domenica 23 agosto 2015
ALOPECIA AREATA un rimedio Ayurvedico
Dato che qualcuno mi ha scritto “Perché non fai più quei simpatici racconti introduttivi che facevi durante i primi tempi del blog”, lo accontento subito con un nuovo racconto della serie Tumis.
INCONTRO SUL FIUME
Giò e Tumis erano finalmente atterrate sulla terra dei loro sogni, la grande India. Facevano un giro in battello sul Gange. La magica atmosfera di bellezza e pace fu interrotta non appena salì a bordo un gruppo di instancabili rompiscatole del tipo che ti fa vergognare di essere italiano.
Infatti, costoro parlavano a voce alta e deridevano, sicuri di non essere capiti, i membri dell’equipaggio che stavano, neanche a dirlo, svolgendo un servizio per loro.
Erano due gruppi diversi, che si erano aggregati tramite l’agenzia per fare questa gita in modo da completare i posti disponibili sul battello.
Discutevano sui prezzi diversi che avevano ottenuto per il loro tour, gli uni vantandosi di aver ottenuto il miglior sconto, gli altri di aver ottenuto dei gadgets fantastici.
Fu portata una merenda al bouffet, e tutti si fiondarono di corsa sul cibo come se digiunassero da un mese sotto le macerie di un terremoto.
Finalmente, a stomaco pieno e a corto di argomenti, focalizzarono la loro attenzione sulla coppia di amiche
“Saranno inglesi?”
“No, per me sono americane”
E così via tra motteggi umoristici di serie C, conclusero che di certo erano straniere perché comunque le italiane in genere in questi paesi vanno in gruppo non da sole rischiando di essere rapite e fatte a pezzi.
Giò stava per esplodere.
“ Se credete possibile una ipotesi del genere perché non ve ne state a casa vostra pezzi di ignoranti?” mormorò; ma ora lei era di spalle e loro non poterono leggere il movimento delle sue labbra. Tumis le si accostò all’orecchio dicendo:
“ Dàì che tra cinque minuti loro scendono e noi proseguiamo…meglio non capiscano che siamo italiane, se no ci attaccano una pezza che non finisce più”
“Va bene, ma se si avvicinano e ci parlano in inglese?”
“Se ci parlano buttiamo giù la maschera ma rispondiamo a monosillabi, tanto devono pur scendere”
E fu così, o quasi. Scesero tutti tranne uno. L’unico che non faceva parte dei due gruppi e viaggiava da solo.
La situazione prese una nuova piega così come il panorama davanti a loro era cambiato.Erano giunti a Varanasi. Procedevano lungo la sponda davanti ai templi e ai palazzi che terminano sull’acqua del fiume con le gradinate. Sulla riva opposta solo sabbia e campi coltivati. La città si specchia nel fiume e i raggi dorati del sole colpiscono questo immenso complesso di costruzioni antiche: 2000 templi e 80 ghats sono distribuiti sulla lunghezza di 3 km. Alcuni fedeli affidano alla corrente del fiume un fiore illuminato da una candela; i pellegrini pregano e si rivolgono alle divinità; yogi e santoni seduti sulle gradinate meditano; il bramino, alzando un braciere di fuoco, fa il saluto al sole che sorge. Il suono dei flauti dei musicisti del tempio si diffonde nell’aria.
Erano rimasti incantati da questa multiforme visione. Finalmente dopo un paio d’ore di pace, cominciarono a fare conoscenza con l’uomo seduto poco distante da loro.
Tumis osservandolo concluse che era il classico soggetto classificato come fosforico in omeopatia. Alto, magro, viso a forma triangolare, con fronte ampia e mento stretto. Non ostante portasse abiti comodi per il viaggio era inevitabile notare una notevole eleganza sia per il suo portamento che per certi dettagli che facevano intuire un accostamento armonioso di colori e dettagli. Intanto pensava: “ Un soggetto fosforico puro. Un bel taglio di capelli, così asimmetrico; ah ecco: l’avrà fatto per via di quella grossa chiazza rotonda priva di capelli sul lato destro. Alopecia areata…le cause possono essere diverse… Yellow sentenzia che a determinarla può essere anche un forte trauma emotivo…bella scoperta. Uffa, che sciocca che sono, non riesco a fare a meno di pensare omeopatico pure quando sono in vacanza!”
Fu lui a cominciare a parlare quando notò che Giò leggeva una rivista di dermatologia.
“ Scusa sei per caso una dermatologa?”
