiltra l’intestino tenue, e ciò interferisce con l’assorbimento degli alimenti. Infine, l’assenza di movimenti normali nell’intestino favorisce la moltiplicazione nel tubo digerente dei batteri che disturbano l’assorbimento degli zuccheri. Nel 10-20% dei casi, la crisi renale, appannaggio delle sclerodermie sistemiche complica la malattia nei primi anni di evoluzione. I piccoli vasi sanguigni dei reni sono colpiti, e ciò conduce in qualche caso a un’insufficienza renale fatale. Nelle forme diffuse si ammalano anche i polmoni. Le aree situate tra gli alveoli polmonari sono invase da tessuto fibroso, gli scambi gassosi sono insufficienti e la concentrazione di O2 nei globuli rossi diminuisce. Nelle forme limitate si osserva anche un’ipertensione dell’arteria polmonare, che trasporta il sangue dal ventricolo destro verso i polmoni. Di fatto tutti gli organi sono colpiti in grado diverso: il cuore ( la capacità delle cavità cardiache diminuisce in ragione della fibrosi che interessa il muscolo cardiaco), le articolazioni, i muscoli e anche certi componenti del SNC. Alcuni fattori ambientali, come il cloruro di vinile, il tricloroetilene o la silice, sembrano in grado di favorire la malattia. E’ stato osservato che la sclerodermia sistemica compare più frequentemente dopo una gravidanza, periodo molto particolare dal punto di vista immunitario, dal momento che la metà dei geni del feto proviene dal padre. Nel corso della gravidanza, la madre dispone di meccanismi di regolazione del sistema immunitario che evitano il rigetto del feto. Ora è noto che i globuli bianchi fetali, che esprimono gli antigeni HLA, possono penetrare nel sangue materno. Cellule ematiche di feti maschili possono essere rilevate nel sangue materno fino a 27 anni dopo la nascita.
E’ stato ipotizzato che la Sclerodermia sistemica sia scatenata dalla presenza di cellule fetali persistenti nell’organismo materno; queste cellule resterebbero dapprima nascoste nel sistema immunitario materno per via della compatibilità parziale delle molecole del complesso maggiore di istocompatibilità di classe II. Tuttavia, le cellule fetali e materne non hanno in comune che la metà delle molecole del sé, di modo che le cellule fetali finiscono per riconoscere le molecole HLA della madre. Nel sangue di certe donne malate di sclerodermia si ritrova più DNA maschile che nelle donne non malate. Un avvenimento esterno come un’infezione virale o un agente chimico, attiverebbe le cellule fetali nascoste scatenando la malattia. Questa ipotesi, che deve ancora trovare conferma, non risponde comunque a tutte le domande: -- come spiegare la malattia nei soggetti maschi? -- Come spiegare la malattia nelle pazienti che hanno avuto solo figlie femmine? L’evoluzione della malattia è imprevedibile: si valutano all’80% le probabilità di sopravvivenza a 10 anni dall’esordio della malattia. La prognosi non è buona quando la sclerosi è diffusa e ne sono toccati il tronco, i polmoni e i reni. La terapia è basata su tutti quei farmaci che possono attenuare i vari sintomi in modo palliativo. Non esistono terapie in grado di fare regredire le fibrosi.
ECCO ALLORA QUALCHE TERAPIA... nel caso utile se non altro per rallentare l’evoluzione ed attenuare i sintomi... (in qualche caso “miracoloso”... infatti anche una malattia definita inguaribile può guarire, dato che le reazioni e le potenzialità dell’organismo sono troppo complesse ed imprevedibili perché un soggetto debba essere bollato come malato inguaribile)
OMEOPATIA
Ecco una serie di rimedi GUNA: -- aesculus compositum; -- arnica compositum heel; -- galium heel, che io indico sempre per lunghi periodi e come prima scelta; -- graphites homaccord; -- thuja compositum. A proposito dell’approccio omotossicologico, per chi volesse approfondire, ho trovato molto ben esposto l’argomento qui: http://www.procaduceo.org/it_schede/autoimmuni/0_autoimmuni.htm
Il silicio organico è un elemento nutritivo essenziale della materia vivente, presente nei tessuti dell’organismo, nelle ghiandole endocrine, nel fegato, nelle pareti dei vasi sanguigni ed in modo particolare nei capelli difficilmente l'alimentazione abituale delle persone garantisce il corretto apporto di silicio organico, la cui perdita favorisce l’invecchiamento precoce. Per questo rimedio potete guardare qui:
http://cure-rimedi-naturali.blogspot.it/2009/04/il-silicio-organico-o-silice-organica.html
medicina cinese e terapia craniosacrale sono ovviamente consigliate e per lunghissimi periodi. Non posso elencare qui i trattamenti specifici perché vanno senza dubbio personalizzati.
NOTA Le opere esposte ad inizio capitolo sono Antichi ricordi e In bella mostra di Carla Colombo. Le foto di mani con sclerodermia prese dalla rete.
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Informazioni personali

- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
mah grazieee Mari per aver dato lustro alle mie opere...e per aver ancora una volta dato info su un problema così diffuso. ciaoo e lieta vacanza.
RispondiEliminainformazioni interessanti come sempre,ma che mi hanno fatto venire un po' d'angoscia,buona vacanza
RispondiEliminaChe malattia terribile, non ne avevo mai sentito parlare. Grazie per aver allargato le mie conoscenze, Marina. Il tuo post è molto interessante anche per le riflessioni che fai sulle malattie gravi, come i tumori. Condivido ciò che hai scritto su come affrontarli, ma capisco bene anche le tue riserve nel consigliare ad altri di rinunciare a chemioterapia o radioterapia. Quest'ultima può innescare, a distanza di anni, distubi non da poco che diventano cronici. Lo so bene perchè mio babbo ne soffre ciclicamente, ma se non l'avesse fatta? Chissà come sarebbe andata...Ciao, Marina.
RispondiEliminaGrazie per aver parlato della sclerodermia io ho questa malattia e ho letto il tuo articolo per quanto riguarda la storia del parto mi dispiace ma devo contraddirti io non ho mai avuto una gravidanza in vita mia eppure mi ritrovo con la sclerodermia quindi smentisco fortemente l'ipotesi che siano le cellule fetali in circolo a scatenare la bestia.Comunque grazie tante a nome di tutte le sfigate come me che hanno questa terribile malattia senza cura bisogna parlare tanto della sclerodermia perche' le donne colpite stanno aumentando e sono tutte giovani.
RispondiEliminaGrazie a te per essere intervenuta! Hai ragione nel dire che il parto non è determinante. Io ho solo riportato una delle cause dichiarate come frequenti ma la tua osservazione mi ha fatto riflettere. In realtà dopo il parto si possono slatentizzare diverse malattie ma per lo più si tratta di problemi già esistenti e che stanno sotto un livello di soglia clinica.
EliminaQuindi il parto come sequenza temporale è un dato statistico. Come causa....meglio andarci piano!
UN abbraccio cara e spero la tua forma si fermi del tutto prestissimo