domenica 22 novembre 2015
Epifisi e melatonina
L’epifisi, detta anche ghiandola pineale, regola la maturazione degli organi sessuali e presiede all’alternanza ciclica dei foto-periodi (cioè periodi di luce) preposti al controllo di molte funzioni organiche. L’attività di controllo sull’assetto endocrino si esercita lungo l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi ed è di tipo essenzialmente frenante. Il ruolo endocrino dell’epifisi raggiunge il massimo funzionale nel 7° anno di vita e cessa con la pubertà.
Dopo la scoperta della melatonina fu chiaro che l’epifisi non è una struttura di tipo vestigiale
(come dire un organo accessorio che per l’uomo di oggi è obsoleto, come ad esempio i peli del corpo: accade spesso che la medicina ufficiale quando non conosce il ruolo o il funzionamento di un organo o di un tessuto, lo definisca vestigiale: come a dire quasi del tutto inutile!!!)
ma un importante componente del sistema PNEI (psico-neuro-endocrino-immunitario): sistema che potremmo definire “il 3° occhio”. Ancora presente in alcuni rettili sauri, è di fatto un occhio accessorio, deputato alla ricezione della luce.
Numerosi fattori stressanti possono influire negativamente sull’attività epifisi-melatoninica con varie ripercussioni sul comportamento vegetativo, somatico e sociale.
Negli uccelli la pineale funziona da bussola. E’ un magneto-recettore in grado di orientare il corpo nello spazio. Anche nell’uomo i campi elettromagnetici modificano l’attività della ghiandola pineale e riducono la secrezione di melatonina (esempio la jet-lag syndrome).
Nei mammiferi è un vero e proprio orologio per tutte le stagioni.
Anche la pelle, oltre all’epifisi, è un lettore di luce solare; ad esempio possiamo ricordare la formazione di vitamina D3, le correlazioni tra albinismo e depressione ecc ecc.
Depressione in età adulta e rachitismo in età pediatrica potrebbero essere due lati della stessa medaglia. Più le cellule epidermiche sono vitali più sono foto-emettenti; più sono foto-emettenti, più sono in grado di assorbire UV solari con conseguente ottimale osteosintesi ed armonico sviluppo scheletrico. La depressione riduce la vitalità cellulare (si osserva con camera Kirlian) e quindi l’assorbimento di UV con conseguente sviluppo di quadri rachitici.
Anche nell’osteoporosi la relazione con la depressione è stata documentata.
La melatonina viene fisiologicamente secreta al buio dall’epifisi durante il sonno.
Recenti studi hanno dimostrato che la retina può secernere melatonina: anche l’occhio è una sede peculiare per il set e reset del ritmo circadiano. Pertanto, l’uso indiscriminato e prolungato di melatonina in dosi ponderali (cioè quelle che troviamo negli integratori fino a 1 mg e nei farmaci 2 mg) può danneggiare la vista: alti livelli di melatonina retinici associati ad esposizione di luce intensa possono potenzialmente compromettere la retina.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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