“No, a dire il vero leggo le riviste che mi passa mio marito: è lui il dermatologo, io sono pediatra”
“Ma che coincidenza pazzesca: pure io sono pediatra e mia moglie è dermatologa”
Tutti e tre scoppiarono a ridere.
“Mi chiamo Daniele e voi?”
Poi le chiacchiere si protrassero a lungo finché non si arrivò al problema dell’alopecia.
“ Pensate che mia moglie mi ha fatto provare diversi integratori e prodotti per uso locale, ma la chiazza vuota è rimasta tale e quale. Ce l’ho da due anni e ormai mi sono rassegnato a tenermela”
“ E invece questo viaggio ti offre un’occasione per fare un tentativo diverso dai soliti non credi?” Disse Tumis
“In che senso?”
“Qui c’è la medicina Ayurvedica e quindi potresti trovare un rimedio che sorge da un approccio e un metodo diverso rispetto a quelli che hai usato fino ad ora”
“Ma certo!!! —disse Giò—è una fantastica opportunità!”
“Be’ in genere non sono proprio un entusiasta delle cure alternative, ma tanto per non lasciare nulla di intentato e giusto perché la proposta proviene da due persone simpatiche come voi facciamo questo tentativo”
Fu così che appena scesi dal battello i tre si avviarono all’ospedale ayurvedico.
Appena entrati videro un cortile dove stavano seduti tre uomini anziani che sorseggiavano una bevanda. Chiesero indicazioni per trovare un medico cui rivolgersi. Quelli erano i tre medici di quel piccolissimo ospedale. Tutti e tre osservarono Daniele per pochi minuti e quindi, senza fare altri esami, prescrissero una soluzione per uso orale.
All’uscita fioccarono i commenti.
“ Ma come posso dare credito a una visita fatta in questo modo? Io ci metto almeno mezz’ora con i miei piccoli pazienti!”
“ Prova questo sciroppo…questa volta devi fare il paziente non il medico! Se ti vuoi curare in modo diverso dal solito, non puoi applicare lo stesso tipo di giudizio che usi con il tuo metodo di cura abituale” Disse Giò;
“Piuttosto—disse Tumis—dopo il nostro ritorno a casa, per favore, ci fai sapere quale è stato il risultato!”
Dopo tre mesi entrambe le amiche ricevettero una mail piena di gratitudine. Il risultato della cura era riassunto in questi termini: “ Già dopo due settimane mi sono ritornati i capelli in tutta l’area che era vuota. Solo che erano cresciuti bianchi! Ora sono tornati di un colore brizzolato e quindi sono molto contento di questo risultato. Sono rimasto molto sorpreso…certo più di voi che sapevate il fatto vostro!!!”
FORMULA DI UNO SCIROPPO AYURVEDICO INDICATA PER IL SOGGETTO VATA
Kandcoghin Gart ——————————— 1 mg
Acacia catechu Wild ———————— 800 mg
Phyllanthum Emblica L. ———————-100 mg
Terminalia Chubula Renz.—————— -100 mg
Albizzia Lebbeck Beruth———————-100 mg
Rubia cordifolia L.——————————-200 mg
Pierocarpinum Marsupium Raxb.————100 mg
Smilax china L.———————————100 mg
Embelia ribes Burn—————————-100 mg
Bachinia variegata L.————————-200 mg
Emblesmus ibiscus Br.———————-100 mg
Tinospora cordifolia Wild———————100 mg
assumere un cucchiaio tre volte al giorno per un mese.
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Informazioni personali
- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Ciao, dove si può far preparare questo sciroppo?
RispondiEliminaIo l’ho acquistato in India, ma ho tenuto l’etichetta per conservare la formula. Quindi si può richiedere in erboristeria un composto con queste piante e poi preparare la tisana.
EliminaSe non le trovi fammi sapere... magari mi informo con gli erboristi della mia zona, poiché non credo sia in commercio in Italia come sciroppo. Un abbraccio
Si può sapere il nome del prodotto, visto la difficolta di reperire questi prodotti singolarmente?
RispondiEliminacome faccio a capire se questo sciroppo sia compatibile o meno con la mia situazione di alopecia areata?
(spero di ottenere una risposta nonostanta sia passato molto tempo dalla pubblicazione di questo articolo)
È indicato solo per il soggetto Pitta della medicina ayurvedica,cioè magro e longilineo. Alopecia areata non è la perdita totale dei capelli ma una o più chiazze vuote
EliminaÈ un preparato galenico fatto dal farmacista indiano. Forse puoi trovarlo rivolgendoti via internet a una Farmacia Indiana poiché non c’è un nome commerciale
RispondiElimina