Boswellia

BOSWELLIA

Parliamo oggi di una pianta che negli ultimi anni è diventata sempre più presente in numerosi integratori e prodotti di fitoterapia. 

Boswellia serrata 

Pianta arborea delle regioni aride e montagnose dell'India, dalla quale si ricava una resina che, solidificata, dà l'incenso.

La resina viene fatta essudare dalla pianta praticando periodicamente un'incisione nella corteccia del tronco.

Questo procedimento dura al massimo due settimane e può essere ripetuto da sei a otto volte all'anno producendo un totale di poco più di un chilogrammo di resina.

L'acido boswellico è il principio attivo estratto dalla resina. In particolare troviamo in commercio la Boswellia sotto forma di compresse, bustine o di creme da applicare direttamente sulle articolazioni irrigidite o dolenti.

Ecco le indicazioni dell’estratto di Boswellia.

-- Azione riequilibrante e rigenerante

Questa è l’indicazione per la quale la resina aromatica della Boswellia viene usata da secoli in medicina Ayurvedica,  a dosi certamente molto minori di quelle che occorrono per l’effetto antidolorifico ed antinfiammatorio.

-- Artrite, osteoartrosi ed artrosi 

Molti studi clinici hanno accertato come la Boswellia svolga una buona attività antinfiammatoria e soprattutto antireumatica, in special modo per le infiammazioni a componente immunologica come l'artrite reumatoide. L'artrosi coinvolge l'apparato scheletrico, più frequentemente la colonna vertebrale, ma pure le anche e le ginocchia: in questa patologia Boswellia è considerata tra i rimedi di prima scelta. La pianta esplica questa sua funzione grazie all'inibizione della 5-lipossigenasi che è il responsabile della sintesi dei leucotrieni, importanti mediatori chimici dell'infiammazione articolare: questo è lo stesso meccanismo con cui agiscono molti FANS. 

La terapia giornaliera consigliata e di circa 450-600 milligrammi di estratto secco (suddiviso in 3-4 somministrazioni) titolato al 65% in acidi boswellici da assumere preferibilmente a stomaco pieno per due cicli di trattamento di 45-60 giorni l'uno, intervallati l'uno dall'altro da un periodo di interruzione che varia da tre a quattro settimane.

La Boswellia non ha controindicazioni degne di nota perciò il trattamento, anche se di lunga durata, è sicuro e ben tollerato.

APPROFONDIMENTO SUL MECCANISMO DI AZIONE

Ma vediamo perché l'estratto di Boswellia agisce sull'infiammazione.

Uno dei tanti danni provocati dall'artrite consiste nella progressiva distruzione del tessuto connettivo a livello delle articolazioni colpite, e per capire il meccanismo d'azione è innanzi tutto necessario conoscere alcuni dei fenomeni che stanno alla base dell'artrite. Se nelle cellule si ha un eccesso di acido arachidonico (un acido grasso essenziale), spesso dovuto a una dieta troppo ricca di grassi, questo eccesso può causare dolorose infiammazioni articolari due modi: formando troppi leucotrieni (molecole che innescano l'infiammazione), e producendo troppe prostaglandine (ormoni che scatenano l'infiammazione).

Mentre gli antinfiammatori convenzionali bloccano la formazione delle prostaglandine, gli acidi boswellici agiscono nel prevenire la formazione dei leucotrieni in quanto inibiscono l'attività dell'enzima necessario alla loro formazione.

In determinati stati flogistici, tra cui l'artrite, i leucotrieni costituiscono il meccanismo predominante tra quelli responsabili dell'infiammazione. Ciò porta a concludere che gli acidi boswellici possono essere più efficaci degli antiflogistici convenzionali perché colpiscono il fenomeno alla base e inoltre perché il loro effetto terapeutico non provoca la comparsa di effetti avversi.

--rigidità muscolare

La dose consigliata per gli integratori per os è di 3 compresse al giorno (per un totale di circa 600 milligrammi) prese ai pasti.

-- colite ulcerosa 

-- asma bronchiale

-- mestruazioni dolorose 

assumendola per 7-10 giorni prima del ciclo e nei primi due giorni dello stesso.