HERPES
sabato 4 giugno 2011
HERPES
HERPES
Oggi sono noti 6 differenti herpes-virus umani: Herpes Simplex1, Herpes Simplex2, Herpes Zoster (= varicella e fuoco di S Antonio), Herpes di Epstein-Barr, Citomegalovirus ed Herpes virus 6.
Il loro potenziale patogeno non dipende solo dalla replicazione virale e dalla citotossicità, ma anche dalla capacità di stabilire un’infezione latente e di riattivarsi.
Il contatto col virus avviene nella maggioranza dei casi con un’infezione asintomatica. Quando si arriva ad un’evidenza sintomatica si possono osservare:
herpes labiale,
gengivostomatite erpetica,
herpes genitale,
cheratocongiuntivite,
herpes da inoculo a livello cutaneo,
eruzione varicelliforme di Kaposi, e, in rari casi, herpes neonatale.
Herpes labiale. E’ una lesione mucoso-cutanea ricorrente caratterizzata dall’eruzione di vescicole di piccole dimensioni, dolorose. L’infezione si contrae generalmente in età pediatrica; l’infezione primaria può decorrere in modo asintomatico o produrre una gengivo-stomatite
vescicolo-ulcerosa, che guarisce spontaneamente.
Seguendo le terminazioni nervose sensitive, il virus HSV-1 migra dalla sede di inoculazione ai gangli nervosi del trigemino, dove può permanere in forma latente per molti anni. L’HSV-1 può essere riattivato dall’esposizione a specifici fattori scatenanti, tra i quali ricordiamo:
raggi solari e radiazioni UV;
stress emotivi e fisici;
stati febbrili;
malattie da raffreddamento e più in generale concomitanti stati infettivi;
mestruazioni;
piccoli traumi locali;
stati di immunodepressione conseguenti a terapie (es chemioterapia antitumorale e assunzione di corticosteroidi).
L’episodio acuto in genere si sviluppa così:
(1) Periodo prodromico, che dura circa 2 giorni, con parestesia, prurito spiccato e bruciore alle labbra.
(2) Periodo attivo, sempre circa 2 giorni, con la comparsa delle cratteristiche vescicole multiple disposte a grappolo, dolore intenso, eventualmente edema ed ingrossamento dei linfonodi regionali.
(3) Gli elementi vescicolosi tendono a rompersi entro pochi giorni, producendo piccole erosioni dolorose, che si coprono di una crosta giallastra, destinata a cadere con modesti esiti cicatriziali.
Le infezioni erpetiche non devono essere sottovalutate nei neonati, il cui sistema immunitario non è maturo, e nei pazienti in terapia con citostatici, essendo immunodepressi. In tali casi il virus può diffondersi in modo estensivo, colpendo altri potenziali siti di infezione (naso, cavità orale, faringe; collo, utero, intestino e cornea) con l’insorgenza di gravi complicanze. Tra le più pericolose possiamo ricordare: la cheratocongiuntivite erpetica, che può compromettere irreparabilmente la capacità visiva; l’encefalite erpetica, che provoca lesioni necrotico-emorragiche con conseguenze letali. Circa il 70% dei trapiantati renali e di midollo con evidenza sierologica d’infezione erpetica può mostrare una riattivazione della malattia entro 1 mese.
Quindi in tutti questi casi è assolutamente consigliato rivolgersi al medico.
Se l’herpes è stato provocato da farmaci si noterà la comparsa di arrossamenti in altre parti del corpo, il che è elemento per la diagnosi differenziale.
Farmaci che possono riattivare l’herpes simplex o indurre lesioni di tipo erpetico sono:
atropina, barbiturici, bisacodile, chinina, ciclizina, citotossici e in particol il 5-fluorouracile, clordiazepossido, clorfenesina carbamato, clormezanone, codeina, cotrimossazolo, difenidramina, dipirone, disulfiram, eritromicina, fenolftaleina, griseofulvina, idrossiurea, isoniazide, metronidazolo, nistatina, ossifenbutazone, paracetamolo, penicilline, salicilati, sulfamidici, tetracicline, trimetoprim.
Prevenzione Per l’herpes labiale mettere creme protettive a schermo solare, evitare sbalzi termici; le zone colpite devono essere tenute pulite ed asciutte e non devono essere toccate per evitare il rischio dell’autoinoculazione in sede oculare; i portatori di lenti a contatto non devono inumidire le lenti con la saliva.
Fitoterapia
OE di CHIODI DI GAROFANO L’eugenolo e l’isoeugenolo sono efficaci contro il virus dell’Herpes simplex e contro il virus Adeno-6 a una concentrazione di 0,01-0,0001 mg/ml nelle colture cellulari. Accanto alle azioni antimicrobiche e di anestetico locale, è stato dimostrato che l’applicazione locale inibisce l’infiammazione in atto.
