Una pianta molto usata dalle streghe!!!
lunedì 6 agosto 2018
ASSAFETIDA
Una pianta molto usata dalle streghe!!!
ASSAFETIDA
(Ferula Asa foetida L.)
Diverse specie del genere Ferula crescono in forma selvatica dal Mediterraneo orientale all’Asia centrale. Nella zona di Iran e Afganistan si trovano le specie più importanti quali
F. asafoetida, F. alliacea, F. foetida e F. narthex.
La droga è costituita dal lattice che viene estratto dalla radice. Una volta essiccato diventa una massa di resina dal colore bruno. La principale caratteristica organolettica è l’odore forte, piuttosto ripugnante.
Pianta ombrellifera che sviluppa fino a 3-4 metri d'altezza, grande radice carnosa coperta di fibre; fiori di colore giallo, ha un lattice dall’odore fetido. Parecchie specie di Ferula danno l'Assafetida. La massa della droga viene dalla pianta ufficiale, che è indigena dell'Afghanistan e si trova dai 600 ai 1200 metri sopra il livello del mare. Giugno è il mese di raccolta delle piante che devono essere vecchie di circa quattro anni.
Le radici delle piante che non hanno fiorito sono esposte all’aria, quindi sono protette dal sole per cinque o sei settimane in modo che l'oleoresina gommosa fuoriesca per indurirsi. Sulla raccolta della Asa foetida oltre le antiche informazioni di Kampfer (1712) abbiamo quelle più recenti di Bellew (1857 e 1872), che ha assistito alla raccolta della droga nei dintorni di Kandahar.
Tolta la terra intorno all'albero sino alla profondità di circa 20 cm, si fanno delle incisioni profonde nella parte superiore della radice, ripetendo questa operazione ogni tre o quattro giorni, sino a che non scola più succo, il che dura circa 15 giorni. Alcune radici danno sino a 1500 gr di prodotto. Ve ne è una qualità molto pura che si estrae dai nodi o dalle gemme. La frutta è riportata in medicina ayurvedica per uso medicinale.
Una varietà molto fine di assafetida è ottenuta dal germoglio nel centro della radice, ma questa non entra nel commercio europeo ed è usata soltanto in India, e venduta nei bazars come “Kandaharre Hing”.
I suoi principi attivi sono esteri dell’acido ferulico, un complesso di carbone idrato, l’olio essenziale, un composto ricco di zolfo (2-butil--1-propenil disolfuro e altri, simili a quelli dell’aglio).
USO
Il cattivo odore della pianta fresca non la rende certo un aroma per condire i cibi. Soltanto dopo averla fritta, e mangiata in piccole dosi, la resina presenta un sapore piuttosto gradevole.
La polvere di assafetida è la resina mescolata con farina di riso. Essa presenta, ovviamente, un sapore meno
forte, che la rende più versatile nell’uso.
In tempi antichi veniva usata come spezia, in particolare per aromatizzare la carne di montone. Poi l’uso andò scemando. In Iran ed in India è usata ancor oggi.
Riepilogando, la resina va scaldata nell’olio per due motivi: perché disciolta nell’olio si distribuisce uniformemente sui cibi e perché l’alta temperatura rende il sapore più gradevole. Una quantità pari alle dimensioni di un chicco di pisello è quella ottimale per aromatizzare i cibi. D’altra parte il tipo in polvere può essere aggiunta senza olio caldo e quindi non necessita di frittura. Da notare che il tipo in polvere perde l’aroma dopo alcuni anni, mentre la resina non lo perde che dopo un tempo molto maggiore (oltre 50 anni).
Indicazioni
(1) L'olio essenziale solforato che ne produce il particolare odore ha azione stimolante sulle mucose del tubo gastrointestinale e quindi è un rimedio di grande valore come carminativo in coliche flatulente ed è particolarmente usato in aggiunta ai rimedi lassativi. Inoltre ha un eccellente effetto antispasmodico e sedativo, che allevia immediatamente i dolori colici, e gli spasmi intestinali. Esercita inoltre una notevole azione antielmintica nei confronti degli ascaridi e degli ossiuri.
(2) Lo stesso effetto stimolante sulle mucose viene esercitato anche a livello delle vie respiratorie (come tutti gli oli essenziali, una volta assunto per uso interno si espande in direzione centrifuga). Indicato in caso di sinusite, bronchite, asma, pertosse, spasmi della laringe con sensazione di asfissia (il cosiddetto crup).
Ma l’azione sulle vie respiratorie deriva principalmente dal fatto che i derivati dell’acido ferulico hanno un’attività sul sistema nervoso centrale, con azione sedativa per depressione dell’encefalo.
L’Assafetida quindi viene molto usata come antispasmodico nell’asma essenziale e come antitosse compresa quella convulsiva.
(3) Sul sistema cardiovascolare è indicata in caso di palpitazioni nervose.
(4) Ha azione stimolante sul cervello (nel senso di efficienza nei processi cognitivi, non nel senso di eccitante)
(5) Altri effetti sono quello ipotensivo ed anticoagulante.
USO INTERNO
Lacrime
L'assafetida si presenta sotto forma di grani di gomma, detti "lacrime", di cui se ne possono prendere fino a 8 al giorno. Per attenuarne il forte sapore, si impastano con mollica di pane e si inghiottiscono come una pillola.
USO ESTERNO
Allevia i dolori colici, le flatulenze e gli spasmi intestinali.
Clisteri
Contro gli spasmi dell'apparato digerente è meglio usarla sotto forma di clistere, che si prepara con un infuso di 4-5 g di assafetida in 2 litri di acqua bollente.
Oltre che in lacrime, è prodotto sotto forma di
capsule e di emulsione per uso rettale.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao Marina, articolo di immenso interesse. Difficile per me lasciare commenti sensati in quanto profano assoluto.
RispondiEliminaComplimenti per come descrivi questi argomenti molto "tecnici" e complessi utilizzando una scrittura chiara e comprensibile.
Buona domenica, a presto.
Grazie Romualdo e a presto!
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