E’ importante rinforzare le difese immunitarie per limitare ricadute troppo frequenti. La fitoterapia dispone di piante dalle proprietà immunomodulanti, in grado di ottimizzare la funzionalità del sistema immunitario.
Particolarmente indicate sono:
ECHINACEA tutti i tipi,
ASTRAGALO e UNCARIA.
L’azione di questi fitocomplessi si manifesta con una stimolazione aspecifica delle reazioni difensive, che si concretizza in un globale aumento della resistenza dell’organismo all’aggressione degli agenti patogeni.
In particolare, si osserva un significativo incremento dell’attività fagocitaria dei macrofagi accanto ad un’aumentata liberazione di TNF che sembra indicativa di un’attivazione non specifica dei linfociti T. Coinvolta nell’attività immunostimolante di questi fitocomplessi pare anche la stimolazione della produzione di IFN. Questo tipo di immunostimolazione non-specifica risulta senz’altro indicata nella prevenzione della sindrome da raffreddamento stagionale, nelle infezioni urinarie e nelle infezioni croniche o ricorrenti come quelle virali.
Oltre a limitare il rischio di ricadute quando usati a scopo preventivo, l’uso di questi rimedi è utile anche quando il disturbo è in corso, per abbreviare i tempi di guarigione e diminuire l’intensità dei sintomi.
Le piante immunostimolanti vanno assunte a cicli da effettuarsi preferibilmente nei momenti in cui le difese sono messe più a dura prova, come ad esempio in corrispondenza dei cambi di stagione.
Ogni ciclo di trattamento va prolungato per
4-8 settimane consecutive, intervallando con un’interruzione di almeno 20 giorni nel caso si ritenga opportuno effettuare 2 cicli ravvicinati.
Echinacea 10-12 mg di echinacoside in forma di capsule con estratto secco;
uncaria 12-16 mg/die di alcaloidi ossindolici totali calcolati come mitrafillina, in forma di capsule con estratto secco; astragalo 9-30 g/die di radice essiccata o la dose corrispondente di estratto secco cioè circa 250 mg/die.
L’uso di immunostimolanti, anche se naturali, è sconsigliato in gravidanza e allattamento e in caso di malattie autoimmuni come diabete mellito, sclerosi multipla, HIV.
Nel caso in cui l’herpes venga scatenato da un forte stress psicologico, si può ricorrere a piante adattogene come l’eleuterococco, che sono in grado di innalzare la soglia di tollerabilità dell’organismo nei confronti dello stress e di stimolare contemporaneamente l’efficienza delle difese immunitarie.
Eleuterococco 5-8 mg/die di eleuterosidi B+E, evitando le somministrazioni serali; è sconsigliato al di sotto dei 12 anni, nei pazienti ipertesi, in gravidanza e allattamento.
Come fitoterapici per uso topico:
la CALENDULA e la PROPOLI sono molto efficaci quando si vuole dare rapido sollievo a bruciore e prurito, per stimolare processi di riparazione e limitare l’infezione.
Una formulazione molto utile è
TM di calendula 50 gtt,
TM di propoli 30 gtt,
TM di iperico 30 gtt + circa 3 cucchiaini da té d’acqua.
Questo preparato può poi essere applicato ogni 3h circa sulla lesione.
MELISSA OFFICINALIS più nota come erba limoncina o cedronella; le sommità di melissa sono infatti caratterizzate dalla presenza di un OE che possiede specifiche proprietà antivirali. La melissa può essere usata in TM da applicare direttamente sulle lesioni 2-3 volte al dì.
OE di limone
Linfa di Betulla MG
direttamente sulla lesione
LISINA in capsule come integratore.
Omeopatia
I rimedi più noti per l’erpes sono:
APIS è il rimedio da usare subito, appena si cominciano a sentire i sintomi (formicolio) e specialmente se il fastidio migliora applicando qualcosa di freddo o ghiacciato.
CANTHARIS è adatto quando ormai sono presenti vescicole di grandi dimensioni, piene di liquido giallo che può trasformarsi in pus più scuro; si ha prurito e dolore bruciante ; migliora con applicazioni fredde.
RHUS TOX indicato in caso di piccole vescicole piene di liquido giallo-limone, tendenti a raggrupparsi vicine tra loro; la pelle sotto le bolle appare arrossata; sono presenti bruciore e prurito; a differenza di apis, il fastidio peggiora applicando qualcosa di freddo .
NITRICUM ACIDUM quando il dolore in corrispondenza delle vescicole è molto intenso, pungente, come se fosse causato dalla puntura di una spina; adatto anche quando le vesciche cominciano ad asciugarsi formando una crosta che tende a fessurarsi; risulta impossibile toccare le lesioni e il fastidio migliora con applicazioni calde.
MEZEREUM è adatto nella fase in cui le vesciche sono ricoperte ormai da croste giallastre e dure; possibile fuoriuscita di pus al di sotto della crosticina; sono presenti prurito intenso, bruciore e indolenzimento; risulta impossibile toccare la zona e il fastidio peggiora con applicazioni calde .
PASTINACA URENS. La pastinaca è una pianta della famiglia delle ombrellifere. Nel soggetto normale dà luogo a una dermatite detta “pastenade”, realizzando il quadro clinico della dermatite bollosa dei prati.Il prurito e il bruciore sono aggravati dal caldo e dal grattamento che provocano un ritardo nella cicatrizzazione. In applicazione al principio di similitudine la pastinaca si è rivelata utile nell’erpes.
Il rimedio ERPACE è uno stick contenente, oltre a pastinaca, OE di CAMOMILLA, ORIGANO, MAGGIORANA e TM di BARDANA in olio di mandorle dolci. L’attività antisettica si realizza fin dai primi 5’ di contatto.
Oltre che sul virus è attivo su S. Aureus.
BORAX, ANAGALLIS, MEZEREUM.
Nei casi di herpes vaginale consiglieremo SILICEA, NATRUM MUR, VACCINOTOXINUM, RHUS TOX, STAPHYSAGRIA.
Per quanto riguarda l’erpes zoster, i primi sintomi rivelatori sono costituiti da una sensazione di bruciore nell’area dermatomerica corrispondente ai nervi sensitivi. I dolori si intensificano progressivamente ed in seguito compare un’eruzione cutanea rappresentata da piccole vescicole, quasi sempre unilaterali. Questi sintomi possono essere accompagnati da stato febbrile ed interessamento linfonodale satellite. Dopo 3-5giorni l’eruzione raggiunge il suo acme: le vescicole si aprono, provocando lesioni di lieve entità che si ricoprono gradualmente di croste. Dopo 2-3 settimane le croste cadono, sebbene alcuni pazienti lamentino il perdurare dei dolori nel segmento metamerico interessato, per settimane , mesi o addirittura anni (nevrite post-erpetica. Quest’ultima possibilità aumenta con il progredire dell’età.
L’erpes è stato curato con successo con RANUNCULUS HOMACCORD e MEZEREUM HOMACCORD 10 gtt x tipox3 volte al dì, ma il maggiore successo è stato ottenuto con l’applicazione locale di EUPHORBIUM COMPOSITIM spray S sulle efflorescenze, che sono scomparse in 1-2 giorni.
La parte colpita va nebulizzata per 3-4 volte al dì e bendata in modo non troppo aderente. L’effetto non consiste solo nell’eliminare la dermatite ma nell’eliminare il dolore; euphorbium è noto per avere un effetto antivirale potente.
Ed ecco alcune specialità della DHU-Loaker:
HERPES GENITALE= conium pom DHU
HERPES LABIALE
cidis spray loaker, natrium chloratum pom DHU, kalium chloratum pom DHU
OLIGOELEMENTI
Trattamento preventivo:
Manganese-cobalto 1 dose 3 volte a settimana per 3 mesi. Zolfo 1 dose 3 volte a settimana per 3 mesi. Se ne consiglia la somministrazione 5’ dopo Mn-Cu.
Trattamento della fase acuta: Rame 1 dose 3 volte al dì per alcuni giorni. Viene usato nei processi infettivi di origine batterica e virale.
Cu-Au-Ag 1 dose al dì per alcuni giorni. E’ indicato nella compromissione dei meccanismi di difesa.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
L' herpes labiale mi ha tormentata per tutta la vita, in presenza di stress e di mestruazioni e solo da alcuni anni la sua comparsa è diventata meno frequente pur senza scomparire del tutto.
RispondiEliminaI rimedi da te citati mi sarebbero stati certo di grande aiuto nel periodo della sua massima proliferazione ma li terrò ben presenti anche per le occasioni future, che mi auguro sempre più rare.
In effetti ci sono persone che sembrano particolarmente predisposte (l'infezione contratta da bambini?)all'herpes labiale...basta anche "solo" un pò di stress da superlavoro. Io per fortuna non ne soffro, ma immagino sia piuttosto fastidioso. Credo comunque che userei senz'altro i rimedi naturali che suggerisci. Ciao Marina, buona domenica!
RispondiEliminaHeу therе I am sο haрρy I founԁ уοur blοg,
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